La Pro Vercelli anziana e gloriosa confida nel valore dei suoi giovani

La Pro Vercelli anziana e gloriosa confida nel valore dei suoi giovaniLE SQUADRE PER IL PROSSIMO CAMPIONATO CALCISTICO La Pro Vercelli anziana e gloriosa confida nel valore dei suoi giovani Vercelli, 8 notte. Serie incognite si prospettano all'orizzonte della più anziana Società del quadrilatero provinciale piemontese. Gli sportivi italiani saranno con noi, auguriamocelo, perchè l'inesauribile passione, tradizione gloriosa e fattore, qualche volta decisivo, nelle non insperate affermazioni, l'assista ancora, e renda cosi possibile alla vecchia «Pro» di conservare il suo rango, a fianco delle maggiori consorelle, anche se si dovesse addivenire, com'è probabile, ad una riduzione di quadri. Quod est in votis. Non si è ancora affievolita l'eco del le appassionate discussioni, che hanno preceduto e seguito la cessione di alcuni dei più quotati clementi « bianchi », che già il generoso animo degli appassionati vercellesi sussulta, s'accalora, e, nel « tifosi », s'inasprisce pen sando al prossimo Campionato. Facile esca a questo suo amorevole — qualche volta morboso — interessamento, non sempre inopportuno, alle questioni clie toccano direttamente i dirigenti del nostro massimo sodalizio sportivo, è la sveglia, che ha già chiamato a raccolta le ridotte file dei calciatori vercellesi. Le cessioni di Zanello e De Pettini Gli allenamenti si sono iniziati, nelle primissime ore mattutine, alcuni gior ni fa, sotto la vigile cura di Ara, al quale va e deve essere conservato l'appoggio più completo del buoni blcciolani, giustamente propensi a concedergli tutte le attenuanti, per rendergli meno gravoso 11 già pesante fardello, quello di valorizzare alla meglio l'esiguo numero degli elementi — e solo alcuni di classe elevata — sul quali gli è consentito poter contare. E' risaputo che la Pro Vercelli, da molti anni a questa parte, non ha più avuto dovizia di calciatori di grido: tuttavia nell'imminente stagione calcistica ne avrà meno che mai, che le cessioni di De Petrini e Zanello — a parte gli altri venticinque messi in lista di trasferimento — non potranno comunque, a nostro avviso, essere pienamente colmate. Ragioni finanziarle hanno consigliato 1 dirigenti vercellesi ad accettare le proposte della Juventus e del Torino. Le notizie, ufficiose e non, ci dicono che le due cessioni abbiano effettivamente fruttato alla Società L. 120.000 (pare che l'esclusione della Juventus dalla finale della Coppa d'Europa abbia pesato nei riguardi della Pro Vercelli per L. 5000); questa cifra è passibile di qualche aumento per la cessione, in questi giorni avvenuta, di Degara ai Vlgevanesi. Tale somma dovrebbe esser servita a tamponare le falle del bilancio annuale, provocato e dai minori incassi realizzati, nei diretti confronti con quelli della passata stagione, e, ancora, dal sensibile minor apporto degli associati, ormai ridotti ad un numero estremamente esiguo In rapporto a quello degli anni migliori. A parte queste cose di bilancio, è innegabile che molto, ss non tutto, dipende dalla potenza della squadra, ragione per cui ogni sforzo in proposito non sarà risparmiato da Ara, sul quale, purtroppo, se ne farà pesare tutta l'Immediata responsabilità. A lui, pertanto, sarà consentita, ne slamo più che certi, la maggiore possibile libertà d'azione, per cui il mandato di responsabilità andatogli potrà svolgersi con la migliore efficacia desiderabile. Ara avrà a disposizione un gruppo di circa venti giocatori. Nomi conosciuti, tutti passati al vaglio dello scorso Campionato; alcuni cari alla folla cittadina. Acquisti la Pro Vercelli non ne ha fatti. Le prossime settimane saranno da Ara dedicate, prima, ad un leggero allenamento di atletica per ridare ritmo ai muscoli; quindi, al gioco. In seguito verranno sperimentate le possibili più redditizie combinazioni di inquadramento, beneficiando dei confronti con squadre di categoria minore. L'« undici » troverà 11 suo assetto definitivo, salvo contingenze inevitabili, avanti che il campionato abbia Inizio, Gioverà al caso la fiducia che 11 pubblico deve accordare all'allenatore, scevra da ogni tendenziosa simpatia, astenendosi da ogni critica men che serena. In porta rivedremo volentieri Scansettl e Balossino sul cui valore non è lecito