Dalla meritala conquista inglese all'Incontro di qualificazione fra l'Italia e la Polonia

Dalla meritala conquista inglese all'Incontro di qualificazione fra l'Italia e la Polonia INTTERROTTA ATTIVITÀ' PER LA COPPA DAVIS Dalla meritala conquista inglese all'Incontro di qualificazione fra l'Italia e la Polonia La sconfitta della Francia ha chiuso un periodo nella storia del tennis mondiale? Dalle apparenze si potrebbe rispondere affermativamente. L'egemonia del tennis di Francia durava dal 1927: la... guerra dei sette anni può dirsi terminata e l'ultimo suo atto è stato quello della consegna dell'ambitissimo trofeo nelle mani degli Inglesi. Questi, del resto, erano stati oltremodo previdenti: due mesi fa avevano chiesto in prestito dagli amici francesi la Coppa famosa per esporla a Londra a scopo di beneficenza. Una volta riconosciuta la strada del Canale la Coppa Davis ha voluto di nuovo imboccarla sul serio e per conto mio. , Le cause di una sconfitta I francesi sono rimasti desolatlsslxni: erano talmente abituati ad assistere ogni anno alla importante finalissima ed a vederla concludere con la Immancabile vittoria nazionale con accompagnamento rituale di Marsigliese e congruo lancio di cuscini sulla terra rossa del campo < Roland Garros >, che questa volta non sanno proprio darsi pace. E' tutta una situazione che si capovolge. Per molti anni, e principalmente in derivazione del possesso della Coppa, Parigi è stata il polo di attrazione, la mèta di tutti 1 tennisti del globo: la capitale della nazione che detiene il trofeo diviene automaticamente la capitale del tennis mondiale. Quella stessa magnifica costruzione che è lo stadio tennistico parigino è stata realizzata in virtù del possesso della Davis. Possedere la Coppa significa, oltre l'onore sportivo ambitissimo, avere in mano un grosso e quanto mai redditizio affare. Portando a casa la Coppa i dirigenti del tennis francese hanno trovato dei milioni per costruire lo stadio; conservandola per si lunga serie di anni ha significato per essi rimborsare le ingenti somme anticipate e realizzare un guadagno non facilmente calcolabile ma di sicuro assai ingente. Giova notare, infatti che ogni anno, tra finale Interzone — che per regolamento deve essere giocata nella nazione detentrice della Coppa — e finalissima si accumulano svariati milioni .d'incasso, con orezzi d'ingresso che variano dai 20 ai 200 franchi per giornata di gioco. Adesso gli sportivi francesi, almeno I più accesi, danno la colpa della sconfitta a Borotra. Quest'anno infatti il « basco che rimbalza > è rimasto sordo ad ogni preghiera e non ha voluto saperne di giocare in singolare. Ma sarebbe bastata la presenza di Borotra a fianco di Cochet per trattenere la Coppa? Dubitiamo. Già l'anno scorso si era avuta una prova generale della partenza del trofeo. Gli è che il tennis francese è ormai giunto al termine della sua superiorità su quello delle altre nazioni; tale superiorità si basava sulla bravura eccezionale di quattro uomini che sembrava si fossero dati la parola d'ordine per trovarsi al loro massimo nello stesso periodo. Sparito anzi tempo, a causa di malattia, dallo sport attivo il più giovane : Lacoate, gli'altri tre sono andati soggetti, come tutte le umane cose, agli Inesorabili attacchi del tempo. Non è che "Perry "ed "Austin posseggano classe migliore di quella di Cochet: affatto! La ragione vera è che entrambi contano rispettivamente sei e sette anni di meno. Può l'Inghilterra far buona guardia alla Coppa? Ed ora che la Davis ha varcato la Manica, ceduta ormai e non più eonces sa in prestito dai francesi, questa è la domanda logica che si pongono tutti coloro che s'interessano ai casi ed'alle vicende dello sport tennistico. L'Inghilterra è pienamente al caso di difendere il titolo d'eccellenza duramente conquistato, ma... sino ad un certo punto. II tennis britannico, superato un grigio periodo di transizione, possiede oggi due assai forti campioni. Perry ed Austin sono però fortissimi ma non irresistibili. Il primo, pur possedendo mezzi fisici eccellenti, non ha un elevato rendimento di gioco a carattere di