Maggiore ottimismo a Parigi

Maggiore ottimismo a Parigi Maggiore ottimismo a Parigi ' Parigi, 12 notte. . Il Consiglio.dei.Ministri ha sentito, stamane dal Ministro Paul-Boncour l'esposizione relativa allo stato dei negoziati sul disarmo'ed'ha preso atto con soddisfazione delle, migliorate prospettive che sembrano permettere di non più escludere la possibilità di giungere a un accordo accettabile .da tutti. Il Ministro degli Esteri ha comunicato ai'colleghi che l'Inghilterra e. gli Stati Uniti appoggiano la Francia nella sua recisa opposizione alla richiesta germanica circa il'protòtipo delle armi vietate dal Trattato di' Versailles. La Germania verrebbe autorizzata soltanto a raddoppiare l'armamento in fucili e rnitragliatriici di .cui at-; tualmente dispone, e ciò copie conseguenza lode» della traaformazion* ■.delle. ftp.ifirijMrtfrr 0g mJijasttL ."Nulla vicevèrsa sarebbe statò ancóra possibile decidere rigai ardo alle awaiòni o »on-éok> :alle sfraziom.militari, ma. anche, -a --quelle economi chetai lo, quali. Ipghtlterra « Italia permangono ..contrarie. Circa la'-durata».deiperiodo di' prova, i paréri sono ancora anch'essi divisi;.ma è contemplata la possibilità di una transazione.. Previsioni migliorate In complesso, le previsioni . del Governo francese sarebbero migliori oggi che non due settimane addietro, per quanto non si osi escludere che le trattative ■ abbiano a prolungarsi ancora per parecchi giorni, rendendo necessario il rinvio della riunione della commissione generale. Di questo cresciuto ottimismo jià prova anche il servizio ginevrino aeWEcho de Paris, del quale conoscete le tendenze contrarie a ogni accordo. Un organo ministeriale, Nótre Temps; sforzandosi di dissipare le diffidenze dell'opinione è di ravvivare la fiducia nell'operato del Governo, osserva che, allo stato attuale dei negoziati, la Francia non ha ragione di nutrire soverchie preoccupazioni, giacché la convenzione, quale oggi sembra delinearsi, sarebbe tutta a .vantaggio suo. L'eguaglianza degli armamenti non verrebbe-infatti a realizzarsi se non allo scadere del periodo degli anni critici (1934-38), durante i quali la Francia avrà delle classi deficitarie. Per di più,, tale eguaglianza non sarebbe che teorica, giacché la Francia, oltre ai duecento mila uomini dell'esercito metropolitano, disporrebbe dei duecentomila uomini dell'esercito-coloniale. Senza dire che la. Polonia avrà, dal canto suo, un esercito eguale a quello- del Reich, e che. in proporzione saranno dotate le Potenze della Piccola- Intesa. « L'eguaglianza delle forze — continua Notre Temps.— sarebbe, di conseguenza, semplicemente scritta sulla carta, giacché, in -realtà, « la Francia, con 1 propri alleati, .e a maggior ragione se le riuscirà di ottenere1 l'appoggio : militare russo », avrà a propria disposizione forze di gran lunga superiori, a-quelle della Germania. Oltre a dò — conclude-'ir giornale — il Paese, non deve perder d'occhio che la sua adesione alila convenzione del disarmo a fianco dell'Inghilterra e degli Stati, Uniti gli procurerà la solidarietà di queste due Potenze, solidarietà' la quale, ancorché non confermata da sanzioni, sarebbe per esso prezioso nel. l'ipotesi di un conflitto ». La conclusione di' Nótre' Temps, come di tutta la stampa ministeriale, è dunque che Paul-Boncour non ha torto di mostrarsi soddisfatto della piega presa dalle cose e di persistere nella linea politica adotdata. Malumori con la Polonia ?Irviate settimane addietro a Parigi per ricercare le basi di un modus vivendi ■j capace di salvare gli interessi dei due Paesi. Il fenomeno è quello consueto, nòto purtroppo a noi italiani già da molto tempo. La Francia pretenderebbe contingentare i prodotti stranieri senza che i Paesi colpiti abbiano a difendersi. Ma la Polonia, afflitta da una bilancia commerciale fortemente deficitaria, ha deciso di applicare ai prodotti francesi una tariffa jquasi proibitiva, invocando le E' da segnalare frattanto il sorgere di una cèrta tensione commerr ciale tra Francia e Polonia in seguito al fallimento -delle- trattative- «v-j necessità del proprio mercato, dove i costi sono superiori a quelli del mercato francese, e quelle della difesa della valuta nazionale. La Francia minaccia dal canto suo severe rappresaglie sulle quali Boncour sarà quanto prima chiamato a decidere. L'ufficioso Petit Parisien, esponendo quésta situazione, scrive con severità che « i negoziatori polacchi Sembrano essersi ispirati a principii rigidamente autarchici, e non aver tenuto conto nè degli imperiosi interessi politici che legano i due Paesi nè del notevole miglioramento prodottosi nei loro rapporti dopo il viaggio ufficiale del ministro Beck a Parigi». • ■ . Si ritiene che la vertenza in questione indurrà Boncour ad anticipare il suo viaggio a Varsavia. C. P.

Persone citate: Beck, Paul-boncour