I campionati dell'Esercito

I campionati dell'Esercito Scherma I campionati dell'Esercito Paolnl • Patta finalisti alla spada • Malia categoria inferiore vinca Orgara Roma, 18 notte. Lo professa era facile, ma l'abbiamo azzeccata: alla spada s'è visto veramente qualcosa di meglio di quello che abbiamo visto al fioretto. Le due categorie, che ieri abbiamo accettato senza intima convinzione, erano questa volta delineate, il livello tecnico generale è stato più elevato, l'interesse è rimasto vivo dalla prima all'ulti(ma stoccata. Il girone dei grossi calibri, a cui hanno partecipato otto spadisti sui dodici designati dal Ministero, potrebbe servire di modello quando volessimo ricordare il pi» incerto dei tornei e si presterebbe anche mirabilmente ad essere descritto col tono di un romanzo di appendice. Giudichi chi ci intende. Mancavano cinque assalti a terminare U girone, quando cinque uomini potevano avere quasi eguali aspirazioni. Tanucci era in testa con una sconfitta sola, Pacini, Pasta, Bertinetti e Pezzana lo seguivano con due sconfitte ciascuno. Questi sono i cinque protagonisti che hanno diritto al primo piano: a resto fa da sfondo necessario e non trascurabile, ma è piuttosto sfocato, senza rivelare nettamente i contorni. Quando ormai siamo agli sgoccioli, Pezzana batte Tanucci ed i cinque uomini seno al penultimo assalto sulla stessa linea: con due sconfitte ciascuno. Resta un incontro fra Bertinotti e Tanucci; chi vince può èssere anche primo; chi perde passa inesorabilmente al quinto posto. Vince Bertinetti e colui che era stato fino a mezz'ora prima l'uomo di punta diventa, fra i cinque, l'uomo di coda. Ma, a girone finito, siamo ancora lontani dal dare la gara per terminata. Berti/netti, pezzana, Pacini e Pasta sono ancora alla pari e, come lo speciale regolamento, di cui abbiamo ormai più volte parlato, prevede un assalto di barrage in altra sede fra il primo e il secondo e un altro fra il terzo e il quarto, per poter fare a suo tempo questo barrage bisogna che una graduatoria ci sia. Nuovo girone, quindi, a quattro: due vecchie glorie della scherma militare, della soherma italiana e anche della salierma senza aggettivi, e due ardentisslmi aspiratiti alla successione. Pacini ha battuto Pezzana, Pasta ha battuto Bertinetti. Bertinotti ha battuto Pezzana; Pasta ha battuto Pacini; Pezzana ha battuto Pasta e Pacini ha battuto Bertinetti. I/equilibrio che ha dato vita a questa incertissima finale si ritrova anche nel punteggio: tutti questi assalti sono stati vinti, ad eccezione dell'ultimo, per 3 a 2. Pasta e Pacini sono, così, balzati fuori senza primeggiare l'uno sull'altro; Bertinetti e Pezzana, anch'essi alla pari, restano indietro. Per oggi è finita: il barrage era, in ogni modo, in programma. La sconfitta dei piemontesi ha fatto sensazione, ma, a nostro avviso, i due eccellenti spadisti, oltre ad aver perduto con l'inattività e con gli anni un po' di quel molto che entrambi valevano, hanno tirato con una eccessiva preoccupazione, quasi diremmo, ossessionati dal pensiero della giurìa. Preoccupazione umana di chi rischia con un nome che ha un peso, ma preoccupazione, a nostro avviso, superflua, perchè la giurìa, presieduta dal tenente colonnello De Biasio e composta da giovani maestri, è parsa più vicina alla migliore delle giurie internazionali che non alle giurìe militari dei tempi andati. Date al colonnello De Biasio l'occasione di presiedere altre dieci gare, affinatene la percezione della spada in genere e dil colpo doppio in specie, e avrete fatto di questo eccellente ufficiale un presidente di giurìa di quelli che, alle tre armi, possono rendere servizi preziosi alla scherma d'ogni Paese. n fatto è che Pacini e Pasta hanno tirato benissimo. Il primo, specialmente, con certi attacchi dall'immobilità, un po' scomposti, se si vuole, ma saettati con una scelta di tempo di cui soltanto madre natura può dotare uno schermidore. Pacini, die è lo stesso pentatleta concorrente a Los Angeles, può avere un avvenire nella scherma di spada. Pasta è meno giovane, ma egualmente ardito. E' capitano alla Scuola e non nuovo ai tornei, ma in questi ultimi tempi aveva un po' trascurato la scherma. E' possibile che questi successi dei «nuovi» non abbiano un benefico effetto! Non bisogna neppure dimenticare la categoria inferiore! di cui il lettore troverà qui sotto la graduatoria definitiva. Lusena s'è distaccato aU'inieio, ma è stato raggiunto e sorpassato. Ha vinto Orgera, un altro bel atleta, ancora un po' rigido, ma di mólte possibilità. Anche questa categoria è stata caratterizzata da un certo equilibrio fra i primi e da una grande incertezza nei risultati. Domani avrà luogo la sciabola e dovrebbe essere una bella gara. n. n.

Luoghi citati: Los Angeles, Pezzana, Roma