I telegrammi del Duce a Balbodurante la transvolata atlantica

I telegrammi del Duce a Balbodurante la transvolata atlantica L'INCITAMENTO E LA GUIDA DEL CAPO I telegrammi del Duce a Balbodurante la transvolata atlantica Roma, 17 notte. Come tutti ormai sappiamo, ogni Iniziativa e ogni impresa italiana, pur se da altri intrapresa e compiuta, porta non solo il segno e il nome di Mussolini ma si fortifica del contributo diretto del Suo genio e della Sua volontà. Il popolo, con la sua formidabile intuizione, sempre percepisce e comprende questi decisivi contributi del Duce, e, per ciò, acclamandola ed ?saltandoLo. Gli rende grazie ed onore e Lo pone come gli spetta, in cima a tutte le imprese, e ad ogni vittoria dà il Suo nome. Così ieri per la Crociera Atlantica, così oggi per la conquista del « Nastro Azzurro » da parte del Reso. Appunto per la Crociera, la parte del Duce, nella preparazione o nello svolgimento, appariva evidente dai rapporti del Maresciallo Balbo; ma ora, dopo la pubblicazione sul Popolo d'Italia di alcuni telegrammi di Mussolini, questa parte appare in luce solare. L'azione del comandante della Crociera si è svolta in obbedienza agli ordini del Duce, e questi ordini si sono rivelati sèmpre tempestivi e sempre ispirati a somma saggezza. L'intelligente e pronta collaborazione e la fedeltà alla consegna del Capo dovevano dare, come hanno dato, la vittoria; e la vittoria hanno reso veramente luminosa, rivelando soprattutto la granitica saldezza, e assieme il segreto di questa saldezza, dell'Italia di Mussolini, in otrni sua impresa, in ogni suo settore. Quanto magninco è stato l'esempio del comandante della Crociera! Egli si è portato in mezzo ad Innumeri moltitudini acclamanti, ner esaltare non tanto la sua gesta, quanto il Genio che l'aveva ispirato e guidato alla vittoria, per esaltare cioè il Suo ed il nostro Capo. I suoi rapporti sono limpide lezioni di stile fascista. Serenità e sobrietà, niente amplificazioni, niente retorica. Italo Balbo insegna come si debba servire il Capo, come sia bello obbedire agli ordini senza alcuna impazienza; e la gioia di questa obbedienza egli esprime al Duce, ad ogni tappa del suo volo trionfale. « Sono fiero d'aver eseguito i Vostri ordini ». Nell'attesa della partenza Quali sono stati questi ordini? Non sono stati affatto ordini di carattere generale, bensì consegne precise, date dalla vigilia fino al volo di ritorno, di tappa in tappa. Non conosciamo i colloqui svoltisi durante la Crociera, tra il Duce e Balbo; colloqui cui ripetutamente ac cenna il Comandante della seconda Squadra Atlantica nei suoi rapporti, segnandoli come elementi preziosi per il successo della sua impresa ; ma dalle parole di Balbo e dai telegrammi qua sotto riferiti possiamo intenderne lo spirito e la sostanza. « Io devo a Lui — scrive Balbo — ai Suoi preziosi ordini, se ho saputo frenare i nervi e attendere il momento buono per la partenza della Crociera; e devo anche a Lui, al Suo fascino di Condottiero, la mia incrollabile fede nella vittoria ». E poi ancora : « Sono stato continuamente in contatto col Duce: da Amsterdam, da .Londonderry, da Montreal per mezzo del telefono, durante i voli per mezzo della radio, pel tramite del Gabinetto del Ministero dell'Aeronautica, ad ogni tappa per mezzo del telegrafo. E non vi è stato giorno in cui io non abbia avuto l'onore e il piacere di ricevere consigli preziosissimi che sono fiero e lieto di avere eseguiti ». Quando ad Orbetello, durante la lunga attesa, pareva che i nervi dei piloti dovessero non reggere più oltre, arriva la parola del Duce. Ecco il suo telegramma indirizzato a Italo Balbo: « Ho ricevuto i tuoi telegrammi et quello odierno stop Tieni fermissimi ♦ tuoi nervi et quelli dei tuoi camerati stop Strafregati nella maniera più decisamente fascista di quel che può