Balbo decora gli atlantici dell' insegna di "Aviatori transoceanici" mentre l'Urbe prepara per sabato gli onori del trionfo

Balbo decora gli atlantici dell' insegna di "Aviatori transoceanici" mentre l'Urbe prepara per sabato gli onori del trionfo Balbo decora gli atlantici dell' insegna di "Aviatori transoceanici" mentre l'Urbe prepara per sabato gli onori del trionfo Lisbona, 10 notte. Alle ore 11,30, agli equipaggi della Seconda Squadra aerea atlantica disposti in quadrato nel cortile dell'albergo, il generale Balbo ha rivolto le seguenti parole: —« Nel momento in cui stiamo per compiere l'ultima tappa del nostro raid saluto la Patria e il Duce. Noi andiamo verso Roma. E' inutile ricordare ad un italiano ciò che questo significa. La nostra Crociera ha portato molto in alto i colori italiani. Questa impresa può essere superata, ma io sono sicuro che se qualche altro realizzasse un raid più clamoroso noi saremmo immediatamente capaci di sorpassare tale prodezza ». Terminando, il generale Balbo ha gridato: « Per la Patria, per il Re e per il Duce ». E con una sola voce gli equipaggi hanno risposto: « A noi!'». Il generale Ba^bo ha consegnato quindi a tutti i membri degli equipaggi che per la prima volta hanno trasvolato l'Atlantico le.insegne delle « Ali di aviatori transoceanici ». Passando tra i ranghi egli ha appuntato le insegne, ha stretto la mano agli ufficiali e li ha abbracciati. Ai sottufficiali ha consegnato le insegne nel relativo astuccio. H generale Balbo ha poscia dichiarato: « Voi dovete raggiungere i vostri apparecchi, che bisogna verificare e pulire per l'ultima tappa. A bordo di ogni apparecchio resterà un ufficiale ed uno specialista ». Il generale Pellegrini ha preso a sua volta la parola per illustrare brevemente le istruzioni del Capo della squadra. (Stefani). Tutta Lisbona intorno agli atlantici Lisbona, 10 notte. Dopo le due rapidissime tappe che li hanno portati in poco più* di 36 ore dall'America del Nord alle rive del Tago, i trasvolatori dell'Oceano hanno potuto gustare oggi la gioia ineffabile del riposo guadagnato attraverso la grande vittoriosa fatica. Una amorosa premura aveva circondato il sonno dei piloti durante tutta la notte; gente di tutte le classi sociali, borghesi, ufficiali, popolani si affollava e si rinnovava di continuo nel piccolo atrio dell'albergo ospitante gli ufficiali della Crociera domandando i particolari più diversi sul soggiorno della squadra, sui propositi per la partenza, sull'ora e il momento della giornata più opportuni per poter incontrare fosse pure solo di sfuggita il capo dell'armata aerea; e centinaia di personalità di ogni nazionalità e professione, adunantisi in questo piccolo ma denso emporio di traffici di tra continenti, si recavano a depositare il loro biglietto da visita accompagnato da parole di fervido entusiasmo per l'impresa italiana. Percorrendo, come abbiamo potuto fare nel pomeriggio, la città e i dintorni di Lisbona verso il palazzo presidenziale in una delle automobili che la Legazione ha destinato ai vari equipaggi, facilmente riconoscibili dal pubblico per il tricolore appuntato al radiatore, sì poteva avere la sensazione quasi palpabile di ciò che significa per il prestigio d'Italia questa grande affermazione di volontà di vivere di una Nazione, volontà che è la sostanza della Crociera. L'adunata degli equipaggi Fra le persone che hanno recato il loro omaggio al capo degli Atlantici figurano, oltre il Ministro degli Esteri portoghese Caeiro Da Slatta, il Ministro di Francia Jesse Curely e il Comandante Generale dell'Armata Teixeira Sarmento, anche il Capo delle squadre d'azione lisbonesi del partito socialnazionalis'ta tedesco Roberto Heidecke, il quale ha offerto al Ministro dell'Aria italiano uno stupendo mazzo di fiori legato con nastri con impressa la croce uncinata. Tanto il Presidente della Repubblica generale Cannona quanto il Capo del Governo Oliveira Salazar, avevano fino da ieri sera pregato il generale Balbo e i suoi ufficiali di accettare un banchetto in loro