Litvinof sarà oggi a Roma

Litvinof sarà oggi a Roma Litvinof sarà oggi a Roma L'importanza dell incontro con Mussolini Roma, 1 notte. Il Ministro degli Esteri dell'U.R.S.S., signor Litvinof giungerà con il Conte di Savoia, domattina a Napoli. Il Ministro proseguirà subito il viaggio per la nostra Capitale. E' questa la prima volta che un Ministro degli Esteri dell'Unione delle Repubbliche Sovietiche e Socialiste viene a Roma. Come si ricorderà, all'epoca della Conferenza di Genova, il signor Cicerin non spinse il suo viaggio verso il sud. Il signor Litvinof giunge a Roma dopo avere condotto felicemente a termine negli Stati Uniti una importante missione che si è conchiusa con il solenne riconoscimento dell'U.R.S.S. da parte della Casa Bianca, e vi giunge mentre le cancellerie europee sono impegnate in delicate trattative concernenti il problema del disarmo, la posizione della Germania e la crisi ginevrina. Ora, visto che in questi ultimi tempi il Governo di Mosca ha mostrato un sempre più crescente interesse per i maggiori problemi della vita internazionale, la situazione politica presente, determinata da recenti avvenimenti, non può non offrire un particolare interesse alla osservazione del signor Litvinof e può al tempo stesso, rendere particolarmente Utile uno scambio di vedute con il Capo del Governo italiano donde l'importanza dell'incontro Mussolini-Litvinof, che, dal momento in cui è stato annunciato, ha fatto convergere verso Roma i'attenzione della stampa mondiale. Le visite a Mussolini dei Capi di Governo e dei loro Ministri degli Esteri, si vanno cosi moltiplicando: il viaggio di Litvinof si viene ad aggiungere alla serie numerosa di viaggi già compiuti quest'anno a Roma dal Primo Ministro Britan nico con Sir John Simon; dal vice Cancelliere Von Papen, e dai due Ministri germanici Goering e Goebbels; da Norman Davis, messaggero del Presidente Roosevelt, e dai Capi di Governo d'Austria e d'Ungheria: Dollfuss e Gombòs; dal Capo del Governo belga De Brocqueville, e dai Ministri degli Esteri di Turchia e Lituania; dal Presidente della Conferenza del Disarmo Henderson, e dal Segretario Generale della Società delle Nazioni, Avenol. Litvinof Masim Masimovich nacque nel 1876 a Bielhostok (oggi in Po Ionia) da famiglia borghese; compì i corsi dell'istituto tecnico; a 18 anni aderì al movimento rivoluzionario. Giornalista, cominciò a collaborare in periodici clandestini del partito rivoluzionario. Nel 1905 assieme a Gorki ed a Erassim fondò il primo giornale legale socialdemocratico- La vita nuova. Dopo le repressioni di Stalitin, fu costretto a riparare all'estero dove lavorò per conto del comitato centrale del suo partito e, tra le più importanti missioni affidategli va ricordata quella dell'acquisto e dell'invio nel Caucaso di un intero piroscafo di armi. Dopo la rivoluzione bolscevica dell'ottobre 1917, fu nominato rappresentante politico del governo sovietico in Inghilterra. Dieci mesi dopo fu arrestato e tenuto in ostag- gio, in seguito all'arresto avvenuto a Mosca del rappresentante poli- tico inglese Lokart. Tornato ai Mosca, fu nominato vice-commis- Isario agli Esteri. Partecipò nel I 1922 alla Conferenza di Ginevra e poi fu presidente della delegazione sovietica all'Aia. Dal 1930 ricopre la carica di Commissario del Popolo! al posto di Cicerin. E' stato il capo della delegazione del governo dei Soviet alla Conferenza del Disar- ■ mo, da lui stesso pubblicamente I criticata nei suoi vacui procedimenti e per la mancanza di reale buona volontà da parte dei rappresentanti di varie potenze, di arrivare ad accordi. L'attesa a Napoli Napoli, 1 notte. Il comandante del Conte di Savoia, con il quale giungerà domani a Napoli Massimo Litvinof, commissario per gli affari esteri della Repubblica Sovietica, ha radiotelegrafato chiedendo il pilota in avamporto per le ore 10 in modo che il colosso potrà trovarsi affiancato alla banchina del molo Angioino per le 10,15. Appena stabilite le comunicazioni con la terra ferma a bordo del Conte di Savoia che avrà a riva la bandiera del commissario sovietico, saliranno l'alto commissario S. E. Baratone S. E. l'Ambasciatore dell'U.R.S.S. presso il Quirinale, un funzionario del