L'avvelenamento da piombo

L'avvelenamento da piombo I CASI DI CINIGIANO L'avvelenamento da piombo la mi primo tempo era «tato se^na- elato eie gli avvelenamenti * amplilo 3fu provincia di Grosseto, erano dovuti JacOaHa farfara. licosa desto subito un interesse dal ponto «fi «lete citate*. In ; quanto la tossicità daEo zinco è ancorai tisassi discussa ed i casi «fi supposta ta-jlatossi cari .-vn.» da zinco risultalo affatto'?pratico, per lo pia, provocati da tracce «<H -piombo o <fi arante*, eie Io zinco pcontiene come impurità. In questi u<ri vtimi tempi, però, specialmente netto ! iostudio deila patologia professionale, ! mqualcuno avrebbe date la dhrjo«trazio-; JoBe sperimentale della poseiWKtà reale;chse ap^nroeciAie oeria poeeiiKiixa. reale;';*« una forma di avvelenamento da zta- rico poro, con aztese deleteria, sul san-sngue con Cussoiuztone dei globuli rossi,1 sisui reni, sul fsgato e sul sistema, ner-- mtbso- Un'eventuale conferma cBsica tBoa avrebbe potuto che portar», par-: Introppo a spese di vittime innocenti,' ■uova race in questo capitolo di toast-' eotogia, che tiene deste 3opratutto rat- i tenzfone dei medici del lavoro per firapicro vasto che dello zinco si fa nelle: Industrie. Per accertarf.. dal punto di vista me-1 'dJco, i fatti dS Cfcfsriano, et siamo quin-, «fi rivolti al prof. Cario Oamna, Diret-. tore deria Clinica Medica di Slena, ove ' è state ricoverata la maggior parte de- ! gii intossicati- ■enti ed ha dichiarato come ormai con nL'eminente cimice ci ha subito toltoOgni dubbio snn'origine degli avvelena- ceertezza si possa parlar» di intossica- tttali da pion-bo. i pvai oa momeo. ^verso^metà^w*****^^«atti, sono stati accettati nella Clinica rOBtrversitaria di Slena dui ammalati | sdella stessa famiglia, provenienU dal} tese * Clm^ano. ^ presentavano ! msintomatologia che dapprima non . prinaci di facile interpretazione e che j cpoi, in base alle opportune ricerche| rpraticate, suscita il dubbio che fosse-raòrote ad una forma avvelenami- n«T^fetento it m^coffi Cinte1 ano dott.; vtO-rniauM il medico m etnig-.ano. aorx. «Motti, segnalava altri casi analoghi ve- dlineatisi nel paese, un sopraluogo ese- togatto dal prof. Gamna diede modo di rilevar» meglio gU aspetti della malat-'inUà e di confermare il sospetto che si! asospetto che si! atrattasse di un avvelenamento di ori- ds,pMsi| ctine alimentare. La sostanza venefica incriminata era il piombo. Procedutosi subito a speciali ricerche, si potè stabilire, mediante indagini chimiche, effettivamente la presenza di piombo negli escreti dei pazienti. Intorno «Ha gravità delFintossicartone, il prof. Gamna ci ha cortasemente aggiunto: « I casi «ramo seri, ma non gravi; però altri nuovi più gravi erano segnalati dal medico del paese. Furono al'ora eseguite ripetute inda-[fteUcgtni dall'aiuto della Clinica, prof. Oro-1 ntetti, e dall'assistente, dott. Forconi,imper «tediare bene la forma clinica e la j bdistribuzione dei casi nel territorio col- «pito e per ricercare insieme al medico | cdel luogo le eventuali origini dell'awe- llenamento. Fu cosi potuto stabilire che}il'alimento incriminabile doveva essere la farina e precisamente quella che proveniva da un molino della località. Prelevati saggi di farina e di pane, fa effettivamente in essi constatate la presenza di piombo in quantità, notevole e chiarita cosi la natura e l'origine dell'avvelenamento collettivo, che nei frattempo aveva interessato tm discreto sumero di pèrsone, e persino intere famiglie >. Bisogna ora appurare te veramente sia stato immesso di proposito del piombo nelle farine per aumentarne il peso, e l'ipotesi di una tale adulterazione è tenuta presente per II contenuto notevole e la larga diffusione assunta dall'avvelenamento, oppure se la presenza del piombo nella farina sia stata causate dall'illecito impiego di tele metallo per colmare le incrinature della superficie macinante delle mole, Nuovi casi hanno intanto continuato ad affluire alla cllnica tH Siena; alcuni notevolmente seri. Le cure tempestive applicate stanno, però, per aver ragione della forma morbosa, tanto che il prof. Gamna ci ha potuto assicurare che i ricoverati vanno, sia pure lentamente, migliorando tutti, SI è dovuto registrare soltanto un decesso di una bambina di tre armi. Scartate, dunque, l'ipotesi dell'ossido di zinco, propalata non si sa come, non meno importante appare la segnalazione di queste nuove intossicazioni dovute al piombo. Qualcuna consimile è di tanto in tanto registrata a causa ti dbi cotti in recipienti rivestiti internamente di uno strato sottile di piombo anziché di stagno purissimo. Sotto forma cronica, invece, se ne hanno ancor oggi in molte industrie ove il piombo viene largamente impiegato; tento che, come è noto, anche in Italia recentemente è stata votata la legge che contempla l'intossicazione saturnina tra le malattie professionali indennizzabili e da qualche anno sono prescritte le visite preventive e periodiche per gli operai che lavorano a contetto col piombo. L'avvelenamento da piombo, specialmente nella sua forma cronica, si pretenta con una fenomenologia veramente proteiforme, tanto che assai complicato sarebbe il dare una descrizione esatte dei vari quadri clinici. Solo a scopo didattico si suddivide la sintomatologia a carico dei vari organi che possono essere colpiti; ma all'atto pratico i disturbi di un apparato si intrecciano con quelli di un altro o di più altri, dando luogo a manifestazioni che talora rendono 11 per fl difficile la pMrsecoammcmsirgnp SKSSS^SSS^Esplicazioni diverse ha ancora, l'awe- lattamento acuto da queilo cromico. Sic- I eoe-, rame nel caso attuale, talora sol-!.f" ! g e3?*"4,d6,Er *™la!at\ e **■ Pre3cn2ai.? 3eE orTfi=aTt;1 a^menta2ione possono ra-: a risolvere fl problema e per- , , | n J»« si pad fa quest «matrone non le-- m tiare la pronte azione del Direttore del-; vla Clinica medica senese, che. per me- d?510 dirimere ogni dubbio, per precisa- ri « la forma d'avvelenamento, per se©-;*prire te fonte deH'tatosslcazione e pre-ìf vanire rolteridre espandersi del focola-,aio raorbigeno. ha proceduto personal- «mente e coi personale della Clinica; a'-sJopraluoghi diretti. Si tratta df una: ichiara dimostrazione dell'indirizzo so-!.d';*"***» witiua^ta^Kru^ -.r.,. i..-^u^i; au-,_ riale che la medicina va sempre più as- Lsnmendo in Italia, e ribadisca la neees-i sita che il medico tenga sempre nei; massimo conto i fattori ambientali en-| tro cui si è svolte la vite deO'ammalato1 l In sua cura. j aDott. VIZIANO | zj d

Persone citate: Forconi, Gamna

Luoghi citati: Cinigiano, Grosseto, Italia, Siena