Vibrante manifestazione all'Italia da parte di 120 mila organizzati

Vibrante manifestazione all'Italia da parte di 120 mila organizzati U CBnvtfno iti lmro tedesoo Vibrante manifestazione all'Italia da parte di 120 mila organizzati gBerlino, li mattino A Colonia si è svolto l'annunziato « Convegno del lavoro tedesco » la prima adunata delle rappresentah?vJZS a orS,anizzati del nuovo « Fronte del lavoro » corporativo dopo quella della Costituzione La manifestazione, oltre che una affermazione potente della volontà di rinnovamento del lavoro tedesco, è riuscita una manifestazione vibrànlq-tèd^ca!211 6 dl collabora«°ne ita- avufr.'lf.n™,0"}^^ inaugurazione ha SSìSJ ■ Su ^.Municipio della città, ^?imbandl.erat0 con »e due band'erfftedes?a e italiana. S. E. Bottai assisteva al convegno insieme col capo del nuovo «fronte del lavoro» Vn ^uesti Biori» lo accompagna nel suo viaggio di informazioni attraverso la Germania. S. E. Bottai, arrivato iermattina a Colonia in «"SS?"8??* de.i dott- Lev- si è recato subito al Municipio, solennemente accolto sulla piazza dai reparti delle truppe d'assalto al suono dell'inno Giovinezza. - Appena apertasi l'adunanza in Municipio, il primo a prendere la parola e stato S. E. Bottai, il quale ha ringraziato anzitutto delle cordiali accoglienze ricevute, esprimendo in special modo il suo grato animo al capo del « fronte del lavoro » dottor Le?- ?• E. Bottai ha proseguito, quindi, disegnando una breve storia dello sviluppo dell'idea corporativa fascista, insistendo specialmente sui principi fondamentali per la trasformazione della società moderna e cioè la-divisione.sociale del lavoro e la divisione delle funzioni, la formazione, cioè, di gruppi professionali affini e sommariamente disegnando le linee peculiari di questi due principi nel sistema corporativo. H discorso di Bottai è stato vivamente applaudito. Ha preso quindi la parola il dottor Ley. L'incontro di Colonia — egli ha detto press'a poco —. è uno dei convegni più memorabili della nuova storia e potrà costituire il punto di partenza per la fondazione di una nuova internazionale per quei popoli almeno che intendano veramente porre la ragione al disopra del non senso. Seppure è vero che le nuove idee non costituiscono una merce di esportazione, tuttavia è certo che punti di contatto esistono, perchè è un fatto che ormai un po' dappertutto si è iniziata la lotta contro la democrazia, contro la irresponsabilità e in definitiva contro il marxismo. Il crollo del marxismo internazionale potrà fornire l'occasione di sostituirlo internazionalmente con qualche altra cosa. Il fronte del lavoro tedesco è ormai costituito e serrato nelle mani dei. suoi capi. Nessun propagandista bolscevico potrà mai più sperare di farsi ascoltare o di aver seguito presso, l'operaio tedesco. . Un altro punto Importante ha toccfife'ljèy nel suo. discorso, quello dovè" Ha" aèttó' '6Ke II ' grande compito che ora spetta al « fronte del lavoro » tédescó-è la'costituzione, sull'esempio dell'Italia, di una istituzione simile a quella del Dopolavoro: teatri all'aperto, cinematografi, circoli di trattenimento e di lettura e simili, tutte istituzioni che debbono servire a diffondere e a radicare sempre più nell'animo del popolo tedesco la fede, nazional-socialista. Nel pomeriggio si è svolta nel cosidetto « Prato del Reno », una immènsa spianata sulle rive del fiume, la grande manifestazione dei 120.000 rappresentanti degli organizzati nel « fronte del lavoro » e delle « cellule di fabbrica nasionalsocialiste ». Anche qui sulla tribuna degli oratori sventolava la bandiera italiana accanto a quella tedesca. Il capo delle « cellule di fabbrica » Ohling ha aperto la. manifestazione salutando gli ospiti d'onore italiani e cioè. S, E. Bottai, il Console Generale d'Italia, nonché 500 fascisti in camicia nera residenti in Renania, che sono intervenuti alla cerimonia. Il saluto agli italiani è stato ripetuto con entusiastici gridi di heil da tutta l'immensa folla. Ha preso quindi la parola il capo della.sezione locale del partito nazionalsocialista di Colonia e Aquisgràna, consigliere di Stato Grohe, rilevando anch'egli l'amichevole e intima collaborazione fra il popolo tedesco e quello italiano ed esprimendo, la speranza' che l'illustre ospite italiano rechi con sè, tornando in Italia, là convinzione che qui un popolo pacifico è in procinto di costituire uno Stato del lavoro, dell'ordine, dell'onore e della pulizia morale. L'oratore ha concluso con grida di. c heil » ai due Capi del Governo italiano e del Governo tedesco. •Ha preso quindi brevemente la parola 3. E. Bottai, accolto da scroscianti applausi. Nei pochi giorni che ho già passato in Germania — ha.detto presso a poco S. E. Bottai — in special modo al Congresso di Norimberga, ho riportato la convinzione che la nuova Germania sotto la direzione di Hitler sta mettendo in azione, per la fortuna del suo popolo, mirabili energie. Sotto la direzione del Cancelliere del popolo, la Germania riprenderà indubbiamente il posto che le spetta fra le Nazioni. Bottai ha chiuso le sue brevi parole con grida di « heil » a Hitler e alla Germania, vivamente applaudito. Ancora una volta ha quindi parlato il. capo del « fronte del lavoro » <: Il nazional-socialismo, egli ha detto, non respinge, ma cerca la collaborazione e il patrimonio ideale degli altri popoli e desidera stendere-la mano a tutti in tutti i campi. Il popolo tedesco non vuole separarsi dal resto del mondo, anzi vuole vivere in pace con tutti. Noi apprezziamo e onoriamo tutti gli altri, ma vogliamo essere anche ricambiati con altrettale trattamento ». Ley ha quindi parlato del Fascismo e del nazionalsocialismo, dicendo che se anche i due movimenti siano alquanto diversi nella forma, essi hanno pure insieme una chiara coincidenza nell'ultimo obiettivo e nellaidea fondamentale. Ciò che l'Italia ha già ormai iniziato, ora latGermania pensa di compierlo anch'essa. Quando l'idea fascista sia realizzata in tutto il mondo, allora soltanto si potrà dire che il mondo avrà raggiunta una vera pace fondata sulla vicendevole stima dei popoli, spdrptcasaprlngqgPtmtnugrnpclcpgceSdPf