Il Calendario del Regime per l'anno XII

Il Calendario del Regime per l'anno XII Il Calendario del Regime per l'anno XII Fervore di manifestazioni - Mostre dirai e assemblee - Grandi opere pubbliche ra- Roma, 9 notte. ! L'odierno" Foglio d'Ordini del Partito Nazionale Fascista reca: CALENDARIO DEL REGIME PER L'ANNO XII. Novembre 4. — 15,o anniversario della Vittoria. Inaugurazione a Brindisi del monumento al Marinaio d'Italia. — Assemblea del Consiglio Nazionale delle corporazioni. 15. — Rapporto annuale dei Prefetti del Regno. 26. — Premiazioni provinciali del grano. Dicembre 3. — Premiazione nazionale del grano. S. — Convocazione del Gran Consiglio del Fascismo. 11. — Riapertura Camera e Senato. 24. — Giornata della Madre e del fanciullo. Gennaio 3. — Consiglio Nazionale del P.N.F. in Sardegna. Febbraio 1. — Commissione suprema di difesa. Marzo 1. — Gran Consiglio del Fascismo. 4. — Quarta Mostra nazionale dell'artigianato a Firenze. 11. — Inaugurazione ottava fiera di Tripoli. 15. — Mostra della Moda a Torino. 18. — Seconda assemblea quinquennale del Regime. 23. — Quindicesimo annuale dei Fasci Italiani di combattimento. Aprile 12. — Fiera di Milano. 15. — Inaugurazione del nuovo Comune di Sabaudia, Pontino. 21. — Natale di Roma e Festa del Lavoro. Consegna dei libretti di pensione por invalidità e vecchiaia, delle stelle al merito del Lavoro, e al merito rurale, dei premi artistici e letterari, delle decorazioni ai cavalieri del Lavoro e tutti gli altri premi e riconoscimenti alla gente del lavoro. 22. — Inaugurazione della direttissima Bologna-Firenze. 29. — Inaugurazione della ferrovia Biella-Novara. 30. — I Littoriali della cultura e dell'arte a Firenze. Maggio 7. —Assemblea del Consiglio Nazionale delle corporazioni. 12. — Inaugurazione della biennale di Venezia. ••• 14. — Gran Consiglio del Fascismo. 15. — Fiera, del Littoriale a Bologna. ' 24. — VI 11 Leva fascista e giornata ginnastica nazionale dell'Opera Nazionale Balilla. 1-30. — Terza Mostra nazionale di agricoltura a Firenze. . Giugno 3. — Terza giornata nazionale dell'ala. 10. — Fiera dei campioni di Padova. Luglio 3. — Saggio einnastico nazionale dell'Opera Nazionale Dopolavoro. Settembre 6-21. — V Fiera del Levante a Bari. Continuità di lavoro Roma, 9 notte. Anche per l'Anno XII il Duce ha fissato tempestivamente, in uno di quei Calendari del Regime che sono una felice e originale creazione mussoliniana, una serie di manifestazioni politiche, amministrative, economiche, culturali, la cui enunciazione costituisce un programma di azione fissato fin da ora a organi di Governo e di Partito, ad Associazioni sindacali e ad Enti parastatali, a produttori e uomini di studio. Ancora una volta, si conferma una verità di cui non sono mancate in questi undici anni le prove lampanti: nulla di improvvisato c'è, nella vita della Nazione in Regime fascista, ed all'antica abitudine di vivere alla giornata, si è sostituito un metodo rigoroso di attività, rivolta a provvedere, con opere di lunga lena, alle esigenze più remote, ai problemi più lontani che l!awenire potrà riservarci. Alcune manifestazioni elencate nel Calendario oggi diramato attraverso il Foglio d'ordini del P. N. F., rien■ trano nell' ordinaria vita del Regime. Òrgani come il Gran Consiglio, il Consiglio nazionale del P. N. F., il Consiglio nazionale delle Corporazioni, la Camera e il Senato, chiamati a svolgere una funzione continua e permanente, è naturale che debbano riunirsi durante l'anno; ma la novità del metodo mussoliniano consiste nel fissare fin d'ora la data di queste riunioni, nel che è implicito un mònito e un impegno. Si tratta, in sostanza, di riaffermare la continuità che deve presiedere, nello spirito, nella preparazione, nella materia stessa trattata, all'azione di tutti gli organismi del Regime. Il Calendario del Regime stabilisce, quindi, la data di alcune manifestazioni che, pur essendo di schietta creazione fascista, sono già in questo volgere di anni divenute tradizionali nella vita del Paese. Così le premiazioni provinciali e naziona li del grano, destinate a celebrare gli ulteriori passi compiuti verso la realizzazione dell'indipendenza frumentaria del Paese; la IV Mostra