Luigi Fagioli torna alla vittoria nella Coppa Acerbo

Luigi Fagioli torna alla vittoria nella Coppa Acerbo La contesa degli "assi,, del volante nel circuito di Pescara Luigi Fagioli torna alla vittoria nella Coppa Acerbo Il Duca d'Aosta e S. E. Starace assistono alla travolgente gara che è stata dominata dal duello Nuvola riCam pari - Il mantovano 2.° e Varzi 4.° - Il brillante successo dell'inglese Straight nella prova delle vetturette (Dal nostro 1 inviato speciale) Pescara, 16 mattino. La TX Coppa Acerbo, caratterizzata dal primo confronto tra le monoposto Alfa Romeo P. 3 e Maserati 3000 omo., si è risolta, dopo alterne ed appassionate vicende, con la vittoria imprevista di Luigi Fagioli. Diciamo imprevista, poiché gli attori principali dell'ardente contesa sono stati Campari fino all'ottavo giro con Nuvolari, questi con Campari fino al ritiro del « Negher » e, poi, solo Nuvolari fino all'undicesimo giro. Nel momento in cui il vincitore di tante battaglie stava avviandosi verso la méta ormai vicina, un incidente, di cui parleremo nella cronaca, lo costringeva a rallentare e ad arrestarsi in seguito davanti ai box. E' bastato U cattivo funzionamento dello snodo del cambio per carpire il successo ormai sicuro al campione che più lo aveva meritato per la sua brillante condotta di gara. La corsa è stata avvincentlssima. Per i primi otto giri l'attenzione intensa e vibrante della folla strabocchevole è stata attratta e conquistata dal duello ingaggiato, fin dalla partenza, da Campari e da Nuvolari. Dal momento in cui Campari era costretto a cedere il primato, il vantaggio che Nuvolari andava conquistando di forza e di audacia era un po' aumentato, ma non era tale da poterlo auspicare sicuro vincitore. Le cose stavano ben altrimenti e lo capì Nuvolari, il quale fu costretto a chiedere alla sua macchina quanto più questa poteva darò; e ciò non per vana audacia, ma per un giustificato timore di essere raggiunto da Campari, che gli stava dando la caccia con accanimento. Ribaltatosi il milanese, Nuvolari rimase padrone del campo. Al secondo posto passava Fagioli, l'altro pilota dell'Alfa monoposto, il quale aveva mantenuto costantemente la terza posizione ed aveva guadagnato terreno tanto su Campari che su Nuvolari. Crollo di « records » Sapete come la corsa è andata a finire. L'esito della Coppa Acerbo sembra fatto apposta per dare maggiore importanza alla corsa di Monza nella _ quale le due macchine e forse gli stessi piloti si troveranno nuovamente di fronte. Dalla contesa odierna una constatazione chiara e precisa è possibile trarre, e, cioè, questa, che le Maserati monoposto, trionfatrici del Gran Premio del Belgio, nella Coppa Ciano e del Gran Premio di Nizza, con il ritorno alle corse delle Alfa monoposto, indisturbate dominatrici nel 1932, hanno trovato delle avversarie degne di con tendere loro l'ambito primato. Il Circuito di Monza, al quale prenderanno parte entrambe le macchine che hanno dato vita e sostanza a questa classica competizione abruzzese, dirà quale delle due è la migliore in senso assoluto. I trecentosei chilometri del percorso, pari a dodici giri, sono stati compiuti da Fagioli in ore 2.9'25" 3/5, alla media oraria di Km. 141,856. Il record del percorso, detenuto da Nuvolari (Km. 139,829), è stato battuto. Non così può dirsi del record del giro, che rimane a Ntivolari, il quale, nel 1932, lo stabilì in 10'25" 