Pro Vercelli-Juventus 1=1

Pro Vercelli-Juventus 1=1 Pro Vercelli-Juventus 1=1 emaglie bianche hanno dimo sfrato contro i poderosi awer,arì le loro notevoli possibilità jer^ l'imminente campionato va a«*~ i~à- Y,61^1"' 4 mattino. >«.X?J5r* '?* aiUa Pro-Vercelli, senSL^eJ7* alcuna, per l'invidiabile suo grado di forma. Dopo un alacre periodi JL a"e(nament0' particolarmente atletico, fatto con serietà e disciplina esemplari, come mai nel passato i suoi uomini sono a punto. Vero che la Juventus non ha dato l'impressione di volersi eccessivamente impegnare: vero ancora che la quasi totalità dei ^i1„£leme2U — Sombl e Sernagiotto esclusi — è assai lontana dalla forma necessaria per validamente difendere do scudetto che da tre anni consecutivi fregia la sua maglia, ma vero pure che, contro l'avversaria di oggi, an?ÌJeKvna. Jujentua meglio allenata avrebbe dovuto impegnarsi a fondo per strappare una netta affermazione. La partita, nel complesso, ha visto «lue squadre ohe si sono avvicendate ned prevalere, anche e perchè nel secondo tempo la Pro-Vercelli ha presentato una formazione di esperimento, ^dubbiarti ante meno efflcente. Entrambi hanno segnato nel loro periodo migliore. Più chiaro, più belilo, netto il goal segnato dal bianchi al 5.o minuto dall'inizio, per merito di Casaltoo; fortunoso, invece, quello degli striscioni, segnato al 9.o della ripresa da Cesarmi, in un groviglio di uomini che faticosamente arrancavano alla ricerca della palla che sfuggiva ad ogni controllo, a pochi metri dalla porta vercellese. Di fronte al risultato di oggi, fino alla vigilia insperato, ogni «supertiloso » vercellese deve tacere. Ara, che non poteva far miracoli, ha portato i suoi uomini alla ribalta in condizioni invidiabili, e Vercelli gliene deve essere grata, concedendogli tutte le attenuanti, se il caso lo vorrà, nel corso del campionato. Con questo non vogliamo dire ohe 1 « biacchi » nel prossimo campionato giocheranno un ruolo di primissimo ordine fra le consorelle di lei assai più agguerrite; tuttavia siamo certi che non poche soddisfazioni saranno riservate ai concittadini. A sipario alzato, un'aurora assai promettente si è offerta; auspicio migliore non ci attendevamo. Formuliamo 1 voti migliori perchè la passione vercellese abbia le sue gioie. Agli ordini dell'arbitro Massa, di Sampierdarena, la Juventus ha allineato: Cambi; Rosetta, Caligarla; Depetrind, Monti, Bertoltni; Sernag.otto, Ceaarini, Varglien II, Ferrari, Orsi. — La Pro Vercelli (nel primo tempo )Scansebti; Beltaro, Pretti; Blgando, Traversa, Piola; Santagostino, Ardissone, Cerotti, Balardi, Casaline Un pubblico numeroso è accorso a vedere i suoi beniamini nell'incontro che avrebbe dovuto decidere delle sorti della « Coppa Pettinatura Lane », da qualche anno in palio, ma che, dato il risultato nullo, resterà ancora a Vercelli, almeno fino ad un altro anno. La partita ha avuto inizio alle ore 16. La Juventus abbozza subito un pericoloso attacco, ma Vercelli vigila, ferma, rompe e senza indugi dà incarico a Santagostino di portarsi minaccioso sotto la rete di Combi; Rosetta interviene e manda in angolo. Siamo al primo minuto. Il calcio non sorte effetto. La minaccia dei « bianchi », tuttavia, non si allontana. Invano Rosetta e Caligarla cercano di sfondare l'assalto energicamente sostenuto dal vercellesi. Al 5' minuto Santagostino, ancora una volta sfuggito alla vigilanza di Bertolini, porta al centro; Cerotti, a contatto con Rosetta, smista in profondità a Casallmo, ohe da una ventina di metri segna senza che Combi, alquanto sorpreso, possa opporvlsi. Invano la Juventus cerca farsi minacciosa. Piola, in questo primo tempo al ruolo di mediano, Intercetta