nazionale dell'artigianato, esaltazione di lina tipica e gloriosa attività italia¬ nncbzrgFdatdrzrdlcsvpbdmilmrNlctitpbGnnell'Agro ijinR a o e e i i , i n ù e l o , l i e o e e à , a i n ì i i ¬ na; la Fiera di Tripoli, affermazione dell'Italia come potenza non solo conquistatrice, ma anche, il che è ben più difficile e meritorio; colonizzatrice; la Mostra della Moda a Torino, geniale tentativo di far risorgere un antico primato italiano; le Fiere di Milano, di Padova, di Bari, dimostrazione di quello che valga, anche in questi difficili tempi, la intraprendenza e l'organizzazione produttiva italiana. Altri awenimerjJ riguardano la vita delle organisi zioni fasciste o costituiscono ricorrenze di date gloriose nella storia della Patria: nella prima rientrano la Leva Fascista, i Littoriali della cultura e dell'arte, il saggio ginnastico dell'Opera Nazionale Dopolavoro, la giornata ginnastica dell'Opera Balilla; nella seconda, la celebrazione del XV annuale della Fondazione dei Fasci, il Natale di .Roma e la Festa del Lavoro. Anche nell'anno XLT verranno inaugurate opere pubbliche. Il Calendario ne nomina due, quelle di maggior mole: la direttissima Firenze-Bologna e la ferrovia BiellaNovara Che cosa rappresentino nell'economia della Nazione non è necessario spiegarlo ai lettori: è a tutti noto trattarsi di opere con cui il Regime accoglie autentiche, sentite aspirazioni del popolo, lasciate perennemente insoddisfatte dall'abulia o dall'impotenza dei vecchi Governi. Sarà accolta con viva soddisfazione la notizia che, nel giugno prossimo, si svolgerà a Roma la ILI gior ijiata nazionale dell'Ala. L'aviazione italiana, testé incoronata d'un alloro senza precedenti, saprà certamente organizzare, a dimostrazione dell'efficienza raggiunta, uno di quei superbi spettacoli di cui ancora centinaia di migliaia di spettatori conservano il ricordo. Segnaliamo infine, come particolarmente importante, la convocazione dell'Assemblea Quinquennale del Regime, vasta assemblea di cui fanno parte tutte le gerarchie di ogni ordine e grado della Nazione. La precedente riunione si tenne a Roma al Teatro Reale dell'Opera, nel marzo 1929, in una circostanza di gran rilievo per il Paese: si era, difatti, alla vigilia delle elezioni politiche, da cui uscì il grandioso plebiscito a favore del Governo. Momento, quindi, particolarmente propizio ad una ricapitolazione di un settennio di opere e per un viatico per il quinquennio successivo. Il viatico fu costituito dal discorso che Mussolini pronunziò all'assemblea in un'atmosfera di incontenibile entusiasmo. E' il caso di prevedere che non meno solenne e importante riuscirà la seconda riunione dell'Assemblea Quinquennale, convocata dal Duce per il 18 marzo venturo. Le direttive di azione che da essa scaturiranno, regoleranno l'attività' del Regi me per i cinque anni successivi. dupnsdldcpmtlsbnsnriricLa Fiera del Levante nei rilievi del « Temps » Parigi, 9 notte. n Temps pubblica una corrispan denza dal suo inviato speciale sulla Fiera del Levante. « Dal suo arrivo al potere — scrive il giornale — il Fascismo non ha mal nascosto la sua intenzione di conquistare delle forti posizioni in tutto l'Oriente del Mediterraneo. Si sa in nanzi tutto, che l'Italia nuova conta di trovare nel levante e specialmente nel bacino del Mar Nero, in Turchia, nel Sud della Russia, nel Caucaso, un largo campo d'azione ». ■ Dopo aver rilevato che lo stesso Duce dichiarò ufficialmente, un giorno, che l'Italia doveva assicurare la sua espansione economica in Oriente poiché altrove gli sbocchi si fanno sempre più rari, l'articolo continua: « L'Italia, in ogni caso, si comporta come se volesse da un lato assicurare ad ogni costo i suoi rifornimenti in grano ed in petrolio, in caso di complicazioni internazionali; e dall'altra sviluppare al massimo la sua espansione commerciale ed industriale in queste regioni del mondo. In breve l'Italia continua ad imporsi degli sfor zi sempre nuovi per aumentare la sua irradiazione economica nel prossimo Oriente. Più vicina al levante della Francia, dell'lsgnilterra e della Germania, l'Italia, del resto, può più facilmente di dette potenze organizzare in questo senso le sue relazioni commerciali. E