Beccali contro il record di LunghiI

Beccali contro il record di LunghiI Gli avvenimenti atletici di doli t il Beccali contro il record di LunghiI I maratoneti in gara sul Giro di Milano Beccali, dopo aver ottenuto domenlca all'Arena 11 sensazionale risultato del nuovo record del mondo del 1500 metri, si affrettò a dichiarare che a Firenze avrebbe tentato di battere 11 record Italiano degli 800 metri plani, cioè di fare meno di l'52"4/5. Quando Beccali decide... Quando Beccali decide di tentare qualche impresa è perchè ha la piena sicurezza di riuscirvi. Il lombardo non è uno di quei corridori d'impeto, ohe gareggiano alla «garibaldina»; egli è un calcolatore quasi perfetto, un conoscitore profondo delle sue possibilità- ed un dosatore preciso delle sue energie. In lui, lo stile è l'uomo. S'egli è cosi restio nall'assumere impegni e cosi guardingo nell'lncontrare avversari gli è perchè conosce gli Impegni che, di fronte al mondo, egli ha assunto con la sua vittoria olimpionica. Beccali è un gran campione e, come tale, sa comportarsi in ogni evenienza. Per quanto disponga di imezzi superiori, pure ha dimostrato di non essere mai abbastanza soddisfatto di sè stesso e di non aver ancora richiesto il massimo aforzo al suo organismo. La sua gara di Torino — più che non quella di Milano — ha dimostrato tutta la sua accortezza e come egli senta appieno il peso delle responsabilità, che gli derivano dal titolo mondiale cosi clamorosamente conquistato a Los Angeles. Nella lotta con Lovelock, non sicuro di spuntarla In velocità nella fase conclusiva, assunse assai per tempo l'iniziativa per vincere poi nel modo che tutti sappiamo. Che Beccali abbia dichiarato di volersi attaccare all'anziano record di Emilio Lunghi significa, per"noi, ch'egli ha almeno novanta probabilità su cento di batterlo. L'impresa — è bene metterlo In risalto — non è di quelle che si possono realizzare con facilità. H tempo di l'52'4/5, Lunghi l'ha stabilito il-15 settembre 1909 a Montreal, vnel Canada, sulla distanza delle 880 yards. H fatto che questo record, nonostante 1 vari tentativi per migliorarlo, non sia caduto per un periodo di ventiquattro anni, significa pur qualche cosa. Molti, all'annuncio del proposito di Beccali, hanno subito pensato al record mondiale: a quell'l'49"7/10 che l'Inglese Hampson ha stabilito a Los Angeles durante le Olimpiadi. La fantasia spesso giuoca del brutti scherzi. Beccali ha parlato di record Italiano e non di record mondiale. Tra i due tempi corrono 3"1/10 di differenza, 11 che vuol dire che occorre andare molto cauti anche sul terreno delle previsioni. Non bisogna dimenticare che 11 tempo di Lunghi fu, dal 1909 al 1912, rècord del mondo; record che venne poi superato da quelli di Mérédlth, Feltzer, Sera Martin, Eastman e Hampson. Prima che Lunghi. lo facesse suo, 11 record era dell'americano, molto famoso ai suol tempi, KllPatrick, che l'aveva stabilito nel 1895 togliendolo all'inglese Cross. L'impressione lasciata da Beccali nella gara di Milano è stata ancora superiore a quella di Torino. La facilità e la naturalezza della sua andatura nella marcia progressiva hanno sorpreso la folla presente all'Arena milanese. Beccali, affermarono tutu, ha ancora notevoli possibilità di migliorare il suo record. Questa constatazione, che è di tutti, rispecchiava esattamente la situazione e non era dovuta solamente all'impressione suscitata dallo stile piacevole e naturale del campione del mondo. Lo stile avrebbe potuto ingannare il pubblico, convogliandolo verso considerazioni errate sui mezzi e le possibilità di Beccali. Là sensazione generale, però, è stata quella vera, che, cioè, l'olimpionico aveva ancora qualche buona cartuccia da sparare. Chi potrà impegnare Beccali, domani a Firenze, per fargli battere il record? Gli avversari per Beccali non contano. Contano — almeno sino ad oggi è stato sempre cosi — 1 suoi calcoli preventivi. 1 suoi muscoli, la sua volontà. Avversari o non avversari, Beccali stabilisce di ottenere un rlsul-rteJ».,-jrU«'«tt-TU»—-KVin è./mnvplrtijrio Janoto", il punto "del codice per l'automi 0. bile che Ford non si piegherà mai le riconoscere è quello che sancisce 1 d lo »£tì. delle Trade Unions. Ford non bja sul record di quel magnifico atleta che è stato Emilio Lunghi. Beccali, occorre notarlo, è In un periodo felice della sua carriera e nell'età in cui gli può riuscire piti facile attaccarsi ai record veloci. Tutto gli è favorevole, anche la bella pista, fiorentina, atta ai più notevoli risultati. Altre gare completeranno la riunione imperniata sul tentativo di Beccali, che sarà coadiuvato da Cerati e Furia. I maratoneti in- lotta La Gazzetta dello Sport chiama domani a raccolta, in occasione del ventesimo Giro di Milano di corsa e marcia, i nostri migliori specialisti delle gare di fondo su un percorso di venticinque chilometri. La classica manifestazione milanese è una delle poche gare che ha seguito, passo per passo, lo sviluppo dell'atletica leggera in Italia. E' una gara che ha Innumerevoli pregi propagandistici ed alla quale debbono il loro làncio i nostri migliori campioni del passato. Quando l'atletica leggera era Intesa solo come podismo, come gare di corsa su strada, 11 « Giro » tenne dssto 1* entusiasmo del primi proseliti e seppe ravvivarlo ed infondere speranza negli appassionati; speranza che oggi è certezza. Oggi, che la grande propaganda è realizzata, che le piste cominciano ad ospitare un notevole numero di atleti di valore, il « Giro > ha mutato carattere, ha cambiato indirizzo. Non è più la prova popolare aperta alla massa degli appassionati della corsa a piedi, ma a quel pochi atleti che si sono specializzati sulle lunghe distanze e che puntano alla più lunga gara di maratona. Dal 1927 In poi, Infatti, 1 vincitori non sono più che del fondisti: da Rossini a Prato a Fanelli.Un completo confronto su una distanza di gran fondo non lo si è avuto in questo finale di stagione. Prima della Maratona de La Stampai senza 11 < GÌ- l e i 5. e a o o, ; o, e o. ali li e ni ro», non avremmo più visto all'opera 1 nostri maratoneti. A Milano saranno domani alla partenza del « Giro » Rossini, Natale, Fanelli, Morelli, Balbusso, Chiusa, Paduano e Roccati, vale a dire tutu 1 nostri migliori. Non è facile trovare il nome di un favorito. Fanelli o Morelli? E' quanto ci dovrà dire la gara, anche per chiarire la situazione per 11 15 ottobre. Contemporaneamente avrà pure luogo la prova di marcia. Anche questa prova raduna 1 migliori campioni delle lunghe distanze e vedrà una dura lotta per la vittoria. Bosatra, Brignoli, Rivolta, Pretti, Valente, Tosca e Gobbato faranno del loro meglio. Nelle ultime edizioni la vittoria è toccata a Valente, Rivolta, Pretti e Brignoli: quattro tra gli atleti che domani possono conquistare ancora la vittoria. V. z. Per i campionati europei