Attiva sosta a Shoal Harbour

Attiva sosta a Shoal Harbour LA CROCIERA DEL DECENNALE Attiva sosta a Shoal Harbour I/"I=Rovi„ ha raggiunto la Squadra ■ ( Per marconigramma dal Shoal Harbour, 27 notte. Questa baja di Shoal Harbour offre un che di colore italiano, di paesaggio italiano dei laghi. Poiché prima di tutto essa sembra davvero un lago non soltanto pel fatto che dal punto dove i velivoli della Squadra aerea italiana sono ammarati nello specchio di acqua si vede completamente circondato della terra, chiuso nella terra, ma per l'aspetto stesso delle rive che sembrano assai più lacustri che non marine. E quello che ho chiamato colore italiano non è dato soltanto dalle bandiere che sventolano sugli apparecchi e sulla nave Alice, che qua abbi-amo ritrovata ad aspettarci, e sulle casette sparse alla riva adornatesi del tricolore per saluto all'Ala italiana vittoriosa dell'Oceano e reduce dai voli attraverso il continente americano, ma è dato dalla dolce e fascinosa bellezza, dalla pace serena del luogo. Si direbbe quasi questo un paesaggio manzoniano. Verde e azzurro Da questo paesaggio ieri arrivando dal volo e ancora più stamane al risveglio abbiamo tratto un senso delizioso di riposo. Non è stato qua l'arrivo ieri di quelli tumultuosi e strepitosi delle grandi città. Gli arrivi grandiosi di Montreal, di Chicago, di Nuova York, con le folle sterminate che rapivano di un subito i piloti italiani nel turbine delle loro accoglienze entusiastiche che li stordivano di applausi ed evviva, ma insieme con la delicata armonia del panorama, con l'azzurro intenso delle acque e il chiaro azzurro del cielo e cól verde delle sponde selvose, è stata una contenuta e garbata dimostrazione di popolo, fervida di cordialità e vibrante di ammirazione. Shoalhr non è un paese raccolto, una adunazione organica di costruzioni; ma tutto' intorno a questo specchio d'acqua, dove oggi si allineano all'ormeggio i ventiquattro apparecchi della Squadra aerea italiana — poiché, come dirò più innanzi, oggi è arrivato anche il ventiquattresimo apparecchio «I-Rovi» che ieri, come sapete, aveva dovuto ammarare circa mezz'ora dopo la partenza da Shediac — tutto intorno, dunque, a questo specchio d'acqua, le colline che lo ricingono sono sparse di villette e casette, per la maggior parte di legno, a uno e a due piani, colorate in bianco e giallo. L'aspetto è di luogo di piacente villeggiatura, e le abitazioni emergono isolate di tra il verde folto dei boschi che vestono, le colline di abeti e di pioppi, dì noccioli e di larici. Però anche Shoalhr ha il suo piccolo centro cittadino costituito da un più stretto accostamento di edifici intorno a wna piazzetta in pendio a mezza costa di una collina ad occidente della baja, e questo centro ha nome di Clarenville, e l'edificio più cospicue è costituito dalla stazione ferroviaria. La linea ferroviaria che passa di qua è la princì LnaivpadcizArEapdrpale dell'isola di Terranova, linea. che attraversa l'isola nella stia lar-\ghezza e discende nelle due penisole meridionali di Burin e di Avolon; alle due estremità di questa linea sono verso occidente Portaux Basques \e verso oriente la capitale dì San ! «S^i ^S^rS^ST^S.^ [telegrafico, e la casa del giudice di\ pace della città. L'albergo, un mode-\-sto e lindo alberghetto di campagna,'è più in qua sulla strada che Scende\al mare nell'ombra dei boschi. E po-'co lontano ancora, in una breve ra-\dura del bosco, sorge un altro no-\tevole edificio di legno tinto in Man-,co che è il teatro. j La nave della fortuna \A costituire la base di Shoal\ | Harbour donde la nostra Squadra acrea prenderà il volo per rìvali- | questione degli alloggi pél centinaio care l'Atlantico direttamente di qlM\all'Irlanda dove ammarerà a Valentia, a costituire questa base ha provveduto il colonnello Eraldo Ilari della Regia Aeronautica. La tra ufficiali e sottufficiali che par tecipano alla Crociera atlantica si prospettava qua specialmente complicata come già a Cartwright pala mancanza di locali adatti. Si è e i a i , , riparato facendo venire qua, come già a Cartwright, la nave appoggio, Alice la quale oramai fino dalla ci- gilla indimenticabile di Bolama ncV1931, da quei giorni che la prima.Squadra aerea atlantica si acctn- geva alla transvolata dell'Atlantico australe, fino da allora è diventata la compagna dei nostri Atlantici e\singolarmente cara a S. E. Balbo appunto forse in particolare modo. pei ricordo di Bolama quando da questa Alice egli mosse alla M-fcdabile impresa lasciando queste te-fecole di ponte per montare sul suo\velivolo incontro alla fortuna. Così\gli Atlantici si sono riirovati l'Alice a Cartwright dopo la transvol«ta\dell'Atlantico boreale, c se la sono\.. - , , e , -r ancora, ritrovata qua a Shoal Har-\ bour per la vigilia della nuovu transvolata oceanica. L'Alice