2/5, alla media di km. 146,785. Per la cronaca, il giro più veloce è stato compiuto da Nuvolari in 10'31 e 4/5, alla media di Km. 145,299. Nel campo delle piccole cilindrate la vittoria di Whitney Straight sulla M. G. di 1100 cmc. è stata netta e meritata. La piccola vettura inglese, che tanti records di velocità detiene, ha compiuto una gara magnifica sd i quattro giri del percorso l'hanno vista sempre in testa, invano inseguita dalle Maserati di Barbieri e di Furmanik. Superba sotto ogni punto di vista la corsa compiuta da Cecchini su FiatBalilla, che ha marciato a più di cento chilometri all'ora. La minuscola macchina italiana ha compiuto un giro alla media di Km. 108,227. La folla ha lungamente applaudito e commentato favorevolmente l'ottimo comportamento della macchina torinese. In questa categoria tutti i records sono crollati; { vecchi records di Scoroni (Amilcar) sono stati largamente migliorati e ciò avvalora la prova compiuta dalla M. G. di Whitney. Ancfte chi è avvezzo allo spettacolo delle folle stragrandi delle città deve essere rimasto stupito davanti a quello offerto dalla folla, che, fino dalle prime ore del giorno, si è assiepata ed accalcata, varia rumorosa e gaia, lungo tutto il percorso dell'ormai classica competizione abruzzese. Treni specia- li da Roma, da Napoli e da altri centri hanno riversato in questa cittadina, che s'allunga inverosimilmente dando la impressione di esser più grand? di quello che è, gente da tutta Italia; migliaia e migliaia di automobili hanno invaso Pescara, dandole quasi l'aspetto di un immenso parco di automobili. Il Duca d'Aosta e S. E. Starace Alle 7 o 55' S. A. R. il Duca di Aosta, nella bianca divisa dell'Aviazione, giunge in auto accolto da applausi calorosissimi. Il Duca, che è accompagnato da 8. E. Acerbo, da S. E. Di Crollalanza e da- S. E. Teruzzi, compie in macchina il giro di chiusura del percorso, ovunque acclamato. Sono circa le otto quando S. E. Starace, accompagnato dalle autorità, fra le quali il comm. Chiavegattt, Capo dell'Ufficio Stampa del Partito, fa il suo ingresso sul circuito. Con passo bersaglieresco egli percorre tutto il fronte delle tribuno e si spinge sul rettilineo fino ai posti popolari nereggianti di folla che improvvisa ripetute entusiastiche acclamazioni. La macchi-lui che reca il Duca d'Aosta torna da Silvi. L'Augusto Principe percorre, poi, a piedi un tratto del circuito accompagnato dal Segretario del Partito e da un numeroso gruppo di autorità. Notiamo S. E. Acerbo, S. E. Di Crollalanza, 8. E. Teruzzi, l'onorevole Parisio, Commissario del Governo al RACI. il Prefetto di Pescara e quello di Chieti, il Segretario federale di Pescara e di Chieti; il comm. Chiavegatti, il comm. Klinger. La partenza alle piccole cilindrate viene data da S. E. Starace, e prima del « via » 8. A. R. il Duca d'Aosta ed il Segretario del Partito passano in rivista le macchine che si sono schierate su tre file. I motori sono avviati; alle 8,40 B. E. Starace abbassa la bandierina; la M.G. di Whitney Straight con spinta fulminea prende il comando del gruppo. A Cappelle il primo è l'inglese, seguito da Barbieri, mentre terzo è Furmanik; i tre compiono il primo giro e passano a pochi secondi l'uno dall'altra. VA mUcar di Durel, invece, si ferma ai j box e dopo cinque minuti riparte. L'ai- e o a . , i l . ò a ì è a a e a a a s e toparlante annunzia, intanto, la media del primo