onore, cui dovevano assistere le più alte personalità politiche, militari e letterarie della Capitale. Ma il Capo /iella Squadra aerea ha risposto subito di dover declinare tali inviti in seguito all' incidente occorso ieri durante il difficile decollaggio da Punta Delgada, che ha costato la vita al tenente Squaglia. E perciò le cerimonie che dovevano svolgersi oggi sono state ridotte a più stretti limiti o per meglio dire tutte soppresse salvo il ricevimento di S. E. Balbo e del suo Stato Maggiore da parte del Capo dscdqpn l o r l o o dello Stato, onde togliere loro qualsiasi carattere festivo. Ma se le accoglienze trionfali che il successo della Crociera meritava hanno subito questa forzosa mutilazione, i valorosi equipaggi* hanno avuto un covipenso ben superiore, la soddisfazione cioè di aver ben servito la Patri-i, nell'elogio che ha rivólto loro stamane S. E. Balbo nel corso di una suggestiva cerimonia strettamente militare e intensamente italiana che si è svolta all'albergo dove alloggiano i cinquantaquattro ufficiali della Crociera. Più che di una cerimonia, si è trattato appunto di una semplice udunata militare. Nel cortiletto dell'albergo, S. E. Balbo ha riunito tutti i componenti gli equipaggi della Squadra e, dopo essersi assicurato della loro perfetta tenuta fisica e morale, ha rivolto loro brevi esaltanti parole. Un triplice alala all'Italia, al Re, a Mussolini lanciato dagli aviatori ha chiuso le sobrie parole del Capo. Poscia questi, chiamati uno ad uno i membri degli equipaggi, ha appuntato al petto di ciascuno l'ambita insegna dell'aquila d'oro che premia il merito aeronautico insieme ni piccolo distintivo formato dalla lettera « A » che servirà d'ora innanzi a contraddistinguere coloro che parteciparono alla gloriosa impresa atlantica. Il Ministro ha abbracciato ciascun aviatore e per ciascuno di essi ha avuto speciali parole di gratitudine, di elogio e di affetto. La riunione ha così avuto termine e Balbo si è recato nel salone principale dell'albergo dove più tardi ha proceduto a singoli rapporti, riunendo successivamente per gradi i suoi collaboratori. io con Cannona Dopo la colazione che-ha riunito di nuovo tutti gli atlantici in un ambiente cordiale di fraternità d'armi, S. E. Balbo, Pellegrini, Longo, Cagna, secondo pilota dell'apparecchio del Ministrò, sono partiti insieme ai nostri rappresentanti diplomatici a Madrid, a Lisbona, 'alla volta di B'elem, paesello situato in incantevole posizione sulla riva destra del Tago, ove sorge il palazzo estivo del generale Carmona. Fatti segno a vive manifestazioni di simpatia della fólla durante il tragitto, Balbo e il suo Stato Maggiore sono stati introdotti al loro arrivo nell'appartamento presidenziale. Il Capo dello Stato, che, con simpatico pensiero, aveva fregiato il petto del Gran Cordone Mauriziano di cui è insignito, si è fatto incontro al Ministro, che ha abbracciato con effusióne esprimendogli con parole cordialissime il suo entusiasmo per la meravigliosa impresa dell'aviazione italiana- Il colloquio fra il Presidente Gaimona e il generale Balbo è durato circa venti minuti. La comitiva ha fatto quindi ritorno all'albergo. Frattanto la ressa dei visitatori era andata crescendo. I capi dell'Aviazione portoghese, colonnello Cifka Duarte direttore generale dell'Aeronautica, il colonnello Ribeiro Da Fonseca, comandante del Gruppo delle Squadriglie di Campo da Amadora, il maggiore Pinheiro Correia, comandante del Gruppo da bombardamento di Alberca, i capitani Costa, Pedrosa, Gouveia ed altri hanno recato anch'essi il loro saluto a Balbo che, appena li ha visti, nella hall è andato cordialmente loro incontro. Cifka Duarte ha elogiato soprattutto il merito dei piloti e il valore dell'industria italiana delle costruzioni aeree terminando così: « Vostra Eccellenza nel toccare la terra portoghese esclamò: Ecco Lisbona!; noi esclamiamo con uguale gioia: Ecco Balbo! ». « Siamo assai grati della vostra accoglienza di camerati — ha risposto Balbo commosso —; ho per il vostro glorioso Capo