Attori e artisti in pellegrinaggio al santuario di S. Genesio

Attori e artisti in pellegrinaggio al santuario di S. Genesio Attori e artisti in pellegrinaggio al santuario di S. Genesio La bella chiesetta di San Genesio al cui fianco si eleva il quadrato campanile romanico ha ospitato nel pomeriggio di ieri una eccezionale folla. Come era stato annunciato, si è svolto con parti' colare solennità il trasporto in quella chiesa, dove già si venerava il Santo di Arles (il notaio catecumeno S. Genesio che subì il martirio per essersi rifiutato di trascivere un iniquo editto dell'Imperatore) delle reliquie di San Genesio attore il quale, mentre in Roma recitava una parodia del battesimo, toccato della grazia di Dio, professò dinanzi all'imperatore Massimiano, ai senatori ed ai filosofi, la sua fede, e per essa morì decapitato. Tali reliquie erano conservate nella chiesa di Simo, il cui parroco don Borlandelli fu Prefetto del Seminarlo in cui il Cardinale arcivescovo S. E. Fossati compi gli studi. Al desiderio espressogli dall'illustre allievo, che aveva accolto favorevolmente la preghiera del Comitato per la Messa degli artisti e attori, don Boriandoli!, previa autorizzazione delle autorità ecclesiastiche, accondiscese. In tal mondo i due Santi che porta-1 no lo stesso nome e subirono il martirio nello stesso anno e nello stesso giorno ! l vengono ora venerati nella bella chiesa del 1090 che l'architetto Arturo Ceriaha ha ricostruito sugli antichi ruderi. L'imponente processione La magnifica giornata autunnale ha favorito il pellegrinaggio, a cui hanno partecipato ben cento attori: tutta la compagnia che agisce al « Rossini » con a capo il comm. Casalegglo, quella di Raffaele Viviani, la Stabile del Balbo, con Siletti, Valpreda, Alessio e Bacot. Un folto gruppo di artisti fra cui lo scultore Biscarra, alla cui genialità la chiesa di San Genesio deve la ricostruzione di un pulpito in stile romanico, il pittore padre Pistarino, Bòsia, Vellan, Merlo ed altri, hanno partecipato alla funzione. Tra le attrici si notavano Luisella Viviani, Dirce Marella, Nuccia Robella, Dedè di Landa, la Romero e molte altre. Il tram di Gassino, che per l'occasione ha prestato servizio speciale, è partito completo da Torino alle 13,15, ma una sessantina di automobili, fra cui alcune provenienti da Alessandria, e quattro autobus hanno trasportato a San Genesio un altro considerevole numero di persone. La visita alla chiesa ha costituito di per sè un avvenimento. L'architetto Ceriana ha trovato eccellenti collaboratori, oltre che nel Biscarra, in Luigi Calderini per la decorazione sculturale, e nel pittori Stratta e Pollonera che hanno illustrato nobilmente la semplice ed eroica leggenda di San Genesio catecumeno. L'abside, del 1090, conservata intatta, è stata oggetto di una minuziosa e interessante visita da parte degli artisti. Il parroco teol. Stefano Mascherpa ed il Priore conte Rodolfo Pellion di Persano, hanno mostrato loro i dipinti ex-voto, molti dei quali antichissimi, che coprivano tutto il perimetro interno della cappella. Fra gli altri un ingenuo quadretto donato da piemontesi, militari e borghesi, salvatisi nella rivoluzione avvenuta a Parigi nel 1870. Alle 15,30, preceduta dalla banda di Casalborgone, la processione, alla quale partecipavano con le confraternite religiose gli attori ed artisti torinesi, scesa la strada fiancheggiata dai castagneti sboccava sul sagrato. I fedeli con a capo il Podestà di Castagneto Po e il Segretario Politico del Fascio, erano andati ad incontrare il Cardinale il quale era accompagnato dal canonico don Vaudagnottl e da don Coiazzi. Le reliquie del Santo racchiuse in una teca dorata sovrastavano la moltitudine. Il Comitato per la Messa dell'artista, col suo presidente ammiraglio Di Sambuy, era al completo. Il panegirico del Cardinale In un attimo la chiesa si è gremita; molta gente ha dovuto anzi rimanere sul sagrato dove dalla porta aperta ha seguito la funzione. Subito dopo, giungeva all'esterno e si diffondeva nella piazza l'Inno di San Genesio che il prof, don Gastaldi àa scritto su di SSA Wi- gravamenti aT"èardinalé per essersi con tanto amore adoperato ad ottenere le reliquie del patrono degli attori ed sica antica. Lo cantavano gli attori del « Rossini » Bosco, Ponte, Accorri asso, Ottino e Cavallero, diretti dal maestro Chlrl. Subito dopo, salito sul pergamo, il Cardinale parlava ai fedeli, compiacendosi ohe gli attori fossero accorsi così numerosi alla traslazione delle reliquie del loro Santo patrono per venerarle. Rievocato con commosse parole il martirio di San Genesio attore e di San Genesio notaio, che ebbero entrambi un battesimo di sangue, il Presule ha ricordata la vita degli attori che il mondo crede sia quella vissuta sulla scena dove riscuotono applausi ed onori, mentre tutti questi artifici, al par di tutti di credenti, sentono vivo il bisogno di raccoglimento e di preghiere. Alle elevate parole del Cardinale ha fatto seguito il « Te Deum » e a cantarlo sono stati nuovamente gli attori del «Rossini»; quindi il Presule ha impartito a tutti la benedizione. Alla funzione religiosa è seguito un ricevimento nella Canonica dove l'ammiraglio Di Sambuy ha porto vivi rin artisti. Ed ha pure ringraziato attori ed artisti per avere partecipato in cosi imponente numero alla bella cerimonia. Poco dopo le automobili e gli autobus che avevano trasformato i campi confinanti con la piazza in un autoparco, ripartivano gli uni dopo le altre e la piazza che aveva visto un così eccezionale affollamento, rifattasi deserta, ripiombava nel silenzio. - Iì;.|j ti pittoresco santuario eia caratteristica folla. (Dis. di Vellan)