Nuvolari e Barbieri vittoriosi nella Coppa Ciano

Nuvolari e Barbieri vittoriosi nella Coppa Ciano TRIONFO DI PILOTI E MACCHINE ITALIANI NEL CIRCUITO DEL MONTENERO Nuvolari e Barbieri vittoriosi nella Coppa Ciano Silvio, Campari, Lai e Furmanik ai pasti d'onore - Tutti i reco d battuti ( Dcil nostro Inviato speciale ) Livorno, 31 mattino. Per fortuna non c'è obbligo di de/imre sinteticamente le grandi gare auto- mobilistiche con un motto che ne riassuma la fisonomia, come si usa per i salon e per le esposizioni; sarebbe affai- serio ridurre a carattere unitario la complessa struttura della Coppa Ciano, una delle corse automobilistiche più complete che esistano. Essa è una spettacolare corsa di città, nel senso che oggi si usa dare ai nuovi circuiti svolgentisi in parte sui viali e tra le case delle città alla moda; è corsa tecnica, per le difficoltà del suo severo, tortuosissimo percorso e per le sue virtù collaudatrici e selezionatrici dei valori meccanici; è u)ia pura espressione di agonismi sportivi, perchè poche altre gare richiedono tanta abilità individuale nei piloti; è corsa di montagna, per le sue 164 curve, in saliscendi tra i pini e il bruno taglio delle propaggini apenniniche; ed è corsa lungo U mare che ieri ricordava la propria vicinanza, spruzzando ampiamente, nell'impeto della libecciata, lunghi tratti della strada litoranea. Tale varietà di caratteri spiega il successo, ormai tradizionale, dì questa manifestazione, vissuta da tre regioni con un entusiasmo e con un'affluenza di pubblico, che non nonno molti riscontri altrove. La Coppa Ciano, oggi alla sua tredicesima edizione, è il Gran Premio d'Italia Centrale; e i risultati tecnici, costantemente migliori, ogni anno ne giustificano l'universale favore. S. E. Ciano « starter > Giungendo alla rotonda dell'Ardenza, dove era posto U traguardo e dove s'innalzava la pittoresca città di legno per i servizi e per il pubblico, teme- vamo, ieri, di non poter registrare quell'abbassamento di records da noi pronosticato e divenuto quest'anno; a quanto pare, assolutamente di prammatica per ogni corsa che si rispetti. Soffiava, malgrado il cielo terso e azzurrissimo, un libeccio violento, che metteva a dura prova la solidità degli impianti e che sollevava, come abbiamo detto, spruzzi e ondate sulla via: condizioni tntt'altro che ideali per conquistare dei records. / fatti, tuttavia, hanno smentito i nostri timori: la constatazione è, di per sè stessa, il migliore elogio della gara. Mentre corridori e meccanici si af- follano attorno ai box per i preparativildella partenza, apprendiamo clic lord''Hoice non parte, per le ferite ripor-ìtate nell'incidente di allenamento, chella scuderia Villars si astiene, che la scuderia Capredoni fa partire il solo Ghersi, che Piate non si è presentato.]/ partenti si riducono, dunque, a 27,1di cui 19 nella classe maggiore e &\con macchine inferiori ai 1100 centi-[metri cubi. Tuttavia, data la partenza j*" linea pcr i oK dlie aruppi e dato ila notevole ristrettezza della strada in-,moiti punti, il numero non è affatto esiguo. Ci avviciniamo alle nuove Maserati monoposto, che rappresentano tecnicamente i numeri più interessanti della giornata: la 3 Zitri 8 ciftìidri di Nuvolari, già vittoriosa a Spa, e la nuovissima 2 litri 4 cilindri di Campari. Due gioielli finiti con la cura di macchine da esposizione. Notiamo il curioso assale, in parte a doppio T e in parte a sezione circolare piena, e i grandissimi freni idraulici con una speciale finestra di aerazione. Nuvolari, che sabato si mostrava piuttosto stanco della guida e accusava qualche callo alle mani, è soddisfatto c fiducioso. Addirittura allegro è Campari, che risponde con grandi cenni al pubblico, messo in ilarità dalla difficoltà di installare la sua considerevole mole nella minuscola macchina, che pare un giocattolo. Egli prorompe da tutti i lati fuor dello spazio assegnatogli dal costruttore. Il volante gli dà sulle ginocchia; come faccia a correre così compresso è un mistero. Di umor nero è, invece, Borzacchini: egli lamenta crampi di stomaco e ci dichiara di partite solo per onor di firma; infatti lo vedremo ben presto, dopo soli quattro giri, compiuti senza infamia e senza lode, fermarsi al