Gli incendiari del Reichstag dinanzi alia Corte di Lipsia

Gli incendiari del Reichstag dinanzi alia Corte di Lipsia Gli incendiari del Reichstag dinanzi alia Corte di Lipsia Berlino, 21 notte. ! t: Stamane, dinanzi alla Corte Suprema Ldi Giustizia, si è incominciato il prò-1 lI cesso per l'incendio del Reichstag. Esso j so o si svolgo sotto la presidenza del dott. Buenger, capo sezione del Supremo Tribunale. Rappresentante della legge è il Primo Procuratore di Stato Werner. Gli imputati, tranne Vox-deputato i comunista Torgglcr, sono difesi d'uf! fleto: t tre comunisti bulgari dall'avv. Teichert di Lipsia e Van der Lubbo, aiiitore materiale dall'incendio, dall'avvocato della Suprema Corte Ssuffert. Van der Lubbo ha rifiutato il patrocinio di un legale olandese, messosi a disposizione dei familiari. Le misure di sicurezza deliberate dall'autorità politica sono state applicate con estremo rigore. La piazza 'dtnanzi al Palazzo di Giustizia fin dalle primo ore dall'alba era completamente deserta. Tutto intorno era tirato un fitto cordene di poliziotti, per oltrepassare il qvia'.c era necessario ?.vero un permesso e subire poi, nell'atrio del palazzo, una perquisizione accurata. I dsPsmttgzvp.ssmjdl _„„>_i„„fi iums „„„, srappresentant della stampa sono, stati ammessi nell'aula doco prima del-Wle novo. Complessivamente duecento! pacduecento giornalisti di cui 120 stranieri: olandesi, bulgari, francesi, inglesi, americani; e scandinavi. C'è anche la corrispon-ì dente berlinese delle /svestici L'ingresso degli imputati Alle 9 in punto, ad uno squillo di campanello, sono entrati nsll'aula gli Imputati, scortati da sei poliziotti. Soltanto il Van der Lubbe portava le ca 3smqiètene ai polsi. Dei cinque imputati Di- nmltroff è apparso fisicamente il più Interessante. Invece Ven der Lubbe è una figura scialba, quasi Insignificante. L'ex-deputato comunista Torggler aveva continuamente sulle labbra un sorriso Ironico che forse serviva soltanto a mascherare il turbamento e lo sguardo incerto che di .tanto in tanto Io tradiva. Poco appresso è entrata la Corte Suprema. Subito dopo l'udienza è stata aperta e il presidente Buenger ha tenuto un breve discorso rilevando l'importanza degli avvenimenti che fanno da sfondo al processo e che hanno condotto ad appassionate polemiche nella stampa di quasi tutti 1 paesi. La Corte non può che disinteressarsi completamente di queste polemiche e non si lascierà in alcun modo influenzare nel suo giudizio. Essa giudicherà soltanto in base alle risultanze che saranno rese evidenti nel corso dell'at tuale dibattimento, e non terrà conto alcuno di quanto potrà essere detto o fatto da persone Irresponsabili, qui o all'estero. Alla fine del discorso del presidente si 6 proceduto all'appello degli imputati, SI è levato quindi di nuovo il presidente per annunciare che circa VII ottobre la Corte si trasferirà a Berlino, dove il dibattimento continuerà nell'edificio del Reichstag per i necessari sopraluoghi. Si passa quindi alla lettura dell'atto d'accusa. Tutti gli imputati sono scusati di aver tentato di rovesciare con 1a violenza la costituzione del Reich, appiccando il fuoco al Reichstag nell'intento di approfittarne per provoca»! un'insurrezione. Van der Lubbe è inoltre accusato di aver tentato di incendiare l'ex-palazzo imperiale o il municipio dì Berlino nonché gii uffici della beneficenza pubblica a Neu Koellu, sobborgo delia capitale, sempre allo stesso scopo di suscitare una rivolta. I delitti di cui sono accusati gli imputati implicano la pena di morte. L'interrogatorio Letto l'atto d'accusa incomincia l'interrogatorio del principale imputato Van der Lubbe, il quale rifiuta l'interprete e dichiara di avere anche spontaneamente rifiutato il difensore olandese raccomandatogli. Il presidente comunica che da parte delle autorità di polizia di Leida, in nvttngcssvfenlirtndtsaelpii n l Olanda, è giunta una nota in cui si'ri-j leva che Van der Lubbe nel 1029 commise colà un grosso furto. Secondo quelle autorità l'imputato non avrebbe la testa perfettamente a posto. La polizia di Berlino comunica che egli fu varie volte arrestato durante dimostrazioni comuniste e per resistenza agli organi dell'autorità. Van der Lubbe, alle domande del Presidente ha risposto in tedesco; però di tanto in tanto ha dovuto ricorrere all'aiuto dell'Interprete. Le dichiarazioni dell'incendiario sono state di mediocre Interesse. Da esso s'è appreso che per la prima volta fu in Germania nel 1920 ■— aveva allora venti anni e 3uccessivamente andò a Parigi col proposito di traversare a nuoto 11 Canale della Manica a tempo di record. Il progetto andò fallito causa II mare grosso. Più tardi si improvvisò globe-trotter. Avuto il passaporto, parti dall'Olanda e a piccole giornate si portò in Russia da dove sarebbe stato espulso. Ha ammesso poi di avere avuto spesso a che fare con la polizia per ragioni politiche e di avere militato per qualche tempo nelle file del comunismo. A questo proposito ha fatto capire di essere stato sempre dominato da una forte ambizione: quella di diventare un pezzo grosso dell'estremismo rosso. L'interrogatorio, svoltosi molto Ica- • tamente, d'un tratto ai è arrestato. L'imputato ha cominciato ad adottare la tattica del silenzio. A qualche insi stente domanda si è limitato a riscon¬dare con monosillabi o con frasi senza senso, tanto che ad un certo punto il Presidente ha creduto opportuno di sospendere l'udienza. L'interrogatorio sarà ripreso domattina.

Persone citate: Lubbe, Teichert

Luoghi citati: Berlino, Germania, Olanda, Parigi, Russia