S.E. Manaresi inaugura a Cortina d'Ampezzo

S.E. Manaresi inaugura a Cortina d'Ampezzo S.E. Manaresi inaugura a Cortina d'Ampezzo Il congresso degli alpinisti italiani e stranieri (Nostro servigio particolare ) Cortina d'Ampezzo, 11 mattino. A"La giornata di ieri, vissuta dagli,AMéssi alpinisti che, dopo la sosta di un giorno, riprenderanno fra breve la ascesa verso l'alto dei dolomitici dirupi, è, diciamolo francamente, ai grande fierezza per noi italiani e merita di essere convenientemente conosciuta da chi segue le tappe delle affermazioni italiane in ogni attività umana. Yentiina nazioni presenti Cortina d'Ampezzo era degna di ospitare questo grandioso consesso di tutte le forze alpinistiche del mondo; e.siamo lieti di dire del mondo, perchè, quando si pensa che all'invito rivòlto dal C. A. I. hanno risposto 21 Nazioni con 52 Associazioni di alpinismo, quando si pensa che oggi nel cosmopolita ambiente di questo meraviglioso centro i rappresentanti di tutti i Paesi alpinistici dell'Europa, dall'Inghilterra alla Germania, dalla Spagna alla Svezia, dalla Francia alla Polonia, quelli del Sud Africa., degli Stati Uniti e del Messico si sono associati all'applauso scrosciante con fl quale l'assemblea ha salutato 1 nomi di S. M, il Re e del Duce, noi alpinisti italiani possiamo essere realmente fieri della grande, memorabile jgiornata. • Oggi veramente l'alpinismo ha dimostrato, come esattamente lo ha definito l'ón. Manaresi, npl discorso, da ■uomo semplice rome egli è. di apertura del Congresso internazionale, di essere il vero altare della pa.ce. •«L'Italia fascista — ha. detto il Prpsidente del C. A. I. — attraverso la parola del suo grande Capo, ha dimostrato di essere il segnacolo della pace, e. della fraternità. To penso essere nostro dovere fare echeggiare questp parole anche sulle montagne, perchè «meste non hanno da essere una frontiera che separi i popoli, ma un santuario che inseomi alle genti ad amarisi fraternamente ». Cortina, rinetiamo. era deena di arfcosrliere centinaia di stranieri e migliaia di italiani:" il suo Podestà, la Sezione 'del C.A.I. con a capo il suo presidente, hanno saputo allestire le cose con la tradizionale perfezione e sffm'orilità. Cosicché la giornata campale dell'adunata del Club Alpino e la giornata inaugurale del fon eresse; internazionale che. coincidendo, hanno ieri occupato intensamente organizzatori e congressisti, si s-::no svolle trionfalmUenfe. i La sfilata lèrf mattina per tempo, nonostante O cielo nuvoloso, la Della cittadina «he frattanto si era tutta agghindata con lo svolazzo degli stendardi, la gamma dei tricolori e la policromia delle didascalie inneggianti agli ospiti graditissimi, appariva già congestionata di folla. La superba sfilata degli alpinisti Italiani.'si è iniziata tra due fitte ali di popwo:' in testa la banda citta ■lina-, poi] lo scarlatto gonfalone della niagmifl|ca comunità di Ampezzo; indi Ftodejstà' con la Consulta e con la granila .'corona 'dai nastri azzurri del C!u£ Alpino recata a braccia dalle otte golófe cortìnesi decorate al valor fcMÌe. Seguiva l'on. Manaresi con il Prefetto* e 11 Segretario Federale, poi li giungo numeroso degli accademici MrcovnsastgscgmdlidasdavsindtitùgaMficiCprchciddsinpricotilagninoAsuclopdgpHeplaACg- pvnpitSBSrtVaMIe regioni 'di tutta Italia. IT pittoresco corteo ha prosèguito ftnò &na base' 'della stele marmorea tenete* eìfa memoria 'del prode Rènerate Antonio Cantore, ove l'on. Manaresi Ite. (fatto l'appello fascista del caduto. Dopo il rito, il corteo si è diretto al T<i|atro Eden; sul palcoscenico, addobbato con tricolori e trofei alpi. Bastici e1- ravvivato dalle fiamme del réumerosi gagliardetti sezionali, prendevano posto l'on. Manaresi con l'on. Giurlati, SI Prefetto, il Segretario Fe aerale, il sig. Mariotti, il sig. Arcis, presidente dell'Unione internazionale ' associazioni alpinistiche. Erano attornò al Presidente del C.A.I. anche 11 prof. Bognetti, presidente del Touring 11 podestà di Cortina, il conte Aldo iBonacossa, l'on. Loero, il console Morgantint è numerose altre autorità •politiche, civili e militari. Nell'ampia sala, gremita di alpinisti, si notavano tutù 1 valori dell'alpinismo nazionale. Dòpo alcuni cori il Podestà di Cortina prendeva la parola per ringraziare l'on Manaresi e gli alpinisti di tutta. «*Ha presenti alla cerimonia. Il Preratto recava il saluto del Governo alla magnifica adunata e dopo aver posto in rilievo come queste gagliarde manifestazioni si inquadrino perfettamente nelle direttive del Retarne, nel nome della Maestà del Re dichiarava iaperto il Congresso. Accolto da scroscianti applausi prendeva la parola il capo degli alpinisti. Il quale portava 11 saluto di S. E. Achille Starace, ringraziando il Prefetto é il Podestà ner le affettuoso accoglienze nella bella cittadina dolomitica. Poreeva anche le più vn-e azioni tìi grazie a S. E. Giovanni Giurtati « alpini sta. sempre in gamba» è at