giro: km. 119,917. A Cappelle Straight è ancora primo, seguito vicinissimo dalla Maserati di Barbieri; a Montesilvano tra il primo ed il secondo non vi sono che cento metri; al secondo passaggio Straight ha un vantaggio più netto; si tratta sempre di secondi, però; terzo passa Furmanik e quarto Malaguti; le posizioni sono rimaste, pertanto, immutate. Straight ha compiuto il secondo giro alla media di km. 122,726. Vittoria inglese Terzo giro: si spera ancora in una vittoria di Barbieri, ma l'inglese passa ancora primo. A 14" ecco Barbieri e, a 25", Furmanik; quarto è sempre Malaguti, che ha riguadagnato terreno. Le macchine stanno ormai compiendo l'ultimo giro; le posizioni sembrano irrimediabilmente decise e solo un miracolo potrà dare la vittoria alle macchine italiane che inseguono decise ed ostinate la piccola vettura inglese di Straight. Ma il miracolo non si avvera; all'ultimo giro Straight è ancora avanti a tutti e la folla lo applaude trionfatore. Dopo 12" ecco la rossa macchina di Barbieri, che viene fatto segno, anche lui, ad acclamazioni calorose. Terminata la corsa delle piccole cilindrate, i concorrenti della massima categoria incominciano ad entrare nella pista. Le prime a prendere posto sono la Maserati monoposto di Nuvolari, la Bugatti della signora Belle Nice, l'Alfa monoposto di Campari e la Bugatti di Lord Howe. L'inglese è in tuta azzurra, basco turchino con visiera di celluloide. Ecco il « Negher » ricino alla sua macchina); braccia di acciaio sui fianchi, casco bianco, egli osserva tran, quitto e sorridente il meccanico intento ad ascoltare le pulsazioni del motore. Nuvolari, la cui macchina reca il numero 52, è 42 guardatila. Alle 9,40 il Duca d'Aosta si avvia al nastro di partenza accompagnato da S. E. Starace, per dare il « via ». L'ingresso in pista del Duca è accolto dalla Marcia Reale; l'Augusto Principe atte acclamazioni della folla risponde salutando romanamente; poi passa in rivista lo schieramento delle macchine, soffermandosi affabilmente con Campari, Nuvolari e Lord Howe. Le macchine, che sono sedici, si sono aClegVrgpG((2SrTlaVsrpvtpfmsnldpNtadcèLroCFpèLmcgrsmtbfriCgmdresmn allineate su cinque file come segue: Campari (Alfa monoposto P. 3), Pellegrini (Alfa 2300), Lord Howe (Bugatti 2300), Dreyfus (Bugatti 2300), Varzi (Bugatti 2300), Taruffi (Maserati monoposto 3000), B. Robert (Bugatti 3000), Zehender (Maserati monoposto 3000), Hello Nice (Bugatti 2300), Ghersi Pietro (Alfa 2300), Nuvolari (Maserati monoposto 3000), ' Bernard (Maserati 1500), W. Grosch (Alfa 2300), Fagioli (Alfa monoposto P. 3) Siena (Alfa 2600), Borzacchini (Maserati 3000). Tra « Nivola » e il « Negher » I fotografi sono in agguato, mentre la radio lancia gli ultimi avvertimenti, Viene dato l'ordine di sgombrare la pista. I guidatori prendono posto nelle rispettive macchine. Siamo agli tritimi preliminari, che la folla segue con vivissima curiosità ed impazienza. I motori vengono posti in marcia; il Prìncipe abbassa la bandierina: uno scatto fulmineo, e Campari assume il comando della velocisima cavalcata. Primo passaggio: è primo Campari, secondo Varzi, terzo Lord Howe: ma non siamo che a pochi chilometri dall'inizio e le posizioni sono tutt'altro che delineate. Infatti, a Villa Raspa, è sempre primo Campari, lo tallona di già Nuvolari. Siamo al primo atto del tanto atteso confronto. La notizia suscita applausi da parte del