e, con quella padronanza che lo distingue, si porta sulla linea degli avanti; Scartati parecchi avversari, si fa luce e spara. Combi si deve produrre, mentre il pubblico, all'idolo riapparso nelle bianche file solo all'ultimissimo momento, tributa ovazioni. Sono appena passati 10 minuti ed 1 colori dèi campioni hanno corso più di un serio pericolo. La partita segna una netta prevalenza della Pro-Vercelli; all'ir ancora un calcio d'angolo senza risultato a favore del «bianchi >. Sernagiotto, ottimamente servito, cerca equilibrare le azioni offensive; non trova, però, nel compagni dei coadiutori efficaci, e la palla insistentemente ritorna nel campo degli ospiti. Al 15' Ardissone appoggia su Balardi; questi, da più di 20 metri, tenta il tiro e per pochissimo non segna. Combi invano si era disperatamente fettato in tuffo. Ancora al 22', per dietto di alzo, Boiardi, in vena di prodigi, manca il bersaglio. Solo al 23' notiamo sulla scena Monti, meglio, 11 Monti delle belle giornate: da metà campo allunga a Sernagiotto; questi, tallonato invano da Blgando, converge al centro, e viene cosi quasi a contatto con Scassetto. La freccia finale incontra l'ostacolo del difensore estremo e va a spuntarsi ol o e a i i : i o a e e r o e o l i i i o e i i o a i , . , tre il limite. Il 25', il 27' ed il 28' trovano la difesa juventino affannarsi per respingere i pericolosi attacchi avversari. Al 35' Piola si esibisce una seconda volta; caracollando, evita i contatti e da una ventina di metri saetta n porta. Combi tenta la parata, la palla rimbalza in campo, la raccoglie Cerotti ed il tiro insidioso è ripetuto; Combi interviene debolmente. Santago. stlno entra in scena e 3para- il bolide sfiora alto il palo. Al 41' Monti tenta un ultimo attacco, in collaborazione con Cesarinl, ma invano- l'arbitro invia i giocatori negli spogliatoi per un lungo riposo. La ripresa vede la porta della Pro Vercelli difesa da Pcdmll, che ha tostitulto Scansettl. Casalino prende il posto di Pretti e lo terrà con onore. Giva sostituisce Piolo,, passato al suo ruolo abituale. Il capitano Ardissone è lasciato In riposo. Là nuova formazione di esperimento non appaga in pieno. Ne risente anche la linea degli «avanti», per quanto rafforzata coir 1 innesto di Piola. La prevalenza passa ai campioni d'Italia. Già al 34' Orsi tenta il pareggio su calcio di punizione, un effimero assalto alla difesa juventina è tentato da Santagostino, che ottiene due calci d'angolo consecutivi a favore dei « bianchi », entrambi finiti a vuoto. La Juventus, vede, tenta ed ottiene il desiderato pareggio al 9' per merito di Cesarinl. Al 13" Piola torna alla carica: scavalca due tre avversari, si insinua fra i terzini e spara. Per pochissimo la Pro Vercelli non acciuffa il vantaggio. Al 17' si rinnova da parte di Piola il tentativo e Combi paro fortunosamente i tiri a ripetizione del puledro vercellese. Al 20' Sernagiotto, insidioso, ottiene un calcio d'angolo da lui stesso tirato magistralmente e parimenti salvato da Traverso. Al 27' è sempre Sernagiotto che si fa minaccioso. Casalino non fa rimpiangere il compagno sostituito. Al 33' 11 goal della -vittoria sta per essere cólto dalla Juventus. Cesarinl, tutto solo, fugge verso Pedrali. Baltaro, che Invano lo tallona, non trova di meglio che afferrare l'avversarlo a mezza vita. Siamo sul limite dell'area di rigore. La punizione trova pronta la parata. La fine sta per scoccare. Le sorti sono ormai segnate. Piola do 30 metri tenta il goal, ma inutilmente. Il fischio finale lascia indecise le sorti del trofeo in palio. E pubblico cavallerescamente saluta i •combattentT "" 0. MILANO.

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