Come si è giunti ai riconoscimento

Come si è giunti ai riconoscimento Come si è giunti ai riconoscimento i o e i New York, 18 notte. Gli impegni presi dal Commissario agli Esteri sovietico Litvinof nelle lettere che sono state pubblicate a Washington contemporaneamente alla notizia dell'avvenuto riconoscimento ufficiale della Russia da parte degli Stati Uniti, sono considerati in America una vittoria diplomatica del Presidente Roosevelt, il quale avrebbe cosi dimostrato di saper negoziare meglio di molti suoi predecessori. Egli infatti diresse personalmente durante 10 giorni le trattative di cui il riconoscimento ufficiali della Unione dei Soviet è il risultato. Il carteggio diplomatico Le fasi diplomatiche e i risultati concreti dei negoziati si possono desumere dal testo del carteggio scambiato dal Presidente Roosevelt e da Litvinof e comunicato alla stampa dalla Casa Bianca. Nella prima lettera il Presidente esprime a Litvinof la decisione del Governo americano di stabilire rapporti diplomatici con la Russia nella speranza che essi possano rimanere normali ed amichevoli per il mutuo beneficio delle due Nazioni e Per U mantenimento della pace nel mondo. La risposta di Litvinof, concepita in termini quasi identici, dice che il Governo sovietico è lieto di iniziare relazioni con gli Stati Uniti. Il secondo scambio di lettere riguarda la propaganda e consiste in una nota di Litvinof diretta al Presidente Roosevelt nella quale l'Unione sovietica si impegna a rispettare scrupolosamente l'integrità politica e territoriale degli Stati Uniti e ad astenersi da qualsiasi attività diretta o indiretta chi tenda al sovvertimento delle attuali istituzioni politiche e sociali americane. La risposta di Roosevelt prende atto della dichiarazione russa riportando per esteso i punti contenuti nella lettera di Litvinof e termina dichiarando che gli Stati Uniti si impegnano ad adottare uguale reciproca condotta ne! riguardi dell'Unione sovietica. Segue lo scambio di lettere riguardante la libertà di coscienza e religione per i cittadini americani in Russia. Nella sua lettera, diretta al Commissario degli Affari Esteri, russo, Roosevelt dice che il Governo americano si attende che ai cittadini degli Stati Uniti residenti in Russia sia concessa piena libertà religiosa come si attende che i sacerdoti americani, appartenenti al vari culti, siano liberi di esercitare il loro ufficio senza molestia alcuna. Nella sua risposta Litvinof dichiara che la politica del Governo dei Soviet, nei riguardi della libertà dei culti dei cittadini americani in Russia, rispetterà i loro diritti, riconosciuti, del resto, egli aggiungo, da varie leggi sovietiche che vengono riportate per esteso. La lettera termina con l'affermazione che l'Unione dei Soviet, pur riservandosi il diritto di rifiutare il visto per l'ingresso nel suo territorio dei cittadini stranieri, non intende esercitare tale rifiuto contro gli ecclesiastici solo perchè ecclesiastici. Il quarto scambio di lettere riguarda alcune modalità di una convenzione consolare da negoziarsi subito circa la protezione dei cittadini americani in Russia. Nella sua nota al Presidente, Litvinof, riferendosi all'articolo 11 de! protocollo finale dell'accordo tra Germania ed Unione Sovietica concluso i! 12 ottobre 1925, dice che gli americani in Russia godranno diritti di protezione uguali a quelli goduti dalla nazione più favorita sotto questo riguardo. La risposta di Roosevelt prende atto della dichiarazione russa riaffermando il diritto dei cittadini americani, in caso di arresto, ad avere un giudizio imparziale immediato e pubblico facendosi difendere da avvocati di loro fiducia e tenendo le autorità diplomatiche e consolari americane ampiamenmente informate di ogni fase dell'arresto e del giudizio con piena libertà di visitare 1 detenuti. Altre questioni da risolvere Rispondendo ad una domanda del Presidente, Litvinof dà una lunga spiegazione, riportata per intero nel carteggio, della posizione sovietica riguardo a ciò che costituisce il cosldetto reato di spionaggio economico. Uno scambio di lettere infine riguarda le cause davanti al Tribunale promosse contro la Russia per risarcimento di danni da cittadini e società anonime