Come si pensa e come si scrive

Come si pensa e come si scrive IMI E EtIDIA3STO IDI LONDRA Come si pensa e come si scrive a i - à a a n a i e e a a o . l i o o a n a a, il ln i io aai ae ei o, ea a e foa s: oe gle clnti ti to nti ctla no odi LONDRA, agosto. Il notissimo scrittore americano Menken, in perpetua guerra col puritanesimo del suo proprio paese, offre mensilmente ai lettori del suo * American Mercury -« una rubrica intitolata «Americana », nella quale raccoglie colla pazienza d'un monaco i detti memorabili dei suoi concittadini e i più eloquenti documenti sulla cultura media degli Stati Uniti. E' incredibile il materiale di scemenze presuntuose, di untuosità idiote, di errori di storia e di ogni cose che egli astrae nient'altro che dalle colonne dei giornali americani. La sua è una documentazione impressionante ed immensamente esilarante su quella che si potrebbe chiamare la « Weltanschanung » dei suoi concittadini. Caricatura e ritratto Anatole France soleva dire che, per giudicare un'epoca, occorre compulsare i giornali di moda e che se dovesse rinascere fra mille anni, chiederebbe figurini di moda per rapidamente orientarsi sulla configurazione politica sociale economica dal paese involontrio testimonio della miracolosa risurezione. Altrettanto si potrebbe dire di ueste collane di perle giornalistiche. '« Americana » di Mcnken è una caricatura della presente società americana; ma alla stregua dì ogni buona caricatura ne è anche un ritratto. O non sono forse un meraviglioso ritratto della Francia le caricature di Gavarni e di Daumier? E ciò anche perchè la scemenza umana cambia forma e colore col variar delle latitudini e delle epoche storiche: ogni paese ha, oltre alla sua peculiare forma di intelligenza, una propria caratteristica forma di cretinismo, in tal guisa che non è concepibile un « Bestiario » universale. Forse al maligno e spesso diabolico acume dello scrittore americano va attribuita la spontanea, irresistibile tendenza ad attribuire un posto d'onore fra tutte le concepibili raccolte del genere alla « Americana ». Ma può darsi che ciò dipenda non da speciali tendenze o manchevolezze dei suoi concittadini, ma dal fatto che altri paesi non abbiano trovato ancora il loro Menken. Flaubert, ad esempio, era convinto che, in fatto di banalità e di insulsaggini nessuno potesse battere il suo paese, come doveva provarlo il suo « Dizionario delle frasi fatte ». Vero è che, a difesa del livello medio della cultura americana, si potrebbe osservare come raccolte nel genere della « Americana » siano possibili in paesi possedenti giornali a colossale tiratura, perchè solo nelle loro colonne si rovescia quotidianamente la mediocrità triste o spassosa di una nazione. Ed in qual paese, se non in America, esiste appunto tale abbondanza di giornali specchianti con una precisione troppo spesso cruda e crudele tutto ciò che è un miscuglio di centoventi milioni di anime deve necessariamente contenere in fatto di presuntuosità mediocrità e scemenza? La stampa riflette-a grandi tratti il grado di cultura di un paese, cosicché uno studio sul modo col quale nei vari paesi sono riempite le otto o dieci pagine dei loro giornali sarebbe, come pochi altri, rivelatore dei sentimenti pensieri aspirazioni e tormenti di un popolo. Atene? La Hollywood dell'antichità La ricerca di perle come quelle rintracciate dal Menken, sarebbe faticosa nei giornali europei e darebbe quasi sempre esito magro o addirittura negativo. Non sarebbe, per citare un esempio, possibile trovare su queste nostre sponde dell'Atlantico un deputato, il quale spiegasse ai suoi colleghi, come ha fatto un membro della Camera dei Rappresentanti di Washington, il significato profondo della cultura greca dicendo: « Che cosa è stata Atene? La Hollywood della antichità». Esistono forse anche in questa così saggia Europa, uomini della stessa taglia intellettuale; ma in America parlano e qui stanno zitti. E' qui, tutta la differenza, se si vuole, tra il mondo vecchio e rinsavito ed il nuovo. Non vi è probabilmente profonda differenza di ingegno o di cultura, ve n'è però certamente una enorme di pudore. Esso è pure misura di intelligenza e di cultura; ma lasciamo andare, perchè a voler troppo insistere e sviluppare si manderebbe in bestia l'irascibile Menken. Egli però