pubblico che predilige « Nivola », il vincitore di tutte le corse. Nuvolari accelera e a Spoltore è primo; secondo è Campari e terzo Lord Howe. Al termine del primo giro i passaggi avvengono nel seguente ordine: 1. Nuvolari in 11'3" e 2/5; 2, Campari in 11'3" e 3/5; 3. Taruffi; 4. Fagioli; 5. Varzi. All'inizio del secondo giro primo colpo di scena: a Spoltore Campari, che è in vena di prodezze, supera Nuvolari. La notizia passa rapida come un fulmine tra la folla stupita e ammirata, che già pregusta la lotta fra i due grandi campioni. Intanto Robert si arresta ai box per noie al motore. Passaggio da Cappelle: è primo nuovamente Nuvolari seguito a duecento metri da Campari. Nuvolari ha accettato battaglia: vedremo, poi, come andrà a finire questa lotta accanita fra i due rivali. Terzo giro: il duello fra Nuvolari e Campari, tallonato da Taruffi, prosegue apertissimo. Nel tratto di salita la macchina di Campari riprendo parte dello svantaggio, mentre Nwvolari nel rettilineo riacquista terreno. Nuvolari e Campari, annunzia la radio, sono passati da Montesilvano; la media chilometrica si mantiene ancora bassa, ma non siamo che al principio. Dinanzi al¬ e à e o e le tribune passano quasi contemporaneamente Nuvolari e Campari, qualche secondo dopo c'è Taruffi. Le notizie si susseguono sempre più appassionanti. A Villa Montani Campari sorpassa ancora Nuvolari di qualche macchina. A Spoltore è ancora il « Negher » a tene re il comando seguito a ruota da Nuvolari. A Cappelle le posizioni non mutano. Si apprende, intanto, che Campori ha compiuto il terzo giro in 10'35" e 4/5, alla media di Km. 144,383. Il duello fra i due assi del volante è accanito ed avvincente. Al quarto giro Campari e Nuvolari passano contemporaneamente. Terzo è ora Fagioli che, dopo una vivace lotta, ha superato Taruffi; quinto è sempre Varzi. La lotta prosegue vivissima anche tra Fagioli e Taruffi. Il romano, però, non minaccierà più Fagioli, che gradatamente andrà migliorando la propria posizioyie. A Villa Montani Nuvolari ripassa al comando; a Cappelle è in testa ancora Nuvolari e secondo a 10" Campari. Si hanno, intanto, noti zie di Borzacchini: è fermo a Molino Delfico per guasti al motore. Borzacchini... in bicicletta Quinto giro: primo Nwvolari, segui to a trecento metri da Campari; il pi loti della Maserati ha acquistato un vantaggio maggiore; terzo è Fagioli, che coììtìnua a guadagnare terreno e quarto Taruffi. Tra i primi si lotta oc canitamente per guadagnare qualche metro. A Vitto. Montani, tra Nuvolari e Campari, non c'è che una macchina di distacco, ma a Spoltore è primo Nuvolari, seguito a cento metri da Campari; a Montesilvano il distacco aur menta a trecento metri. Al sesto giro, cioè a metà gara, Nuvolari aumenta il vantaggio e passa con circa ottocento metri di anticipo, pari a otto secondi. La radio, intanto, annunzia che Borzacchini è passato da Villa Montani in... bicicletta. Scherzi dei motori! Ecco i passaggi del sesto giro: 1. Nuvolari in ore 1,4'8" e 3/5; 2. Campari in 1,4'16" e 2/5; 3. Fagioli in 1,5*3" e 1/5; 4. Taruffi in 1,5'44" e 4/5; 5. Varzi in 1,6'57" « 1/5; 6. Dreyfus In 1,9*11" e 3/5; 7. Zehendsr in 1,10"9". A Spoltore passano: primo Nuvolari, secondo Campari. La lotta per il primato sembra ormai circoscritta a loro. Si cammina forte ora. Nuvolari ha concluso, infatti, il settimo giro alla media dì Km. 145,300. La radio annuncia che