Un passo decisivo

Un passo decisivo Un passo decisivo V Roma, 18 notte. H Duce ha insediato questa mattina alle ore 10, nel salone del Ministero delle Corporazioni, il nuovo Consiglio Nazionale delle Corporazioni, i cui membri sono stati nominati con recente decreto reale. Sono intervenuti, oltre ai Sottosegretari di Stato per le Corporazioni onorevoli Biagi e Asquini, il Segretario del Partito, on. Starace, ed i ViceSegretari Adinolfi e Marpicati, i Ministri Ciano, Jung, De Francisci, Acerbo, i Sottosegretari di Stato Rossoni, Suvich, Puppini, Serpieri, Lojacono, Guidi-Buffarini e gli altri membri del Consiglio. Funzionava da Segretario generale il dottor Carnevali, Direttore generale del Ministero delle Corporazioni. Entra il Capo del Governo Quando entra nel salone il Capo del Governo, l'assemblea, i giornalisti ed il pubblico scattano, in piedi, in un lungo applauso. Si inizia subito la seduta della V Sessione del Consiglio, che porta all'ordine del giorno, oltre all'insediamento della assemblea e giuramento dei membri, comunicazioni di norme ed accordi ai sensi della legge 20 marzo 1930, n. 206, e l'istituzione delle Corporazioni di categoria. Quindi, il Segretario generale pronuncia la formula di giuramento e fa l'appello dei membri dell'assemblea, i quali prestano giuramento. Risultano alcuni assenti giustificati. Il dottor Carnevali legge quindi un riassunto per i lavori deJPultima sessione del Consiglio, dopo di che il Capo del Governo dà la parola al Sottosegretario di Stato on. Biagi, il quale illustra l'attività corporativa svolta nell'anno XI. Al riguardo egli comunica che, per quanto si attiene alla riforma della legislazione sulla Cooperazione, il Ministro ha già approntato uno schema per la parte generale che sarà sottoposto all'esame del Ministero della Giustizia anche perchè è presso tale Ministero allo studio la riforma delle leggi sulle società commerciali che comprendono, per le disposizioni fondamentali, anche le società cooperative. Aggiunge che, per la riforma delle disposizioni legislative riguardanti le controversie individuali del lavoro, è stato pure approntato il provvedimento che sarà dal Ministro della Giustizia sottoposto prossimamente all'approvazione del Consiglio dei Ministri. Per il funzionamento degli uffici pubblici per il collocamento della mano d'opera disoccupata, di cui pure si interessò l'ultima sessione del Consiglio Nazionale delle Corporazioni, sono state impartite, secondo le direttive emesse in' quella discussione, le disposizioni per il coordinamento delle attività dei detti uffici e per la vigilanza da parte dei Consigli provinciali dell'economia corporativa, e così pure dal l.o luglio 1933 sono state attuate le disposizioni per la compilazione delle statistiche della disoccupazione da parte degli uffici di collocamento coordinati alla periferia dai Consigli dell'Economia e, nazionalmente, dal Ministero delle Corporazioni. Il provvedimento per la proroga dell'efficacia obbligatoria dei regolamenti collettivi di lavoro, che fu oggetto di ampia discussione nella seduta del 19 gennaio 1933, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri nella recente seduta del 16 settembre. E pertanto il voto del Consiglio Nazionale delle Corporazioni ha avuto pieno e preciso accoglimento. Per la riforma delle Camere italiane di Commercio all'estero, il Ministero delle Corporazioni, dopo avere chiesto in una riunione convocata a Milano nell'aprile scorso, il parere dei rappresentanti delle Camere italiane di Commercio all'estero, ha compilato uno schema di provvedimento che sarà sottoposto fra breve alla Commissione permanente per gli scambi con l'estero. Le leggi sugli infortuni Il Sottosegretario di Stato alle Corporazioni on. Biagi aggiunge che anche g!: argomenti che furono discussi nella sezione III, riunitasi nel giugno 1932, hanno formato oggetto di studio e di provvedimenti, e precisamente quelli per la unificazione degli organi dell'assicurazione nell'Istituto nazionale fascista per gli infortuni sul lavoro, a cui seguirà, la riforma delle leggi sugli infor¬ tuni; per la creazione della Commissione permanente per la legislazione del lavoro che ha collaborato a vari argomenti di carattere sociale e fra l'altro alla elaborazione del regolamento per l'assicurazione delle malattie professionali, che è stato approvato dal Consiglio dei Ministri nella sua ultima seduta; per la istituzione del libretto di lavoro e per l'elevazione del limite di età di ammissione al lavoro dei fanciulli, provvedimenti questi allo studio e che saranno prontamente eseguiti. Aggiunge che un altro provvedimento fu discusso dagli organi corporativi e precisamente dal Comitato corporativo centrale: quello relativo alla vigilanza sulla gestione economico-finanziaria delle associa; zioni sindacali, provvedimento che è stato approvato dal Consiglio dei Ministri nella sua ultima tornata, e al quale farà seguito un provvedimento già approntato al Ministero delle Corporazioni sulla disciplina dei contributi sindacali obbligatori. 