L'ostacolo Canzoneri è formidabile ma non è detto che Locatelli non possa superarlo

L'ostacolo Canzoneri è formidabile ma non è detto che Locatelli non possa superarlo Un pugilatore italiano all'assalto di un titolo mondiale L'ostacolo Canzoneri è formidabile ma non è detto che Locatelli non possa superarlo E* più d'un anno che si parla dell'assalto al titolo mondiale dei « leggeri > da parte di Anacleto Locatelli, ed era dal 1931 che « Cleto », constatato il ritorno di tutte le sue energie fisiche e morali, accarezzava il sogno di attraversare l'Oceano per misurarsi con gli «assi» del pugilato mondiale idoli delle folle sui rings della Repubblica stellata. E il momento tanto atteso è venuto, il sogno è diventato realtà. Anacleto Locatelli è arrivato a Nuova York sotto la protezione del massimo ente organizzativo dell'immensa metroli h ltt poli, ha completato il suo allenamento, ha fatto in tempo ad assistere a due fulminee vittorie del suo rivale e si appresta ad affrontarlo. La Imminente battaglia interessa molto da vicino lo sport italiano perchè Locatelli è uno dei più brillanti nostri alfieri, ma ha, Inoltre, un'importanza tecnica che tocca tutto il Pugilato europeo. ì\ infatti, ormai evidente che tra la vecchia Europa e l'America del Nord si è ingaggiata una lotta senza quartiere per il primato mondiale In campo pugilistico. Il caso Locateli! è, anzi, uno del più caratteristici atti di questa contesa. Il campione italiano è, infatti, uno dei pochissimi pugili euro- Sei che non sia andato in America del Ford come un semplice emigrato In cerca di fortuna; «Loca» è sbarcato sul suolo americano come il più forte rappresentante europeo della categoria del leggeri, chiamato per essere messo à confronto coi più quotati esponenti nord-americani del suo peso, e con lo stesso campione del mondo. E', dunque, un riconoscimento ufficiale quello che il pugilato < yankee » ha fatto di Locatelli, riconoscimento che è come l'accettazione di una sfida, di quella sfida che, fino a poco tempo fa, non voleva essere presa in considerazione dai circoli ufficiali e dagli organizzatori d'oltre Oceano. Veramente grave è, dunque, la responsabilità di « Cleto », tanto più che, tra le categorie più ricche di campioni d'elevatissima classe, deve annoverarsi quella dei « leggeri ». D'altra parte, l'Europa non poteva eleggere un suo più forte rappresentante. Locatelli, attraverso la sua attività degli anni 1931S2-33, ha, nel complesso, non solo dimostrato d'essere il migliore, il più completo « leggero » del vecchio continente, ma ha battuto avversari che sono quotatissimi nella stessa America, come Kid Berg, Fete Nebo, Beb Van Klayeren e Franta Nekolny. La categoria che ha annoverato tra 1 suol campioni uomini del valore di -Benny Léonard, Sammv Mandell, Louis Kid Kaplan, Bruce Flowers e Bllly Petrolio, non è mai venuta meno alle sue - tradizioni, tanto che oggi uno dei più classici prodotti della boxe nord-americana, Tony Canzoneri, ha trovato un «uccessore ed è costretto a fare appello a tutte le risorse della classe per tentare nuovamente la scalata di quel trono che fu già suo e, pareva, in maniera Incontrastata. Un momento ufficile Ha scelto il nostro campione un momento favorevole per tentare la grande avventura? Francamente, la risposta non può essere affermativa, nè può esserlo quando si pensi che la porta dì ingresso della reggia di Barney Ross è custodita da un... portiere della classe di Tony Canzoneri. Si potrebbe, senza tema di cadere in esagerazioni, affermare che oggi, per divenire campione del mondo dei « leggeri », occorre batterne non uno di campioni mondiali, ma due. Chi segue le vicende del pugilato mondiale, sa benissimo che spesso un titolo è nelle mani, sia pure per breve tempo, di un pugilatore fortunato più che eccellente. L'abilità dei < managers » e, alle volte, gli interessi organizzativi portano alle stelle dei pugnatori che non si elevano sulla media dei Valori. In quei momenti chi riesce a conquistare il diritto di Challenger non ha, si può dire, che da allungare la mano per impadronirsi della corona mondiale. Per citare un esempio nell'ambito della categoria di Locatelli, basterà ricordare il periodo, durato circa un anno, in cui detentore della