Inghilterra, paese incomprensibile

Inghilterra, paese incomprensibile Inghilterra, paese incomprensibile LONDRA, novembre, jn anno o due al massimo, trai fra gente dagli occhi lunghi e Schiusi mi basterebbero per capit Cina; non il suo alfabeto deliamente arabescato, ma il paese: tie grandi città e sue pianure finate, Ciang-k^i-scek, i genei in corsa a rotta di collo in coda yad una teoria di somarelli o di muli carichi dei loro beni personali, la ■ieoria del codino, la vita dei pidocchi,, e magari l'uso dell'oppio. Per .conoscere l'America del nord occorffiipìaiyer tempo ed armarsi di pazienza:.la cosa è del resto ovvia, poiché glrystudenti dell'Università di Oxionrl, ossia i sapientoni e gli illuminati! del paese, hanno riconosciuto parlamentarmente, mediante una mozione sottoposta a democratico scrutìnio, che « l'America non è stata àncora scoperta ». Ve stata anche scoperta l'Inora? E' stato scoperto forse paese inverosimile, dove i pugiuocano quel che guadagnae se avessero stabile residencasino di Montecarlo, dove i i®ftimercianti sono appassionati di ^fHpsia, e dove gli esploratori sma, niano di rimanere in casa seduti di 'fronte alla danza delle fiamme dei caminetti? Da tredici anni ad oggi, > ho visto apparire un sole anemico, dipinto all'acquarello su un fondo slavato di grigio azzurrognolo, ho visto'le nebbie gialle e cosi pesanti \che' sembran fatte per essere tagliate'.'col coltello, e ho sentita la desof. ijjjiite musica delle pioggie, insistenti .noiose e pettegole, come le chiacchiere delle vecchie zitelle anglo sassoni. Ilo visio molle cose, ne ho '.^sentite altre molte, e ne ho lette di stupefacenti, cose che dal gran ridere darebbero il mal di pancia ad un beccamorto, ed altre, di nobili gesta canine e cavalline, che dall'emo, 7.ione strapperebbero lagrime da un sasso. Ma in quanto a capire questo paese, confesso di non esservi ancora arrivato. Parlo stavolta in prima persona, per non offendere coloro i quali in pochi giorni o in poche settimane hanno tutto visto o tutto compreso. Eppure come capire un paese nel quale ti capitano quasi "ogni giorno cose come queste, narrate da un giornale che va per la maggiore: « La signora... è una grande pescatrice, un'ottima cacciatrice ed un'appassionata di animali. E' in particolar modo innanlSrata del suo pappagallo, che ha preso lezioni di canto dalla Melba ». Si sapeva che tra l'uomo ed il pappagallo esistono da tempi remotissimi rapporti di tale intimità che al primo si suol spesso dare il nome del secondo, ma a mia conoscenza non s'era visto ancora pappagallo prender lezioni di pugili smo da un Camera, di fisica ultraelativistica da un Einstein, e di canto da una Patti o da una Melba. Cose come queste non debbono far ridere: sonò possibili sotto latitudini affumicate e nebbiose ed avvengono realmente in questo paese, perchè è il Paese, gli altri essendo roba, cosa, f, oggetto, tutti destinati un giorno o l'altro in un ufficio di oggetti trovati, senza che nessuno abbia ad accorgprsi della loro scomparsa. Questo paese è indubbiamente incomprensibile. Vi vegetano fianco a fianco uomini* di eccezionale intelligenza, saggi-, veggenti; squilibrati, eccentrici e maniaci, i quali ultimi in altri paesi sarebbero posti al bando dai benpensanti. Qua l'armonia è per-, fetta, perchè nel shop-keeper v'è l'anima del poeta, ed il poeta non disdegna di parlar di commercio. V'è a vero dire un esercito di gente che è venuta qui per tutto capire e v'è E una letteratura'di spettacolose dimensioni attorno all'Inghilterra 'e agli inglesi Primeggiano i tedeschi, giornalisti, professori e professoroni, i quali tutti colgonoTisoletta con una pinza, la pongono sotto un microscopio e, appena messo l'occhio all'oculare, esplodono in uri « acri ! » di maraviglia, sbigottimento