non contesterà che il massimo pudore si riscontra presso i latini. Prenda pure uno qualunque dei giornali italiani, lo studi dalla prima all'ultima pagina e se ne accorgerà subito, anche senza sentirsi obbligato a trarre dal suo studio altre spiacevoli conseguenze. Più si risale verso il nord e più si manifesta il bisogno di parlare e sparlare, contrariamente alla leggenda che vuole che i veri chiacchieroni siano i meridionali. Ne volete subito una prova? La troviamo, senza molto affaticarci, in un giornale londinese, nel resoconto di una predica di un pastore in un tempio della metropoli. Il reverendo ha esordito con queste parole: « Son certo che il Nostro Signore avrà letto stamani nel Daily News... ». Invece di bestemmiare, non poteva forse star zitto ? E non poteva star pure zitta la signora M..., moglie del Reverendo M., in luogo di dire in un discorsetto in occasione di una cerimonia: « La lunga meditazione mi ha convinta che non v'è proprio nulla che differenzi l'uomo dalla donna eccettuato il sesso? ». Cose come queste son dette qui senza far ridere nessuno, da noi si preferirebbe esser sotterrati vivi piuttosto che dirle. Da una pagina all'altra Ma anziché cercar delle prove, non varrebbe meglio offrire al lettore un saggio di quella che potrebb'essere una « Anglicana » la quale, diciamolo subito, non potrà mai far concorrenza alla « Americana » del Menken per i motivi spiegati e suggeriti più sopra? Si dovrebbe incominciare con una frase del Daily Mail: «E' una disgrazia che l'olmo, fra tutti gli alberi 11 più diffuso nelle campagne inglesi sia anche il più traditore degli alberi; ma ci possiamo consolare pansando che in realtà non è un albero britannico ». Poi andrebbe riferita questa perla chiusa entro le pagine della Morning Post : « Ci indigna la presenza in questo nostro paese di Litvinoff. I lettori certamente condivideranno il nostro disgusto. E' come se vedessimo una grassa e bianca lumaca nel cuore di una rosa britannica ». La « Anglicana » darebbe modo di scoprire aspetti del tutto ignorati di questo paese. Chi ad esempio sapeva che l'Inghilterra, a dispetto di quasi tre milioni di disoccupati, fosse un vero pinpdvnOAcdnggbvte«mdicprglcseaieJWBfprfgtMdtcedfslssldncslcsPcascsEadslp«fnvr o paese di cuccagna? Eppure leggiamo n uno di questi giornali che « non si può immaginare una parte del mondo di tanta ricchezza, com'è Ascot. I servitori vi si contano a migliaia, ed 11 numero di Rolls-Royce è inverosimile: Ogni bambino ha la sua automobile. Autocarri pieni ?eppi di champagne corrono durante la notte lungo le verdeggianti strade. Gli aeroplani atterrano sui campi e dalle carlinghe escono giovinotti e fanciulle. I fiorai piantano giardini completi in poche ore tra l'alba e l'ora della colazione e li portan via in automobili la -sera, e l'aria intera ne rimane profumata ». Né si deve credere che questi lordi e lady vivano tutti in palazzi sontuosi:' « Traversando in fretta Berkeley Squame — ci informa un altro grande quotidiano — ho incontrato lord Michelham, l quale ha proprio in questi giorni comprato una casa a Londra. Ne ha presa una molto piccola, non per un reale motivo di economia, ma perchè gli piace che i suoi amici vengano da ui e dicano : « Oh, avrei pensato che' con tutto il denaro che possedete avreste preso una casa molto più grande e sontuosa ». Il suo yacht lo attende a Southampton ». Che uomo! Un ballo con le salsicce E le donne! Sentite che cosa ne dice l Daily Telegraph : « La presidentessa e la vice-presidentessa del Comitato Junior, la signorina Merlai Dalrymple White e la signorina Elisabetta Clifton Brown, hanno occhi vivaci, un riso infettuoso che nasconde però ferrei propositi. « Dobbiamo avere un pranzo In regola. Come potete fare un ballo offrendo birra e salsiccine? ». « Stravaganti » risponde la loip madre. « Niente altro che pratiche » replica MIsb Merlai, con un sorriso energico. Quan- ■ do la season sarà terminata essa entrerà nella politica». Dal che si vede come la carriera politica esiga lunga e paziente preparazione. Chi la possle- de è lady K. «Mia moglie — dice Infatti lord K. in una intervista concessa al Daily Express — simpatizza per la mia opera politica, ma non è cosi a sinistra come lo sono io. Ci disputiamo spesso attorno a quelle che lei chiama le mie idee