L'agitazione degli arabi di Palestina contro l'immigrazione ebraica

L'agitazione degli arabi di Palestina contro l'immigrazione ebraicaL'agitazione degli arabi di Palestina contro l'immigrazione ebraica Tumultisanguinosi &. Giaffa ep Londra, 27 notte. Da vari giorni in qua le autorità inglesi iti Palestina erano venute preparandosi a fronteggiare una violenta ripresa di ostilità arabe verso la popolazione israelita, a causa del forte incremento di quest'ultimi nei mesi scorsi, quale conseguenza dei rallentamenti dei controlli dell'immigrazione, decisi per dar modo pila Palestina di assorbire una parte degli ebrei emigrati dalla Germania. Il numero di questi ultimi, autorizzati a prender residenza in quel Mandato, non è stato ancora rilevato; sembra comunque trattarsi di una cifra molto modesta: essa tuttavia è bastata a riaccendere i rancori arabi ed a determinare una situazione che alle autorità sul posto appariva ieri realmente minacciosa. Queste Autorità britanniche, fermamente decise ad impedire la ripetizione dei massacri che tanto contribuirono ad indebolire il prestigio inglese in quel terirtorio ed a porre l'Inghilterra in una situazione difficile in seno alla Commissione ginevrina dei «mandati», avevano nei giorni scorsi avvertito gli arabi e gli ebrei che al. minimo incidente la Polizia'ed anche le truppe sarebbero intervenute per ristabilire l'ordine, ricorrendo all'uso delle armi. Ma il Consiglio esecutivo arabo di Giaffa, pure informato delle rigorose misure adottate dall'Alto Commissario sir Arthur Wauchope, per assicurare il mantenimento dell'ordirne, decideva ieri che le progettate manifestazioni dovevano avere luogo in ogni caso, onde dare modo alle autorità di rendersi conto del grado al quale era giunto, nelle ultime settimane; il risentimento della popolazione araba. Stamane all'alba, il Commissario faceva distribuire la polizia nei punti strategici della città ed ordinava alle forze militari a sua disposizione di tenersi pronte per tutte le eventualità. La popolazione araba, seguendo gli ordini ricevuti dal Consiglio esecutivo, proclamava starna' ne lo sciopero e chiudeva tutti i negozi. La mattina, però, trascorreva abbastanza tranquilla; al principio del pomeriggio gli arabi, uscendo dalle moschee, si raccoglievano ih una delle piazze di Giaffa per formare colà un lungo corteo. La Polizia sbarrò le vie conducenti alla piazza ed intimò ai dimostranti l'ordine di sbandarsi: avvennero tafferugli; delle pietre vennero lanciate sulla forza pubblica: si udirono colpi di rivoltella subito seguiti da scariche di fucileria. La folla, colta da terrore, si sbandò lasciando sul terreno tre morti e venti feriti. Nella lotta che, secondo alcuni referti, è stata accanita, è rimasto ucciso un agente di Polizia arava e ferito gravemente un inglese.' Secondo le ultime informazioni le autorità controllano la situazione che, verso la fine del pomeriggio, à a e a r i i o e o a e e o i aveva assunto aspetti piuttosto paurosi. L'ordine è ristabilito, ma a tarda sera echeggiavano ancora dei colpi di fucile e di rivoltella. Non si posseggono ragguagli precisi attorno a questi scontri sporadici tra forza pubblica ed arabi, e non si sa se vi siano anche delle vìttime Israelite. A Gerusalemme, secondo informazioni dell'Alto Commissario di quella città, la giornata è trascorsa tranquilla « La Città — egli dice — è in una calma assoluta, ma misure precauzionali sono state prese per far fronte a qualsiasi eventualità. A Giaffa sono stati isolati in giornata tutti gli edifici governativi mediante sbarramento di filo di ferro spinato; cento agenti di Polizia e duecento soldati di Cavalleria, sono stati richiamati dalla frontiera della Transgiordania e verso notte tutte le vetture ed i carri che si avvicinavano alla città sono stati fermati e sottoposti ad una minuziosa perquisizione per impedire che delle armi fossero nottetempo distribuite alla popolazione araba ». R. P. ccttHsbntcrC

Persone citate: Arthur Wauchope

Luoghi citati: Germania, Gerusalemme, Giaffa, Inghilterra, Londra, Palestina