continuità; Austin, pur padrone di un giuoco completo e demolitore per la sua regolarità o precisione, appare fragile e a volte addirittura debole fisicamente. E' noto infatti che 1 dirigenti inglesi lo risparmiano ogni anno, proibendogli di partecipare a tornei e preparandolo esclusivamente per le battaglie di Coppa. A lume di logica, quindi, la Davis non dovrebbe tardare a riprendere la via dell'America. Forse gli inglesi potranno rimandare ancora tale eventualità, ma essa appare ineluttabile. Perchè gli Stati Uniti posseggono il lotto più formidabile di campioni. Vines non è una meteora e ancora può non aver raggiunto il suo massimo; Allison non è un vecchione e Lott e Van Ryn formano II più forte accoppiamento del mondo. E accanto a questi vengono su i rincalzi: i Manghi, i Gledhill; senza parlare dei giovanissimi, come gli Stoefen, I Parker, che a 18 anni si annunciano già formidabili. L'Inghilterra ha un compito assai duro a sottrarre la Davis alla cupidigia americana! Una riforma rientrata? La riforma del regolamento di Coppa Davis, che già avemmo occasione di annunciare, ha vissuto, come era facile prevedere, lo... spazio di un mattino, al pari delia celebre rosa di poetica memoria. L'innovazione, che aveva per scopo di rendere più scorrevole e più breve la disputa nella zona europea, la faceva divenire invece più complicata e più macchinosa con II risultato, ino] tre, d'imporre a molte squadre le deliziose fatiche di un torneo canicolare. I soloni di quel comitato di Coppa Davis che per molti anni, vale a dire per tutto il periodo in cui il famoso trofeo ha avuto legittima residenza a Parigli, funzionava appunto nella Ville lumière, ai sono accorti delle complicazioni del nuovo regolamento non appena si è profilato all'orizzonte il pericolo ohe la Coppa dovesse cambiare di sede. Sono sorte delle disoussdoini sull'interpretazione di un articolo dal regolamento con il risultato che il Comitato è stato -riunito con carattere a'urgenza. Una forte corrente era favorevole senz'attiro all'abolizione fin da quest'anno del torneo di qualificazione e questa volontà di tornare all'antico si è dimostrata attraverso la discussione e la relativa votazione. Per un solo voto di maggioranza la riforma si... è salvata; almeno .per l'anno corrente. II torneo di qualificazione già aveva avuto inizio e rimangiarsi senz'altro una importantissima decisione presa sarebbe stato disdicevole al buon nome del Comitato di Coppa Davis; il quale tiene tantissimo alla coerenza: caso Palmieri insegni. H paragrafo B dell'articolo 5 del nuovo regolamento contempla anche II caso (si era pensato persino a questo!) di una oaslOM europea battuta cdatsrspbl nella finalissima; la quale nazione avrebbe senz'altro, logicamente, diritto d'inviare la sua iscrizione alla disputa dell'anno seguente senza passale attraverso la laboriosa fatica del torneo di qualificazione. La riforma, cho almeno per il 1933 verrà mantenuta, permette l'amimisaione immediata alla nostra zona nelto. disputa dell'anno venturo delle 60le nazioni europee che nell'anno corrente sono pervenute alla semifinale; vale a dire, tanto per entrare nel caso specifico, deir..Jnghilterira e della Cecoslovacchia, dato che le altre due samlflnallste della nostra zona sono state due nazioni extraeuropee, cioè Australia e Giappone. Con la sua strepitosa vittoria l'Inghilterra si è esentata dalla fatica di giocare le partite dell'anno venturo, riservandosi soltanto per il Chollenge Round, ed il suo posto è stato preso dalla Francia, che è rientrata nei ranghi. Tutte le altre squadre d'Europa non giunte alla semifinale stanno gio- o a cando un girone di qualificazione che darà quattro semifinàliste, che saranno a loro volta le sole ammesse alla disputa del prossimo anno. E' quanto mai evidente lo stato di sperequazione che si è venuto a creare fra le Nazioni europee e non; queste ultime, anche regolarmente e sistematicamente battute ogni anno al primo turno, avrebbero sempre il diritto di iscriversi alla dispute susseguente, senza doversi sottoporre ad alcuna improba fatica. Tale girono eliminatorio, che sperabilmente sarà