box e farsi sostituire nella guida dell'Alfa 2600 da Tadini, che, a sua volta, si era arrestato al giro precedente per difetti di accensione. La partenza ai due scaglioni, infer-lvallati da quattro minuti, è stata data poco prima delle ore 16 da 8. E. Costanzo Ciano, presenti in tribuna, tra un pubblico folto, anche se non strabocchevole come gli altri anni, e tra tutte le autorità della provincia, S. E. Teruzzi, Edda Mussolini, l'on. Parisio, Renzo Castagneto, il comm. Tron e il comm. Giubilei della sede del Rad di Livorno, impeccabile organizzatrice, come sempre, della corsa. Nello scaglione delle maggiori cilin-, drate Nuvolari è in quarta fila. Tutti si chiedono come riusdrà, sulla strada co-l si stretta, a balzare in testa secondo il suo solito. La partenza è emozionante, » primi scattano veloci e si tengono affiancati. Il mantovano tenta di aprirsi un varco senza riuscirvi e, così, il gruppo scompare dalla prima curva. Tuttavia apprendiamo che a metà del primo giro l'inesauribile Tazio è già in testa a tutti con un buon vantaggio, seguito da Borzacchini, Due volte vittoriosa Il primo giro (Km. 20) è compiuto dai due assi rispettivamente in 14'1" e in 14'13". Terzo è Battaglia sull'Alfa 2300, quarto Campari, che ha trovato modo, a quanto pare, di assestarsi nel suo seggiolino e rivolge lieti cenni di saluto al pubblico che lo incita. Tra il secondo e a terzo giro la lunga tumultuante fila di bolidi rossi va sgranandosi (qualcuno è azzurro in ragione della nazionalità francese ieri rappresentata abbastanza largamente, ma non rompe la uniformità cromatica del gruppo, perché rimane prudenzialmente in coda...). Le classifiche al terzo giro danno Nuvolari in netto vantaggio su Borzacchini: 41' e 8" contro 42' e 12". Ai terzo posto si è fatto avanti Campari con 43' e 32", quarto è Battaglia, che fa quello che può con la sua non certo modernissima Alfa 2300. Seguono Brivia a un secondo, Minazzi, Cortese, Ghersi, Balestrerò. Taruffi, il vincitore della Coppa del Mare motociclistica l'altra domenica su questo atesso circuito, è in forte ritardo, per inconvenienti di magnete al primo giro. Egli riprenderà e inseguirà con una corsa bellissima, senza, però, riuscire a colmare interamente lo svantaggio. A metà gara (sesto giro) sono già ri tirati: Minazzi (Bugattì), pare per di /etto di candele, Tuffanelli (Maserati), Tadini, che poi, come si è detto, prosegue sulla macchina di Borzacchini, donna Vittoria Orsini (Maserati) e Vico (Alfa), attardato in partenza e scomparso fin dal primo giro. Nuvolari è sempre in testa con un, forte vantaggio, che ormai lo mette aVsicuro da ogni sorpresa. L'asso beniamino delle folle è in giornata luminosa: pur sapendo di avere ormai corsa vinta, si prodiga con ardore. Egli ha battuto al quarto ed al quinto giro, con l'identico tempo di 13'27" e 4/5, il re cord del giro e la sua media complessi- va a metà gara supera di parecchio Zolstesso record del giro. Il pubblico, pur''comprendendo che la lotta per il prima-ìto è decisa e che il resto della gara nonloffrirà fasi elettrizzanti, fila un gran tifo per lui e lo ricompensa del suo ge- lucroso contegno con grandi applausi a ]ogni passaggio. 1 Campari è sempre brillantemente \aecondo. La sua piccola due litri /a[miracoli: il corridore-baritono-peso jmassimo è. però, incalzato da Brivio, iche dopo una gara di attesa, ha co--, minciato ad accelerare e gira «miai in tempi poco lontani da quelli di Nuvo- lari. In mancanza di una lotta pcr il primato, il pubblico s'interessa di quel- la per il secondo posto e, quando, alsettimo giro, Campari passa tre se-condì dopo Brivio, tumultua, applaude, fischia, scommette. Quarto è Tadini, quinto Battaglia. Tra questi due si ac- cende, nella asconda metà dellti gara,un nuovo episodio combattivo: il Zut-nese, che vuol tener fede al suo no- me battagliero, guadagna sistemati- camente sull'avversario e pare che loraggiunga, ma, nell'ultimo giro, torna a perdere terreno e la classifica finaleno» muta Anche wH posti successivi le posizioni delineate a metà gara non subiscono spostamenti: unico fatto note- vo giro per guasti al motore della, suascono sposzamenn: unico jano nove-vole.il ritiro di Ghersi durante l'otta-l'ferati Bugatti. Si inscguono, cos'i, nell'ordi- ne, tra l'ormai scarsa attenzione del pubblico, Balestrerò, Cortese, e Fon- tana, che pure ha fatto una corsa re- gola-re e degna di encomio, Taruffi- Biondetti, Corsi, Pages e Ai?