Vasto movimento in tutti i gradi

Vasto movimento in tutti i gradi NOTICI ARIO M I I T A R E> Vasto movimento in tutti i gradi L'encomio solenne ai salvatori degli alpinisti del Monte Bianco H generale Baistrocchi ha diramato 11 seguente ordine del giorno all'esercito: «Addito air esercito i seguenti ufficiali e' gregari del quarto reggimento alpini: primo capitano Bellani Ercole, battaglione Ivrea; primo capitano Biizzolara Ferdinando, battaglione Intra; tenente Inaudi Giuseppe, battaglione Ivrea; sottotenente di complemento Chabod Renato, battaglione Aosta; sottotenente di complemento Sacchi Ruggero, battaglione Aosta; sergente Rante Giacomo, battaglione Ivrea, 38.a compagnia; caporalmaggiore Ronc Carlo, battaglione Aosta, 41.a compagnia; caporalmaggiore Iordan Prospero, battaglione Aosta, 41.a compagnia; caporatoaggiore Carrel Giuseppe, battaglione Aosta, 41.a compagnia; caporalmaggiore Rossetti Eugenio, battaglione Aosta, 43.a compagnia; caporalmaggiore Motta Giovanni, battaglione Ivrea, 37.a compagnia; soldato Mach et Enrico, battagliane Aosta, 41.a compagnia; soldato Vuill'er Marcello, battaglione Aosta* 43.a compagnia; soldato Aymard Alfonso, battaglione Aosta, -13.a compagnia; soldato Mancini Gualtiero, battaglione Intra, 24 compagnia; soldato Poggi Italo, battaglione Intra, 24.a comipagnia; soldato Spinelli Angelo, battaglione Intra, 7.a compagnia e soldato Ramella Paia Giuseppe, battaglione Ivrea, 41.a compagnia, che: «nel corso di un'ardita ascensione, con scopi militari, da essi compiuta al Monte Bianco, accorrevano prontamente in aiuto di cinque alpinisti che sorpresi dalla tormenta avevano già perduto per assideramento due compagni e si trovavano anch'essi In grave pericolo di vita per Incipiente congelamento agli arti. Per ben 24 ore consecutive, meuranti della fatica, del pericolo e lei disagi, si prodigavano alacreimente per ricuperare le salme e per il salvataggio del superstiti, con i quali dividevano fraternamente 1 pochi viveri di conforto rimasti, dando in tal modo bellissima prova di ardimento, tenacia abnegazione e altruismo. — Monte Bianco, 25 agosto 1933 - XI». La «Rivista di Artiglieria e Genio»La circolare del generale Baistrocchi sul pensiero militare, ohe abbiamo riprodotta e commentata nel nostro articolo del giorno 7 corrente, è destinata ad aprire un'era feconda, e poiché, ovviamente, uno dei più importanti suoi frutti dovrà essere quello di richiamare l'interesse del Paese sugli studi e sulle questioni militari, daremo d'ora Innanzi notizia, In questa rubrica, di tutte quelle pubblicazioni periodiche militari che, schiudendo le loro colonne alla corrente vivificatrice cui la circolare del Sottosegretario alla Guerra ha segnato la via, riporteranno studi e scritti meritevoli dell'attenzione del pubblico. Là « Rivista di Artiglieria e Genio », antica — 72 anni di vita, e tradizionalissima — bella e santa cosa la tradizione, a patto di non trovarsi mai In conflitto con l'evoluzione —, non ba avuto esitazioni o Incertezze e presenta già nel suo numero di settembre una serie di articoli bene intonati alla circolare Baistrocchi. Anzitutto la circolare stessa figura integralmente riprodotta In testa alla Rivista con un breve, felice commento, ohe denota come la Rivista ne abbia pienamente inteso senso e spirito. La € Rivista di Artiglieria e Genio > aveva, sinora, trattato quasi esclusivamente argomenti tecnico-scientifici, per loro natura sovente aridi e, comunque, adatti solo ad un pubblico limitato; col numero attuale essa apre decisamente le porte anche alla trattazione di questioni di addestramento e di impiego, mediante due 'scritti notevoli: uno, dovuto alla penna di S. E. il generale Monteflnale, ispettore dell'Artiglieria sull'evoluzione e sull'impiego dell' artiglieri.-. durante la guerra mondiale ed uno, editoriale, sulle recenti grandi manovre delle Langhe. L'importante memoria dovuta si generale Monteflnale tratta, con molta chiarezza, della attività e sviluppo dell'artiglieria italiana'durante e dopo la guerra ltalo-austriaca. Esaminato l'Impiego dell'arma sino dal primi giorni di operazioni, ne rileva deficienze ed errori onde trarne ammaestramenti per 11 futuro. La memoria è divisa in tre parti: stato di fatto dell'artiglieria alla vigilia della guerra 1915-1918 — impiego dell'arma durante la guerra — criteri d'impiego del dopoguerra, quali si vanno maturando preaso 1 più grandi eserciti europei. Lo studio sulle esercitazioni di grandi unità nelle Langhe inquadra In svelta e vivace sintesi l'impostazione delle esercitazioni, lo svolgimento ed i risultati, accennando quali furono le deduzioni principali, in materia di organica e di impiego, tratte dalle esercitazioni e mettendo in rilievo il colore, l'Interessamento, l'entusiasmo dimostratovi da tutti 1 reparti presenti. La Rivista contiene inoltre: una analisi sulla relazione Marconi circa la propagazione delle microonde — tenente colonnello Gatta —; uno studio sulla penetrazione dei proietti — capitani Cavicchioli e Ravelll —; una serie di considerazioni sulla utilità militare della trasmissione delle immagini — tenente colonnello Ravazzoni —; un confronto tra i diversi procedimenti di accensione elettrica delle mine nei vari eserciti — capitano Izzo —; una rievocazione del contributo degli artiglieri alle prime glorie dell'aeronautica — tenente colonnello Morelli —; una memoria sul cavallo sardo someggiato nel reggimenti d'artiglieria da campagna — dottore Della Maria —; e infine, un notiziario copioso e interessante su novità militari riflettenti la Francia l'Inrhilterra, il Giappone, la Russia, la Bulgaria e gli Stati Uniti d'America.