Pigorini, Riva, Cavalleri e Mozzanica vittoriosi nel terzo Circuito motociclistico di Arona

Pigorini, Riva, Cavalleri e Mozzanica vittoriosi nel terzo Circuito motociclistico di Arona Pigorini, Riva, Cavalleri e Mozzanica vittoriosi nel terzo Circuito motociclistico di Arona e e Arona, 28 mattino. Un percorso tra i più accidentati, tormentati e difficili per una gara motociclistica, pieno di curve, controcurve tornanti, di continui saliscendi, di polvere, e non privo di buche, di ghiaietta e d'altre insidie;, una strabocchevole folla al margini delle vie e presso il traguardo; molto entusiasmo negli organizzatori, nei corridori, nel pubblico; un successo tecnico e sportivo rimarchévole; un'aria di festa, come soltanto le città di provincia sanno prendere e render comunicativa in occasione delle loro solennità: ecco in sintesi il HI Circuito motociclistico di Arona, disputato ieri nell'azzurra meravigliosa cornice del Verbano, davanti al colosso di S. Carlo, su per le boscose colline che separano il versante verbanese da quello disiano. Anche senza l'intervento totalitario delle grandi firme del motociclismo italiano, gli organizzatori — il cav. Alfio Moriggia, presidente del M. C. di Arona, il vice-presidente Bolognini, 1 signori Tameo, Metta, Rossi e il corridore Padella — possono dichiararsi soddisfatti della loro bella giornata sportiva, che ha offerto parecchi spunti di vivo interesse. Le minori cilindrate La partenza è stata data in Arona, sul centrale corso Milano, alle 15, con un lieve ritardo sul programma, per consentire ai corridori partecipanti in mattinata alla non lontana gara in salita Cemobbio-Blsbino di giungere in tempo ad Arona. Questa concomitanza permetterà a qualche corridore di battere un vero record di attività, partecipando in un sol giorno — almeno nelle intenzioni espresse dai moduli d'Iscrizione — a ben tre corse: quella comasca, e in due classi diverse successive ad Arona! Il primo gruppo, raduna 12 macchine di 175, e nove di 250 cmc; le cifre non sono altissime, ma anche la. capacità del circuito (ci dimenticavamo di avvertire che in molti tratti la larghezza stradale utile non supera i tre metri) è limitata: saggia cosa è dunque l'aver rinunciato alla più comoda e spettacolare, ma certo pericolosa partenza in linea generale. Vengono allineate in testa le 250: le motoleggere seguiranno a due minuti, per rendere meno probabili i sorpassi e più ordinato lo snodarsi della fragorosa cavalcata. Starter d'onore del primo gruppo è il barone Ricci del Riccio, Commissario Straordinario del R.M.C.I., inaspettatamente giunto ad Arona pochi minuti prima della partenza Egli è assistito dal cronometrista Radice. Le due classi partono regolarmente, sotto il ponte ferroviario e in mezzo alle case che fiancheggiano il corso, e moltiplicano il rombo altissimo dei venti motori: l'elemento spettacolare non manca davvero. Il primo giro delle 250 serba una prima sorpresa: il corridore Cavalieri, il magnifico difensore dell'Aquila, scattato in testa e scomparso alla prima curva con qualche metro di vantaggio sul gruppo, ripassa fulmineamente primo ma dietro di lui, i cinquemila visi che si sporgono ansiosi dietro i cordoni di sbarramento per salutare il grosso del gruppo, non scorgono alcuno. Passano i secondi, passa un minuto: silenzio assoluto. Sì comincia a temere che una caduta del capogruppo abbia provocato uno scompiglio generale, ed anzi i più allarmisti già fanno circolare qualche notizia in questo senso: ma ecco che, dopo quasi due minuti di attesa divenuta febbrile, il grosso irrompe compatto sul rettilineo del traguardo. Il vantaggio conquistato in un giro solo da Cavalieri ha del prodigioso! Soltanto Panella, il beniamino del pubblico aronese, è in ritardo: nemo propheta in patria; decisamente il popolare campione non è fortunato nel circuito di casa sua! Egli ha guastata e bloccata la frizione in una curva, ed ha fatto un innocuo volo: ma non ha potuto proseguire . Nelle 175, s'inseguono a pochi metri Mozzanica, Cavacciuti e Pagani: ma quest'ultimo ben presto scompare per noie di accensione, mentre Gobetti e Alberti guadagnano terreno. Anche Cavacciuti al terzo giro giunge con una gomma a terra e si ritira. La posizione a metà gara è la seguente: primo Mozzanica, in 38'56" 3/5, alla media di 64,09; secondo Gobetti; terzo Alberti; quarto Soprani; quinto Cavanna. Le posizioni, nella classe minore, non subiscono spostamenti nella seconda metà della gara, ed in quest'ordine si classificano l primi cinque; commentato è il fatto che I primi due, Mozzanica e Gobetti, montano lo stesso motore, di costruzione torinese. E' cosi raro il fatto di vedere l'industria torinese, nel campo delle motoleggere, piegare la trionfante Industria emiliana che pare essersi assunta il monopolio della produzione da