" Prime" di Berlino

" Prime" di Berlino " Prime" di Berlino La delicata vicenda di Abele e un dramma dell'anteguerra:; le due prove di un romanziere e di un commediografo BERLINO, dicembre. Abele con l'armonica in bocca è veramente un film che, nel suo genere, si può classificare di prim'ordine. Esso è insiemi un trionfo del buon gusto e della tecnica. Ha i colori maliosi'dette nostre più segrete nostalgie e il suo mondo è quello della generazione tra i sedici e i dici otto anni, quando la vita non ha ancora giocato quegli scherzi crudeli chi poi fanno crescere intorno al cuore coms una gelida corazza; l'atmosfera è amabile, abitata da vaghi sogni e da. vasti desideri, e le contrarietà dell'amore sono dette ferite leggere eh? danno una tremula gioia e presto risanano: il tempo della più lieta giovinezza, quando"l'amore'è ancora felicità o,'al massimo, pianto; ma non ancora Destino. La trama'! Durante un'escursione in canotto due giovani ripescano dall'acqua prima un fanciullo e poi una fanciulla. Proseguono il viaggio. TI canotto scivola dolcemente sulle acque, atta ventura, sotto le nuvole d'oro; i ragazzi guardano e sognano. Sono cosi'giovani! Poi uno dì essi accosta atte labbra un'armonica e suona: note tristi vanno per l'aria; note accorate, e noi sentiamo, insieme coi suoi'compagni, che quel canto è diretto atta creatura dolci e betta che gli siede accanto, e ■non sa nemmeno lei che cosa sia la sua vita. Ella è anche un po', mesta per l'avventura che l'ha condótta Zi, Una gara aeronautica, una gara di resistenza per aerostati, nella quale otta aveva acconsentito ad accompagnare il suo amico, uno di quei tipi sicuri di sè, dai nervi d'acciaio, che passano attraverso la vita con l'aria di domatori e hanno sempre in tasca l'alloro detta vittoria. Poi il pallóne aveva comin- otpeldluSfzcdtcsctpmn•bJlsar■nptdpmtItpags ciato a scendere, uno dopo l'altro i sacchetti di sabbia avevano fatto un tuffo in mare; inutile, il pallone riprendeva la discesa. Allora il giovane aveva pensato a Hi, alla fanciulla, e l'aveva scaraventata in acqua a pochi metri dal canotto e proprio sotto il naso dei naviganti. Ed ora la fanciulla non sa più cosa deve pensare, non sa se deve credere all'amore, perchè — pensa — una creatura chi si ama dovrebbe pur valere qualche cosa di più di un sacchetto di sabbia. Intanto Abele continua a suonare, ed è un canto dolcissimo che fa sognare {la musica è di Clemens Schmalstich). Atta fine l'aerostiere così spregiudicato esce felicemente dalla sua avventura e si presenta vincitore; e allora tutto si aggiusta, sia pure con un velo di melanconia. Non si comprende bene: forse lei amava ti giovane suonatore, ma finisce per seguire l'altro. Come, appunto, sogliono fare le donne. E Abele, per consolarsi, attacca un'altra canzone. Naturalmente, anche in un film così bello le cose non vanno liscie del tutto. Karin Hardt, bella e seducente com'è, dopo essere così opportunamente caduta dal cielo, si diffonde in sentenziose discorse sull'amore e la fedeltà; per fortuna, così favillando, assume un'aria talmente sciocca che un tantino di verosimiglianza sopravvive e la situazione è salva (Manfred Hausmann ha ricavato egli stesso il film dal suo romanzo, con la collaborazione di Walter MueUer). Molto riuscite, invece, le spassose divagazioni dei ragazzi. Cari Balhaus impersona in maniera oltremodo simpatica e naturale il giovanotto deliberato ad affrontare la vita adottando la maniera forte; ottimo anche Goetz Wittgenstein,' che cl'dgsecqpvsHnctpllncsctccdadvltsorgdtpirpsg e ù a n o a i i , a e a a a e i i a - offre una riuscita creazione di schietta