Prodromi dei Gran Premi automobilistici 1934

Prodromi dei Gran Premi automobilistici 1934 Prodromi dei Gran Premi automobilistici 1934 Nuove Scuderie alle viste — Si cercano macchine da corsa -- Verso una intesa Nuvotarì-Chiron ? Milano, 15 notte. Organizzatori di corse e dirigenti di Giube sono, si può diro, a posto per quel che riguarda l'attività automobiistica del 1934. ■Ancho i percorsi dei più importanti Grandi Premi sono stati fissati. Il G. P. di Monaco si correrà nette «/rondi arterie cittadine di Montecarlo; U G. P. di Germania sull'autodromo del Niirburg Ring nell'Eifel; il G. P. del Belgio sul circuito di Spa-Francorchamp; il G. P. di Spagna sul circuito di Lassarte, presso S. Sebastiano; il G. P. di Svizzera su di un circuito stradale nei pressi di Montreux; ti G. P. di Francia, con ogni probabilità, a Marsiglia, benché ci sia una forte tendenza che lo vorrebbe a'Lione. Per quel che concerne il Gran Premio d'Italia, molto veiosimilmente verrà mantenuta la sua vecchia sedo di Monza. Da questo schieramento organizzativo risalta subito al'occhio l'imponente entità delle grandi dispute automobilistiche del 1934, l'annata che segnerà il debutto della famosa formula triennale. Coloro che vaticinavano ormai esaurita, o quasi, Za funzione delle corse sono, così, serviti. L'annata 1934 si presenta, in verità, con caratteri di imponenza inusitata ed offre un calendario nel qualg alle vecchie classiche corse altre se ne sono aggiunte. —Anche la Svizzera è entrata nel novero delle nazioni organizzatrici di Grandi Premi. Quello che appariva un fatto stranissimo, ormai tende a scomparire. Non ci si rendeva ragione, infatti, dell'assenteismo della Svizzera dallo grandi competizioni motoristiche. La sua posizione, geograficamente pririlegiata, la sua meravigliosa rete stradale, la sua fisonomia squisitamente turistica, quell'essere incastrata fra Itaia, Francia e Germania, itcs-iont a grande attività motoristica, contrastavano con l'assenteismo elvetico. Anche dei campioni di valore internazionale riconosciuto aveva la Svizzera in Stuber, Eessler, Taitber, Ruesch, Groesch. Il tempo e la propaganda hanno lavorato in profondità, e la Svizzera, a Ulto della sua corsa in salita del Klausen, potrà nel 1934 annoverare anclie un Grande Premio. Tempo di «scuderie» Avemmo già occasione di dire la nostra opinione su quella che è la funzione di una Casa costruttrice di macchine da corsa. Sembra ormai tramontato il tempo delle squadre ufficiali e si manifesta sempre più chiara e netta la tendenza delle Case a fare macchine da corsa e venderle a coloro che, o le useranno personalmente, oppure, a mezzo di combinazioni, comporranno quei complessi che hanno assunto la denominazione assai appropriata di « scu deria ». Della squadra Alfa, infatti, non e nemmeno il caso di parlarne più; la Bugatti ha lasciato libero Varzi, e Mostrati sembra più propenso a vender macchine che a comporre squadre ufficiali. Quello che, invece, appare logico e fattibile è che una Casa si assicuri almeno per due o tre corse importanti un pilota di alta classe al quale affidare la sua nuova produzione da corsa. — Evidentemente lo scopo non e di avere una squadra, anclve se ridotta; ma quello di assicurarsi la collaborazione, per ragioni di studio e di esperienze, di un pilota ad hoc, al quale appoggiarsi con garanzie di successo per il lancio del nuovo prodotto. Dato che il calendario corse presenta ogni anno degli aumenti, si imponeva una risoluzione, che è venuta con la creazione delle «scuderie*. Sulla falsariga della pioniera modenese, pare, infatti, che altre scuderie debbano sorgere in Italia per la prossima stagione. Non appaiono del tutto infondate le notizie di una prossima creazione di una « scuderia » Nuvolari-Chiron; si è già parlato negli ambienti automobilistici di una € scuderia Brianza », nella quale il primo numero sarebbe costituito da Gildo Strazza, ed in questi giorni possiamo assicurare die Nando Minoia, il magnifico campione della vecchia guardia, è oggetto di affettuose ed insistenti pressioni da parte di un forte gruppo di sportivi e finanzieri per comporre una f. scuderia ». Naturalmente, Minoia, che noti è più un ragazzo, vuole studiare bene la cosa e si riserba di dire la sua opinione... a studio finito. Ma in tutto questo fiorire di € scuderie », in questo idilliaco incalzare di programmi c'è una nota piuttosto stonata: ci saranno poi macchine da corsa? Esaminiamo la situazione con l'ausilio di qualche cifra. Tenuto conto deUo sviluppo dell'automobilismo, del moltiplicarsi dei campioni e del poderoso calendario. retmmhspsutiptmlascdvvelscsMosiioggi sul mercato ci vorrebbero almeno una cinquantina di macchine veramente do corsa. Che cosa vediamo, invece, in circolazione? La € scuderia» Fer- rari ha le famose 6 Alfa monoposto e la Maserati, che pure ha fatto molteplici offerte, più di una dozzina di macchine per la primavera verosimilmente non potrà approntare. Delage ha delle macchine, ma sino ad oggi sulla carta, e Bugatti è ancora alle prese con la 2900 crac, che l'anno scorso, dopo molte incertezze, usci e fece una prova piuttosto sconfortante. Nuvolari e Chiron Data questa situazione, come si troveranno, in vista dei Grandi Premi, i piloti? Appare, infatti, sempre più problematico che la richiesta di vetture da corsa possa venire compiutamente soddisfatta e il caso, che ha un leggero sapore paradossale, ' di piloti appiedati, appare tutt'altro che da scartarsi. Sino ad ora si era parlato di crisi di acquirenti e di una lotta feroce da parte delle Case di piazzare le loro vetture. In fatto di vetture da corsa vedrete, però, che avverrà il contrario e la richiesta sarà assai superiore all'offerta. Nuvolari e Chiron, da quello che si sente, sono sulla via di mettersi d'accordo e Nuvolari, sempre a quello che si dice, sarebbe propenso a lasciare Mantova per stabilirsi a Milano, dove organizzerebbe la «scuderia» dei suoi HP. Una combinazione fra l'italiano ed il francese sarebbe assai interessante dal lato sportivo e sarebbe certo anche un benissimo affare economico. Nuvolari, Chiron e Varzi sono, infatti, i tre campioni che più fanno gala agli organizzatori e, naturalmente, sono i più pagati. Data l'affettuosa amicizia dei due per Caracciolo, appena il campione tedesco cesserà il suo doloroso pellegrinaggio attraverso le cliniche, non sarà improbabile che trovi il suo posticino a lato di Nuvolari e Chiron. I signori diplomatici di Ginevra sono pregati di osservare benignamente questa alleanza italo-franco-tedesca! C. B.