Una prima tappa dei negoziati

Una prima tappa dei negoziatiIL DISARMO Una prima tappa dei negoziati sarebbe stata superata a Ginevra Ginevra, 28 notte. Il fatto più importante della giornata nel campo delle conversazioni diplomatiche e l'incontro Paul-Boncour-Neurath durato circa un'ora. Dato ohe ne'l corso di questa sessione erano finora mancati i contati diireUù fra le due delegazioni di Franca e Germania, l'avvenimento in se stesso appare come un risultato notevole degli sforzi di conciliazione tentati in questi giorni. Con questo colloquio e con gli altri numerosi incontri avvenuti oggi (la cronaca registra in particolare per la delegazione italiana degli incontri coi francesi, cogli inglesi e coi tedeschi) la fase di chiarificazione sembra ormai quasi esaurita. I negoziati a un punto risolutivo Si ha l'impressione che si sia raggiunto il limite di quello che qui si poteva fare: data l'estrema delicatezza del problema, è dubbio che tra i protagonisti di questi negoziati si trovi chi osi assumersi la responsabilità di compiere un passo innanzi senza aver prima ripreso contatto coi Governi e con le opinioni pubbliche dei rispettivi Paesi. Il fatto di prospettare una tale eventualità non deve dar luogo ad alcuna deduzione pessimista: è nell'andamento norma, le del negoziato che cosi avvenga, e fin dall'inizio di questa fase di con versazioni ginevrine si è avuto cura di porre in guardia contro le illusioni di una conclusione a breve sca denza, illusioni sorte particolarmente in seguito alle note ultra ottimiste diramate da parte francese in merito agli incontri di Parigi. Esaurito che sarà, dunque, nella giornata di domani il programma di conversazioni, è probabile che si assisterà verso la fine della settimana a un certo diradamento nelle più al te file dei diplomatici attualmente presentii a Gdn'cvra. Sii sa in particolare che sir John Simon lascierà Ginevra sabato per recarsi ad Allonne nella Francia del nord, alla cerimonia inaugurale del cippo commemorativo della catastrofe toccata al dirigibile britannico R. 101. Sarà colà, oltre al Premier inglese MacDonald, anche il. signor Daladier e probabilmente Paul-Boncour. Dal canto suo l'on. Suvich lascierà pure, a quanto sd sa, Ginevra sabato; nella stessa giornata anche Neurath tornerà probabilmente a Berlino. Circa le modalità e la sede della ripresa delle conversazioni, mancano per il momento dei dati precisi; l'unica cosa precisa è per ora che da nessuna parte si parla del rinvio dell'ufficio, di- presidenza della Conferenza del disarmo la cui riunione è fissata per il 9 ottobre, ciò che autorizza ragionevolmente a supporre l'intenzione di una ripresa immediata subito dopo i contatti coi Governi. Maciò potrà essere naturalmente meglio chiarito fra qualche giorno. Per ora limitiamoci a registrare come risultato principale di questa fase il fatto che la discussione, come già si è accennato ieri, si è ormai ridotta ad alcuni punti centrali sui quali, almeno in linea di principio, un certo accordo già appare in formazione sia pur nebulosa. Nel campo delle dichiarazioni politiche a carattere pubblico, non essendovi oggi alcuna seduta dell'assemblea, tutta l'attenzione si è concentrata sull'esposizione fatta dal ministro tedesco Goebbels nel corso del suo annunciato ricevimento della stampa internazionale. Dichiarazioni di Goebbels Goebbels ha parlato anzitutto della genesi «telilo Stato nazionalsocialista, affermando i' originalità del movimento tedesco * il suo carattere positivo dal punto dii vista della ricostruzione economica e politica mondiale : questo basta la dimostrare quanto sia ingiustificata 'la diffidenza di una parte dell'opinione pubblica mondiale nei confronti della muova Germania. Il regime hitleriano si fonda sul favore popolare e mai vii è stato in Germania un governo che ha ipotuto vantarsi di basarsi sulla concordanza delle sue vedute con quelle dell più larghe masse della popolazione. Se oggi il governo hitleriano dovesse procedere a una consultazione popolare secondo le regole della democrazia, non vi è dubbio che dal 75 all'85 per cento della popolazione tedesca si dichiarerebbe spontaneamente partigiano del suddetto governo. In Germania popolo e governo fanno un corpo sedo; la struttura dello Stato moderno in Germania è una specie di democrazia elevata, in seno alla quale il governo autoritario ed esercita in virtù di un mandato del popolo senza che esista la possibilità di falsare o di rendere illusoria la volontà popolare attraverso l'inserzione del Parlamento. Fatto quindi il processo al marxismo e alla democrazia, Goebbels ha parlato con molta franchezza della questione ebraica, affermando che in un paese nel quale una minoranza si era impadronita della stampa, della letteratura, del teatro, del cinematografo, ed era riuscita ad avere un monopolio quasi assoluto in talune professioni liberali, ad esercitare un'influenza decisiva sulla Borsa, a porre sotto la sua tutela il Parlamento, era logico che la difesa si organizzasse in modo tanto spontaneo quanto automatico. E' però fuori luogo parlare di atrocità. Procedendo attraverso le vie legali al regolamento della questione ebraica, il Governo tedesco ha scelto il metodo più umano e più leale. I caratteri dell'espansione tedesca Altro rimprovero fatto alla Germania è la politica di espansione morale che molti rappresentano ar¬ tdpcnzmupldnmzdfhveesdbzutagmvtdnqfnctacmrnr ar e e à l o o l a a e e e l , r i n o o a o o o l a o el n a l a ò al a, e r¬ tificiosamente come la preparazione di una futura politica di espansione per mezzo della forza. E' errato concepire le cose in tal modo: il nazionalsocialismo non ha affatto l'intenzione di mettere in pericolo il regime delle altre nazioni, nè pensa a una missione mondiale a carattere più o meno mistico. La sola cosa che la Germania deve regolare col jnondo è la questione della sua esistenza nazionale". A queto proposito la Germania intende ottenere una soluzione durevole che, lungi dall'eludere i problemi, li considera in modo franco e implacabile. Tutto ciò non ha però niente di comune con la ri' vincita o con la guerra. Li' interesse di nessuna Nazione esige che la Germania continui ad essere trattata come una Nazione di secondo grado e che essa resti priva delle possibilità di difesa di cui ha bisogno per garantire la sua sicurez za nazionale. Non è equo dedurne una volontà di guerra, quando da per tutto si procede non al disarmo ma ad un aumento degli armamenti. Peggio ancora è sfruttare gli avvenimenti che hanno accompagnato la ri' voluzione nazista come un argomen to per opporsi alle rivendicazioni della sicurezza tedesca, rivendicazioni che qualsiasi Governo del Reich, qualunque sia la sua composizione, è forzato di formulare non soltanto nell'interesse della Germania ma anche nell'interesse del mondo intero. Nel campo della collaborazione in ternazionale, la Germania è pronta a dare il suo apporto, ed è per far si che i grandi problemi siano intera mente e virilmente affrontati che rappresentanti del Governo hitleria no sono venuti a Ginevra. Il rispetto dei trattati Riassumendo, Goebbels dichiara quanto la giovane Germania è in grado di offrire al mondo: essa garantisce lo Stato stabile all'interno, con un potere centrale solidamente stabilito e disposto a impegnare dei negoziati e che ha la capacità di farlo. Essa ha eliminato dal suo organismo i fattori di insidia bolscevica che mettevano tutta l'Europa in pericolo e ha creato una diga indistruttibile contro l'anarchia. L'attuale Germania non potrebbe firma re nessun trattato che le sia impossibile eseguire; per contro essa e risoluta a rispettare i trattati ohe essa ha firmato perchè sono eseguibili, Questa Germania sarà un membro fedele della famiglia delle nazioni quando si tratterà, di salvaguardare gl'interessi del mondo, purché le si accordi e le si mantenga il suo diritto all'onore e al pane quotidiano. Dopo queste dichiarazioni il ministro tedesco ha accettato di rispondere a diverse domande postegli dai rappresentanti della stampo. Nel pomeriggio in una lunga seduta si è trattato innanzi tutto del rapporto presentato dal delegato tedesco von Keller in merito alla Conferenza economica di Londra, rapporto che è stato approvato senz'altro. Successivamente si è esaminata l'attività svolta dalla Commissione dei mandati. A conclusione della giornata odierna la cronaca registra un grande bancuetto diplomatico dato dal signor Trendelenburg, Sottosegretario generale tedesco alla Società delle Nazioni, banchetto che ha riunito tutti i principali protagonisti di questa prima fase della sessione ginevrina. Si sono così incontrati per la seconda volta in questa giornata anche Neurath e Paul-Boncour; notata invece la mancanza di Dollfuss che aveva già dovuto lasciare Ginevra alla fine del pomeriggio: con la sua partenza è venuta così effettivamente a mancare per questa volta ogni possibilità di incontro con i rappresentanti del Governo del Reich. G. T. Prossimo convegno a quattro? Berlino, 28 notte. La Boersen Tisitung dice di sapere da buona fonte che un convegno a quattro in una nota stazione climatica dell'Alta Italia può considerarsi abbastanza probabile. « Bene inteso — soggiunge subito 11 giornale — bisognerà che tale convegno sia convenientemente preparato, perchè ci ai è sbagliati a Ginevra volendo in certo qual modo parlamentlzzare la politica estera. Altrettanto errato sarebbe credere che una conferenza a quattro non abbia bisogno di una intesa su una larga base; se mai il convegno dovrebbe avere luogo nella prima settimana di ottobre cosicché c'è poco tempo disponibile, troppo poco forse per portare sul giusto binarlo la faccenda. Tuttavia — osserva — è lecito essere ottimisti In quanto si può sperare che le idee della politica mussoliniana finiscano per trionfare. Tale ottimismo per Intanto, non poggia sulla realtà del fatti ». A questo proposito il giornale accenna all'atteggiamento ii_"lransigemte della Francia e, dopo aver ricordato un recente editoriale del Giornale d'Italia, fa notare che, secondo il foglio romano, si dovrebbe considerare già come un successo il semplice « armistizio » degli armamenti. « Fin qui — fa poi capire il giornale —- anche la Germania può essere d'accordo con gin altri; invece, quando si passa ad affrontare la questione de) controllo degli armamenti, ci. si accorge di avere dinnanzi un ostacolo Insormontabile, precisamente a causa della Intransigenza francese la quale in definitiva mira ad ottenere il controllo della Germania ». Concludendo il giornale berlinese scrive: « Riassumendo, dobbiamo convenire che un effettivo reale' ottimismo non è possibile; esiste Invece quale grande posta attiva l'idea del Patto Mussolini ». dl'Ldmrcmstvscpts«tspzccrgldvledsctCnsmcptptditns