Il Livorno torna in serie A con un lotto di "assi,, e di "speranze,,

Il Livorno torna in serie A con un lotto di "assi,, e di "speranze,, LE SQUADRE PER IL PROSSIMO CAMPIONATO Il Livorno torna in serie A con un lotto di "assi,, e di "speranze,, Livorno, 26 notte. H vincitore del campionato di serie B era, si può dire, netto e delineato nella sola mente di Giove Divinatore. Le classifiche erano tutt'altro che stabilizzate; molte domeniche dovevano passare, prima che calasse il sipario sulle ultime scene della stagione 1932-33... Eppure già il Livorno, sicuro del rendimento costante del suo undici spalleggiato da una schiera di giovani ed eccellenti riserve, si preparava alla massima Divisione col precedere ogni altra consorella sui mercati sud-ameri- cani per l'accaparramento degli elementi migliori o comunque necessari per assicurare alla squadra, col massimo rendimento, una posizione in classifica tale da porla al riparo del colpi mancini. Volante e la folla Gravi problemi si prospettavano, fin dall'inizio, alla società livornese. L'attacco, imperniato sull'anziano Necadoma, seguiva gli alti e bassi della forma del suo condottiero che alternava, alla distanza, partite grigie ed incerte a giornate luminose. In seconda linea, Volante (che doveva gradatamente ri prendersi e chiudere la stagione con un finale addirittura fantastico per autorità, potenza, classe e generosità tutta italiana di gioco) sembrava non trovarsi a suo agio in quel campo di Livorno che doveva più tardi fare di lui il beniamino e l'idolo della folla. Parlava anzi e senza ambagi della sua intenzione di andarsene a fine stagione. Stando cosi le cose, il comm. Tron, 11 giovane e dinamico Presidente della rinata U. S. Livorno (della quale aveva saputo cosi bene risolvere l'insolubile e spinoso problema finanziario, causa prima e sola della caduta in Divisione inferiore) incaricava, fin dallo scorso novembre un livornese, residente in Argentina ed appassionato conoscitore di cose calcistiche, di procurargli tre elementi: uh mediano e due attaccanti, ma di classe e di rendimento sicuri. L'ingaggiatore entrò senz'altro In trattative, per gli avanti,.con il mezzo destro Scopelli e con l'ala sinistra Guaita, entrambi giocatori della « Nazionale » Argentina. E' noto come finì l'affare: Lombardo, il mezzo sinistro della A. S. Roma, inviato in Argentina in veste d'ingaggiatore dalla sua società, indusse i due a passare al clan giallorosso. D'onde il famoso « caso Scopelli » che, dopo ardenti polemiche fra la stampa romana e quella locale, fini in Sede federale, dove (presumibilmente per sopraggiunto accordo fra le due società) ha tutta l'aria d'avere ottenuto una degna sepoltura... Allora il rappresentante del Livorno, fallite anche le trattative con il mezzo sinistro Del Giudice che all'ultimo minuto preferì non abbandonare la sua squadra, si accaparrò il mediano Uslenghi, ritenuto, dopo la partenza di Monti, uno dei migliori centro sostegni del Sud America, e il minuscolo interno « ambidestro » Ferrara. Trattative e acquisti Sistemati cosi gli affari di oltre Oceano, il comm. Tron volse le sue cure a quelli dell'interno. Partiva con un programma allettante e fascinoso: tentare, ove fosse possibile, la conquista del trio d'assi livornesi emigrati, e cioè di Magnozzi, Pitto e Vincenzi, cui si aggiungeva, a far da degno quarto, il Bu soni. Le trattative furono intavolate immediatamente e, per quanto riguarda il Vincenzi, si fece presto a raggiungere l'accordo con il bruno giocatore, 11 quale, a lettera di contratto, avrebbe dovuto a fine stagione venire rilasciato completamente libero dal Napoli. Senonchè il livornese chiuse il campionato in forma tanto splendente che la società partenopea si presentò... al pencolante terzino con argomenti, cosi lucenti e sonanti, da fargli dimenticare ben volentieri il pattuito con l'antica sua squadra. Per Pitto, che invece sarebbe tornato di gran cuore, pensò la Fiorentina, a far superare i cento biglietti viola da tante diecine di... colleghi, che 1 contrattatori livornesi dovettero ritirarsi in buon'ordine, .non possedendo nè gli introiti, nè i mezzi di una AmbrosianaInter. E' noto invece, come, per Magnozzi e per Busoni, l'accordo fosse, dopo maggiori o minori peripezie, raggiunto, facilitato nel primo caso anche dall'ardente volontà del giocatore, rimasto anche in campo estraneo amaranto e livornese al cento per cento. Rimaneva ora da provvedere alle altre posizioni rimaste scoperte o non sufficientemente guarnite. Cosi si acquistarono il terzino Monza dalla Pro Patria di Busto, voluto per la sua prima squadra anche dal Genova; il migliore attaccante dello Spezia, l'ala « ambidestra » Cappelli, il Turchi, fulgida promessa del calcio toscano, e indimenticato giocatore dell'Ambrosiana dello scorso anno e altri minori. Oltre a Volante e a Necadoma, ceduti come sopra si è detto, hanno lasciato la Società, diretti altrove, fra gli elementi più noti, Gino Corsini, terzino della rappresentativa toscana, e Bruno Giraldi, indimenticato centro sostegno, da oltre un anno inattivo. Il rinascente Pisa fu lesto ad accaparrarsi il primo, mentre il secondo passava al Pontedera. Il portiere Baggiani, anch'egli titolare della rappresentativa toscana, è passato alla Fiorentina che da lungo tempo lo ambiva. La riserva Del Torto fini nel Viareggio ed il terzino Pescini, posto in lista (per notizia che siamo in grado di dare per primi) rimarrà invece a far da terzo, con Monza e Biondi, nella difesa amaranto. Gli allenamenti atletici, iniziati con 1 primi del mese in corso, hanno In seguito ceduto ufficialmente il camdo ai primi galoppi sulla palla. A norma dell'atto di cessione del giocatore Busoni, il Livorno farà la sua prima uscita domani salendo a Torino ad affrontarvi i < granata » e riservando a quel pubblico lo spettacolo di Volante e di Busoni In armi, alla prima uscita, contro i compagni di ieri. Seguirà il 8 settembre un altro incontro (pure preventivamente stabilito), a Firenze, contro la compagine violo. Lo probabile formazione della squadra non dovrebbe essere troppo distante da quella che qui riportiamo: Portieri: Lami; riserve: Borgioli e Santi. Terzini: Monza, Biondi o Pescini; riserve: Banclini e Nocchi. Mediani: Alberti o Dossena, Uslenghi, Turchi; riserve: Baldi, Arcari II. Avanti: Cappelli o Dossena, Ferrara, Busoni, Magnozzi. Silvestri; riserve: Aigotti, Arcari IV, Bonivento, Gagliardi, Gerbi, Martini. A. M. FERRARA