degli Sta- ti Uniti. Con queste due note che completano il carteggio i due Governi si impegnano a non dare corso ai giudizi pendenti in attesa del regolamento finale dei danni ed indennizzi tra i due Paesi. La serie delle note è chiusa da un comunicato comune del Presidente Roosevelt e di Litvinof ^:he dice : « Oltre agli accordi che abbiamo firmato oggi vi è stato uno scambio di vedute circa i metodi per «regolare tutte le questioni pendenti di debiti e risarcimenti di danni che ci permette di sperare in una pronta e soddisfacente soluzione di queste questioni che i nostri due Governi intendono risolvere al più presto per liberare il terreno ». E' fuori di dubbio che la prima conseguenza del riconoscimento dovrà essere infatti la conclusione di un accordo commerciale poiché se il prestigio è di primaria importanza per la Russia, essa è però assillata da preoccupazioni economiche e desidera quindi stringere patti economici con la Confederazione. Litvinof a tale scopo si tratterrà a Washington ancora per qualche giorno e si prevede che nelle conferenze che egli avrà tanto con Roosevelt che con altri membri del Governo americano, sarà trovata la forma definitiva di un accordo sui problemi commerciali in merito ai quali si sono già avuti degli scambi di vedute. Negoziati paralleli potranno aver luogo poi a Mosca, appena il nuovo ambasciatore americano William T'uniti avrà preso possesso del suo uhicio. L'uomo misterioso della Casa Bianca La nomina di Bullitt, che fungeva Ano a ieri da assistente segretario di Stato alla Casa Bianca, ha degli interessanti precedenti. Cominciamo col dire che Bullitt non è solo diplomatico, ma anche pittore di ritratti, romanziere e giornalista. Nel 1919 fece parte della delegazione americana alla Conferenza della pace. Wilson lo mandò in Russia ed egli tornò raccomandando il riconoscimento dell'Unione Sovietica, ma il Presidente si rifiutò di accogliere questa idea. Poi fu firmato il Trattato di Versaglia. Bullitt fu il solo tra tutti i delegati di tutte le delegazioni che ebbe il coraggio di criticare il Trattato apertamente. Egli scrisse a Wilson: « Signor Presidente, sono dispiacentissimo che voi non abbiate combattuto la vostra battaglia fino all'ultimo e n_ i abbiate avuto fede nei milioni di uomini che ebbero fede in voi ». Cosi si giuoco naturalmente la carriera e non fu che Roosevelt a richiamarlo nella diplomazia. Tutti se ne domandavano la ragione e siccome questa non veniva data, Bullitt fu per molti mesi considerato l'uomo misterioso della Casa Bianca. Ora le cose cono state messe in chiaro. Egli fu mandato a Mosca durante la Conferenza economica di Londra e li il nuovo diplomatico ha fatto i primi approcci per il riconoscimento ufficiale dei Soviet. Gli Stati Uniti hanno intanto rotto definitivamente tutte le relazioni con i rappresentanti ufficiali del regime zarista e con l'ex-Governo di Kerensky in seguito alla notifica che il Sottosegretario Philips ha inviato agli agenti consolari c finanziari dell'antico Governo russo, che gli Stati Uniti non accordano più loro la immunità diplomatica. In nome dell'Unione Sovietica Litvinof ha infatti preso oggi ufficialmente possesso dell'edificio della exambasciata imperiale russa che era rimasta chiusa fin dal 1917. L'opinione dei circoli della stampa e del Congresso è generalmente favorevole all'azione intrapresa dal Presidente Roosevelt. Da bordo del pirosca- fYnu3lsnWfo che lo trasDorta a Mrmtevùlpn i», io Z™fJLr!,D, ™™JL7:^: „ I p , la conierenza panamencana, il oegie- tnmn ri, K»ta Muli ai o folim+o+rt -nn». tario di Stato Hull si è felicitato per il riconosdmento del Governo sovietico da parte degli Stati Uniti, dicendo che considera un tale avvenimento come un passo decisivo verso il miglioramento delle relazioni internazionali in generale. Roosevelt in un discorso pronunziato a Savannah (Georgia) ha confermato che una delle ragioni che l'hanno indotto a provocare la ripresa delle relazioni diplomatiche con l'Unione Sovietica è di ordine squisitamente politico e cioè per consolidare il mantenimento della pace in determinati settori mondiali ove gli Stati Uniti hanno particolari interessi di vario ordine e dove di recente si sono verificati fatti che