Oggi si iniziano a Parigi i campionati ciclistici del mondo

Oggi si iniziano a Parigi i campionati ciclistici del mondo Raduno di "assi,, del pedale per la conquista della maglia iridata Oggi si iniziano a Parigi i campionati ciclistici del mondo Ogggp— ' —i io di-scena per primi i velocisti - L'attesa maggiore è però per la gara su strada che si correrà lunedì - E' Bertoni il più forte degli azzurri? telegramma di S. E. Starace: « Sono sicuro che I campioni italiani con slancio e disciplina fascista difenderanno i tifjll conquistati in Roma» Parigi, 11 notte. | Rapidamente esaurita la discussicisullo scarno ordine del giorno di 9l congresso dell'Unione ciclistica emozionale che giustifica l'annuaviaggetto — con relative gite, Mchetii, festini — di una cinquan¬ Gta, Mattcini, Steffes, Majerus, Dinkelkamp, non improvvisamente trasformabili in velocisti puri JAnari e Ridili, ritengo che il titolo sarà conteso agli otto uomini che ho nominato sopra, che dovrebbero comporre le quattro coppie per le simifinali. s ina di delegati atte spese détte ri* yépettive federazioni, la maggior parma dei quali potrebbe benissimo starr quattro giornate nette^qualx molM «opportunamente l'Unione velocipediif-ittica francese ha concentrato la dij&puta dei cinque titoli mondiali e sa■Bnno di scena i velocisti, ventiquat•7%ro professionisti e trentacinque difettanti, che saranno selezionati fin : fche ne rimarranno quattro per ogni ''.categoria; saranno, cioè, disputate .domani le batterie, i repechages, gli ottavi e i quarti di,finale; domenica I si correranno le semifinali e le finali, 1 che daranno i due primi nuovi cam\ pioni e si correranno le prove di qua! Uficazione per la finale degli stayers. /issato per martedì, giornata di chiusura, mentre lunedisaràdediòato alle due corse su strada. Attività intensa Le gare, quindi, si succederanno senza interruzione e i commenti alle une si fonderanno con le previsioni ?ier le altre) saranno, insomma, quatro giorni di intensa, ininterrotta attività dei campioni del pedale, da quelli dello scatto folgorante a quelli del lungo, duro, sfibrante sforzo e agli acrobati del rullo lanciati ad ottanta all'ora. Sarà la festa di ferragosto, la gran parata estiva della bicicletta, in cui te folle parigine potranno soddisfare tutti i loro gusti ciclistici, magari... cuocendosi alla canicola del Parco dei Principi e di Montlhéry. Ho già detto l'altro giorno che la pista non ci è larga di promesse, per quanto quest'anno la situazione si presenti per noi meno disperata, imperniata su tre uomini che rispondono ai nomi di Martinetti, Mozzo e Giorgetti. L'ex-campione del mondo dei dilettanti milita da sette anni nel campo professionistico, nel quale, pur affermando a tratti doti ai in discutibile classe, non ha risposto appieno alle speranze su di lut fondate all'epoca della vittoria di Milano. Tutti i grandi velocisti di quest'epoca sono stati qualche volta battuti da Martinetti ma egli non ha mai avuto un periodo di assoluta superiorità e ha alternato i successi più clamorosi agli smacchi più sconcertanti. Questa irregolarità del piccolo, ma robusto velocista italiano è il frutto di un regime di vita e di un sistema di preparazione che non eccelle per serietà di propositi e forza di volontà. Se Martinetti avesse la metà della coscienza del proprio valare, dell'orgoglio e della tenacia di un Michard, a quest'ora sarebbe già stato campione del mondo anche della categoria superiore. Non mi nascondo che così lungo periodo di spreco di mezzi fisici possa averli imme diabilmente menomati; ma non è da escludere che un'aocurata preparazione li abbia portati alla condizione di massimo rendimento; che, cioè, Martinetti si presenti a questo campionato netta sua miglior forma. In tal caso Vitaliano può aver qualcosa da dire fra gli astri, più luminosi