pensare la gente et soprattutto la tribù dei sedentari penniferi stop Devi partire all'ora giusta et non un minuto prima stop Credo che colla nuova luna come tu dici avrai il bel tempo e nell'attesa A Noi! - Mussolini ». Da quel giorno l'attesa divenne più serena ma oltre a consigliare prudenza e pazienza, il Duce dà consegne precise; ecco il telegramma pervenuto a Balbo, all'arrivo della Squadra Atlantica a Cartwright: Ma oltre a consigliare prudenza e pazienza, il Duce aveva dato al Comandante della crociera una vera e propria consegna, come ci viene rivelato dal seguente telegramma spedito dopo l'arrivo della squadra a Cartwright: « Ora che hai compiuto brillantemente la più difficile tappa dell'andata ti mando il mio abbraccio che estendo a tutti i tuoi camerati atlantici stop All'annunzio del tuo arrivo a K.'tutto il popolo italiano ha vibrato di spontaneo entusiasmo stop Vedo che ti attieni rigorosamente fateisticamente alla mia consegna: massima disciplina in aria, minima dispersione di energie in terra stop A Noi! - Mussolini ». Sicuro che gli equipaggi avrebbero sempre osservato « la massima disciplina in aria », il Duce insiste sulla seconda carte della consegna, preoccupato che gli eccessivi festeggiamenti, oltre a stancare il personale, facciano perdere tempo prezioso. E prima che Balbo raggiunga Chicago, ove sono preparate feste e ricevimenti su lunga scala, gli telegrafa a Montreal : « Devi ridurre al minimo cioè a quanto è voluto dalla cortesia internazionale la mole delle manifestazioni che ti si preparano stop Tu hai i termini di tempo obbligati dalle condizioni del mare et del cielo et quindi non puoi in alcun modo transigere stop II tuo non è un volo sportivo stop Fallo intendere et se non lo intenderanno, piantali tutti senza indecisioni ». La consegna La raccomandazione di non sperperare energie in feste e di non interrompere eccessivamente il magnifico ritmo della marcia tricolore, raggiunge ancora Balbo a Chicago. (Ed e noto come Balbo si sia attenuto scrupolosamente agli ordini di Mussolini riducendo al minimo i festeg¬ t i a e o p n a l o ¬ giamenti cosi a Chicago come a New iTorlt). Ma con la raccomandazione il primo plauso del Capo raggiunge i vittoriosi, e il preannunzio del trionfo che li aspetta a Roma: « Balbo - Chicago. - Parte prima volo est andata benissimo così come doveva essere stop L'interesse ed il plauso non solo italiani ma universali hanno accompagnato te e la tua ardita centuria stop Ora non disperderti nelle feste, ma pensa al ritorno che preparerai colla solita diligenza in modo che macchine e cuori tornino felicemente a Roma per ivi conchiudere fra il popolo dell'Urbe la più grande impresa aerea dei tempi moderni. A Noi! — Mussolini ». Il Duce decide di perpetuare nei secoli, con un glorioso segno romano, il ricordo della superba gesta dell'Italia fascista, e* telegrafa a Balbo a New York : « Chicago avrà una colonna romana a ricordo incancellabile della grande impresa tua et della tua centuria alata. — Mussolini ». Mentre Balbo sosta a New York, ricevendo in manifestazioni grandiose l'omaggio festoso dei connazionali e del popolo americano, Mussolini gli esprime il suo compiacimento per le accoglienze che ha trovato, ma pensa al ritorno. « Ed ora — gli dice in un telegramma — voglio sinteticamente trattare del tuo programma. Per prima cosa, ancora e sempre, impazienza niente ed assoluta distensione dei nervi. Nessuna preoccupazione di qualsiasi genere... ». In un successivo telegramma cosi gli parla del ritorno: « Sono molto contento delle grandiose manifestazioni di New rorh che tu e i tuoi camerati avete pienamente meritato- stop Est anche un trionfo politico stop Ho fatto sapere a. Parigi et Berlino che nel ritorno non ammarerai da quelle pari', stop Ritengo che Goering ne rimarrà dispiaciuto ma penso