La " Torre Balilla,, inaugurata a Marina di Massa

La " Torre Balilla,, inaugurata a Marina di Massa La " Torre Balilla,, inaugurata a Marina di Massa Il mirabile dono di Giovanni Agnelli ai figli degli operai torinesi == L'entusiasmo dei bimbi e la commossa letizia dei genitori == Il reverente e appassionato omaggio al Duce Viareggio, 24 mattino. H Fascismo apuano e le più elette rappresentanze del Fascismo torinese hanno fraternizzato stamane sotto il segno del Littorio attorno alla nuova opera, monumento duraturo e insigne della nuova coscienza nazionale. Si inaugurava, con l'intervento delle Gerarchie, la nuova colonia marina ideata dal sen. Giovanni Agnelli, presidente della Fiat, generoso dono ai bina, bl dei lavoratori inseritosi oggi nel quadro nazionale delle opere di assistenza del Regime. Massa, Carrara e Viareggio — in quelle ore antelucane in cui le ultime comitive di nottambuli in abito da sera si mescolano lungo la spiaggia e sul molo ai gruppi di marinai che partono per la pesca — hanno visto sfilare le cento automobili venute di fuori; e all'apparire improvviso dei fari sbarrati come occhi mostruosi a sopraffare le luci fatue di questa terra non nata ai molli ozi ma alla religione dei Martiri e al rude lavoro del piccone che dal suoi fianchi di sirena imnambolata ha saputo trarre il marmo del monolite che sfiderà i secoli, il canto gagliardo del motori è stato come una diana di giovinezza. !« 1600 bimbi La nuova colonia marina, per l'oriiginalità della sua costruzione e per la Bua particolare destinazione, s'intitola •« Torre Balilla ». Essa sorgo sulla spiaggia tra Massa e Carrara. Secondo il costume fascista, l'opera s'inauigura in piena efficienza e ospita fin dall'estate in corso due turni — uno ineschile e l'altro femminile — di complessivi 1600 bambini. La Torre coi suoi 52 metri di altezza e coi 25 di 'diametro, domina maestosa lo sterminato litorale apuano. Di lontano sembra un grande faro, da vicino un masùccio fascio donde il littore, per riguardo alta fanciullezza, abbia ritirato la scure. Faro, sta a indicare la meravigliosa generosità di chi l'ha ideato e voluto; fascio, suggella la potenza costruttiva con la grandezza magnifica dello scopo che gli ha dato ivita. La mole biancheggiante racchiude nel suo enorme ventre a spirale ottocento ragazzi, tutti figli di impiega- e. operai della Fiat. L'iniziativa è, come si è detto, del Ben. Agnelli. Obbediente alla consegna del Regime, ^« Andare verso il popo- Io», egli ha' voluto dare il mare ai ibimbi delle sue maestranze; la rlcom- pensa gli verrà, dai'sorrisi di questa infanzia- felice, La colonia inaugurata jun -vero: capolavoro della tecnica. /Trecento operai, con lavoro alterno giorno e"notte, hanno tradotto in realtà il magnifico progetto dell'architetto Bonadè. Là dove tutti credevano iene sarebbero occorsi anni, sono bastati tre mesi, e in luogo di un arenile desolato, dopo dodici settimane o poco più sorge un ciclopico nido per ottocento fanciulli. Una particolarità ge- 'tefaifìSsiiha è la forma a torre e la rampa. La porte interna è come un'unica camera lunga 240 metri e larga otto. Secondo le nonne d'igiene, per ogni lettino nei convitti, asili, ecc., deve corrispondere un volume costruttivo di 23 metri cubi. La razionalità, quindi, della Torre consiste nell'aver ottenuto il. volume prescritto utilizzando il «grande pozzo centrale della torre etessa, ricoperto in alto da una soletta di vetro e cemento. Il fabbricato ha un volume complessivo di 35 mila metri cubi. Vi si. accede da dieci grandi porto.. F^ itoci, scalone a semicerchio pi giùnge, ai,primi piani';' di qui parte rampa che sembra .una grandiosa buccia d'arancio tagliata a spirale. Lungo di essa, per 412 metri, e per tutta - l'altezza — 52 metri — si aprono le camerate. Corre sul lato esterno della rampa una ringhiera di ottone cromato che conferisce all'ambiente una nota di eleganza. Ogni spirale di elica si eleva di metri 2,50 e dà luogo a due camerate ariosissime con ciascuna trenta lettini, più due etr.nze per gli assistenti, oltre a due Tgruppi di « impianti » igienici. Le camerate in tutto sono venticinque e sono servite oltre che dalla rampo, da un ascensore che ha la capacità di trenta bimbi e due sorveglianti per ogni viaggio. Nel padiglioni laterali trovano posto una corsia di isolamento, impianti di doccio e d'infermeria oltre alle camere degli inservienti, infine le due terrazze coperte. Vi è una .specie di refettorio nel sottoplano di circa cinquecento metri quadrati, ove 1-bimbi pieni di brio e di appetito, cantano con le boccuccle in movimento il più bell'inno al pane. Autorità e rappresentanze E' un soggiorno incantevole che dà salute e forza. E difatti sono tutti