>ii«i. GUulUmi tre vengono fermati a gara in- compiuta per lo scadere del tempo massimo. Le cilindrate minori Jo gara nella classo fino a 1100 cmc, dove, pure, erano in gara numerose moccTiwie straniere, che avrebbero po- tuto... punzecchiare le nostre tre Ma- I risultati furono, anche qui, eccel- lenti : ausi, se un paragone fosse, pos- sibilo tra le piccole e le grosse cilin- _. . . drate, tra gli otto giri delle prime e i dodici delle seconda, diremmo che la corsa delle vetturette ci è apparsa anche più convincente. Unicamente come esibizione tecnica, però, e in grazia dello spìrito sportivo dei due indiavolati snedullsti Barbieri e Laudi, perchè la lotta è assolutamente mancata. , Quattro delle cinque macchine stranic re concorrenti in questa classe si riti l rarono quando già erano attardate: tre per guasti vari e la 8almson di Chambost per rovesciamento in curva senza gravi conseguenze. La sola Amìlcar di Dourel giunse al traguardo in tempo massimo con quasi mezz'ora di distacco dal primo. Non è, dunque, il caso di fare della corsa delle 1100 una storia che non ha. Barbieri e Laudi potevano offrirci un duello emozionante, data la manifesta identità della loro classe e delle singole Maserati, se i tre quarti di minuto perduti inizialmente da Laudi non si fossero trascinati con ostinata regolarità, giro per giro, attraverso tutta la corsa. Ben presto si comprese che le posizioni non sarebbero cambiate a quasi passò inosservato la lotta ingaggiata, invece, sulle frazioni di secondo per il possesso del giro più veloce rimasto, infine, a Barbieri con un forte miglioramento del record. Completa il successo della Maserati l'ottimo terzo posto di Furmanik, La giornata è stata trionfale per la Casa bolognese, che ha vinto entrambe le classi, ha collaudato nel modo più brillante la sua nuova due litri quattro cilindri, ha dimostrato in una cor* sa di notevole valore industriale che l'eccellenza della produzione italiana non riposa su un nome solo, su un prodotto fuori classe di una vecchia Casa specializzata, ma si permette anche il lusso di un saggio e patriottico criterio di rotazione. Questo il principale e più lusinghiero risultato della giornata livornese, che, coi suoi record battuti, col suo superbo successo di organizzazione, può passare nel libro d oro delle utili e memorabili manifestazioni sportive. Tripudiane accoglienze furono sor-, baie ai primi e, in modo speciale, «'{«.ll tende, a Nuvolari, die fu anche co-1stretto, appena smontato di macchina, a tenere un discorsetto alla radio. ALDO FARINELLI Le classifiche Classe oltre 1100 cmc. NUVOLARI TAZIO su Maserati, 3000 cmc, che ha compiuto i 12 giri del Circuito del Montenero, pari a complessivi Km. 240 in 2,45'8" 2/5, alla media oraria di Km. 87.198 (record ). 2. Brivio Antonio su Alfa Romeo 2600 cmc, in, 2,53'29" 4/5; 3. Cam' pari Giuseppe su Maserati, 2000 cmc, m 2,54'S" 2/5; 4. Borzacchini-Tadlni (Alfa-Romeo, 2600) in 2,54'58"; 5. Battaglia (Alfa-Romeo, 2300) in ore 2,56'25" 2/5; 6. Balestrerò (Alfa-Ro meo, 2300), in 3,0'39"; 7. Cortese su (Alfa-Romeo, 2300) in 3,1'52" e 2/5; 8. Fontana (Alfa-Romeo, 2300) in ore 3,1*54" e 1/5, (primo dei dilettanti); 9. Taruffi (Aifa-Romeo, 2300); 10. Biondetti (M. B.). Fermati fuori tempo massimo: Corsi (Maserati), Pages (Aifa-Romeo), Aiminl (Maserati). Giro più veloce: il quarto di Nuvolari in 13'27" 4/5, alla media di Km. 89.130. Partiti: 19; ritirati: Vico al l.o giro, Tuffanelli al 2.o, Minozzi e Tadini al 3.0 signora Orsini al 5.0, Ghersi al 7.0. Classe fino a 1100 cmc: 1. BARBIERI su Maserati, che ha compiuto gli otto giri del Circuito del Montenero, pari a Km. 160, in ore 2,1*38", alla media orarla di chilometri 76.704; 2. Landi su Maserati, in 2,2*32"; 3. Furmanik, su Maserati, In 2,16*15"; 4. Dourel (Amilcar) in 2,28'56". Gjr0 piu veioce: ji settimo di BarbierLj in 14.57.. 3/5 alla medla dl chilo- ^ g() 20? Partiti: 8. Ritirati: Marret e Jourdan al 2.o giro, Champost e Boucly al 4.o.

Luoghi citati: Brivio, Italia, Livorno, Montenero