marca amburghese. Abeli ha la' parte più- difficile: dev'essere giovane e sognare, ma senza farsi troppo male; piangere su se stesso e, un secondo dopo, intonare una cannoni per consolarsi; un compito che richiede l'arte di un attore consumato. Ma Cari Ludwig Schreiber evita gli scogli e gira le difficoltà con l'aiuto detta sua giovinezza, per cui si finisce col perdonargli anche una certa quale sovrabbondanza di accenti troppo lirici e singhiozzanti: chi di noi non si è trovato, fanciullo, accoccolato tra gli esiU rami sulla cima di un pira, col desiderio di cadere abbasso, perchè poi quella cattivella d: Greta o di Mariti dovesse piangere amare lacrime sulla nostra misera spogliai **# Fred Angermayer, autore di fortunatissimi lavori teatrali, ha avuto un •buon successo coi suoi « Tre KaiserJaeger », di cui ha scrìtto egli stesso l'intero testo. La cosa va segnalata con soddisfazione, perchè non basta che un autore di classe ceda atta Casa ti suo romanzo o la sua commedia; il poeta ■non deve ritenersi menomato ai suoi propri occhi se collabora personalmente atta realizzazione cinematografica del suo lavoro. Solo in questo modo si potranno condurre all'arte detto schermo nuove linfe vitali. E il risultato, specie nella prima parte, è eccellente. Il film si svolge ad Innsbruck e nei dintorni e dà vita a tutta una successione di scene di vita popolare tirolese, volta a volta serie o allegre, colte e riprodotte con fine buon gusto, n metodo è quello impressione sfico. L'azione si sposta con betta rie- i n e e i a a — où niie si gne iner sì o. è, anà; me ila sm ne naale re the chezza di effetti da una località all'altra, scene di vita militare succedono a quadretti rustici atta Defregger, il tutto integrato da stupende visioni di quella terra pittoresca. Azione e dialogo si sviluppano logicamente e co» la viva aderenza della parola, e qui, particolarmente, si avverte con piacere la mano di un poeta. La trama è semplice. Costretto atta vigilia delle nozze ad abbandonare il servizio per debiti di giuoco, il tenente Hans viene spedito dal padre, colonnello von Both, nelle lontane Americhe a ricominciarvi l'esistenza. Accanto a questa, e parallela, la trama « popolare » : il caporal maggiore Sonnleitner e il Kaiserjaeger Florian amano la stessa ragazza. Una pericolosa scena di gelosia è troncata dallo spirito cameratesco dei due pretendenti. Lo scoppio detta guerra risolve infine ogni conflitto privato: il figlio pentito ritorna in patria e parte per il fronte con gli altri, semplice soldato. Il film chiude bruscamente così, arrestandosi davanti atta grande tragedia mondiale. Non bisogna muoverne rimprovero al lavoro, perchè esso ha intenzioni diverse, più tenui. Solo si può osservare che le ombre scure, per così dire, l'atmosfera di dramma sono rese con toni un po' dolciastri, e molte di queste scene ricordano le vecchie oleografie o hanno il piglio fatale di certo vieto romanticismo. Così pure alcune lungaggini pericolose: p. e. la partenza dei reggimento per il fronte, tirata troppo in lungo, sembrava atta fine la partenza per la piazza d'armi. L'esecuzione eccettinte fa dimenticare in gran parte queste mende. Com'è virile e generoso Heinz Saefners netta paHe del colonnello! Mirabile, nella sua semplicità, Erna Morena (la moglie del colonnelló)j la cui arte raggiunge una nobiltà rara: peccato che un'artista di questo stampo si veda così di rado. Jl tenente è Paul Bichter, un ragazzone fresco e gioviale, al quale sì perdonano volentieri i peccati di gioventù. ZUTTAN dfn1cef Una scena di Abele, uno degli ultimi successi berlinesi.

Luoghi citati: Berlino, Innsbruck