Le comunicazioni con Canale e Alba e la soppressione di una linea automobilistica

Le comunicazioni con Canale e Alba e la soppressione di una linea automobilistica TORINO E I SUOI CENTRI DI RIFORNIMENTO AGRICOLI l Alb Le comunicazioni con Canale e Alba e la soppressione di una linea automobilistica E' un fatto ormai acquisito alle più elementari nozioni urbanistiche che la vita dei grandi centri moderni richiede, per il suo svolgimento, sempre più rapidi e comodi mezzi di comunicazione e di trasporto anche, e si starebbe per dire sopratutto, con la zona della sua §lù immediata irradiazione periferica, i tratta di una necessità che non ha nulla di particolaristico, ma che si manifesta con caratteri imperiosi special- solctvèrcss mente nei riguardi di quelle città dominate dall'industria, la cui ubicazione — esempi tipici Milano e Torino — attesta però la presenza attorno ad esse di vaste e fertili plaghe agricole. Uniformandosi a tale necessità, la nostra Amministrazione podestarile da tempo, come i lettori sanno, ha preso l'iniziativa della costruzione delle « radiali », le strade, cioè, di diretto raccordo della città ai vicini luoghi di coltivazione o di confluenza dei principali prodotti della terra, mentre col trasporto del Mercato della frutta e verdura lungo uno dei maggiori nodi ferroviari cittadini, ai margini estremi della cerchia abitata, e con la sua attrezzatura di prim'ordine, intendeva dare la pratica conferma del concetto dal quale le «radiali» erano state suggerite: raccogliere con mezzi adeguati i prodotti della campagna, effettuarne la distribuzione razionale all'interno e provvedere allo smistamento delle eccedenze con la destinazione ad altri mercati. Episodio tipico Se pertanto ciò serve a fissare l'importanza crescente delle relazioni tra al grande centro e il suo entroterra, non dimostra meno l'interesse che a mantenere e intensificare queste relazioni hanno le popolazioni delle nostre campagne. La constatazione ci è suggerita dai rilievi che Podestà e Segretari politici della zona situata, tra Alba e Pollino hanno concordemente fatto a proposito della soppressione, da poco avvenuta, di una linea automobilistica di collegamento eon la nostra citta. E' un episodio dell* lotta tra l'autobus e i vecchi mezzi di trasporto, che merita di essere succintamente illustrato. La linea automobilistica aveva per capi estremi appunto Alba e Torino, toccando, fra l'altro, Canale, la graziosa ed attivissima cittadina che si e a buon diritto acquistato 11 titolo di produttrice delle migliori pesche di cui si adornino le mense dei buongustai. Negli anni che precedettero la guerra, un primo servizio a mezzo di autobus, esercito dalla Società Anonima Crosa e Sassernò, era stato stabilito tra Alba e Poirino, e di esso si giovavano anche 1 numerosi Comuni intermedi, segnati nella cartina che riproduciamo, sia per le loro scambievoli occorrenze, sia per i loro rapporti con Torino. A Poirino i viaggiatori, per raggiungere Torino, erano però costretti a trasbordare sui carrozzoni della Società An. Tramways, la cui sede è a Bruxelles. Il disagio che ne derivava indusse i Comuni a far pressioni sulla Società esercente la linea automobilistica perchè prolungasse il servizio sino a Torino, ciò che essa faceva a partire dal 1927, fissando il suo scalo in Piazza Vittorio. La Società tramviaria essendosi tuttavia opposta, perchè il passaggio avveniva sulla stessa strada percorsa dalla sua linea, il Circolo Ferroviario, nell'accordare la concessione, provvisoria, la condizionò al benestare della Tramvia. L'accordo non fu ad ogni modo difficile, essendosi la ditta automobilistica assoggettata ad alcune condizioni, delle quali la principale era che il servizio, per evitare una dannosa concorrenza, escludesse qualsiasi trasporto di viaggiatori della zona Poirino-Torino, e fosse quindi limitato esclusivamente ai viaggiatori della zona Alba-Poirlno. In altri termini servizio di fermate da Alba a Poirino, diretto da Poirino a Torino. La Società automobilistica si impegnava inoltre a mantenere le proprie corse in coincidenza con la tranvia a Poirino, a praticare tariffe per il servizio diretto superiori a quelle del servizio cumulativo fra tranvia e autobus, a corrispondere infine alla, tranvia una compartecipazione agli utili del servizio diretto, più la somma di lire cinquemila, senza che dal canto suo la Società tranviaria sottostasse ad oneri di sorta. I du i sistemi Nonostante tutto ciò, 1 risultati, quali li troviamo in un esposto del Podestà di Canale, aw. Ettore Mariano, al Prefetto di Cuneo, furono eccellenti. « Nel 1926 — dice l'esposto — prima della istituzione del servizio automobilistico diretto Alba-Torino, quando cioè si facevano 1 biglietti cumulativi con la tranvia Poirino-Torino, si staccarono sull'auto da Alba 26.443 biglietti cumulativi. Nel 1928, dopo un anno di esperimento del servizio diretto automobilistico, 1 biglietti cumulativi scesero a 3088, mentre i biglietti diretti per Torino, a mezzo dell'autopubblica, salirono a 32.230. E ciò non ostante che il grezzo del biglietto automobilistico sul ratto Poirino-Torino fosse doppio di quello della tranvia». La cosa non desta meraviglia anche perchè 11 servizio automobilistico, disimpegnato con macchine comode, munite di speciale sistema