Tazio Nuvolari magnifico vincitore del Gran Premio automobilistico di Belfast

Tazio Nuvolari magnifico vincitore del Gran Premio automobilistico di Belfast Tazio Nuvolari magnifico vincitore del Gran Premio automobilistico di Belfast Belfast, 2 notte. Stamane, alle 11, sul circuito di Ards ha avuto inizio la corsa per il Gran Premio dell'Ulster, che è terminata verso le 17 con la vittoria di Tazio Nuvolari (M. G.) « di Rose-Richards (Alfa Romeo) classificatosi terzo assoluto e primo nella sua categoria. Come abbiamo avuto occasione di dire nei giorni scorsi, il circuito della corsa misura 13 miglia e 2/3 (circa 20 chilometri) e doveva essere- compiuto 35 volte per coprire la distanza di 470 miglia. H percorso del circuito è su strada e passa attraverso le vie principali di varil paesi. Queste vie, come alcun' dei punti che si incontrano sul percorso, sono strettissime e aggiungono non pochi pericoli a un circuito che, tra l'altro, è ricco di curve, alcune delle quali ad angolo acuto. Del 31 iscritti 26 si sono presentati Ieri alla pun/onatara e 25 hanno preso oggi il via. n Primo Ministro MacDonald ha presenziato a parte della gara e prima della partenza ha voluto conoscere il più popolare fra i corridori, il nostro Nuvolari, che si è recato nella tribuna d'onore e prima e dopo il breve colloquio ha salutato romanamente MaoDonald. Sono partite per prime le macchine' di piccola cilindrata e di mano in mano le macchine più potenti, ultime le Alfa Romeo e le Invicta. Queste ultime non hanno praticamente contato nella corsa e tra le macchine di cilindrata fra i 3000 e i 5000 crac, la lotta è stata unicamente fra le tre Alfa Romeo. „ Il mezzo milione di spettatori che, giunti con tutti i mezzi dall'Irlanda, dalla Gran Bretagna e dal continente bì allineava lungo 11 circuito, incominciava ben presto a provare le più forti .emozioni che sia mai stato dato di provare assistendo ad una corsa automobilistica. Già al secondo giro Gillow su Riley sfuggiva miracolosamente alla morte, perchè alla curva di Quarrt Corney usciva di strada e compiva una decina di metri su un prato, per poi ritornare sulla strada e proseguire. Nel primi girl la lotta era circoscritta tra Gillow e Dixon, ambedue su Riley, poi entrava In scena Nuvolari. Al quarto giro, mentre la macchina del mantovano giungeva alla piazza di Newtownards, sbandava paurosamente e attraversava la piazza in senso diagonale; Nuvolari la padroneggiava e, dopo averla fatta girare intorno alla fontana che sorge nel centro, imboccava la piccola strada che conduce fuori del paese. Fu un'azione spettacolosa che dapprima provocò urla di terrore fra gli spettatori che assistevano dalle finestre e negli angoli della piazza e fece poi scrosciare un uragano d'applausi. Intanto le Alfa Romeo avanzavano e, sbarazzatesi facilmente delle Invicta, la gara si svolgeva tra 1 tre Inglesi a bordo delle tré macchine italiane. H quarto giro era compiuto da Nuvoiàri in 10'33" alla velocità di 77,69 miglia orarle; 11 quinto In 10'29" a 78,18 miglia orarle. Dal lO.o giro In poi non restavano praticamente più In gara, ai fini della vittoria finale, che Nuvolari (M. G. Magnette), Dixon (Riley), Hamilton (M. G. Midget 750) e le tre Alfa Romeo. Tutto l'interesse della corsa si concentrava su questi sei corridori. Tra le 12 e le 14 11 carosello delle macchine è continuato ad impressionante velocità. La macchina del corridore Simlster all'altezza di Moats girò due volte su se stessa, ma 11 pilota seppe padroneggiarla e riprendere la corsa. Gillow (Riley) al 30.o giro all'altezza di Newtownards, dopo aver percorso a zig-zag parte della strada, andò contro un muricciolo, lo abbattè e la macchina si fermò Incastrata tra le pietre. H pilota e il meccanico riportarono leggere ferite. Alle 14,30 le tre Alfa Romeo continuavano la loro corsa regolare ed erano sempre e da tanto tempo cosi vicine e unite che sembrava corressero in gruppo, anziché in concorrenza. Verso le 15, le Alfa Romeo incominciavano ad attaccare le macchine di pie cola cilindrata. Brain Lewis e Rose-Richards si portavano rispettivamente al quarto e quinto posto. Più tardi, la mac «•Wiin di Lewis pareva accusare qualche disturbo al tubo dell'olio e Lewis si ri¬ tirava. Rose-Richards, che aveva come altro pilota l'italiano Luigi Chimentl continuava la corsa mantenendosi sempre all'altezza di Nuvolari. Quest'ultimo aveva iniziato un duello serrato con Dixon. Piano piano, però, Dixon perdeva terreno e la lotta si riduceva tra Nuvolari e Hamilton, mentre Kose-Richards si portava al secondo posto. Rose-Richards si fermava al box, cambiava le quattro gomme e si riforniva in quattro primi. Poco dopo anche Nuvolari si arrestava, cambiava le quattro gomme, riforniva la macchina e ripartiva, impiegando in tutto 3'9". Un vero «record» anche in questo! A dodici giri dalla fine Nuvolari aveva 47" di vantaggio su Hamilton. Portando la vettura in modo meraviglioso, Nuvolari dava al pubblico la prova che non avevano esagerato i giornali inglesi che con titoli su tutta una pagina lo avevano qualificato il primo corridore del mondo. Hamilton tuttavia non si dava per vinto e a sei giri dalla fine diminuiva la .distanza fra lui e Nuvolari a 9", distanza che a tre giri dalla fine era soltanto di 3". Fu allora che Nuvolari compi l'impresa che mandò le folle inglesi in .visibilio. Nei tre ultimi giri, cioè in circa sessanta chilometri, per quanto il suo più diretto rivale Hamilton forzasse l'andatura, il nostro pilota portava la macchina al massimo del rendimento, distanziando Hamilton di l'20" e mantenendo questa, distanza per la seconda metà dell'ultimo giro e finendo trionfalmente. Tutti i records precedenti erano stati battuti. Rose-Richard, che cercava di rimontare Hamilton, non riusciva nell'intento, ma tuttavia, procedendo coraggiosamente senza rallentare, compiva il penultimo giro della corsa alla media di 83,06 miglia orarie, cioè a un secondo di meno del record di sir Blrkln. L'ordirne d'arrivo: 1. Nuvolari (M. G. Magnette, in ore 5,56'34", alla media di miglia 78,65 orarie; 2. Hamilton (M. G. Midget), in 5,57'14", alla media di 73,46 miglia orarie; 3. Rose-Richard (Alfa Romeo); 4. Dixon (Riley).

Luoghi citati: Belfast, Gran Bretagna, Irlanda, Rose, Ulster