Una visita all'Agro Poetino ei empiiti si agri

Una visita all'Agro Poetino ei empiiti si agri Una visita all'Agro Poetino ei empiiti si agri Roma, 25 notte. I componenti dei direttori nazionali delle due Confederazioni dei lavoratori dell'Industria e dell'Agricoltura, guidati dai rispettivi presidenti on. Luigi Razza ed Ugo Clavenzani, si sono recati a visitare l'Agro Pontino ed il nuovo Comune di Littoria. Gli organizzatori operai, guidati dall'on. Razza che faceva gli onori di casa, anche nella sua qualità di Commissario per le Migrazioni interne, si sono fermati a Cisterna per visitare il posto di ristoro istituito dallo stesso Comitato unitamente alla Federazione fascista dell'Urbe. I gitanti hanno molto ammirato il funzionamento del refettorio e delle camerate che consentono il ricovero a parecchie centinaia di operai, prima di raggiungere la zona dell'Agro. Accanto al posto di ristoro, l'Ufficio di collocamento di Cisterna presiede a tutte le operazioni di avviamento al lavoro. I camerati dirigenti le due Confederazioni si sono quindi recati nelle zone più interessanti, per rendersi conto deiIo sforzo fino ad oggi compiuto, e di quella che sarà la definitiva realizzazione di domani; hanno così assistito al dissodamento del terreno compiuto con aratri Foioler, hanno visitato le piaghe, ancora da bonificare e sonò passati per le diverse plaghe che' vappresentancfi^suceessivi stadi del processo di bonifica, fino alla zona di Littoria. Dalla boscàglia e dall'acquitrino. sono passati ai campi che hanno già dato un promettente raccolto; hanno visitato le case coloniche, i poderi ; sono entrati nell'infermeria per portare parole di fraterno conforto agli operai malati (pochissimi, di fronte alla grande massa di lavoratori, e, nella maggior parte dei casi, infortunati); hanno visitato la zona in cui sorgerà Sabaudia, sono entrati nei refettori e nelle camerate per ammirarne la perfetta efficienza. Infine, a Littoria, i dirigenti operai si sono fatti illustrare minutamente dall'on. Razza e da funzionari dell'Opera Nazionale Combattenti tutti gli elementi della grandiosa opera che avevano avuto modo di ammirare, cioè tutto il processo di trasformazione della terra e degli uomini. Sopraluoghi periodici I presidenti delle due Confederazioni hanno deciso di ripetere periodicamente, insieme ai loro più di retti collaboratori, le visite alle grandi opere del lavoro e, soprattutto a quelle opere che hanno un significato spiccatamente rivoluzionario, sorte dall'incontro diretto del lavoro con lo Stato fascista. Queste visite possono offrire delle buone occasioni per quei contatti indispensabili ad una non meno indispensabile unità di azione. Intanto si apprende che, allo scopo di sottrarre ad ogni speculazione le imponenti masse di operai richieste dalia mole dei lavori intrapresi nell'Agro Pontino, di migliorarne le condizioni di vita e di assicurare, insieme con una maggiore disciplina, l'osservanza scrupolosa di tutte le norme igieniche e profilattiche per la difesa contro la malaria, l'Opera Nazionale Combattenti, con il programma ancora più vasto di lavori fissati per l'anno XI, si è proposta anche il compito di rendere sempre più completa e perfetta l'assistenza alle numerose maestranze addette ai lavori. Il compito non si presentava facile, per il numero di operai ai quali bisogna provvedere e per l'urgenza con la quale occorre farlo; ma ogni difficoltà è stata superata con quello slancio e con quella fede che costituiscono, insieme con la rapidità di esecuzione, le peculiari caratteristiche dell'Opera Combattenti nell'affrontare e risolvere il problema della redenzione dell'Agro Pontino. I nuovi alloggiamenti In soli tre mesi, in due diverse località centrali rispetto alle zone di lavoro e, cioè, in prossimità del Borgo Pcdgora (Sessano) l'una, e del Borgo San Michele (Capo Grassa) l'altra, sono sorti due gruppi di alloggiamenti: due veri villaggi operai, ciascuno capace di dar ricovero a circa duemila persone. Ogni gruppo, o villaggio, è formato, a sua volta, di quattro distinti alloggiamenti per 500 operai ciascuno, formanti come un quartiere attrezzato e funzionante a sè, composto d\ dieci padiglioni-dormitori, un padiglione per il Dopolavoro ed uno, più