Van der Lubbe insiste nella tattica delle risposte vaghe e incoerenti

Van der Lubbe insiste nella tattica delle risposte vaghe e incoerenti GLI INCENDIARI DEL REICHSTAG Van der Lubbe insiste nella tattica delle risposte vaghe e incoerenti delle risposte vagh- Berlino, 22 notte. La seconda udienza del processo per incendio del Relchstag è stata occupaa dalla deposizione di alcuni testimoi, dalla relazione dei perito medico rof. Banhoeffer e dall'Interrogatorio dell'autore materiale dell'atto terroritico, il giovane comunista Van der Lubbe. L'interrogatorio è stato insignifiante. H presidente non è riuscito a caar di bocca all'imputato nulla di conreto. Van der Lubbe. seguendo la tatica adottata ieri non ha fatto altro he dire « si » o « no » oppure rispondere con delle frasi monche, e non di ado, con qualche battuta insolente. I rilievi di un perito Un certo interesse ha avuto invece la relazione del perito medico, il quale, n sostanza sostiene che l'imputato è pienamente responsabile delle sue azioni. Anche una qualsiasi forma di piromania è senz'altro da escludersi. Lo scienziato interrogò più volte l'imputato circa il movente del delitto, ma ebbe sempre delle risposte vaghe. Riuscì soltanto a stabilire che Van der Lubbe è un fanatico comunista. Che egli potesse agire, come qualcuno ha creduto di dover supporre, per « rovinare il comunismo »., è inammissibile. Anche oggi il processo ha avuto dei momenti politicamente interessanti, che la stampa tedesca mette in grande risalto, constatando che ha avuto • un fiero colpo l'edificio a base di Insinua zioni e calunnie costruito dal cosidetto Comitato internazionale di inchiesta per l'incendio del Relchstag, comitato che, come è noto, ha inscenato, tra l'altro, una specie di processo, svoltosi in questi giorni a Londra. Dagli elementi emersi durante l'udienza odierna, risulta falsa l'accusa mossa ad una delle personalità più In vista del partito nazionalsocialista, Heine, e in secondo luogo appare chiaro che Van der Lubbe rinunciò di sua spontanea volontà alla difesa di un avvocato connazionale, offertagli dalla propria famiglia. Heine, che è presidente di polizia a Breslavia, nonché capo delle Camicie brune della Slesia, ha indirizzato stamane all'Alta Corte un telegramma, di cui è stata data subito lettura. Nel telegramma dice: «Nel Libro bruno (si allude ad una pubblicazione dovuta al comitato internazionale di Inchiesta) e in alcuni giornali di lingua tedesca pubblicati all'estero vengo sospettato quale autore dell'incendio del palazzo del Parlamento. Tengo a rilevare che dal 26 febbraio al l.o marzo 1933 mi trovavo a Gleiwitz, alloggiato nell'Albergo « Alta Slesia » e che in quella città fui visto da varie persone. Prego codesta Alta Corte di difendermi da tali sospetti ». Nel summenzionato « Libro bruno » si lascia intendere che l'Heine, avrebbe guidato attraverso un sotterraneo in comunicazione col Reichstag un gruppo di Camicie brune, dalle quali il palazzo sarebbe stato poi incendiato. Difensore respinto dall'imputato L'altro episodio politicamente Interessante si è avuto nel corso dell'Interrogatorio dell'imputato Van der Lubbe. Il Primo Procuratore di Stato Werner faceva notare ad un certo punto che alcuni giornali olandesi, occupandosi del patrocinio offerto dai familiari all'incendiario, accusarono l'autorità tedesca di aver soppresso una lettera indirizzata dal familiari stessi al loro congiunto. Nella lettera sr insisteva perchè egli accettasse a difensore l'avvocato olandese Stomps. Interrogato dal rappresentante della legge a proposito di questa lettera, l'imputato ha dichiarato di non averla ricevuta. Poco appresso, però, in tono titubante, ha.ammesso di averne preso visione. Il diret torc delle carceri, invitato a dare spiegazioni, ha confermato che la lettera fu consegnata all'imputato e che questi, dopo di "averla letta, disse subito di non voler essere difeso da un avvocato olandese. Questa circostanza è stata confermata dallo stesso Stomps, il quale, sotto il vincolo del giuramento, ha detto poi di avere avuto un colloquio a quattr'occhi con Van der Lubbe e che questi respinse l'offerta di patrocinio, rifiutando di dare spiegazioni in proposito. Una deposizione di rilievo è stata quella resa nell'udienza odierna da un commissario di polizia che compi una inchiesta sul conto del Van der Lubbe nei Paesi Bassi. Secondo le dichiarazioni fattegli da alcuni studenti amici del Van der Lubbe l'imputato svolse nel Paesi Bassi una intensa ope ra al servizio del, partito comunista il quale ebbe ed affidargli anche delle importanti (missioni. D commissario ha aggiunto che uno degli amici dell'imputato, certo Vink, ebbe a dichiarargli che alla vigilia del primo marzo di quest'anno un rappresentante del partito comunista del Paesi Bassi ritirò 11 vecchio passaporto del Van der Lubbe ed un registro in oul questi aveva segnato gli Indirizzi di comunisti oltepeLuteLfel'ii penuchletochVpsestfinsthpapfocdl'locfIlnlricfitbritlavsritdlzlrprSrrsddIspmddgct landesi e stranieri fra i quali alcuni edeschi. Secondo 11 Vink ciò fu fatto er non creare imbarazzi al Van der ubbe. A domanda del presidente della Core il teste ha deposto che il Van der Lubbe nel primo interrogatorio conessò apertamente di aver acceso incendio nel Reichstag fornendo tutti particolari del suo gesto compiuto er mostrare agli operai che era venuto il momento della sollevazione e he bisognava procedere con la vioenza, per rovesciare l'ordine costituio. Su queste deposizioni e sulle dihiarazioni fatte dal perito medico il Van der Lubbe è stato invitato dal presidente a pronunciarsi ove ne avese desiderio ma l'imputato ha rispoto negativamente. Un curioso episodio si è avuto alla fine dell'udienza. Alcuni giornalisti eteri si sono avvicinati agli imputati e hanno rivolto varie domande all'ex-deputato comunista Troggler, il quale ha approfittato della singolare occasione, p%r fare alcune dichiarazioni. A proposito del « Libro bruno », si inorma che contro l'editore della pubbliazione, Guglielmo Munzenberg, uno dei caporioni del comunismo tedesco, autorità di polizia della città di Almeo in Olanda ha spiccato mandato di cattura per truffe commesse lo scorso febbraio in un villaggio di frontiera. ' m <m m- — pegeinredirefivcedpddooIddctgrgCPPmqMn

Luoghi citati: Berlino, Londra, Olanda, Paesi Bassi, Slesia