Le spie di Parigi e il fascismo di Lidia Stahl

Le spie di Parigi e il fascismo di Lidia StahlDUE SPANDA LI Le spie di Parigi e il fascismo di Lidia Stahl Il traffico delle onoriftaze nel Belgio Parigi, 21 notte. L'opinione pubblica è rimasta vivamente impressionata nell'apprendere che esisteva a Parigi una banda numerosa e bene organizzata che aveva per programma di sorprendere i segreti della difesa nazionale per farne traffico presso le nazioni straniere. La « ditta Bercovitz e compagni » esercitava lo sfruttamento commerciale dello spionaggio, non sceglieva nò la sua clientela nè 1 suoi fornitori ed era pronta a lavorare in qualsiasi Stato e per qualsiasi Stato. Essa raccoglieva in mucchio tutto quello che trovava, accettando, secando l'impressione di uno dei funzionari incaricati dell'inchiesta, ogni cosa, lasciando ai capi di fare una scelta coscienziosa per trarne il maggior profitto possibile. Fra i dieci membri della banda arrestati, i più pericolosi sono senza dub- bio il prof. Martin e la sua amante Lidia Stani: il primo date le funzioni di cui era incaricato al Ministero della Marina e la seconda per 11 suo lungo passato nella carriera dello spionaggio e la sua reale intelligenza. Lidia Stahl, laureata in lettere all'Università di Parigi, poliglotta, versatissima nelle lingue orientali, malgrado 1 suoi 48 anni si è conservata giovane di aspetto cosicché non le si darebbero nemmeno 35 anni. Essa divenne l'amante del prof. Martin che, sgraziato e inelegante, deve essere rimasto abbagliato da una conquista che egli certo non riusciva a vedere quanto fosse interessata. L'ascendente che la bella slava aveva preso sul prof. Martin era irresistibile e, quantunque l'avesse lasciato durante quattro anni per recarsi In America per organizzarvi probabilmente una rete di spionaggio, essa lo ritrovò al suo ritorno cosi sottomesso da non avere difficoltà a riconquistarlo. Essa potè riannodare cosi delle relazioni il cui ricordo non era stato indebolito dalla lunga assenza. Le perquisizioni che sono state effettuate al domicilio dei due imputati sono state fruttuosissime e illumineranno il giudice sulla parte sostenuta dai due incolpati. Quali spiegazioni potran. no questi fornire sulla scoperta al loro domicilio di documenti e di pellicole fotografiche, di documenti provenienti dall'ufficio del cifrario del Ministero della Marina? Questo è 11 segreto di domani. Ma fin d'ora si può affermare che Lidia Stahl appare comò una abilissima spia, di pericolosa attività, e che il suo arresto è una delle operazioni meglio riuscite del controspionaggio francese. Il commissario delle informazioni generali, signor Gianviti, continua intanto l'Inchiesta; alcuni individui sospetti sono sorvegliati e si crede che fra breve si avranno nuovi arresti. Intanto un telegramma da Washington annunzia che 11 Dipartimento di Stato ha telegrafato all'Ambasciata americana a Parigi per chiedere un rapporto particolareggiato sull'arresto di Roberto Gordon Switz e di sua moglie, entrambi naturalizzati americani e accusati di spionaggio. Notizie che giungono da Bruxelles dicono che lo scandalo dei commissari di polizia, di cui l'autorità giudiziaria continua attivamente l'istruttoria, sembra lungi dall'essere chiuso con gli arresti che hanno avuto luogo finora. Pare infatti che debba estendersi ancora e assumere aspetti nuovi mentre le ricerche continuano.-La confessione dei colpevoli e le denuncie orienteranno i magistrati istruttori in nuove vie. E' quello che è accaduto ieri. Dopo il traffico dell'olio e dell'essenza ecco infatti, come vi abbiamo segnalato, il traffico delle onorificenze che ha determinato anche l'arresto di un vicedirettore del Ministero dell'industria e lavoro, tale Luciano Lejeune. Camillo Pauwels, l'ormai famoso commerciante di olio, non aveva solo buone relazioni nel mondo della polizia, date le funzioni che aveva occupato, ma ne aveva anche nell'amministrazione. Era stato membro del Comitato superiore del controllo, cioè l'organismo cui incombe la sorveglianza dell'integrità amministrativa. A questo titolo aveva partecdpatq a numerose inchieste che lo avevano messo in rapporto con funzionari ministeriali di ogni categoria "ed è in tal modo che aveva conosciuto il Luciano Lejeune. Questo funzionario, nativo di Schaerbeclt, come Pauwels occupava al Ministero dell'industria e lavoro le funzioni di direttore, quantunque non fesse che vice-direttore nel quadri amministrativi. Addetto al primo ufficio del Ministero del lavoro egli accudiva gli incartamenti dei candidati a decorazioni degli Ordini nazionali