piccolo, per il guardiano dell'alloggiamento. Tutti i padiglioni sono costruiti eoa materiale incombustibile, su ossatura completamente in ferro; hanno ampia superficie finestrata i'per permettere un rapido rinnova- mento d'aria, e tutte le aperture provviste dell'opportuna protezione antianofelica. Comode strade di accesso, ampi piazzali, pozzi trivellati, serbatoi per acqua, impianti di luce, docci e, lavatoi, padiglioni per i servizi generali e per quelli sanitari completano gli alloggiamenti e li rendono comodi e igienici; un lettino in ferro con pagliericcio, un guanciale di crine, due coperte, un ttaccapanni ed uno sgabello formano l'arredamento assegnato nei dormitoi ad ogni operaio, il quale, con mezzalira, trova così un alloggio decoroso ed economico. Particolarmente curate, oltre la scrupolosa pulizia dei locali, sono le provvidenze igieniche e profilattiche per la lotta contro le anofele, a cui provvede la Croce Rossa Italiana. Ma l'assistenza non si limita agli alloggiamenti ed alla profilassi antimalarica ; sollecita così delle condizioni economiche degli operai come della loro sanità, ha voluto procurare ad essi anche un cibo sano e di poco prezzo: nel contratto stipulato con la Società che si è assunta la gestione degli alloggiamenti, ha incluso l'obbligo di fornire apli operai stessi un vitto giornaliero che deve essere sano e completo eppur vario di giorno in giorno. Il vitto viene confezionato in ampie cucine igieniche e si compone;- al mattinoy di .caffè e 200 grammi di pane; a mezzogiorno, di una minestra calda, un piatto di carne guarnito, un quarto di litro di vino e 200 grammi di pane; la sera, di una minestra calda, un piatto di carne guarnito, un quarto di litro di vino e 200 grammi di pane. Il pasto di mezzogiorno, inoltre, deve essere, per contratto, distribuito caldo agli operai nelle varie località dove vengono eseguiti i lavori. Il prezzo giornaliero per il vitto è di lire 4,50. Queste sono, in breve le previdenze studiate e rapidamente attuate a vantaggio delle masse operaie; _ » Una conquista delia tecnica agricola Il nuovo grano «Rema» Roma, 25 notte. La tecnica agricola del nostro Paese registra una nuova conquista attraverso la creazione di un nuovo frumento dovuto al senatore Strampelli, e a cui è stato imposto il nome di « Roma ». Il segretario nazionale del Sindacato tecnici agricoli, on. Angelini, ha dato comunicazione della creazione — da cui la cerealicoltura nazionale trarrà sicuro, notevole beneficio — con una circolare diretta ai segretari provinciali dei tecnici agricoli e ai direttori delle cattedre ambulanti di agricoltura. Il nuovo grano viene distribuito, quest'anno, per le prossime semine limitatamente alle piccole quantità disponibili, onde poter attuare campi di orientamento nelle zone per le quali il senatore Strampelli l'ha specificatamente creato, e più precisamente per ambienti agrari difficili per clima c natura di terreno, sia dì media che di alta collina, e anche di montagna, dove le produzioni, anche impiegandosi razze elette di grano, non hanno avuto ancora l'incremento unitario desiderato. Il nuovo grano « Roma » è mutico, precoce, assolutamente refrattario alla ruggine e di buona resistenza all'alettamento, avendo i culmi, benché abbastanza alti, di una specialissima elasticità. La sua produttività, pur non consentendo di raggiungere le punte ottenute col « Villa Glori », con Z'« Edda » e con lo stesso « Mentana », è assai elevata, e soprattutto consente anche in annate non molto favorevoli ed in ambienti difficili Il nuovo grano creato dal senatore Strampelli, è destinato ad elevare notevolmente la inedia produzione unitaria di quelle terre (e sono in notevole numero nel nostro Paese) che non hanno facili possibilità per la loro giacitura e costituzione di mettersi in grado di accogliere f>smi clic sono di più alto rendimento e di potere produttivo, ma che richiedono particolari condizioni e speciali esigenze. Il suo contributo, quindi, alla produzione frumsntaria nazionale è facilmente commisurabile dalle considerazioni suesposte, ed è di tale importanza da costituire un contributo tecnico, economico e sociale di grandissimo rilievo e valore

Persone citate: Angelini, Cisterna, Luigi Razza, Mentana, Razza