il corridore Borzacchini ha compiuto... in bicicletta il tratto Villa Montani-Pescara alla media di Km. 32,200, e si avvia a tutta velocità verso il traguardo. Badate un po' com'è il pubblico: ora tutta la sua attenzione è rivolta a Borzacchini... che non arriva mai. e i . A e o ri è , e , e è a o n , e e e i r Nell'attesa di Borzacchini passano Ntivolavi e Campari: il distacco è pressoché identico; terzo è Fagioli, che riguadagna inesorabilmente terreno, tanto sul primo che sul secondo. Ecco i passaggi dell'ottavo giro: 1. Nuvolari in ore 1.25'13" 4/5; 2. Campari in 1.25'30"; 3. Fagioli in 1.26'16" e 2/5; 4. Taruffi in 1.27'45" 4/5; 5. Varzi in 1.29*7" 2/5; 6. Dreyfus in 1.31'35" e 2/5; 7. Zehender in 1.33'54"2/5; 8. Lord Howe in 1.35'35" 1/5. Due colpi di scena Nono giro: transita primo Nuvolari; la folla attende di attimo in attimo la rossa macchina di Campari: passano cinque, dieci, trenta secondi: nulla' Dopo 1*10" arriva, invece, Fagioli. Già si comincia a temere chissà che guaio: invece l'altoparlante annuncia che Campari si è dovuto arrestare tra Villa Montani e Spoltore per guasto alla ruota. Peccato! E' un grande campione che deve cedere il campo e la folla rimane profondamente delusa. Terzo è ora, Taruffi e quarto Varzi, ormai tagliati fuori dalla lotta per la conquista del primato. Mancano soli tre giri dalla fine, e il magnifico comportamento di Fagioli fa nascere la speranza che egli possa prendere il posto finora tenuto con tanta baldanza dal « Negher », che contralta il primato al campione imbattibile. Al decimo giro, Fagioli guadagna 2/5 a Nuvolari, che fra rallentato alquanto: la sua marcia sembra ormai sicura ed incontrastata, tanto che c'è chi pensa che non sia necessario che Nuvolari chieda alla macchina uno sforzo eccessivo : invece la verità è ben altra! Nuvolari ha troppo chiesto atta sua Maserati, che non gli risponde più come all'inizio. Notizie di Campari: la macchina, per un guasto alla ruota, ha paurosamente sbandato, il pilota è svenuto, riportando lievissime contusioni nella caduta. Dopo un poco, però, Campari ha riacquistato i sensi e si è messo tranquillamente a fumare. Niente di grave, dunque... Decimo giro: colpo di scena. Si attende, come è logico, il passaggio di Nuvolari e, invece, il primo a giungere è Fagioli. Stupore detta folla: che ne è di Nuvolari1! Questi, dopo circa 14", si arresta davanti ai box: il giunto del cardano, per un guasto, si è eccessivamente riscaldato ed ha bisogno di rinfrescarsi un po'. Nuvolari riparte quasi immediatamente. Siamo alla fine di questo meraviglioso dramma sportivo: dopo più di 300 Km. la vittoria si risolverà in volata, come già accadde allorché Varzi trionfò in una precedente edizione di questa superba contesa. A Villa Montani passa primo Fagioli, secondo è Nuvolari che si è buttato come un pazzo nella drammatica rincorse); ma la Maserati, malgrado la disperata energia di Nuvolari, non risponde piti alla volontà del suo guidatore ed inesorabilmente perde terreno di fronte all'Alfa di Fagioli, che procede nel suo cammino ver. so l'ambito trionfo. Dodicesimo giro: Ecco Fagioli, sorridente e felice come un bimbo, pas-'sare sotto il nastro di arrivo fra Zo|scrosciare fitto fitto degli applausi. Appoco più di due minuti giunge lo sfortunato Nuvolari, anch'egli acclamatoged a circa 100 metri il bravo Taruffi. La corsa è finita. FILIPPO MUZI. iI l LUIGI FAGIOLI