1 Pertanto, tutti gli argomenti che gli organi corporativi hanno fino ad oggi discusso sono stati attuati o sono in corso di attuazione. Mussolini Il Capo del Governo, prima di togliere la seduta e rinviarla all'8 novembre dell'anno XII, ha richiamato l'attenzione dell'assemblea sull'argomento "che nei prossimi giorni sarà discusso dalle sezioni: la costituzione delle Corporazioni di categoria. Il problema è ormai maturo e ci consente di fare un passo decisivo innanzi in questo settore della Rivoluzione. Non si dovrà aver paura di avere coraggio. Si tratta di stabilire quante dovranno essere le Corporazioni di categoria, come dovranno essere, che cosa dovranno fare. Bisogna creare organismi che non rappresentino semplici costruzioni teoriche, ma organismi nei quali circoli e vibri, continua e potente, la vita. La seduta è quindi tolta_ mentre una ovazione saluta l'uscita del Duce dal salone dell'assemblea. Le proposte delle Confederazioni Roma, 18 notte. Come il Duce ha annunciato, nei prossimi giorni, a cominciare da domani, si aduneranno singolarmente le sezioni del Consiglio Nazionale, per l'esame del problema della costituzion2 delle Corporazioni di categoria, dal punto di vista delle categorie interessate. Nella giornata di domani, si radunerà la Corporazione dell'Agricoltura. La nuova seduta plenaria del Consiglio avrà poi luogo il giorno 8 novembre. Giova conoscere intanto quali sono le proposte fatte dalle varie Confederazioni appositamente interpellate dal Ministero delle Corporazioni, in seguito al voto del Comitato corporativo centrale. La Confederazione generale dell'industria ha proposto la istituzione di 35 Corporazioni, corrispondenti alla struttura delle Federazioni da essa dipendenti, le quali raggruppano le attività omogenee ed affini. Le Corporazioni proposte dalla detta Confederazione sono le seguènti: Corporazione dell'Industria della lana, della seta, del cotone, del rayon, delle fibre tessili varie, metallurgica, meccanica, dell'automobile, del ciclo e del motociclo, dei moli ni, pastifici e panifici, delle conserve alimentari, dei vini e liquori, dolciaria, dello zucchero, del latte, della pesca, del vetro, della ceramica, delle miniere e cave, della carta, tipografica ed editoriale, del cuoio, delle calzature, del cappello, dell'abbigliamento, del legno, chimica, chimico fermaceutica, dei prodotti chimici per l'agricoltura, edilizia, dei materiali da costruzione, elettrica, gas ed acquedotto, della birra, delle acque gazose e del freddo c la Corporazione dello spettacolo. Corporazioni per prodotto Nel campo agricolo, la Confederazione dei datori di lavoro ha proposto la Istituzione delle seguenti corporazioni: Corporazione della canapa, delle bietole, del riso, del latte e dei derivati,-della seta, agrumaria, dell'olio, del vino. La Confederazione dei Sindacati del¬ l'Agricoltura, a sua volta, ha proposto l'istituzione delle seguenti corporazioni: Corporazione agrumaria, della canapa, forestale, dell'olio, ortofrutticola, del riso, della zootecnia, del vino. Le due Confederazioni sono d'accordo sulla opportunità della istituzione delle Corporazioni per prodotto, anziché per categoria. Nel campo del commercio, la Confederazione del datori di lavoro ha proposto l'istituzione delle seguenti corporazioni: Corporazione del commercio alimentare, della ospitalità (alberghi e servizi pubblici), del commercio del tessuti e dell'abbigliamento, agrumario ed ortofrutticolo, enologico ed oleario, del ferro, dei metalli e derivati, delle macchine, zootecnica e della carne, dei cereali e dei pane, del commestibili e del legname. ■» La Confederazione dei Sindacati del commercio, a sua volta, ha proposto la istituzione delle seguenti corporazioni: Corporazione della ospitalità, del commercio dei tessuti é dell'abbigliamento, dell'arredamento, agrumario ed ortofrutticolo, dei cereali e del pane, eno logico ed