che non avrai preso impegni formali di andarvi stop Ora preparati senza impazienze colla massima cura al ritorno stop A Noi! — Mussolini ». La squadra spicca il volo da New York e un altro telegramma raggiunge subito Balbo a Shellac. Mussolini approva le decisioni circa la rotta di ritorno. « Rispondo tuo telegramma circa la rotta stop Sino al 10 agosto Irlanda dopo Azzorre stop Ho la certezza che quale si sia la rotta che dovrai seguire ti abbraccerò insieme con tutti i tuoi atlantici al Lido di Roma stop — Mussolini ». Elogi e consigi! A Terranova, la persistente avversità delle condizioni atmosferichecondanna Balbo e gli equipaggi ad una nuova estenuante attesa. Ed ecco intervenire il Capo, con un ammonimento che potrebbe apparire severo e che è invece paterno. Per la prima volta, infatti, nella chiusa detelegramma, l'« a noi » è sostituito da un « abbraccioti »/Telegrafa 1Duce: «- Rispondo ai tuoi telegrammi e ti confermo gli ordini che ti mandaad Orbetello stop Bisogna dominare i propri nervi et pensare alla conseguenza che un gesto avventato potrebbe avere stop Tu hai una centuria ai tuoi ordini et sotto la tua immediata responsabilità stop Bisogna saper attendere et gli elementi benigni finiranno per premiare l'intelligente pazienza stop Abbraccioti — Mussolini ». Passano altre giornate d'attesaLa rotta per l'Irlanda viene abbandonata e i preparativi si volgono ora verso quella per le Azzorre. Ma bisogna evitare precipitazioni: « Ora che hai definitivamente scelto la rotta delle Azzorre — telegrafa il Duce a Balbo — attendi tranquil lamente la giornata favorevole chsecondo le mie previsioni di meteorologo rurale non tarderà molto. Niente impazienze e niente fretta. L'importante è di arrivare tutti e beneed io sono sicuro che questo avverrà Ti abbraccio ». E dopo il meraviglioso balzo atlantico il plauso del Capo raggiunge immediatamente i vittoriosi a Lisbona« Un abbraccio per il tuo volo bellissimo da Terranova alle AzzorreL'incidente di stamane dimostra chla rotta delle Azzorre aveva le suincognite. Il trionfo romano Il telegramma prosegue lasciando a Balbo la scelta di una eventualtappa a Berre o a Marsiglia, e fi? sando il giorno e l'ora dell'ammaraggio al Lido di Roma. Così, dunque, il Duce ha seguito la Crociera aerea del Decennale. Abbiamo riservato per ultimo, chtale non è in ordine cronologico, itelegramma col quale il Duce annunziò a Balbo il trionfo che gli preparava Roma, perchè vibra in esso il motivo lirico di una strofe degna di esaltare la conclusione della mirabile impresa: « Ho letto il tuo dispaccio odierno stop Ripeto a te ed ai tuoi valorosi equipaggi il mio profondo compiacimento e affettuoso plauso stop La grande Patria fasciata è riconoscente a te ed ai tuoi compagne vi aspetta per tributarvi un'accoglienza degna di Roma stop L'Arco di Costantino che d'ora innanzi consacrerà il trionfo ai vittoriosi nelle grandi imprese di pace e di guerra che abbiano dato lustro alla Patria aspetta te e la tua centuria per iniziare quella che sarà poi la tradizione della Roma fascista ». Questo telegramma, che raggiunsBalbo a New York, quando, compiuta vittoriosamente la prima parte dell'impresa, lo stormo si apprestava ad affrontare la seconda, ha il tono squillante e marziale di una motivazione di ricompensa al valore sucampo. E* il Capo che, dopo aver ispirato e seguito attimo per attimo l'impresa, dopo aver confortato quotidianamente ì protagonisti dei suoi consigli, delle sue esortazioni, dei suoelogi, anticipando con la certezza chgli deriva dal suo spirito veggente dalla conoscenza degli uomini e delle cose, la vittoria ormai prossima e completa, decreta ai vittoriosi un trionfo degno di Roma, per esaltarin essi, oltre agli artefici di una gloriosa gesta, ì fedeli, audaci, paziente disciplinati servitori della Patria fascista.