Coutinho, mio caro amico, una venerazione senza limiti. Faccio i voti più sinceri per l'avvenire della gloriosa Aviazione portoghese ». I più bei nomi di Gasiiglia Nel piccolo centro italiano costituito nell'albergo dai nostri ufficiali e nei corridoi affollati di gente di ogni Nazione, un volto dalla giovane sagoma romana spiccava, mescolali do all'insalata degli idiomi la sonorità castigliana del suo linguaggio era Alfonso Borbone Principe di Squillace, cugino dell'ex-Re di Spagna, un aristocratico che, come ricordano i lettori, prese parte all'audace evasione dei monarchici relegati nelle arse solitudini di Villa Cisneros, sbarcando, in unione a ventidue compagni tutti nobili e militari, sulla costa portoghese di Cezimbra dopo quindici giorni di fortunosa navigazione; e aviatore peritissimo egli stesso. Ma anche numerosi altri protagonisti di quella drammatica avventura erano lì presenti: il colonnello De Benito, organizzatore principale dell'evasione e capo di un mi nvsvtmmiMrdsedsrsspnnevsctna i e i , a i nuscolo veliero mediante cui essa venne effettuata; l'aviatore Francisco Ansaldo; il colonnello Serrador, venuto espressamente a nome di tutti i profughi politici spagnoli; il marchese Camarines; il conte Retamoso, e altri nomi per cui è illustre il blasone di Castiglia; infine Miguel Morlan, costruttore di numerosi aerodromi spagnoli, anch' egli espulso dal Governo repubblicano. Tutti costoro, ridotti a povertà, portata con eleganza e con dissimulata fierezza, dalle successive implacabili confische che hanno privato alcuni di loro di ogni più modesto mezzo di sostentamento, avevano voluto riunirsi per un momento vicino a Balbo, per immergersi, fosse pure per poco, nell'aureola della grande impresa e nel fervore patriòttico che la ispirò e la guidò. Sui loro vólti si dipingeva la stessa soddisfazione e ne traspariva lo stesso,senso di vittoria che doveva animare i nostri vólti. Entusiasmo di popolo Stasera alle undici tutti i partecipanti alla Crociera hanno assistito alla Corrida straordinaria organizzata dal Municipio col concorso dei celebri toreri spagnoli Corrochano, Victoriano de la Sema e Pepe Amoros, nella piazza di Capo Petfueno in onore dei trasvólatori. Il pubblico, che gremiva l'anfiteatro, si è alzato in piedi ed è prorotto in una fragorosa acclamazione allorché Italo Balbo con il suo Stato Maggiore è apparso nel palco d'onore, e ha inneggiato all'Italia e a Mussolini. Domani altra giornata di riposo, prima della tappa finale del meraviglioso vólo che porterà, la Squadra atlantica al Lido di Roma. Come dicemmo ieri, guest' ultima tappa si svolgerà lungo il litorale portoghese e andaluso per Gibilterra e Patos, doride salpò Colombo, per deviare dopo le Baleari verso sud, tagliando in linea quasi retta verso le coste della Sardegna, donde le squadriglie punteranno su Róma. La tappa non è détte più brevi superando in lunghezza qu#H« «K ièri dalle Azzorre a Lisbona. Di conseguenza gli apparecchi dovranno partire pressoché cól carico massimo di benzina. Le condizioni atmosferiche sono tornate eccellenti e la visibilità è ottima. RICCARDO FORTE. Un telegramma dell'amm, Coutinho Lisbona, 10 notte. L'ammiraglio Coutinho, che si trova attualmente in Africa, Ha Inviato un telegramma al generale Balbo per felicitarlo della sua «magnifica prodezza». Il generale Balbo ha risposto che è molto spiacente di non aver visto l'ammiraglio a Lisbona ed ha ricordato che l'ammiraglio Cago Coutinho è stato il primo vincitore dell'Atlantico del Sud. Il generale Valle precede gli atlantici a Roma Lisbona, 10 notte. (F.) - Stasera alle ore 19 è ammarato con manovra brillantissima l'idroplano del servizio aereo RomaBarcellona, che ha eccezionalmente prolungato la sua rotta fino a Lisbona onde prendere a bordo il generale Valle, Capo di S. M. dell'Aeronautica, che alle quattro di mattina ripartirà per Barcellona proseguendo immediatamente per Roma. Le onoranze di Punta Delgada alla salma del tenente Squaglia Punta Delgada, 10 notte. Stamane alle 10,30, nella