oleario, dell'alimentazione varia, dei legumi e combustibili solidi e liquidi, zootecnico e delle carni, della macchine, del ferro e.derivati. Dal confronto . delle proposte fatte dalle varie Confederazioni, risulta che la questione principale da risolvere, in questo campo, è se le categorie debbano essere collegate in apposite Corporazioni o se, invece, debbano partecipare, con rappresentanze proporzionali alla entità dei loro interessi, alle Corporazioni dell'Industria e dell'Agricoltura: nel primo caso, le proposte delle due Confederazioni dovrebbero essere, salvo qualche modifica, accolte; nel secondo caso le sole Corporazioni da istituire nel campo commerciale sarebbero quelle del Turismo e della Ospitalità, mentre tutte le altre diventerebbero agricole-commerciali o iritìustriali e commerciali insieme. Nel campo delle comunicazioni interne, le due Confederazioni, quella dei datori di lavoro e quella dei lavoratori hanno fatte le stesse proposte e, cioè, l'istituzione delle seguenti corporazioni: Corporazione ferro-tramviarla, Corporazione del trasporti automobilistici, Corporazione delle comunicazioni elettriche, Corporazione degli ausiliari del traffico. Mentre, per le prime tre Corporazioni è, dalla stessa loro denominazione, evidente l'individuazione della categoria cui esse si riferiscono, per l'altra si ritiene opportuno chiarire che essa riguarda le categorie inquadrate nella Federazione nazionale fascista delle Imprese ausiliarie delle comunicazioni, aderente alla Confinterna, a cui fa riscontro, nel campo dei prestatori d'opera, la Federazione nazionale fascista del Sindacato degli addetti ai trasporti complementari: il Consìglio dovrà esprimere il suo parere sulla necessità o meno di istituirla. Nella prima delle quattro Corporazioni proposte, dovrebbe anche essere compresa una rappresentanza delle imprese esercenti funivie e filovie e dei relativi lavoratori. Industria e trasporti automobilistici Per quanto riguarda le automobili e le attività che vi si riferiscono, sono possibili due soluzioni: o si istituisce una Corporazione dei trasporti automobilistici nel campo dei trasporti, o si lascia l'industria automobilistica nella Corporazione dell'industria dell'automobile, in cui siano rappresentati 1 trasporti e l'industria. Su questa e su tutte le questioni che si sono imposte, si attende il parere del Consiglio. La Confederazione delle imprese di navigazione marittima ed aerea, riterrebbe sufficiente l'istituzione di due Corporazioni: una per la navigazione marittima, l'altra per quella aerea. In via subordinata, poi, si associa alla proposta della Confederazione della gente del mare e dell'aria, che ha ravvisato l'opportunità delia istituzione di più numerose Corporazioni di categoria e, precisamente, le seguenti : Corporazione della navigazione aerea, Corporazione della Marina velica, Corporazione della Marina da carico, Corporazione della Marina da passeggeri. Il Consiglio esprimerà il suo parere sulle due proposte. La Confederazione del credito e delle assicurazioni e quella dei corrispondenti Sindacati propongono l'istituzione di due Corporazioni di categorìa e, cioè, quella del credito e quella delle assicurazioni. Resta da esaminare la possibilità di fare intervenire i rappresentanti del credito nelle Corporazioni degli altri settori e, viceversa, di fare intervenire i rappresentasti dell'indu¬ stria, del commercio, eccetera, nella Corporazione del credito ed In quella delle assicurazioni. La Confederazione dei Sindacati dei professionisti ed artisti ha.formulato due voti e, cioè, che i Sindacati dei professionisti ed artisti siano chiamati automaticamente a'fare parte delle varie Corporazioni di categoria, a seconda della specifica attività tecnica e professionale e che per i Sindacati professionisti ed artisti siano costituite determinate Corporazioni, che siano la naturale espressione delle categorie inquadrate ed a queste intimamente siano connesse. Queste Corporazioni dovrebbero essere otto e, cioè, le seguenti: Corporazione del libro, della stampa periodica, dell'edilizia, mineraria, metallurgica, ferro-tramvlaria, dell'arredamento, sanitaria. La fase realizzatrice L'on. Razza, presidente della Confederazione dei Sindacati fascisti dell'Agricoltura, si occupa questa sera, sul Lavoro Fascista, delle istituende Corportazionl di categoria e, dopo avere tracciato la genesi, la struttura e la finalità dei nuovi organismi, afferma la necessità che si