per facilitare ancora tali rapporti ha assunto l'iniziativa, dal 1930, di organizzare ogni anno, a Bari, una Fiera detta del Levante « Diciamo innanzi tutto, che la scelta di Bari non può stupire. Bari è la città italiana più direttamente in contatto con l'Oriente Mediterraneo. Nessuna scelta poteva dunque essere mlgUore per stabilire le basi di una penetrazione italiana in questa direzione. Anello di collegamento tra l'Occidente e l'Oriente, strumento deUa pacifica espansione italiana nel Mediterraneo orientale: tali sono i qualificativi di Bari venuti sotto la penna del Duce in un messaggio agli organizzatori della Fiera l'anno scorso. In pochi anni, il Regime ha fatto uno sforzo enorme per dotare questa città di tutte le installazioni necessarie al compitò che intende farle svolgere: un vasto porto, nuovi sevizi pubblici, larghe arterie tra le quali un nuovo corso che costeggia il mare per più di un chilometro, innumerevoli edifici, ottimi alberghi, una nuova Bari è aorta accanto alla vecchia, traducendo eoe] la volontà dei Fasciamo di canee!- MsgLngzs lare sempre più le differenze sociali tra il sud e 11 nord del Paese. Centro di produzione e di scambi, Bari deve insomma, agli occhi del Regime, essere equipaggiata come i migliori porti italiani del nord, e diventare, come ha detto qualche organizzatore della Fiera, la fiera del prossimo oriente. « In questo momento di crisi mondiale, la Piera del Levante rappresenta un vero atto di fede e di coraggio. Essa prova la volontà del Regime di dominare e vincere le difficoltà attuali: essa costituisce, infine, un'affermazione della politica di espansione italiana nel levante. A questo riguardo l'Italia non dimentica che le posizioni economiche conquistate prima della guerra nel prossimo Oriente sono state completamente sconvolte. La guerra ha distrutto il monopolio di penetrazione verso l'Oriente, che l'Austria e la Germania si erano, a poco a poco, arrogato. Col bolscevismo, 11 commercio russo rimane insignificante. Nonostante la presenza della Francia e dell'Inghilterra nel Paesi sotto mandato, molti posti rimangono da prendere e molti mercati rimangono da conquistare. Obbedendo alla volontà di potenza del Fascismo, come ad una necessità dei-suoi 42 milioni di abitanti, l'Italia, rinnovando la sua storia del XV e del XVI secolo, ha ripreso la via dell'Oriente >. I primi cento soldati del Comune dì Littoria Roma, 9 notte. Ha avuto luogo a Littoria la prima seduta detta Commissione mobile di leva. Sa rivolto il saluto augurale ai coscritti il gr. uff. Balboni, il quale ha messo in evidenza l'interessamento del Ministero della Guerra verso i giovani pionieri della nuova terra ed ha ricordato che fra i tanti mo tivi di gratitudine al Duco, essi deb bono avere anche quello di vivere la loro gioventù in una calda atmosfera di patriottismo, che un tempo era sconosciuto. II Podestà, conte Cencelli, ha rivolto anche egli brevi parole di ringraziamento agli intervenuti, di augurio ai giovani coscritti deUa nuova terra. Dopo la breve semplice e austera cerimonia, la Commissione ha subito iniziato regolarmente la sedu. ta, visitando e arruolando i primi cento soldati di Littoria. Nella circostanza, sono stati inviati telegrammi di omaggio a S. E. il Capo del Governo e a S. E. il generale Baistrocchi Sottosegretario alla Guerra Le udienze del Capo del Governo Il Principe Nicola di Romania • L'on. Felicioni - L'Ambasciatore turco e 11 Ministro bulgaro del Commercio. Roma, 9 notte. S. E. il Capo del Governo ha ricevuto il Principe Nicola di Romania. Ha ricevuto altresì l'on. Felice Felicioni, che Gli ha riferito sulla « Dante Alighieri » e l'imminente Congresso. Dalla relazione dell'on. Félicioni, risulta che la « Dante Alighieri » è entrata in un periodo di intensa e feconda attività. Il Capo del Governo ha inoltre ricevuto l'Ambasciatore di Turchia, Vassif Bei, e il Ministro del Commercio bulgaro, S. E. Ghiceff. Le LL. EE. Ercole e Rossori al Congresso deUa « Dante Alighieri » Vicenza, 9 notte. A rappresentare il Governo al Congresso nazionale della « Dante Alighieri», che si inizierà in Vicen za il 21 corrente e continuerà nei giorni 22 e 23, verranno le LL. EE. Ercole e Rossoni.