corsa, che merita di essere segnalato. Lotta palpitante Nella 250, a metà gara, il vantaggio di Cavalieri è già salito a quasi 5 minuti: e invano dal box dell'Aquila gli si segnala di rallentare, avendo corsa vinta. Cavalieri vuole stravincere. Dietro di lui sono Galbusera, Gru gnola, Perosino e Beatrice. Nella seconda metà della gara il solo spostamento notevole è l'arretramento di Galbusera al quinto posto, e l'avanzamento di un posto degli altri tre. Cavalieri viene acclamato e portato sul palco delle autorità a ricevere fiori e applausi. Egli ha battuto, naturalmente, anche il giro più veloce a oltre 70 di media, il che, su questo circuito — certamente non migliorato dall'anno scorso, malgrado i generosi sforzi degli organizzatori — è un risultato eccellente. Subito dopo l'arrivo del primo gruppo, si allineano sotto il ponte ferroviario, agli ordini del Podestà di Arona, starter d'onore, la classi maggiori, che devono compiere dieci giri del circuito. In testa le dieci « 500 cmc. », a tre minuti lo scaglione^ delle otto «350», tra le quali tornano a cimentarsi Mozzanica e Panella, reduci appena dalla prima fatica. La partenza è emozionante per l'au dacia delle seconde file: lo spauracchio della polvere sprona i più animosi a tentare il balzo in testa, dove è probabile che rimangano indisturbati à lungo, data la difficoltà dei sorpassi: vittima di quest'audacia è, tra le 500, il corridore Calvi, che sbanda e finisce nel pubblico, fortunatamente con lievissime conseguenze per lui e per gli investiti. Nelle 500 la testa è assunta da Fagnani, incalzato da Colombo, da Self, da Fumagalli. Riva è in lieve ritardo al secondo giro, per una caduta, che però non gli impedisce di riprendere e di inseguire furiosamente; il quarto giro è terzo, a metà gara — scomparso Colombo per una incruenta caduta che l'ha privato del freno — è secondo, dietro Pagnani che ha realizzato una media di Km. 69,767. i Ma una sorpresa viene fornita a que ssldntsmcztmbtasatnbvtgsvpsmcfgdpmi6lFiz sto punto dal responso dei cronometristi, che danno Pigorini, concorrente nella 360, primo assoluto con un vantaggio! di qualche secondo su Fagnani, tallonato da Mozzanica che dopo aver vinto tra le motoleggere sta riconfermandosi superbo campione anche nella classe media. Terzo delle 350 è Panella, che combatte strenuamente con la sua Guzzi di soli 250 cmc, riscuotendo — inutile a dirsi — incitamenti e consensi clamorosi. Le posizioni in questa classe non subiscono spostamenti nella seconda metà della corsa; il vantaggio di Pigorini aumenta, ed anche Mozzanica, che finisce secondo, conquista il secondo posto assoluto, davanti alle 500. In queste ultime invece abbiamo altri colpi di scena: Fumagalli si ferma ai box a cambiar candela, e perde ogni speranza di vittoria, pur girando a fantastica andatura e segnando il giro più veloce; Fagnani ha delle noie di alimentazione, si ferma, riparte e si ritira: "Valerio Riva è primo. La costanza di questo superbo atleta della vecchia guardia, che serba tutta l'irruenza del giovanissimi, meritava la vittoria: il pubblico lo accomunò, nell'entusiastica ovazione, col forte Pigorini, vincitore assoluto della giornata. L'organizzazione fu, come abbiamo detto, buona, e sopratutto volonterosa; perfetto e rapidissimo il servizio cronometrico. ALDO FARINELLI. Le classifiche CLASSE 173 1. Mozzanica Piero (Premoli-O.M.B.) che compie i Km. 83,200 del percorso in ore 1.15'29", alla media di Km. 66,133; 2. Gobetti Carlo (O.M.B.) in 1.17'31" 2/5; 3. Alberti Raffaele (Miller) in 1.18'46"; 4. Soprani Emilio (C. F.) in 1.22-40"; 5. Cavatina Gino (C. F.) in 1.26'47"; 6. Boccolini A. (C.M.) in 1.28'33"; 7. Tacchini Franco (Guzzi) in 1.30-25". Giro più veloce: Mozzanica in 9'3" e 2/5, alla media di km. 68,898. CLASSE 250 1. Cavalieri Attilio (Aquila) che compie i Km. 83,200 del percorso in ore 1.13'12", alla media di Km. 68,190; 2. Crugnola Enrico (Ganna) in 1.19'21" e 1/5; 3. Perosino Giuseppe (Linx) in 1.22'33"; 4. Beatrice Piero (Guzzi) in 1.23-30"; 5. Galbusera Plinio (Galbusera) in 1.26'8"; 6. Gu&scoli Carlo (Ganna) in 1.26'45" 2/5; 7. Riposti EnM (Galbusera) in 1.30'17" 2/5. Giro più veloce: Cavalieri in 8'52", alla media di 70,375. CLASSE 350 1. Pigorini Aldo (Velocette) che compie i Km. 104 del percorso in ore 1.21%V, alla media di Km. 70,949; 2. Mozzanica Piero (New Imperiai) in 1.28'36" 2/5; 3. Panella Alfredo (Guzzi 250) in 1.35'52"; 4. Barbero Ernesto (Itala) in 1.39'3"; 5. Giussani Marco (Itala) in 1.42'57". Giro più veloce: Pigorini in 8'33" e 3/5, alla .media di 72,193. CLASSE 500 1. Riva Valerio (Norton) che compie i Km. 104 del percorso in 1.31*4", alia media di Km. 68,521; 2. Fumagalli Carlo (Miller) in 1.33'27" 1/5; 3. Bianchini Antonio (Norton) in 1.39'28". Giro più veloce: Fumagalli in 8'33", alla media di 72,982.