locale Cattedrale cattolica, hanno avuto luogo i solenni funerali del tenente Squaglia. Alla salma sono stati resi gli onori militari da parte della guarnigione. Durante la cerimonia tutti i negozi e uffici della città sono rimasti chiusi in segno di lutto. Alla Messa funebre hanno assistito tutte le autorità e il Corpo consolare al completo, che. poi hanno accompagnato la salma al cimitero, dove è stata provvisoriamente deposta in attesa del suo trasporto in Italia. Subito dietro il feretro era anche uno dei compagni dello Squaglia; il capitano Ranieri e un altro sono tuttora degenti all'ospedale, ma le loro condizioni sono dichiarate soddisfacenti. (United Press). Entusiasmo argentino Buenos Ayres, 10 notte. (S.I.A.) La Crociera del Decennale è oggetto degli entusiastici commenti di tutti i giornali argentini. Scrive La Nacion: «Col nuovo prodigioso balzo si può considerare compiuta l'arditissima Impresa del generale Balbo, ciò che costituisce il trionfo di un vasto e magnifico piano, il più audace e arrischiato che si sia tentato finora dalle forze aeree. Celebriamo questa vittoria dell'Italia, che è l'affermazione dell'energia e della volontà unite al genio della sua razza, fatto di alto idealismo e di superiore spirito realistico e pràtico nell'esecuzione. L'impresa, che hanno compiuto Balbo e i suoi compagni, costituisce un fatto straordinario nella storia delle conquiste dell'aria, cosi piena, negli ultimi tempi, di sforzi e sacrifici memorabili. Il rigore scientifico,' la disciplina, la stupefacente intrepidezza, che essa rappresenta, recano un invidiabile onor.e sulla stirpe italiana, sulla fazza latina.' cpcdmgvtfilslspsAvondlsn i L'attesa di Roma Roma, 10 notte. La seconda Squadra Atlantica, al comando del generale Balbo, compirà sabato la Crociera aerea del Decennale, ammarando all' idroscalo del Lido di Roma. ... Il magnifico spettacolo dell'ammaraggio potrà essere interamente goduto dalla immensa folla che converrà all'idroscalo, perchè sono state prese le migliori disposizioni affinchè il pubblico possa accedere alle due rive del fiume. All'idroscalo sono stati predisposti recinti, ai quali potranno accedere i possessori di speciali biglietti d'invito. Anche il pubblico non. munito di biglietto assisterà all'arrivo della Squadra Atlantica, sulla riva destra del Tevere, da un argine naturale privo di ostacoli che permette la veduta generale dell'idroscalo e da cui si godrà, quindi, la visione completa dell'ammaraggio. Quest'intima tappa sarà compiuta direttamente da Lisbona a Roma senza ammaraggi e rifornimenti intermedi. Intanto Roma si prepara febbrilmente ad accogliere gli Atlantici. Il saluto dell'Urbe assumerà il carattere di un trionfo. Ogni cuore vibra nell'attesa: ogni notizia riguardante gli Atlantici viene ad aggiungere nuova esca alla passione. Grafici riproducenti la linea della seconda Crociera del Decennale sono apparsi qua e là nei principali punti cittadini, e sono attentamente osservati da gruppi di persone che commentano gli sviluppi delle tappe. Fotografie e cartelli illustranti le figure del Duce, di Balbo e degli equipaggi spiccano in numerose vetrine di negozi; sono appese nell'interno degli uffici, mentre un'infinità di bandierine tricolori è posta in vendita in quasi tutte le edicole. Ognuno se ne rifornisce per sventolarle al momento dell'arrivo. Nel contempo, i primi accenni dell'imponente manifestazione si notano già fin da ora in questa trepida vigilia da una particolare vibrazione-delia folla, propria dell'Urbe, che percepisce idealmente l'awer •< ■*» l.o e si prepara a festeggiarlo in . a, perfetta armonia. Salvo dispoaiadonì imprevedibili, l'arrivo degli atlantici è atteso per le ore 18 di sabato pomeriggio. E poiché st.'prevede che le operazioni di ammaraggio dureranno, data In ristrettezza dello specchio d'acqua del Tèvere, circa un'ora, il corteo automobilistico si metterà in moto verso Roma non prima delle ore 17. Gli equipaggi, come è noto,, saranno ospitati, ciascuno, in un'automobile sulla quale spiccherà