ed entusiasmo. Oggi si stanno rimangiando alla svelta tutti i loro « ach! » pas? fi, ma il rumore è ancor qui, echeggia dalle montagne del Galles ai colli aridi ed umili conw spugne della Scozia. I professoroni, per fortuna nostra, hanno riposto da qualche tempo il microscopio nell'armadio, perchè la Germania d'oggi ha altra idea della dignità ed altre cose per il capo. Chi è pure esploso in un «ach!» iè Paul Morand. Egli vede l'Inghilterra come un paese di dolci pascoli, di campi ondulati, ove signori e mucche compaiono e scompaiono, assorbiti ora dalla nebbia, ora dai clubs mondani ed ora dalle stalle. Per l'elegante Morand, la miseria non esi ste in questo paese; qui non si pena e non si soffre, le sterline auree rotolano con suono allegro per le stra de, percorse tutte da nobili gentiluo mini ed irresistibili gentildonne, intente tutte alle fatiche della bella e nobile vita. Questo sarebbe, leggendo Morand, il paese della stilizzata cuccagna : vi si mangia e beve come nel paese favoloso, con ly sola_ differenza che qui, ingoiando, si sospira, si contemplali le stelle e si usano forchette e coltelli di oro massiccio e magari piatti dello stesso metallo, come quelli dai quali si alimentano i giovincelli Mi una delle grandi scuole del paese. Felice Inghilterra! Così pensa e dice Morand e così hanno pensato tutti coloro che da secoli in qua hanno visitato questa isola. Qui si vive a lungo e si beve sodo, qui si parla poco e si mangia molto. La ricchezza, a lasciarla fare, strariperebbe. Nessuno di questi entusiasti però sembra ricordarsi, ad esempio, come pòco più di un secolo fa, morissero in questo paese di cuccagna tre bambini su quattro. E vi garantisco che non morivano, d'indigestione! Se questi signori avessero guardato ih viso la gente per le slràile che non convergono a Picc.idilly o a Park Line, ti rwebbcfo accorti cfae Uhìq spzinidatrmlepasuglgrraApvrihgucoliAsippmseqtae mcotoegfpènnvinqgrsIcsaapnoscdmuldtrdestssllsmdsbtelmchBipdodzdrptlslsgsgddrhvMtRmqqspduetsgrq , s a e a e i o e e o e a . ò e o e e h n k q spettacolo di miseria e di degenerazione fisica indica secoli e non anni di patimenti indicibili, di lotta sorda, snervante è demoralizzante contro difficoltà, fame e clima. Si dimentica che la rivoluzione industriale ha seminato la'strage in questo paese; ma i morti non parlano e i superstiti vivono troppo lontani dagli eleganti quartieri centrali delle grandi città per attristare Paul Morand, gentiluomini e gentildonne. Anche fuori d'Inghilterra, nazioni povere appuntano su questa occhi invidiosi : che felice paese ! Quanta ricchezza! Con questi sospiri i pigri hanno sempre giustificata,la loro pigrizia. L'Inghilterra è ricca, o lo era una volta, per esser precisi, perchè, come afferma un vecchio detto, nulli melius piraticam exercent guani Angli, perchè mentre i paesi poveri si istruivano qui, senza nemmeno poter scrivere la propria firma, si pensava a invadere e derubare il mondo. ; Coloro che invidiano questo paese, dimenticano quanto caramente, quanto tragicamente sia stata pagata la sua forza e la sua espansione e dimenticano inoltre quanto caramente esso debba oggi pagare per conservare ciò che ha: il suo territorio immenso attraverso tutti i mari ed il suo prestigio. La lotta per la grandezza è stata vinta;* ma poche furono così dure e così tragiche. Il primato industriale dell'Inghilterra è stato eretto su montagne di rovine; il clima umido, infido ha annientato sforzi eroici, ha distrutte vite innumerevoli, ed oggi ancora in questa Inghilterra moderna, in questo meraviglioso paese di cuccagna, esistono tuguri che farebbero rizzare i capelli ad un latino. Nella sola città di " Liverpool in questo IQ33 18.000 persone vivono in. case che furono dichiarate inabitabili, insalubri, incapaci