della velocità. I più quotati velocisti Chi sono costoro t A Michard, Falck Banten, Engel, che si possono considerare non della vecchia ma del l'ormai anziana guardia, vanno aggiunti i più giovani Gérardin, Scherene. Cesena e il campione dei dilettanti del 1932, il tedesco Hichter. Ormai in netto deolino Faucheux e Moeskops;; su di una linea di classe in feriore, Chapalain, Bergamini, Malatesta, gli olandesi, il polacco Seamo- eneMicrs essere, cioè, i vittoriosi della selezione di domani. Solo dotte prove che essi forniranno e in base atte evenMa)l sjnèpitte^ che tàì esclusi, sulla càrjà vpjrdvìio dare aUè^i.SlSg'iXKe rprevisronl/ff^ÒWflWnT) formulare-più fondati giudizi sugli uomini che disputeranno le prove decisive. A rigor, di termini, il pronostico si presenta per noi più aperto per quanto riguarda i diiettanti. Non è stato Mozzo il secondo campione dei mondo a Roma? Solo Richter Io ha battuto un anno fa, e il tedesco\quosta volta non sarà più suo avversario; egli, per contro, ha regolato allo Stadio romano quel Wegelin che si presenta anche quest'anno come uno dei più seri pretendenti al titolo, e il tedesco Frack, che fu una stella nel campo dilettantistico. I più pericolosi avversari dei nostri dovrebbero essere i francesi, che costituiscono un quartetto di vrim'ordine, i danesi, specialmente Cristiano Andersen, l'olandese Van Egmond, il tedesco Merkens, il belga Godefroid, lo svizzero Wegelin- t l'austriaco Dusilca. Data la scarsez za di incontri internazionali fra i migliori esponenti del dilettantismo e i. progressi che i giovani possono fare da un anno all'altro, sarebbe azzardato scingere troppo oltre un pronostico alla vigilia dette prime prove. Ho ferma fiducia che Mozzo, che pare abbia riacquistata tutta la padronanza dei suoi mezzi dopo la caduta di Parigi, entrerà a far parte del quartetto che disputerà le semifinali; nè si deve disperare che un posto riesca a conquistarlo anche Polo, per quanto la cosa si presenti tutt'iUtro che facile. Il fatto di correre in casa propria,-dinanzi alle proprie folle, renderà i francesi particolarmente temibili. Fra ventiquàttr'ore potremo dire se.ci rimane aperta la via, e quanfè larga, alla conquista di un titolo che sarebbe il viù potente incentivo alla rinasoita del ciclismo su pista in Italia. Cosa può fare Giorgetti? Per il mezzofondo dietro motori ogni nostra speranza è fondata su Giorgetti; non basterà, infatti, all'estroso Bresciani la buona volontà e la poca esperienza per distinguersi fra. i grandi specialisti del rullo. Ma anche il compito del più volte campione d'America sarà quanto mai difficile. Giorgetti non è più giovane e non si trova certo nel periodo a? scensionale della sua carriera ai stayer. L'italiano ha avuto qualche volta ragione nelle sue esibizioni europee di coloro che saranno i più seri candidati al titolo; ma si tratta di affermazioni sporadiche, che non autorizzano a credere in una sua superiorità assoluta; nessuna delle prove classiche dell'annata è stata suo appannaggio; si può arrivare.a concedergli tutte le vossibilità, noti i favorì del pronostico, nonostante l'indubbia classe e il privilegio di un ottimo allenatore. La maglia iridata difficilmente potrà sfuqqire alla Francia, ohe ha in Lacquehay, Pail lard e Graesin tre uomini ognuo de' quali vuò aspirare al titolo; i tede schi Metze e Moeller, l'olandese De Graaf, il belga Winsdau, l'inglese Grant e il nostro Giorgetti si contenderanno l'onore di entrare in finale. In riassunto, è la Francia che ha le maqqiori probabilità di prevalere nel complesso delle prove su pista, nessuna di esse essendo chiusa alle possibilità dei suoi atleti. Tale prevalenza di risultati non potrebbe stupire nessuno: GIUSEPPE ambr0s1nl Nscvddrs(Tpl(paBzvtasgpcpsisizrvGnv—smmcLvlp lti tt détt rirtrada. essere cioè i vittoriosi d