Le dichiarazioni del Cancelliere Dollfuss

Le dichiarazioni del Cancelliere Dollfuss L'IDEA E LE ATTUAZIONI FASCISTE NEL MONDO Le dichiarazioni del Cancelliere Dollfuss nei commenti della stampa europea Vienna, 12 notte. Nella cornice offerta dalla grande celebrazione del 250.o anniversario della liberazione di Vienna dai turchi, il Cancelliere Dollfuss ha pronunciato ieri un discorso politico •— da noi largamente riferito — alla presenza dei reparti militarizzati dei quali le organizzazioni nazionali austriache dispongono. li « fronte patriottico », il nuovo partito dovuto alla iniziativa personale di Dollfuss, mostrava per la prima volta al pubblico la sua forza: in tale esibizione si è visto un fatto di portata così vasta che l'ufficiosa Reichspost stamane commenta: « è stata la « Marcia Su Roma » dell'Aa stria ». Anche in altri commenti e titoli, l'organo governativo insiste sul tema della nascita di una nuova Austria. Secondo le dichiarazioni fatte ieri da Dollfuss, l'aspetto di questa nuova Austria non dovrà avere nulla di comune con il vecchio liberalismo capitalista; la sua struttura sarà corporativa ; la politica dei partiti dovrà cessare di essere la molla dell'azione dei Governi. Il Cancelliere ha parlato contro i socialisti, con veemenza maggiore del solito, sicché è da ritenere che i giorni del marxismo austriaco, da tempo deboluccio, siano contati: se non i giorni, le settimane... Comunque, il discorso a quanti lo attendevano con particolare interesse, non ha forse detto tutto quello che si desiderava: infatti, il Cancelliere, mentre parla di fine del sistema dei governi di partito, continua a mantenere in vita una coalizione governativa che, lungi dall'essere omogenea, desta apprensioni negli ambienti i quali mirano a creare l'atmosfera' indispensabile per attuare il programma nazionale. La coalizione governativa è composta dal partito cristiano sociale, dal Landbund, e dalle Heimwehren — che poi non sono un partito — con l'avvertenza che il «Landbund», rappresentato da due Ministri e dal vice-Cancelliere Winkler, fino ad un paio di giorni addietro ha spesso combattuto certe misure decise da Dollfuss; nelle ultime quarantotto ore, però, essendo le Heimwehren riandate all'attacco, il vice-Cancelliere Winkler pare abbia mutato tattica: per testimoniare la sua fedeltà a Dollfuss, egli aderisce con il suo nuovo partito corporativo (la cui ragion d'essere era sembrata poco chiara) al partito del fronte patriottico, fondato da Dollfuss, salvando però l'organizzazione autonoma e gli obbiettivi programmatici. Al tempo stesso, Winkler sacrifica certi seguaci che, alla testa di importanti uffici pubblici in provincia, mostravano riluttanza ad eseguire gli ordini di Vienna diretti contro il nazional-socialismo. Strano è però che la stampa del Winkler resti ostile alle Heimwehren e critichi il programma propugnato dal Principe Starhemberg. Di rimando la stampa delle Heimwehren, afferma che Starhemberg non è disposto' a compromessi e vuole più che mai la realizzazione dello Stato fascista nella forma richiesta dalle particolari condizioni dell'Austria. Le Heimwehren — dice un organo ufficioso — vedendo in Dollfuss l'uomo capace di creare assieme ad esse un nuovo e sano Stato austriaco, anche in avvenire gli resteranno fedelissime fino a quando la fede non sia scossa. Se Dollfuss veramente pensa a por fine al sistema dei Partiti, allora, a rigor di logica, stiamo per entrare in una fase nella quale il Cancelliere, che ha già soppresso il partito nazional-socialista, ha da terminare la liquidazione del partito socialista e, quindi, accingersi a ridurre ad un comune denominatore sia il Partito cristiano-sociale che la sua emanazione: il fronte patriottico; ed il Landbund con la sua emanazione: il fronte nazionale corporativo. I. Z. A Accoglienza favorevole dei giornali londinesi Londra, 12 notte. La stampa inglese, che dedica molto spazio alla descrizione delle manifestazioni viennesi per il congresso eu-, caristlco e alle