dubitare. Pedrale, riserva in pectore, sarà chiamato a rimpiazzare gli assenti. La difesa sarà imperniata su Dellarole, al cui fianco Baltaro vorrà affinare il suo gioco, frenando l'impulsività che i mezzi fisici spesso eccitano, si da evitare spiacevoli conseguenze per la sua squaura. Bredo, Lanino. Pretti potranno, se richiesti, esibirsi lodevolmente, non difettando In loro capacità e mezzi, ma solo quella confidenza che è frutto di costante allenamento al difficile ruolo. La squadra come è La linea di sostegno farà ancora perno sul generoso Ardissone, al quale saranno riservate, riteniamo, le partite più difficili. Traversa sarà il suo diretto sostituto e collaboratore. Questi gode dell'intera fiducia degli appassionati, che gli riconoscono intelligenza e accortezza nell'appoggio del gioco alle ali ,non è ancora un giocatore consumato, ma la passione non difetta in lui, per cui lo saluteremo presto come arrivato. Perottl, al caio, farà quanto basta per non dover rimpiangere gli assenti. Al lati riappariranno rigando, ormai completamente rimessosi, Lanino e Ferraris; qualche volta Giva. Blgando ci appaga: tecnicamente parlando, è ancora alquanto rozzo, ma è indubbiamente efficace, volitivo e generoso. Salvo imprevisti, la stagione 1933-31 dovrà vederlo salire non poco nella scala della notorietà. Lanino ha i pregi dell'atleta veloce e robusto; difetta alquanto di precisione e vorremmo si capacitasse essere sempre e ìolamente redditizio il passaggio fatto al... compagno. Fra gli attaccanti emergerà Piola. In lui convergerà la vigile attenzione degli avversari, e sarebbe gran male, pertanto, s'egli, non preparato, si lasciasse prendere dallo sconforto, dalla -•fiducia o, peggio, dal desiderio dell'inutile ritorsione. Sarà, come si suol dire, il più accentrato; buona ragione, quindi, per evitare ogni eccesso nel aribling, smistando tempestivamente ai compagni e prevenendo ogni pericoloso contatto. Come « arrivato » egli ha maggiori obblighi verso se stesso e verso la squadra che gli ha dato la notorietà. Siamo certi che egli non mancherà alla promessa. Ceruttl gli sarà degno compagno e di valido aiuto. E' un ragazzo già lanc'ato, che può fare e farà molto cammino. Meglio se sarà più accorto distributore di energie, evitando gli Inutili contatti cogli avversari, limitando la sua sfera d'azione, giocando e'scluslvamente sulla palla, affinando le sue capacità nello stop. In lui c'è la stoffa del realizzatore. Santagostino ritornerà al suo ruolo di ala destra, col proponimento di tenere con più costanza il suo po■*to, evitando gli spostamenti al centro, fatti con lodevole Intenzione di causa, ma spesso ragione di ritardo quando l'allungo in profondità lo tro- va assente. Vedremmo assai volentieri meglio amalgamare il suo gioco a quello del diretto compagno, col quale scambiare il posto ogni qualvolta l'occasiono si presenta propizia. Baiardo lo seguirebbe volontieri, da furbo matricolato come è. Questi dovrà misurare le sue forse, dando al suo stile penetrante il ritmo che i mezzi gli consentono. In questo caso potrà essere elemento prezioso; ne fanno fede le sue ultime esibizioni nel passato campionato. Casalino riapparirà all'ala sinistra. Ameremmo veder evitati certi atteggiamenti in lui, che possono anche far lubitare sulla serietà delle sue intenzioni. Sappiamo che è un errore di forma non di sostanza, comunque il pubblico non li gradisce. Troppe volte è generoso fuori tempo. L'aggressività ì fattiva se portata a fondo. L'avversario deve sentirne suggestione, altrimenti prende il sopravvento. Il suo sorriso, ad azione fallita, qualche volta non depone a suo favore. Atleticamente perfetto, egli deve Imporsi qualche sacrificio per ottenere dal suo fisico un rendimento adeguato. Se vuole può, e, potendolo, deve farlo. Zanetti, Barberis, Dellarole II e Gatti sono le riserve. Da loro noi ci attendiamo più assai che nella passata stagione, anche perchè ormai più maturi. E' certo che essi saran degni della fiducia che In loro i dirigenti hanno riposto. « E tu Pro-Vercelli t'affida al valore — Del forti tuoi figli dal bianco co'ore ». Lo ha dedicato l'ottimo papà di Ara, a noi, allora giovani, per le fortune della gloriosa Pro-Vercelli. Sia ripetuto oggi. GIUSEPPE MILANO. bvoLizcMhppUpdedItrv3pvvvrvp

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