Litvinof a colloquio con Boncour

Litvinof a colloquio con BoncourOrientamenti francesi . Litvinof a colloquio con Boncour Parigi, 31 notte. Boncour ha ricevilo oggi Litvinof al Qua! d'Orsay. Nessun comunicato è stato pubblicato intorno al colloquio al quale le due parti hanno tenuto a conservare carattere strettamente privato. In pari data esce saWInformation Il primo di una serie di artìcoli sulla Russia dovuta alla penna di Edoardo Herriot, che termina la propria convalesoanza sulla Costa Azzurra ed è già, a quanto annunziano i giornali, in grado di fare delle passeggiate sui monti. In questo primo articolo il Presidente della Commissione degli Esteri della Camera confessa chiaramente che la base della politica di Ravvicinamento franco-russa da lui preconizzata rislede nella ferma convinzione che la Russia sia avviata ad allontanarsi dalla Germania a motivo della politica segretamente fatta da Berlino nei riguardi 'dell'Ucraina. Alludendo alia risposta di Radek al noto articolo della rivista tedesca" Volk Und Beich caldeggiente la formazione di uno Stato ucraindco indipendente, Herriot scrive che «1 dirigenti dell'Unione sovietica sanno quel che si deve pensare del propositi della Germania nei loro confronti, e che è appunto questo che schiude alla Francia delle prospettive su cui, dopo l'utile viaggio del Ministro Cot a Mosca, il Governo di Parigi dovrà certamente riflettere». Il Journal des Debuta approfittando del caso Panter, Invoca un altro esemplo: quello del giornalisti moscoviti esclusi dall'aula del processo degli incendiari del Reichstag, per rilevare come il Governo sovietico prendesse immediate misure di rappresaglia, il cui effetto fu di provocare senz'altro il ritiro della disposizione delle autorità berlinesi. Da ogni parte insomma a Parigi non si perdono occasioni per alimentare l'impressione che i rapporti russotedeschi lascino a desiderare e che il rinnovamento del Trattato di Berlino non debba più essere considerato come un ostacolo tale da condannare alla sterilità gli sforzi che la Francia andrebbe facendo per attirare la Russia in una alleanza militare. Gli articoli di Herriot che saranno, a quanto è dato comprendere dal primo, tutti un omaggio agli esperimenti di organizzazione sociale ed economica tentati dal regime sovietico, si propongono di Indirizzare l'evoluzione della opinione francese verso l'antica alleata. Contemporaneamente a questi accenti russofili fanno frequentemente apparizione sui giornali francesi dispacci e articoli relativi all'attività diplomatica in corso nei Balcani, attività che i commentatori si sforzano di presentare come il risultato degli sforzi fatti dalla" Francia per indurre la Piccola Intesa a una politica di conciliazione anziché di minacele e di diffidenza. Segnalando l'incontro di Re Carlo e di Re Boris sul Danubio i telegrammi delle agenzie affermano che i due Sovrani furono oggetto di calorose manifestazioni popolari sulle due rive del fiume e in particolare a Rusciùk dove la popolazione bulgara li avrebbe acci amati in modo tale « da impressionare vivamente il Sovrano romeno e Tltulescu >. Si assicura che Re Boris avrebbe promesso al collega di recarsi a restituirgli la visita in Romania nel prossimo gennaio. Qualche corrispondente più zelante degli altri aveva lanciato addirittura la voce del fidanzamento tra Re Carlo e la Principessa Eudossia sorella del Re bulgaro; ma la voce è già stata smentita.' I commenitatori parigini non dimenticano di far notare che pel momento la speranza di una adesione della Bulgaria alla Piccola Intesa non riposa su nessun fondamento e che 11 Governo di Sofia è deciso a conservare la propria libertà di azione. In linea generale essi si dicono persuasi tuttavia che una evoluzione politica Importante è in corso nell'Oriente d'Europa e che, coafojimemente alle affermazioni di Benes, essa è frutto delle imprudenze commesse dal regime hitleriano e delle occasioni che esse hanno fornito ai tessitori dell'acceTchiamento della Germania. C. P. Vi

Persone citate: Benes, Edoardo Herriot, Herriot, Re Boris, Re Carlo, Volk