altre celebrazioni pa-l triottiche, nel suoi commenti esprime | generalmente approvazione alla pro-i gettata riforma costituzionale auspi-] cata da Dollfuss nel suo discorso di ieri. Li'Evening Nevjs, scrive che tutto 11 mondo che approva la condotta dell'Austria seguirà con molta simpatia i futuri sviluppi della politica di Dollfuss. « 250 anni, fa,. scrive il giornale, a Vienna fu vinta la battàglia che cacciò i Turchi dall'Europa. Oggi l'Austria è messa in prima fila fra coloro che combattono una battaglia che dovrebbe cacciare dall'Europa la pazzia spirituale, economica e politica e iniziare una nuova era di vigorosa energia ». Secondo YEvening Standard, Doll-| fuss intende creare in Austria una; specie di Stato corporativo che sia co- j me un ponte che unisca il fascismo al-' l'hitlerismo e che nello stesso tempo serva ancora più a mantenere l'integrità politica dell'Austria. Ciò richiederà un complesso e delicato lavóro, molto gravoso per Dollfuss anche se godrà dell'appoggio delle maggiori potenze europee. Dei giornaJii del mattino, il Daily Mail intitola la sua corrispondenza da Vienna: «Dollfuss governerà secondo la dottrina del Fascismo »; il Daily Telegraph: «Dollfuss assale la democrazia: il parlamentarismo deve scomparire in Austria »; il Manchester Guardian: «L'Austria sarà governata da un partito che è al di sopra di ogni partito»; il News Chronicte: «La politica, di Dollfuss: Stato corporativo»; la Afomtnfl Post : « L'Austria acclama Dollfuss, autorità senza oppressiono »; la Yorkshire Post: «Il plano do! dittatore austriaco: la fine dei parlamentarismo »._ Un telegramma delle British United Presa da Vienna, pubblicato da vari giornali, dice che negli ambienti politici austriaci il fatto Che l'Austria stia per diventare uno Stato Fascista, secondo il modello italiano, è considerato una certezza. A tale proposito la British United Press ricorda le parole di Stahremberg al suo ritorno da Roma ed accenna alla influenza che il Duce ha indubbiamente esercitato su Dollfuss, particolarmente durante il colloquio di Riccione. Due giornali, il Daily Telegraph e la Yorkshire Post, osservano che Dollfuss ha parlato ripetutamente della fine del parlamentarismo e della necessità di uno Stato autoritario. Essi interpretano questo fatto nel senso che Dollfuss intenda procedere alla fascistizzazione dell'Austria per stadi successivi, cominciando dalla trasformazione del parlamento c dalla sostituzione delle corporazioni ai sindacati di classe. Tutti i giornali mettono In particolare rilievo l'entusiasmo della dimostrazione alla quale è stato fatto oggetto a Vienna il Cancelliere austriaco. Essa viene intrepretata dai corri' spondenti dei vari giornali come una nuova smentita alle voci allarmistiche diffuse nei giorni scorsi rispetto alla posizione di Dollfuss nel paese. Azione necessaria fase decisiva per l'indipendenza politica dell'Austria Parigi, 12 notte. Il discorso pronunciato dal Cancelliere Dollfuss durante la grande manifestazione patriottica svoltasi ieri a Vienna è largamente commentato dalla stampa parigina la quale si chiede non senza preoccupazioni ove l'Austria stia dirigendosi. Il Temps che non risparmia elogi alla buona volontà del Cancelliere Dollfuss, mostra però di temere che la politica di indipendenza da lui preconizzata con la costituzione di una «fronte nazionale» corra rischio di essere annichilita dall'offensiva parallela dell'hitlerismo e del socialismo rivoluzionario e che bisogna aspettare l'esperimento che Dollfuss tenterà per apprezzarne il valore. < Quello che è evidente, osserva l'or, gano del Quai d'Oraay, è che il regime parlamentare, quale lo si è conosciuto Uno ad ora, non sarà ristabilito a Vienna e che si sta marciando verso qualche cosa di assolutamente nuovo. Dollfuss intende precedere quelli che si prepongono di dotare l'Austria dì un potere forte, che non concepiscono se non sotto la forma della dittatura nazionalsocialista o della dittatura fascista stabilendo un governo autoritario