cintura fu Al Singer, divenuto campione battendo Canzoneri in un fortunoso incontro di' sputato dall'italo-amerlcano in condizioni di forma disastrose. Ebbe un bel chiedere, il buon « Tony », implorare la rivincita. Per un anno le mene protettive riuscirono a tener lontano il destro di Canzoneri dalla mascella di Al Singer. In quel periodo, un pugilatore eu gddpcgddddleraCsafoctrplaa1ppdledtagaN«angdDqfcsdctauhkteagnqmps6ricèepsts1 ropeo, non molto noto negli ambienti nord-americani, avrebbe potuto fare il colpo e diventare campione mondiale battendo di sorpresa il tutt'altro che imbattibile pugilatore israelita. Dopo un'infinità di polemiche, le autorità federali intervennero e costrinsero Al Singer alla rivincita. Com'era da prevedersi, « Tony » fece un solo boccone dello scaltro e fortunato rivale, mettendolo al tappeto in una ripresa. Pensate, invece, alla situazione di oggi, quella che si appresta ad affrontare il nostro campione: Barney Ross, ua a o n e ù i a n a a o l o l a o nptugdpnbsonsdcl'zbadmattfilottprdmtrstmmaptdllgiovane in continua ascesa, detentore del titolo; Canzoneri, il campione spodestato, che, toccato nel suo amor proprio, si è messo di puntiglio ed ha riconquistato la forma dei suol giorni migliori. Chi vuol arrivare a Barney Ross deve eliminare Canzoneri, il vincitore di Kid Chocolate e di Billy Petrolle, e deve battere « Tony » nella sua terra, dove ancor oggi è giudicato imbattibile. A Nuova York, infatti, si considerano le due sconfitte ai punti patite da Canzoneri come colpi di sfortuna che saranno presto cancellati nella maniera forte con la quale fu cancellato lo smacco patito per mani di Al Singer. Ecco di fronte a quale avversario si troverà Locatelli. La sua impresa è la più difficile tra quelle tentate da pugilatorl europei nell'America del Nord. Presentazione dei due contendenti Canzoneri è nato il 6 novembre 1905 a New Orléans, da genitori italiani. Nel 1926 cominciò a mettersi In luce, come peso piuma, battendo a Nuova York, per K. O, Anchie Bell ed al punti Andrea Routis e Bushy Graham. Nel 1927 le sue vittorie su Joe Lynch, Jonny Dundee e Bud Taylor lo portarono a contatto del più quotati uomini della categoria. Cosi nel 1928, dopo aver chiuso alla pari con Pete Nebo, fu opposto a Nuova York al detentore del titolo dei « piuma », Benny Bass, che egli battè ai punti in 15 riprese. Come si vede, la carriera di « Tony» fu rapida e brillante. Egli aveva' già isoritto il suo nome nel libro d'oro del'campioni mondiali cinque anni fa. Deteneva il titolo fino ai settembre, quando fu battuto da Routis. Le difficoltà di mantenersi al disotto dei 57 chili e mezzo lo consigliarono a passare nella categoria dei « leggeri », dove non tardò ad affermarsi ed a conquistare il primato. Canzoneri è un pugilatore completo, polche, ad una salda tecnica ed alla grande esperienza di ring, unisce una velocità e potenza di pugno che hanno fatto di lui uno specialista del knock-out. Di temperamento combattivo, coraggiosissimo ed autoritario, egli è il prototipo dei pugilatori nordamericani nelle cui vene scorre sangue italiano. « Tony » ha compiuto in novembre i vent'otto anni. Ha, dunque, l'età che spesso coincide con la massima efficienza raggiunta dai campioni del ring. « Cleto » ha giusto un anno meno del suo grande avversario, essendo nato il 6 novembre del 1906, ma la sua carriera nel ruolo del campioni di classe intemazionale si può dire sia cominciata solo nel 1931. Anche Locatelli è dotato di un temperamento ardente e la sua foga combattiva è, sul ring, pari alle eccezionali doti di resistenza alla fatica delle quali dispone. Pur colpendo con precisione e velocità,, non si può annoverare tra gli addormentatoli specializzati. La sua tattica, basata sul numero e la continuità degli attacchi, tende piuttosto alla demolizione della resistenza avversaria che alla brusca conclusione del combattimento. Il match più bello e più caratteristico fornito da Locatelli durante la sua carriera è stato, a nostro parere, quello contro l'olandese Beb Van Klaveren a Rotterdam. Fu durante questo epico combattimento che « Cleto » sum pregi, tutte le risorse dei suo n- Messo di frante ad un avversa.ri0 | crcntdgstnEnqfche lo superava in allungo, che lo u1 