e presentava al Ministro le proposte saggiamente motivate. Per aiutarlo in questo lavo ro il suo compagno Pauwels andavp a trovarlo parecchie volte per settima na e questo cortese camerata avevi1 spinto lo spirito di collaborazione fine a consegnargli su certi affari in corso incartamenti che aveva personalmente preparato a casa sua. Da tre anni Le jeune riceveva il lavoro fatto e fatto bene da un amico che conosceva per fettamente le abitudini e lo stile amministrativo lavorando in modo tale che per ottenere In favore di candidati simpatici una decorazione il funzionario non aveva che da firmare una nota. Naturalmente Pauwels completava la cordialità di cui dava prova verso Lejeune con regali ffequenti. Gli aveva tra l'altro regalato un apparecchio radiotelefonico del valore di nove mila franchi, un anello di 10 mila franchi, una pelliccia di sei mila franchi. E' quest'ultimo regalo che ha messo la pulce nell'orecchio all'auto rità giudiziaria. Tra i conti perfettamente tenuti da Pauwels essendosi riscontrata qualche uscita anormale in favore dell'addetto al Ministero dell'industria e lavoro due funzionari del dipartimento vennero citati mercoledì dal giudice istruttore e lungamente interrogati. Uno di essi usci indenne alle 10 di sera; il secondo, Lejeune, avendo fatto una confessione completa, è stato arrestato e tradotto in carcere. L'autorità si occupa attualmente di precisare i particolari di questo nuovo traffico di onorificenze. stznteLa morte del celebre esploratore groenlandese Knud Rasmussen Copenaghen, 21 notte. E' morto qui stamane a soli 55 anni di età il celebre esploratore della Groenlandia dott. Knud Rasmus3en. Era nato il 7 giugno 1879 a Sakobshaven, nella Groenlandia settentrionale, da padre danese e da madre esquimese. La prima delle sue numerose spedizioni ebbe luogo dal 1e02 al 1s04 in Groenlandia e nelle estreme regioni del Polo Nord. Nel 1910 fondò la stazione artica Thule. Tra il 1905 e il 1024 il Rasmussen compi una lunga serie di viaggi di esplorazioni sempre nella zona artica, visitando tutte le tribù esquimesi, e giungendo alla conclusione che esse furono In origine tribù di indiani pellirosse emigrate a oriente e a occidente dalla zona costiera. L'esploratore, discendendo egli stesso, per linea materna, da una famiglia esquimese, giunse così ad una completa conoscenza dei popoli artici e dei loro costumi, facendone oggetto di numerose pubblicazioni apparse tra il 1905 e questi ultimi anni. Due giorni or sono il Rasmussen, dal suo letto di dolore, sul quale era stato collocato il microfono, ha parlato attraverso la radio danese ai groenlandesi, mandando loro il suo saluto. «VI saluto amici miei — ha detto —; amici cari danesi e amici carissimi esquimesi. Vi saluto dovunque slate, nella Groenlandia dell'est o de! nord, in viaggio in slitta, ovvero alla caccia invernale. Possa il nuovo anno portarvi ogni bene, e la pesca portarvi l'olio per le lampade e per la stufa. Chi ha vissuto qualche volta con voi si sente per sempre attratto verso d; voi. Io sono ora molto ammalato; ma spero di guarire presto e di ritornare fra voi allo grandi caccie ». Ma la speranza dell'esploratore non doveva avverarsi. sfL'unico figlio superstite di Dickens morto per un investimento Londra, 21 notte. E' morto oggi in un ospedale di Londra, in seguito a ferite riportate domenica essendo stato investito da una motocicletta, sir Henry Dickens, ultimo rimasto dei figli dol grande scrittore Carlo Dickens. E' morto all'età di ottantacinque ar.nl, e così, di colui che tutta l'Inghilterra venera e venererà sempre quale il più rappresentativo degli scrittori, non rimangono più che dei lontani nipoti, i quali, dal primo all'ultimo, sono orgogliosi di portare il nome sacro al cuore dei britannici. —Henry Dickens amava narrare le escursioni in campagna fatte col padre quand'egli era ancora bambino Durante le passeggiate non una parola era scambiata fra padre e tìglio. Lo scrittore osservava il paesaggio e la gente all'intorno, e, pur dando mano al bambino, finiva col dimenticarne del tutto la presenza. I rapporti, però, fra Carlo Dickens e il figlio furono estremamente affettuosi. Enrico era avvocato e si specializzò negli ultimi anni in cause civili. Occupò per molti anni i! seggio di giudice di Tribunale e fu talvolta severissimo al punto che un giovane accusato unr volta si rivolse a lui e gli disse : « Non somigliate dav vero a vostro padre. Egli scrisse de. ilbrl pieni di allegria e di bontà. LI ho ben studiati tutti in prigione e posso dirvi che di vostro padre non avete ereditato nulla», tnmRns