che non consacrerebbe però l'egemonia di un partito. Dollfuss è un uomo capace di condurre a buon fine questo compito delicato. Egli, impressionato in modo evidente dall'esperimento italiano e preoccupato di salvaguardare il carattere cattolico e la natura liberale del popolo austriaco, discerne chiaramente tutti i pericoli deli esperimento tedesco. «Ma.quali saranno la reazione hitleriana e la reazione socialista contro la sua politica? Non si tarderà a saperlo ma per quello che concerne la socialdemocrazia, ancora cosi potente; a Vienna, sembra che essa non abbia più la scelta che fra l'adesione al governo autoritario preconizzato dal Cancelliere e il rischio del suo proprio annientamento totale in seguito a una eventuale dittatura hitleriana ». Per Pertinax il pericolo piti serio consiste nel fatto che il fascismo nero praticato in Austria non spiana la via al fasciamo hitleriano. « In fondo — scrive YEcho de Paris — tal quale il problema è posto in questo momento, l'indipendenza della piccola repubblica dipende da Dollfuss, dalla durata della sua esistenza ministeriale e soprattutto dal furore degli hitleriani. Se ques'o furore venisse accompagnato da un po' di chiaroveggenza, se quelli che dirigono l'azione estera del terzo Reich fossero abbastanza forti per imporre ai capi nazionalsocialisti un compromesso con l'Austria in modo generale per attenuare le loro violenze, le istituzioni dei d'.ie Paesi finirebbero per andare d'accordo e una assimilazione potrebbe essere ottenuta. Ma per fortuna noi non Siamo ancora a quel punto. Per fissare solidamente l'Austria indipendente, per arrestarla completamente nel suo scivolamento verso il Reich, una solidarietà danubiana sarebbe insomma indispensabile ». L'ossessione del fasciamo si rivela anche nel commento del Ramparti « Alcuni partiti austriaci, scrive l'organo ultranazionalista, abbandonati a consigli pericolosi, sembrano pronti a correre l'avventura di un nuovo fascismo. Il Cancelliere Dollfuss, nella lotta che sostiene, ha bisogno di grandi poteri e di una autorità forte. Nessuno gli rimprovera di rinunziare al metodo del parlamentarismo, ma nessuno potrebbe approvare senza riserve questo tentativo di dittatura che ha troppi punti comuni con l'hitlerismo per non essere pericoloso. E' deplorevole che la nastra indigente diplomazia la renda possibile come tutte le altre. Oggi l'Italia manovra, la Germania minaccia, mentre la Francia non agisce. Essa si aocontenta di assistere indifferente a iniziative che le sono contrarie ». Invece La Concorde loda la prudenza di cui la Francia dà prova in presenza delle difficoltà in mezzo alle quali si dibatte l'Austria. « E' facile -immaginare, scrive, a cosa si giungerebbe con l'opposizione delle turbolenze di un nazionalismo francese alle violente agitazioni hitleriane. La silenziosa ma significativa visita del Presidente Daladler al nostro sistema difensivo dell'est, le serene ma energiche dichiarazioni di Paul-Boncoux a Trebeurden di cui si ritrova la parte essenziale nel discorso pronunziato domenica a Meaux dal Ministro delle Pensioni, rispondono più efficacemente alle clamorose manifestazioni di una Germania piena di febbre ». Insomma tutti i commentatori convengono che è venuto per l'Austria il moménto decisivo dopo che il Cancelliere Dollfuss ha posto il problema della politica interna del suo paese in condizioni che secondo essi impongono la massima attenzione. Il Trattato turco greco firmato ad Ankara Ankara, 12 notte. E' stato oggi firmato il patto d'intesa ed amicizia greco-turco. Il trattato consta di 4 articoli: il primo stipula che 1 due Paesi si garantiscono reciprocamente contro i terzi la sicurezza delle frontiere; il secondo riguarda l'intesa preventiva sulle questioni internazionali allo scopo di svolgere un'azione comune; il terzo stabilisce la rappresentanza reciproca nelle conferenze internazionali; 11 quarto assegna al trattato la durata di dieci anni

Persone citate: Doll, Duce, Paul-boncoux, Turchi, Winkler