guagliava in velocità, che tecnicamen- I te era, forse, di lui più completo, e Loca » pervenne a far pendere la bilancia in suo favore scatenando una ardente battaglia dal primo all'ultimo colpo di gong e facendo, cosi, pesare, specialmente nelle ultime quattro delle quindici riprese, le sue superiori doti fisiche. Messe, cosi, in luce le principali caratteristiche fìsiche, tecniche e di temperamento di « Tony » e « Cleto », non è difficile prevedere se non proprio il risultato finale, almeno le fasi aell'imminente battaglia, la fisonomia l dll'ic generale dell'epica lotta che i due magnifici atleti regaleranno al pubblico del Madison Square Garden questa sera. Per quanto Locatelli conosca ormai per fama e per averlo visto al l'opera il destro di * Tony », non crediamo che «Cleto» possa — dominato com'è dal proprio temperamento — scegliere una tattica eminentemente difensiva, sia pure nelle prime riprese. Con questo non vogliamo dire che egli si getterà nel¬ la lotta come un tllit ilttpsmgAanL novizio: è troppo intelligente pugilatore per far ciò; ma, sia pure prendendo tutte le precauzioni del caso e sorvegliando con grande aura il pericoloso destro dell'antagonista, « Loca » non permetterà che Canzoneri s'impadronisca senz'altro delle redini del combattimento. Sul ring, insomma, non vi sarà un uomo che attacca e l'altro ohe si difende, ma due pugnatori animatl dallo stesso proposito e decisi a gluooare tutte le loro carte pur di superarsi negli attacchi. D'altra parte — soprattutto se l'incontro sarà, secondo 11 desiderio dell'ex-campiOne del mondo, sulla distanza di dieci riprese — non convenrebbe a « Loca » lasciare la vita comoda al suo rivale durante la prima parte del combattimento poiché sarebbe come rinunciare a una delle sue più valide armi. A nostro parere, infatti, Locatelli può battere il prestigioso e potente italo-americano se perverrà a fiaccarne le energie coll'asprezza della lotta, a mozzarne il fiato coll'« andatura » severissima imposta al combattimento. Comprendiamo benissimo come il portare la contesa su un simile terreno quando si ha di fronte un uomo dal destro che non perdona, è estremamente pericoloso; ma, d'altra parte, non è quando si debbano superare i campioni di classe mondiale che si possono studiare e scegliere le tattiche meno pericolose. E poi, ripetiamo, non è col carattere, col temperamento di Locatemi che si può pensare a ciò. Molte volte, del restò, è.proprio la rapidità e continuità degli attacchi che impedisce allo specialista della stoccata di trovare il tempo e la distanza precisa per vibrarla con la massima potenza. n a l l e i e , a r n i e a , o » - presso nella mente d3l contendenti e 0 | ^wbblico che avrà la fortuna di as- Gome può vincere « Cleto » Locatelli non è un incassatore eccezionale, ma ha doti di rioupero meravigliose. Si è visto nel suo incontro con Humery: dopo essere ritornato nel suo angolo completamente stordito per un destro al mento ricevuto durante la quinta ripresa, nella seguente egli aveva ricuperata tutta la sua efficenza, tanto da riuscire a mettere knock-out il francese. Da quanto detto sopra traspare la nostra convinzione che il campione di Europa sia più resistente di Canzoneri e si delinea la conclusione alla quale vogliamo arrivare. Eccola, infatti, in poche parole: Se Locatelli riuscirà ad evitare o incassale 11 destro dell'ex campione mondiale e sarà capace di imiorimere alla battaglia un ritmo accelerato e senza disconti-ìuità, le ultime due o tre riprese dovrebbero vederlo in predominio, ciò che equivarrebbe alla sua vittoria. Perchè ciò avvenga occorre, innanzi tutto, che le condizioni fisiche di « Loca » siano eccellenti e che la sua preparazione sia perfetta. Se il nostro simpatico alfiere salirà sul ring di Madison Square Garden potendo disporre di tutte le sue risorse fisiche e morali, il erande « Tony » dovrà raccomandarsi alla dinamite racchiusa nel suo destro, unica medicina atta a domare la « piccola tigre » di Rotterdam. Sarà un combattimento « alla morte »' quello di questa sera, un urto che darà scintille e che in qualunque mo- hSpì teRnsvstvinpvsugitBdragrnGMznzSTZsl'ZtGtal'nngfgrincu- I CARLO VOLPI gdgdlamnd8. LOCATELLI it dil ICANZONERI novizi: è to iti i ti dtt