estreme. E' tutta in favore del Labour, ma non crede nella nazionalizzazione o nella abolizione della concorrenza e a qualsiasi cosa di questo genere ». Lady K. appartiene all'alta società sulla quale apprendiamo cose interessanti dal Daily Mail: «La società inglese è una cosa magnifica. Possiamo vivere su di un vulcano, precipitare in un abisso, possiamo essere all'orlo della bancarotta, la civiltà stessa può essere in punto di morte. Ma la' calma imperturbabile regna sulla season londinese. E' brillante quest'anno: E' simbolica del popolo britannico. Non affrontiamo le difficoltà a mezza strada ». Cioè, se ne affrontano altre più serie, a credere ciò che un giornale della sera ci dice a proposito dei paurosi pericoli affrontati da nobili giovincello. « Una famosa signora di Londra — Informa il giornale — mostrandoci il gran numero di vestiti femminili a colori vivaci ha detto: « Pochi uomini si rendono conto delle tragedie spaventose che accadono nella vita di una donna. Essa si fa un vestito in un colore delicato con la certezza che le andrà benissimo. Terminato il vestito, lo prova a casa e ne è interamente soddisfatta. Poi va a ballare... Supponete Che ho un vestito viola di Parma, un colore che mi va bene. Immaginate il mio orrore quando mi trovo a ballare a lato di una donna che ha un vestito rosso vermiglio! L'urto dei due colori è cosi orrendo da disgustarmi del colo-, re del mio vestito, e la mia serata è irreparabilmente distrutta ». Cravatte « scandalose » Tragedie come queste sono irreparabili, mentre quelle che distruggono le serate dei gentlemen potrebbero essere pliminate coi rigori della legge. Un ". notissimo membro della Oxford and Cambridge Golfnig Society » chiede infatti in un giornale liberale che sìa introdotta una pena severa, magari un buon soggiorno in carcere per coloro che si rendessero colpevoli del gravissimo delitto di portare cravatte a righe senza legittimo diritto. Viviamo a quel che sembra In una epoca infame, e fra gente infame. Un tempo dalla cravatta si riconosceva l'uomo: « Guardando la cravatta si poteva automaticamente concludere: «Eton» oppure «Guardia» e si sapeva subito che cosa fare. Oggi, invece, esistono tante cravatte e tanti birbanti, che le portano senza averne alcun diritto, da non saper più cosa fare. Il Parlamento dovrebbe adottare una legge che severamente punisca questi villanzoni. Esistono certi eventi che automaticamente richiedono una data cravatta e quella soltanto. Data la confusione presente, occorrerebbe una Commissione Reale per chiarire la situazione. La Commissione dovrebbe esser composta di un ex-generale proveniente dalla Guardia, di un ex-allievo della scuola di Eton, di uno della scuola di Harrow, di un giocatore di polo di fama internazionale, di un magistrato e, possibilmente, di un uomo di chiesa, un vescovo o un diacono ». E' un avvertimento per gli stranieri, per quei < villanzoni » del continente i quali non comprendono queste cravattesche sottigliezze. Perchè viaggiando in Inghilterra non abbiano a morir di fame, è consigliabile che leggano con molta attenzione questo « avviso » ufllciale della Compagnia ferroviaria L. and N. E. R. : « Alcuni treni sono divisi strada facendoe la vettura ristorante esiste soltanto , nella parte del convoglio alla quale è rimasta attaccata ». I viaggi in questo paese sono però senza pericolo, se si eccettua quello risultante da una corsa j lungo i binari alla caccia della su detta vettura ristorante. V'è qualche pericolo per gli statisti che giungono qui in occasione di qualche Conferenza internazionale. Il Daily Express riferiva infatti tempo fa che « Scotland Yard ha preparato un piano elaborato per garantire la sicurezza dei famosi statisti di sessantasei Nazioni che giungeranno qui per la Conferenza economica. Al loro arrivo in Inghilterra troveranno ad attenderli detectives speciali, specialmente selezionati in base alla loro esperienza coi ladri internazionali e colle loro capacità linguistiche »La sorveglianza deve tuttavia aver sortito esito negativo poiché non sembra che sta'.isti di una qualunque delle sessantasei Nazioni siano stati acciuffati da questi specialisti. RENATO PARESCE.

Persone citate: Anatole France, Dalrymple, Daumier, E. R., Elisabetta Clifton Brown, Flaubert, Harrow, Lady K., Quan, Rolls