signor D'Arcis. tutta gente che vive CóVorde d*15a stessa Passione e del,3»' stessa fede. . . ..... •'«rtermava cmindi ehp il Club Aln-nn ria! (iniziato per suo volere traeste ras<fcrf>è che ormai d» cru'ndlcl ann, •Mfi j^orr ' ®i tenevano, per favorire cosi ì eonVW**! f1™ alpinisti di dive-se r?cin ni VVtti animati dalla Messa pacsion?. tutti VoncoTdi per cementar* l'unione nsTio baie e .rreari» un entro unitario «all'ai vin'srno i'»1*3110- Ricordava con flerezz»*-1 recenti caduti, citando i nomi del I>uca degli Ahruzzl. del dottor Balestre ri e dptrli accademici GHhprti e Cretie'.?. Esaltava, poi, l'opera del CAAI aristocrazia di valori alpinistici- istititzione da. lui nersonalmpnte voluta. Mandato, quindi, un vibrante saluto al nucleo di accademici .eh» rientrava Ir l Italia dopo la vi tori osa spedizione alpinistica in Persia egli accennava alle T>iù recenti v or,p degli accademici.panetti. Rayelli, Rivetti Gasparotto.-Tissi. Andr chi e altri. Sunteegiò (.voscia, 1 azione svolta dal Coronato se \entiflco presieduto dal prof Desio Vati *. della creazione dei rifugi, del di «tonano toponoinas ico dell'alpinismo #Pnele°loe^0' commissione fotografica e del comitato delle pubblicazi.ini, accennando a quella grandiosa o pera che sari a laguida dei monti d'Italia, iniziativa resa possibile anche .dall'amorevole e fattiviTcooperazione «el Touring Club italiano. Citò anche doperà di previdenza svolta dal C. A. I. a favore delle «uide, preziosissimo elemento delia vita della montagna. E dalia sua linv Dida relazione si apprese cne in questi ultimi tre anni sono stati costruiti o sistemati ben 26 rifugi. Tt\rminò il suo dtra fra prolungati vivissi.ni applausi, mentre i cori intonavano /Kiovamente le' loro belle canzoni alpine. Telegrammi sono stati inviati a S. <M'- il Re, al Dùce e a S. E. Achille Starace. Il Congresso •Nel pomeriggio, alle 15, si è r. <■"■ =volta la seduta inaugurale del yuarto Congresso internazionale di alpinismo. Sedeva al tavolo della presidenza \ Angelo Manaresi con il Eccetto, il si gnor vtnmu• tutte Be 120 sezioni del C.A.I. con 1 t"itoèttWft gagliardetti e I cartelli In- Vni(tCnl3nmBe3n2vnt2PvrLLtidtZ Arcis e il Comitato esecutivo dell'U. 1. A. A. al completo. Aperta la seduta, prese la parola Manaresi. Manaresi recò, a nome di S. E. Starace, il saluto dell'Italia fascista ai congressisti e ricordò coma il Duce avesse voluto inserire la manifestazione nel calendario del Regime dell'Anno XI sanzionando cosi l'importanza di questo Congresso. Nel nome del Duca degli Abruzzi ricordò tutti gli alpinisti scomparsi. «Seguendo reseinpio del grande pioniere, l'alpinismo italiano marcia verso il suo avvenire sostenuto dalla fede che il Duce ispira agli italiani, la fede incrollabile nei destini della Patria »• Sostenne poi la necessità che tutte le associazioni di alpinismo, pur operando nell'orbita delle rispettive Nazioni, abbiano a mantenere relazioni amichevoli, a studiare i metodi migliori di sicurezza contro gli incidenti, di organizzazione delle carovane di soccorso, di facilitazione degli scambi di frontiera e di incoraggiamento alla gioventù ad amare la montagna sublime amalgamatrice di fratellanza ira le genti. ■ E' necessario — fini il suo dire l'on. Manaresi — che il giovane, devoto figlio della propria Patria, sia anche cittadino delle montagne del mondo. Colui che ama la montagna conosce profondamente il senso di solidarietà che unisce gli alpinisti nelle ore ufficili. « Sulle cime più inaccessibili, sulle desolate distese di ghiaccio, gli audaci di ogni Nazione sono passati all'eterno silenzio con il sogno delie montagne nel cuore. Il sacrificio loro deve preparare la solidaretà del popoli ».. . Il conte d'Arcis ha preso la parola, ringraziando le autorità presenti per le cortesi accoglienze prodigate agli ospiti stranieri, ha ribadito il concetto della solidarietà tra le genti della montagna, ricordando un recente episodio nel quale, per soccorrere due alpinisti infortunati, ebbe a chiedere e subito ottennere soccorsi dalla sezione di Aosta del Club Alpino. Ha concluso il suo dire affermando che, come ogni cordata procede la sua stiraida, cosi lo devono tutti gli alpinistii in ogni paese, ma, ricordando che ogni appello di soccorso deve trovare immediata e generosa eco nel cuore di tutti al di sopra di ogni preconcetto di frontiera. Ha terminato, indirizzando un fervido evviva all'Italia fascista. Frattanto già alcune comitive sono partite per escursioni nel dintorni. Ieri sera il conte d'Arcis, assumendo la presidenza dell'Assemblea dell'U. I. Associazioni Alpinistiche, ha diretto al Capo del Governo il seguente telegramma ; « Eccellenza Benito Mussolini - Roma - Unione Internazionale associazioni alpinisti,, riunendosi oggi per la prima volta Cortina d'Ampezzo, presenti 21 nazioni con 52 associazioni, quale suo primo atto, invia al Capo del Governo italiano il suo deferente omaggio •. EUGENIO FERRERI.