Commissari di campo e arbitri nelle dichiarazioni del Gen. Vaccaro

Commissari di campo e arbitri nelle dichiarazioni del Gen. Vaccaro Problemi calcistici Commissari di campo e arbitri nelle dichiarazioni del Gen. Vaccaro Una volta si diceva male soltanto dell'arbitro, ora si dice male dell'arbitro e del commissario di campo. Sono questi i paria della situazione, i capri espiatori verso i quali si appuntano le Ire delle folle e, purtroppo, del dirigenti e di certa stampa. Si può notare che, mentre le esagerate critiche mosse all'operato dell'arbitro e del commissario di campo non hanno apportato nessun contributo al miglioramento di tali funzioni, hanno, al contrario, provocato lo stato d'animo ostile del pubblico. Il pubblico infatti, ha imparato e. considerare un arbitro imparziale, il nemico della sua squadra: naturalmente, se la sua squadra mostra di non saper vincere facendo uso delle sole armi della tecnica e della bravura. Come risultati raggiunti non possiamo davvero rallegrarci: e bene mostra di preoccuparsene la Federazione Italiana Giuoco del Calcio che, per mezzo del suo Presidente, ha voluto richiamare alla realtà delle co?e tutti coloro che si interessano di calcio: giuocatori, dirigenti, giornalisti e pubblico. H Presidente della P.I.G.C. ha voluto intrattenere un gruppo di giornalisti sulla delicata questione dei commissari di campo e degli arbitri, accennando anche al pericolo di una supposta sovrapposizione dei due compiti. Compiti distinti «Anzitutto è inesatto — ha detto il generale Vaccaro — che la FXG.C. abbia emanate istruzioni speciali che modificano il compito, stabilito ormai da anni in appositi regolamenti, agli arbitri-ed ai commissari di campo. Si £ questo sì — raccomandato ai primi una più severa intransigenza nel prevenire e nello stroncare 11 giuoco scorretto, che minacciava di diventare sistema, e al secondi è stata raccomandata la più implacabile attenzione perchè sia individuata e segnalata ogni violenza ed ogni sotterfugio, e sia ricondotto il giuoco del calcio ad essere uno spettacolo di lealtà, e di maestria. « Non è esatto affermare ohe 1 compiti dell'arbitro e del commissario di campo si sovrappongono. « I due rapporti, che dopo ogni partita sono stèsi, non si elidono, ma si completano. La funzione dell'arbitro e quella del commissario di campo sono assolutamente ben delimitate: l'opera di questo ultimo è integrativa rispetto a quella arbitrale, ed è rivolta tanto verso il contegno del pubblico, con il quale egli è direttamente a contatto, quanto verso il comportamento dei giuocatori per sorprendere quelle antipatiche scorrettezze che, non viste dall'arbitro, essi si ostinassero a compiere. «I due rapporti, ripeto, non si sovrappongono; il parere dell' arbitro, in caso di suo intervento durante la partita, è 11 solo che valga; si tiene peraltro in buon .conto, a titolo di .precisari cme, l'eventuale rapporto del commissario di campo sullo steaso argomento. Ad ogni modo, od è bene che ciò sia sottolineato, sulle decisioni prese dall'arbitro per fatti da lui visti e (/indicati, il parere del commissario di campo non ha influenza. Non l'ha avuta mal fino ad oggi. Tutti i rapporti inoltrati finora dai commissari di campo, hanno indicato casi meritevoli di punizione che non erano stati notati dall'arbitro. « Se le punizioni, in questi ultimi tempi, appaiono aumentate di numero, si deve in parte alla severità che noi stessi abbiamo voluto instaurare, in parte alla meticolosa diligenza prestata dal commissari di campo e di cui va fatta a essi gran lode. E, sebbene tale apparente aumento di severità abbia dato luogo al solito fiorire di conget ture disparatissime, che si sono basate su dati ed informazioni inesatti, ha prodotto peraltro la sensazione che lo spettacolo calcistico può migliorare in moralità ed eccellenza tecnica con Incalcolabili benefici per la maturità del nostro pubblico. Bando all'iperbole « La stampa — ha soggiunto il Presidente della F.I.G.C. — può e deve aiutarci a tal fine, con la sua cordiale collaborazione. Ma, a ciò, bisogna che gran parte di essa bandisca dalle cronache calcistiche là mania dell'iperbole. E' difficile, in Italia, il lunedi dei mesi di campionato, leggere cronache che siano spassionate ed imparziali. Compren. do che un certo « campanilismo » in certi giornali ed in certe occasioni, pos sa essere, non dico scusato, ma spiegato; ma in genere si forza l'avvenimento e lo si contorce per saziare il « tifo » dei proprii concittadini, la cui squadra sarebbe, se battuta, stata vittima di abusi arbitrali. Con ciò non si serve fascisticamente la causa dello sport nazionale. Bando dunque all' iperbole, come da anni si va predicando, ed inauguriamo cronache vivaci, schiette e leali, nelle quali si sappia dir bene anche degli avversari che se lo meritano >. < Come sapete, i commissari di campo non sono inviati a tutte le partite. Tale possibilità fu da me vagliata e poi scartata come per evidenti ragioni di economia. In verità, io considero che una partita genuina di calcio non dovrebbe necessitare della fiscalizzazione morale dei commissari di campo. Purtroppo reiterati casi di indisciplina, sia ad opera dei giuocatori che della folla, hanno consigliato anni addietro la F.I. G.C. ad istituire la funzione del commissari di campo, che è una istituzione tipicamente italiana. € In un primo tempo si volle