comandato.l | nostro inviato a bordo ) i come sapete, dal capitano Balilla Longo, fratello del tenente colonnello Ulisse Longo che conduce le squadriglie verdi della Squadra aerea e che si accinge a conquistare il titolo di Atlantico per la terza volta con questa che sarà appunto la sua terza transvolata oceanica, Z'Alice è considerata dagli aviatori non soltanto come la loro mobile base di rifornimenti, come la compagna provvida e ausiliatrice, ma anche come segno di buon augurio. In un treno di vagoni letto hanno alloggiato la notte scorsa le autorità di governo dell'Isola, venute dalla capitale San Giovanni, a incontrare il Ministro Balbo e i suoi ufficiali, tra cui il Ministro delle Comunicazioni S. E. Winsor, il Ministro della Agricoltura S. E. Walsh, il maggiore Outerbridge, aiutante di campo del Governatore inglese, l'avvocato Emerson rappresentante del Ministro della Giustizia, l'on. Puddester Se~ gretario di Stato, e il Console Atalia' no di San Giovanni di Terranova. Quando ammarammo qua, a Shoal Harbour, fummo un poco sorpresi del notevole concorso di gente, che si era radunata a contemplare lo spet-' taccilo del nostro arrivo sul penditi della collina, dove sorge la stazione, ferroviaria e il piccolo centro di Cla* renville; soprattutto, stupiti di di* stinguere davanti alla folla, alla te* stata del pontile di sbarco, cui era attraccata VAlice un gruppo di signor ri in abito nero e cilindro, che oc* colsero cerimoniosamente il Ministrò Balbo e i suoi ufficiali all'atto che, scendevano a terra. Erano appunto i rappresentanti del Governo di Terranova, i quali espressero al nostro Ministro il loro compiacimento per la sosta della Squadra Aerea italiana in queste acque e gli porsero il benvenuto. Il Ministro Balbo ringraziò, rammaricandosi di dovere declinare l'invito a partecipare al pranzo ufficiale, indetto in suo onore, perchè gli occorreva di mettersi subito al lavoro per preparare la Squadra al nuovo cimento transatlantico. L'arrivo dell'« I-Rovi » Difatto, rinunziando ad ogni cerimonia e respingendo ogni invito più pressante, il generale Balbo si dedicò completamente al riassetto e offe riorganizzazione della sua squadra, informandosi di ciascun apparecchio, assicurandosi della perfetta efficienza di ciascuno, impartendo disposizioni e istruzioni. E prima di tutto, come già durante il volo, volle tenersi in contatto radiotelegrafico con l'apparecchio I-Rovi, ammarato ad occidente dell'isola Principe Edoardo, e col Comandante della base di Shediac, capitano Campanelli, il quale, come vi informavo ieri, era immediatamente partito in volo con un apparecchio da turismo, per portare il materiale occorrente alla riparazione. Soltanto quando il generale Balbo ebbe la sicurezza che la riparazione dell'apparecchio I-Rovi, comandato dal capitano Rovis, era stata effettuata, e che il velivolo rimasto così indie- . \lro> farebbe oggi la Squadra, a Shoal Harbour, accettò di andare a pranzo. Dopo il pranzo, il Ministro tornò a bordo dell'Alice; e poiché i cinque giornalisti italiani che hanno avuto «S^^^^ST^r^z'^Si^^ \americano, gli stavano intorno chie\dendogli informazioni e impressioni, 'egli propose una partiia a scopone \scegliendosi a compagno il generale 'Pellegrini. Così la giornata si è chiu\sa con una sconfitta per il nostro Mi\nistro e per il generale Pellegrini; ,certo unica sconfitta da essi subita j 'M questa Crociera, perche i due gior¬ nalisti riuscirono a batterli nello sco\pone scientifico. Bisogna riconosce\re che S. E. Balbo prése la sconfitta con molta allegria e non si fece certo pregare per pagare, come gli spet- \tuva, i bicchierini a tutti i presenti Il capitano Rovis ha portato stamane il suo apparecchio, perfettamente riparato, a Shoal Harbour. Egli è ripartito dall'Isola Priticipe Edoardo alle ore 8,20; e hit percorso la rotta da noi ieri coperta dal Golfo San Lorenzo all'isola di Capo Bretone e, attraverso lo stretto di Caboto, alla Terranova. Sulla costa meridionale della Terranova trova , va intensi banchi di fitta nebbia che sorvolava. , atìra versando SM , mUva forti sussulti e sbalzi vccmenti raffiche di vento. ArV'rivava e ammarava felicemente a .gfcmrf Harbour aUe ore n 50> _ . .. ... . ... °f'->\ & ama*™ '««» «//<« a sgomberare .loro apparec\f\f, ogm peso superfluo, sbarcan rfo tl■««*««*» non strettamente ne. essano; e a completare invece il ca "co.f "° 6e»«»? e de}. lubrificante, fc^S*^^^ feEZ? T'Atla>lt"° * oUre *200 \chilometri. Il carico di benzina, di per \s° sol°> Pfr/a»'° volo supera iquat chilogrammi. Allatto del de\c°*°> s™° circa nove tonnellate, \com^eso. ll Pef° dell apparecchio compiessi vomente, che dovranno bai\ p . ... ... . . l | zare su dall'acqua e librarsi nell'aria. MARIO BASSI, j

Luoghi citati: Bolama, Cartwright, Chicago, Irlanda, Montreal, Nuova York, Terranova