Ministero degli Esteri e altre personalità dell'Ambasciata, giunte espressamente stamane dalla capitale, nonché le autorità locali per porgere a Litvinof il primo saluto di benvenuto. Dopo la breve cerimonia, il Commissario sovietico sbarcherà dalla nave recandosi all'Excelsior, ove prenderà alloggio durante la breve sosta nella nostra città. Litvinof, tempo permettendo, si recherà quindi a Pompei e poi a visitare i principali.monumenti cittadini. Alle ore 17, accompagnato dal'Ambasciatore e dalle altre personalità dell'Ambasciata e dal funzionario del Ministero degli Esteri, Litvinof proseguirà dalla stazione di Mergellina per la capitale. Interpretazioni e ipotesi francesi Parigi, 1 notte. Sul prossimo incontro LitvinofMussolini il Petit Parisien riceve da Roma: «Sarebbe difficile precisare gli scopi del viaggio a Roma di Litvinof, ed anche meno le questioni oh* formeranno oggetto dette sue Soa-raraasiani col Capo del Governo itaHaao. Dato 11 ri- te per via di induzioni. Litvinof viene qui dopo aver concluso a Washington un trattato politico • accordi economici col Governo americano. E' naturale che i problemi degli scambi commerciali fra l'Italia e l'U.R.S.S. siano almeno affrontati. D'altra parte si è visto che l'amicizia germano-russa era stata compromessa da alcune manifestazioni del Governo italiano. Esse hanno avuto per effetto di facilitare la conclusione di accordi politici fra la Russia bolscevica, la Polonia e la Francia. E' possibile favorire un riawicinamento effettivo fra Mosca e Berlino? Nei circoli diplomatici si considera anche un altro aspetto della situazione generale; la Turchia, persegue col consenso dei Soviet, un'azione diplomatica particolarmente intensa che può condurre ad un accordo balcanico Si sa che l'Italia è molto interessata a tutto ciò che avviene nei Balcani ove tiene a conservare la sua influenza. Infine vi è la questione del disarmo e l'Italia tiene a che questa questione non sia trattata all'infuori di tutte le grandi Potenze interessate, e si rende conto dell'importanza che avranno per l'atteggiamento della U.R.S.S. le disposizioni vere del Giappone. Si può dunque supporre che l'accordo su questi problemi sarà preso in esame durante il soggiorno romano di Litvinof ». Sullo stesso argomento II Matin ha da Roma: « L'espansio'ne economica giapponese dà serie preoccupazioni all'Italia. Tutti i giornali sono pieni di cifre curiose sul pericolo di un dumping giapponese. Ma le biciclette a cinquanta lire e le lampadine elettriche a venticinque centesimi o gli oroloffi venduti a chili preoccupano meno l'Italia che non l'accaparramento dei mercati dell'Asia minore da parte dei cotonieri giapponesi e la vendita della seta artificiale dell'Estremo Oriente nella penisola stessa. Si dice che per arrestare questa invasione gialla, Bisogna con siderare una disciplina commerciale ri gorosa d'accordo coi paesi che, come la Russia, hanno interesse maggiore ad opporsi a questa penetrazione. Si assicura anche che Mussolini offrirà i suoi buoni uffici per un riawiclnamento russo-tedesco che rafforzerebbe la ?osizione dell'Italia nell'Europa orienale ». .. || nserDO del GommiSSariO SOVIOllGO Londra, 1 notte, I giornali annunziano che Litvinof sbarcherà a Napoli domani. Una informazione della Reuter dice che egli si è rifiutato di fare alcuna di chiarazione sui suoi prossimi collo qui col Duce. «.«Tali colloqui, scrive lo «Spectator» in un editoriale, sono oggi il centro dell'attenzione di tutto il mondo sia nei rapporti dell'immediato problema del disarmo, sia per quanto concerne ia questione della riforma della Socie tà delle Nazioni ». Nuove atrocità serbe Due bulgari fucilati sul conline Sofia, 1 notte. / giorno?! hanno notizia dalla regione delle terre occidentali di nuove atrocità serbe. Il 27 corrente, a Panduri, alcuni serbi durante la notte traevano fuori di casa il bulgaro, suddito jugoslavo, Popa Zlatanoff, cinquantacinquenne, abitante nel villaggio di Patàkintzi presso la frontiera serbo-bulgara e, incuranti delle suppliche famigliari, condottolo sulla linea di confine lo fucilarono. Poco dopo un altro bulgaro Mirtciò Videnoff del medesimo villaggio, veniva fucilato nelle stesse condizioni.