che le mansioni commissariali fossero di vigl lanza verso il pubblico e verso 1 dirigenti, cui poteva a volte far velo una troppo ardente passionalità; e ciò anche allo scopo di evitare ogni genere di rappresaglia, subito dopo la parti ta o, per lo meno, aver punti di rife rimento imparziali circa la veridicità di eventuali lagnanze da parte degli ospitati. Il commissario di campo doveva, infatti, permanere al suo posto, mentre l'arbitro era agli spogliatoi. In seguito, a reprimere e a condannare l'atto scorretto, commesso dietro le spalle dell'arbitro, ciò che è un'aggravante, fu estesa la vigilanza dei commissari di campo anche sui giuocatori durante la partita. Ciò, valorizzato dal fatto che generalmente il commissario di campo è sconosciuto e non se ne conosce l'ubicazione, ha recato non indubbi benefici per la legittimità spor¬ tivto invpo via«condi rebziadirpiùè sgliqudovle sonta attlunsi chnonetarluocolla to bitsiddaniscola ringiinvosacitepelablnodipebei eddlaseprpltmtccfdtfqtgqtiscmcnmprdpV a e , n o. l a d i o n i , i n a a e a t e otoloeulan he E' di an. in s an tiva di parecchi incontri. Ed è appunto a tale scopo che si è deciso di non inviare sempre il commissario di campo e di non avvertire quando è Inviato ». « Tra le critiche che si usa muovere contro l'opera serena del commissario di campo, ce n'è una gratuita, che vorrebbe attribuire ad esso una certa parzialità per il fatto che egli sarebbe un dirigente di società calcistica. Nulla di più inesatto. Il commissario di campo è scelto, in genere, nella categoria degli arbitri benemeriti, vale a dire tra quelli che, per ragioni di età, hanno dovuto rinunciare alle prestazioni di tale generosa loro opera. Si tratta di persone abituate a vivere fuori dell'orbita delle società sportive e che hanno attitudini ed abitudini già vagliate da lunga esperienza. Qualche volta, però, si è scelto a commissario di campò anche un membro federale (ragioni di economia hanno suggerito tale utilizzazione), ma si è sempre avuto cura di evitare tutti i possibili collegamenti col luogo di residenza di tale commissario, col suo rispettivo luogo di nascita, con la squadra della quale egli è od è stato socio, cosi come avviene per gli arbitri, che non sono designati dal presidente del C.I.T.A. personalmente, ma dal C.I.T.A., che collegialmente si riunisce all'uopo e che, come è noto, è composto di cinque membri che hanno la loro residenza a Milano, Genova, Torino, Firenze e Roma». «Anche le critiche che ad ogni stagione si muovono agli arbitri, peccano in genere di grottesco, non solo: talvolta rasentano, per la facile e verbosa veemenza con la quale sono annunciate, l'ingiuria e la calunnia, si da poter essere perseguite penalmente. Rt peto che la stampa non serve, con ciò, la causa dello sport nazionale. I problemi che in genere sono tecnici, vanno affrontati e discussi in profondità, dimostrando che nel vagliarli ci si è, per quanto è umanamente possibile, liberati da ogni cieca passionalità verso i propri! colori ».deteunmenienelecodaoggisedi zioI tapeL'abolizione del reclamo L«L'opera arbitrale è assai delicata, ed è la più essenziale per lo sviluppo del giuoco del calcio. Essa va controllata, aiutata, giustificata, non va offesa. Quelli che pretendono di saperla elevare e che si servono di campagne poco dignitose, errano gravemente. Vero è che tali campagne lasciano sempre il tempo che trovano ». «Ma è opportuno che si sappia che la Federazione non trascura tale scottante problema; ed io stesso personalmente sto pensando seriamente a tutto quanto si potrà fare, con la cautela che il problema richiede, per sanare il compito dell'arbitro da una serie di difetti impliciti ad esso; ma non protendo di essere un taumaturgo e che, sotto la mia presidenza, la FXG.C. possa fare miracoli e risolvere in pochi mesi quanto non è stato possibile fare in tanti anni». « Ho meditato, in proposito, di giungere, possibilmente, all'applicazione di quanto già è in uso, con risultati pratici ottimi, in Inghilterra: abolire, cioè, il reclamo tecnico, e lasciare alla coscienza ed al criterio dall'arbitro di riconoscere l'eventuale suo errore nella mezz'ora Immediata alla partita. Anche da noi si è voluto dare alla funzione dell'arbitro una eccellenza ideale, ma la si è, a mio parere, irretita troppo, in una lunga e laboriosa procedura, con l'intervento di. enti che ritardando le loro decisioni, esasperano la passionalità degli. sportivi ». «La FJ.G.C. .— ha concluso 11 geo. Vaccaro — esaminerà sempre, come, del resto, ha fatto finora — le opinioni e le proposte degli appassionati e del competenti, purché non esulino dal campo pratico e non scantonino verso assurdità; e siano documento di una volontà seria il collaborazione. Per me, il difetto dei regolamenti è stato fino ad oggi questo: di essersi prestati ad opposte interpretazioni, a seconda della convenienza degli interpreti, quando vince la squadra del cuore, o quando trionfano i colori avversari ». Con questo onesto e franco riconoscimento dei difetti del regolamenti e... di coloro che sono chiamati ad applicarlo, ha avuto termine da parte del Presidente della F.I.G.C. la disamina dei due interessanti problemi calcistici. neriuMMsegaC.liacomil fetulacoFatuvngmcsIcdntcvvvllcsMplladmzStsd

Persone citate: Vaccaro

Luoghi citati: Firenze, Genova, Inghilterra, Italia, Milano, Roma, Torino