appronti uno studio di riforme organiche della vigente legislazione in materia economica, allo scopo di trasferire alle istituende Corporazioni le funzioni ed i compiti che sono oggi assegnati ad altri organi o enti. Particolarmente necessaria ed urgente appare all'on. Razza la riforma dei seguenti testi legislativi: 1) Legge sulla istituzione dei Consorzi obbligatori tra esercenti una stessa attività economica: alle Corporazioni dovrebbe essere assegnato il compito della ripartizione delle quote di produzione, che costituisce l'essenza del Consorzio; 2) Legge sulla autorizzazione dei nuovi impianti industriali: la Corporazione, che è del tutto ignorata da tutte le leggi, dovrebbe avere le funzioni assegnate alla speciale Commissione prevista dalle leggi stesse; 3) Legislazione doganale: la Corporazione dovrebbe essere chiamata a pronunziarsi su tutti I provvedimenti modificativi delle tariffe doganali o comunque attinenti al commercio con l'estero; 4) Disposizioni riguardanti i contingenti di esportazione e di importazione: le funzioni assegnate in tale campo ad Uffici 0 speciali organi dovrebbero essere trasferite alla istituenda Corporazione. « E' necessario poi — prosegue l'on. Razza — che siano approntate disposizioni legislative, le quali attribuiscano alle Corporazioni il controllo sul Consorzi volontari che si formino nei settori di rispettiva competenza, quando questi accumulino una notevole percentuale delle forze produttivo nazionali o siano collegati a produttori stranieri; cosi come in materia di Trattati doganali, di accordi e di scambi, è necessario che le diverse Amministrazioni dello Stato espongano periodicamente agli organi corporativi l'andamento degli scambi e lo stato dei rapporti commerciali con Paesi esteri. « Questa profonda revisione legislativa va poi connessa ci una revisione generale delle disposizioni concernenti gli enti, le Commissioni, 1 Comitati; eccetera, dipendenti dal Ministero delle Corporazioni, della Agricoltura e delle Finanze, allo scopo di esaminare quali di esse debbano continuare a svolgere le loro funzioni e quali, invece, debbano essere soppresse in conseguenza della istituzione delle Corporazioni. « In questo secondo caso, le funzioni ad esse attribuite, debbono essere devolute alle Corporazioni stesse. Non è possibile far rientrare tutto questo nella legislazione sperimentale del Consiglio delle Corporazioni, il quale, per la sua stessa composizione, può diventare si un corpo legislativo tecnico atto a dare un indirizzo generale di politica economica, ma non ne può avere i poteri ed 1 compiti che solo le Corporazioni, in materia di permanente guida e di costante disciplina della produzione, debbono ottenere. « Cosi — conclude l'on. Razza — noi entreremo in pieno nella fase corporativa e realizzeremo la nostra Economia fascista che, basata sul principio della responsabilità e dell'Iniziativa dei singoli, ha per obbiettivo di sviluppo e di potenza, l'interesse generale della collettività nazionale >. 400 disoccupati inglesi in pellegrinaggio a Roma Londra, 18 notte. Domenica prossima partirà da Londra per Roma un pellegrinaggio eccezionale. Esso sarà formato da 400 disoccupati di religione romano-cattolica: per sottoscrizione pubblica è stato raccolto il denaro necessario per provvedere alle spese di viaggio e di soggiorno. I disoccupati rappresentano tutte le classi di lavoratori della Gran Bretagna. Il più gran numero di partecipanti è dato dalle regioni minerarie, e bene a ragione, quando si pensi che nella sola zona di Cleveland le statistiche ufficiali di giugno davano che su ogni cento lavoratori maschi, da molto tempo paganti l'assicurazione contro la disoccupazione, ben 97 erano senza lavoro. Fra 1 pellegrini vi sono pure impiegati di concetto, un farmacista e molti operai specializzati. I pellegrini, fra cui vi sono quattro sordi e un muto, sono accompagnati da 21 sacerdoti e da tre dottori. Essi viaggeranno in un treno speciale da Bouìogne a Roma, dove rimarranno tre giorni, per ritornare a Londra il 30 settembre. Date le condizioni fisiche dei pellegrini, che da anni vivono stentatamente con i sussidi governativi e con quello che elargisce loro la carità pubblica, molti di essi hanno dovuto ricevere soccorsi speciali sia per diminuire 1 danni di una prolungata denutrizione, sia per comprarsi degli oggetti di vestiario per poter compiere il viaggio in condizioni meno pietose.

Luoghi citati: Gran Bretagna, Londra, Milano, Roma