il relativo nominativo del primo pilota, quello stesso ch'è segnato su'ogni apparecchio. I preparativi in città procedono a ritmo accelerato. Squadre di operai sono state predisposte per l'addobbo di piazza Colonna. Altri operai sono intenti a collocare fasci di alloro dall'Arco di Costantino a piazza Venezia, mentre sulla facciata del Palazzo delle Assicurazioni, nella piazza stessa, speciali incaricati provvedono a sistemare un grosso grafico. L'Urbe sarà tutta imbandierata: balconi e finestre degli edifici pubblici e privati verranno inghirlandati con la bandiera nazionale. Non solo al centro, ma pure alla periferia sventolerà, dalle case operaie, il tricolore, in modo che l'esultanza appaia come-è, totalitaria, e tale da interpretare veramente l'esultanza del popolo romano, a cui si unirà spiritualmente, oltre alle falangi provenienti con i treni popolari da ogni città della' Penisola, tutta la massa del popolo italiano. Dal. Segretario del Partito alla Federazione dell'Urbe, dal Governatorato al Reale Aero Club è tutta una alacre, intensa opera organizzativa. Dal quadro generale ai minimi Darticolari. ogni cosa è vagliata e distribuita alla perfezione, perchè nessuna lacuna avvenga nel contributo di festa della popolazione dell'Urbe. Se, dunque, in città vengono pra/ticamente realizzate le disposizioni, non meno fervida e volonterosa c lDslrivsasmdcmsiltcd l'opera svolta nell'Aeroporto « Carlo Del Prete » al Lido di Roma. Sullo specchio d'acqua prospiciente lo scalo di ammaraggio della Società Aerea Mediterranea sono stati disposti i gavitelli per l'ormeggio degli idrovolanti. Quattro ampie tribune sono state innalzate nei recinti riservati alle autorità e agli invitati. In queste tribune prenderanno posto i membri, del Governo, le alte cariche dello Stato, il Corpo diplomatico accreditato presso il Quirinale, e le famiglie degli atlantici. Migliaia di spettatori potranno prendere posto in ampi e capaci recinti, mentre per la popolazione è stata anche riservata un'ampia spianata dell'Isola Sacra, che fronteggia lo specchio d'acqua dove ammareranno le squadriglie. All'interno dell'aeroporto, e presso la Torre San Michele sono stati predisposti autoparchi per le macchine delle autorità e degli invitati. Come è stato annunciato, allo sboc¬ co dell'Arco di Costantino, si disporranno le rappresentanze dei Giovani Fascisti, degli Avanguardisti e dei Balilla, che leveranno in alto i loro gagliardetti e le loro fiamme in modo da formare una galleria sotto la quale passeranno i transvolatori. Particolarmente suggestivo sarà il momento in cui le donne romane appartenenti a tutti i ceti, dalla donna dell'aristocrazia alla popolana, le madri e le vedove dei Caduti in guerra e per la Rivoluzione, offriranno fiori agli Atlantici rinnovando il gesto che consacrava i trionfi dei tempi eroici della storia di Roma. Quando la gloriosa centuria passerà sotto l'Arco, dall'alto del Palatino tuoneranno le salve di una batteria di cannoni e le campane del Campidoglio suoneranno a distesa, mentre echeggeranno i colpi di un fragoroso bombardamento pirotecnico e saranno azionate tutte le sirene. Poi'gli Atlantici proseguiranno sulla Via dell'Impero, tutta cosparsa di alloro. In Via dell'Impero sarà alzato il gran pavese delle navi da guerra, novità piena di significato per Roma, che per volontà del Duce è tornata al suo mare. Sul piazzale del Gianicolo, dì fronte al monumento a Garibaldi, sorgerà una grande scritta luminosa: DUX, che sarà visibile da ogni punto di Roma e dei dintorni, illuminando un'area di circa 1300 metri quadrati. Il sistema adoperato per questa illuminazione costituisce un'attraente novità. Le tre lettere saranno composte da fiamme vive, e assumeranno varie tonalità di colore per stabilizzarsi definitivamente in quello giallo oro. E' stato inoltre predisposto il programma di un grande spettacolo pirotecnico : fra l'altro, si avrà una indovinata simulazione dell'incendio del Palatino, oltre a numerose fantasie e a bombardamenti di grande effetto. 4. )