di offrire un tetto all'essere umano nel 1820. Da allora ad oggi non sono state riparate, eppure vi Vivono famiglie intere che non hanno neanche la consolazione, o la benedizione di un sole che consola di tante tristezze, che infonde coraggio a tutto sopportare. L'umidità è stata un terreno di coltura di microbi e la tubercolosi, fino a quasi un secolo fa, divorava i polmoni della popolazione. Di queste difficoltà di questa lotta quotidiana, ingaggiata contro gli elementi, contro la voracità insaziabile dei gentiluomini del passato, è rimasta all'inglese la eredità della sua natura guardinga e silenziosa. Swedenborg aveva capito che per questo popolo la promessa di un paradiso non era una consolazione, e nella sua concezione dell'aldilà dipinse un cantuccio speciale del paradiso riservato agli anglosassoni. Sciolti fra le anime del mondo avrebbero sofferto; ritrovandosi fra i loro pari, senza più distinzioni di ricchi e di poveri, avrebbero avuto, forse per la prima volta, la chiara nozione della felicità. L'Inghilterra di oggi va invidiata ed ammirata non perchè la fortuna le arrise sempre attraverso i' secoli, ma perchè ha saputo lottare e vincere, perchè ha avuto uomini che hanno saputo soffrire e sacrificarsi. Basta pensare a Warren Hastings, il quale offrì all'Inghilterra un impero, dette' alla sua patria l'India, dal Capq Comorin all'Himalaia, per ottenerne ih compenso un processo durato sette anni e la rovina finanziaria completa. A ottantasei anni, deluso ma sereno, egli disse a coloro che lo circondavano pochi istanti prima che morisse :v « Vi ho dato tutto e mi avete ricompensato con la confisca dei beni, con la mia disgrazia e con le persecuzioni ». Per la grandezza dell'Inghilterra hanno sofferto grandi e piccoli, mentre i gentlemen si preoccupavano di conservare le posizioni conquistate dagli eroi e dai martiri, gozzovigliando o impartendo al mondo lezioni di frugalità, di modestia e di misura. Questi gentiluomini che non hanno creato, ma soltanto conservalo, formano l'Inghilterra di Paul Morand. Li vede ancor oggi tutti in tuba o tutti sdraiati in magnifiche Rolls Royce. Dimostra in ciò d'aver meno compresa l'Inghilterra di quanto l'avesse compresa Hazlitt, il quale disse : « Londra è l'unico posto per una società di uguali, l'unico punto della terra ove l'uomo può dire una bella parola o esprimere un'onesta opinione senza per questo essere insultato, purché naturalmente egli, prima di parlare, deponga sul tavolo la sua borsa, per appoggiare con essa le sue pretese al talento ed alla indipendenza di spirito ». Se l'Inghilterra di oggi fosse quella di Paul Morand, l'inghiltera dei lordi sfaccendati, insolenti ed effeminati, se Londra fosse sojtanto un centro di club eleganti e di preziose maniere, questo grande ed ammirevole paese sarebbe oggi una povera appendice dell'Europa, isolata da questa dal mare e dalla sua propria incapacità ad occupare un posto nella storia. L'Inghilterra è* incomprensibile perchè è oggetto^ di sorriso e di ammirazione, perchè è piccola ed immensa al contempo, perchè dirige il mondo e vi si ascoltano le più madornali scemenze del'mondo. E' paese di aristocrazia nel senso che è paese di grandi uomini e'di menti eccelse, è paese di democrazia perchè ospita la più eccelsa mediocrità. E' cosa vecchia : anche Giulio Cesare, supremo conoscitore di uomini, si imbattè qui, su queste/sponde, in una mediocrità desolante. Dovette sinanche rinunciare a farvi degli schiavi per venderli sui mercati di carne umana del continente, perche non avrebbero trovato acquirenti. Per il selvaggio continente d'allora questi Celti eran troppo ottusi per cs scr di qualsiasi uso. RENATO PARESCE lelatravè hadacucoohmmprtestanMletrstdempsuc—rvrctgillbgtqctmcccaavciflsmcpcpspnbsspznnclrffquacvtlprgBg