il primo ed unico della serie, verrà definito al più presto: il secondo turno dovrà esaurirsi entro il 20 agosto. Sono risultate iscritte 17 Nazioni che, all'estrazione a sorte, sono risultate accoppiate come segue. In alto del tabellone: Olanda-Rumenia, Italia-Polonia, Monaco-Svizzera, Svezia e vincente dell'unica partita di primo turno fra Belgio e Ungheria. In basso del tabellone : Norvegia-Jugoslavia, Austria-Spagna, Danimarca-Grecia, Germania-Irlanda. Tale girone, come si è detto, dovrà dare solo i quattro semifinalisti e perciò si arresterà subito dopo la disputa del terzo turno che, per la quasi totalità delle squadre, sarà praticamente il secondo. Dato che molte partite sono state già disputate, non bisogna davvero compiere troppi sforzi per divinare il futuro e predire che le quattro Nazioni che supereranno questi... esami di riparazione per potersi iscrivere alla classe superiore del 1934 saranno Italia, Belgio (o Svizzera), Austria e Germania. H Belgio si è spianato la via ottenendo un risultato di stretta misura contro 1' avversario più pericoloso che gli si opponeva: quello ungherese. La Svizzera dovrebbe battere i monegaschi e potrebbe poi eventualmente giocare qualche brutto scherzo alla rappresentativa belga. L'Italia e la Davis 1934 Nel quadro inferiore non vi dovrebbe essere motivo di sbagliare: Austria e Germania hanno i titoli per imporsi ai loro prossimi avversari. E cosi dicasi per quello che ci riguarda direttamente. La rappresentativa italiana dovrà superare due ostacoli che appaiono di proporzioni modeste: Polonia e Olanda, due incontri fuori casa, però, che potrebbero anche presentare qualche Insidia. Il primo ci vedrà impegnati il 4, 5 e 6 sui campi di Varsavia. La nostra rappresentanza, impossibilitato Augusto Rado per ragioni... grigio-verdi a recarsi all'estero, è stata formata con De Stefani, Sertorio e Taroni. Il torinese ultimamente ha giocato delle ottime partite e otte nuto dei significativi risultati. Ciò che meglio lascia sperare sulla sua forma e sulle sue odierne possibilità è che qualcuna delle sue più importanti, recenti vittorie è stata ottenuta per sette a cinque alla quinta partita. Ciò indica che il giocatore è finalmente giunto a padroneggiare i suoi nervi; in una parola a forgiarsi quel « temperamento > che aveva sempre formato la Bua principale debolezza. La prova imminente non dovrebbe quindi allarmarci. Con la Polonia abbiamo, infatti, pochissimo tempo fa, regolato un conto amichevole per cinque a zero, servendoci soltanto di Palmieri e di Sertorlo, vale a dire di una squadra di ripiego. Anche il giovane polacco Hebda, che a Parigi aveva destato molta impressione eliminando al primo turno il forte ragazzo australiano Vivian Me Grath, è rimasto battuto da entrambi i nostri rappresentanti Questo Hebda possiede però un colpo diritto lungo e velocissimo che è stato riconosciuto come uno dei migliori giù efficaci dHves sfoggiati allo stadio :oland Garros. D'altro canto neppure gli sportivi po lacchi appaiono troppo entusiasti della loro squadra, che, sembra, dovrà essere completata, oltre Hebda, da Tlocinockj e Stolarov. Superato con ogni probabilità questo primo scoglio, anche 11 secondo ostacolo, rappresentato dall'Olanda, non dovrebbe chiudere la nostra marcia. Il tennis olandese non conta elomenti di eccezionale valore e gli sportivi torinesi poterono due anni fa rendersene direttamente conto. Il solo Timmer potrebbe essere al caso di guadagnare un punto alla sua squadra battendo il nostro numero « due ». Salvo colpi eccezionali di sfortuna, che, speriamo, la sorte vorrà senz'altro risparmiarle, l'Italia giocherà l'anno prossimo nel torneo mondiale di Coppa Davis ultimo... modello. Occorre intanto guardare con attenzione alle partite di Varsavia, specie per quello che riguarda 11 nostro « doppio». Dato che a Rado verrà in avvenire di sicuro riservato l'incarico di giocare i < singolari », chissà che la coppia Sertorio-Taroni non possa venire assunta in... pianta stabile? Provando e riprovando.,. uMBg&iQ marni VERITÀ' PROVERBIALI: «Per un punto Merlin perse la Coppa!...». (Bis. di Barbara.)