di riscaldamento, a giudizio delle stesse autorità del Comuni interessati, funzionava nel modo migliore. Tale servizio — diretto — aveva finito per trasportare nei mesi fassatl il novantacinque per cento deiintera numero dei viaggiatori: nessun miglior segno, pertando, della generale soddisfazione che esso incontrava Senonchè recentemente l'elettrificazione della tranvia, che già arrivava a Trof arello, venne estesa sino a Poirino. E' da rilevare in proposito che questa linea ha per un tratto la sua sede sulla strada nazionale Torino-Asti, la cui larghezza diviene di anno In anno sempre più insufficiente all'intenso traffico automobilistico e camionistico, essendo noto che la biforcazione di Pino Torinese, a cagione della salita della collina verso UPo, non può assolvere che un compito prevalentemente turistico. Ci sTmctdpcfcnm, sìm'ccsmgcddrddrnvtmidpcssovtssmdtpritndnerdmdVsqsslpppncdncnscptmlrctnsotbqcmcmc sarebbe stato quindi da discutere sulla opportunità di rendere più stabile con la elettrificazione una sede tranviaria che al traffico suaccennato é di eviden te intralcio. Comunque la società tran viaria, che dal bivio di Cambiano in poi è essa pure concorrente della linea ferroviaria statale di Asti, si oppose alla continuazione del servizio automobilistico diretto, così che questo, con lo scorso giugno, cessò: fu, cioè, soppres- sa la linea automobilistica diretta AlbaTorino, mentre il servizio continuò, come agli inizi, per la zona Alba-Poirino. Cosi, anche a voler trascurare Alba che è collegata a Torino col treno (tuttavia scomodo per il trasbordo a Bra dalla linea di Cavallermaggiore e per il più lungo percorso: 68 chilometri in confronto dei 57 di auto), un centro frutticolo dell'importanza di Canale, la cui produzione conosce tutti i mercati nazionali e parecchi esteri, rilevanti Comuni agricoli come Pralormo e Ca stagnito, un focolaio di artigianato come Monta, in breve, tutta una magnifica plaga, la cui attività prima ancora che su Asti, o Alba, o Cuneo, converge su Torino, sono venuti a mancare del mezzo di comunicazione preferito. 1 voti dei Podestà Abbiamo detto che i podestà e i Segretari politici della zona erano stati concordi nei loro esposti al Prefetto della Provincia e al Segretario federale di Cuneo. Tra le molte dichiarazioni rimesseci, accenneremo ancora a quella del Podestà di Canale, che cosi chiudeva la sua lettera: « Dai dati riferiti risulta: a) che queste popolazioni hanno dimostrato di deprecare gli inconvenienti Innumerevoli derivanti dal trasbordo sulla tranvia, e cioè: l'incomoda sosta a Poirino necessaria per il trasbordo: 11 trasporto dei bagagli da e sulla tranvia; l'affollamento dei passeggeri all'arrivo dei treni e la corsa alla ricerca dei posti migliori sugli autobus, ciò che costituì in passato e costituirà, ancora dei veri oericoli; b) che solo 11 9 per cento del viaggiatori seguitò a servirsi della tranvia, mentre per contro si ebbe sull'auto un aumento di viaggiatori superiore al 33 per cento, ciò che dimostra esaurientemente che il servizio diretto dell'auto risponde perfettamente alle esigenze del pubblico. Per l'importanza grandissima che la questione riveste per il Comune di Canale e per tutti gli altri Comuni interessati, che non hanno altri mezzi di comunicazione diretta e celere col capoluogo di regione, centro della loro attività agricola e commerciale, ho ritenuto mio dovere, sicuro di interpretare il desiderio delle popolazioni dei Comuni contermini (e di ciò fanno fede le numerose dichiarazioni in atti) di chiedere a V. E. di compiacersi di tenere in considerazione i desideri e le necessità di questi Comuni, insistendo perchè ci sia conservato il servizio automobilistico diretto da Alba a Torino ». A loro volta i Segretari politici, rilevata < la sgradevole e profonda impressione » prodotta nell'animo della popolazione dalla notizia della soppressione; accennatine gli inconvenienti, « giacché, abituati al servizio celere, comodo e sicuro dell'autolinea diretta con Torino, ben difficilmente e non senza grande sacrificio gli abitanti della popolosa zona, i commercianti, e gli agricoltori si adatteranno nuovamente all'incomodo trasbordo sulla tranvia, alla noiosa attesa delle coincidenze, all'affannosa ricerca dei posti migliori », affermano la necessità di un provvedimento atto a richiamare il divieto imposto, e a ripristinare l'autoservizio diretto Alba-Poirino-Torino. Forte dell'appoggio delle Autorità locali, la Società automobilistica ha inoltrato ricorso al Ministero delle Comunicazioni. Sulla fede dei documenti più sopra riprodotti, da tutto ciò si può ad ogni modo trarre una conclusione: che tra i due sistemi di trasporto, l'automobilistico ed il tranviario — anche in questo caratteristico caso a lungo percorso di Poirino in cui il servizio automobilistico era per soprapiù gravato da notevoli contributi e incagli a favore del servizio tranviario — per il pubblico dei viaggiatori, che è il più direttamente interessato, la partita è già decisa. E' l'automobile che le popolazioni della linea da Alba a Poirino chiedono prevalga. E questa richiesta, nel loro interesse e in quello più vasto dei rapporti di Torino con la sua plaga agricola, noi abbiamo ritenuto opportuno prospettare. sozinnd

Persone citate: Ettore Mariano, Pollino