fan ■ciulletti paffutelli e abbronzati che però al ritmo di caserma compiono nella giornata tutti i loro piccoli doveri Erano presenti allo cerimonia S. E Montecchi, Prefetto di Massa, in rappresentanza del Governo, il comm. avv, Pocherra, Segretario federale di Carrara, in rappresentanza di S. E. Starace, Andrea Gastaldi, Segretario Federale di Torino,'il dott. Da Pozzo, commissario straordinario del Fascio di Massa, il canonico Fontremoli, in rappresentanza della Curia vescovile di Massa, il cav. uff. Bellugi, Podestà di Massa, il comm. Canesi, Podestà di Carrara, il nostro Direttore dottor Alfredo Slgnoretti, il colonnello Virgilio, comandante del Presidio militare di Massa, il console Olivieri, comandante l'85.a Legione « Apuana », il console Gatto per il 20.o Gruppo di Le gioni della M.V.S.N. di La Spezia, il tenente colonnello Saleiume, capo di capitaneria di Viareggio, il comm. Abiuso, presidente del Tribunale di Massa, il comm. Permetta, Questore di Massa, il comm. Acutis e l'ing. Poi, rappresentanti dell'« Amma », il commendatore Pellerano e il dott. Marchetti, presidente e segretario dell'Unione Industriale di Massa, il cav. Cianetti, Segretario dei Sindacati fascisti dell'Industria di Torino, il signor Senigaglia, delegato dei Sindacati fascisti di Massa, il dott. Amadio, segretario dei Sindacati fascisti di Carrara, 11 prof. Bertone, Segretario federale amministrativo di Torino, l'ingegnere Margara, Preside della Provincia di Masso, il dott. Cramarossa, medico-capo del Comune di Torino, c molti altri. La Fiat, in assenza d«l sen. Agnelli, impossibilitato a intervenire, era rappresentata dal Vice-Presidente avv. gr. uff. Edoardo. Agnelli^ che, com'è note, i l i . è anche Presidente della « Villar Perosa ». Con l'avv. Agnelli era pure la gentile consorte, donna Virginia Agnelli Bourbon del Monto. Erano anche presenti, sempre in rappresentanza della Fiat, il direttore generale gr. uff. prof. Valletta, l'avv. Giugllni, amministratore delegato della Mutua operai Fiat, l'avvocato Cravini, amministratore delegato della Mutua impiegati Fiat, nonché il direttore centrale comm. Camuri, il direttore del servizio sanitario dott. Azario, il direttore della Fiat a Roma conte Perotti, il dott. Pestelli, il direttore della colonia prof. Riccardi, l'ing. Bonadè, che ha progettato e diretto l'originale costruzione, l'ing. Santoro, amministratore delegato della Sita, che ha disposto il servizio di trasporto dei parenti dalla stazione alla colonia. Sono fatti segno alla simpatia degli astanti, i 1200 genitori di piccoli coloni, giunti con treno popolare da Torino. Prestava servizio la musica del Dopolavoro Fiat. La cerimonia ha avuto Inizio con la benedizione impartita dal canonico Fornari il quale ha pronunciato alcuno ispirate parole esortando i bimbi ad aver fede nei destini della Patria e a bene operare per la sua grandezza agli ordini del Duce. Ha preso quindi la parola l'avv. Giugllni il quale ha detto: « Eccellenze, Signori! La carica di Amministratore delegato della Cassa Mutua Operai Fiat mi conferisce l'onore di prendere la parola per il primo — anche a nome della consorella Cassa Mutua Impiegati Fiat per assolvere, con rapidità e semplicità fasciste, un duplice doveroso compito. Per porgere, anzitutto, l'omaggio ed il ringraziamento delle nostre istituzio ni assistenziali a tutte lo Autorità intervenute o rappresentate: del Governo, del Partito, della Chiesa, della Mi lizia, dell'Esercito, delle Organizzazio ni sindacali, delle Provincie e delle città di Massa e Carrara e di Torino. Ed in secondo luogo per ricordare, inaugurandosi questa nuova Colonia marina, come le nostre Casse Mutue costituiscono un patrimonio non soltanto materiale, ma soprattutto morale: l'idea, il sentimento, lo spirito e la con suetudine della fraterna assistenza, in divlduale, e famigliare, di una vasta col lettività di lavoro : i 27 mila operai, impiegati, funzionari della Fiat, che con le loro famiglie fanno certo più di 100 mila persone. Queste ed altre opere ed istituti assistenziali dello Fiat sono nati, per cosi dire, con la Fiat stessa, ed nonno trovato nel Fascismo la ragione e' le possibilità del massimo sviluppo, inquadrandosi spiritualmente e praticamente nelle attività nazionali del Regime per l'assistenza morale, fisica, economica del popolo e dei figli del popolo; attività prodigiose di bene scciale che costituiscono all'Italia fascista un vanto unico al mondo. Le Casse Mutue Fiat contano 27 mila iscritti, impiegati ed operai; amministrano un capitale complessivo di ol tre 4 milioni di lire e gestiscono un mo vimento annuo di oltre 2 milioni 500 mi la lire. Nel 1932 hanno distribuito sus sidi per oltre L. 1.500.000; assicurano l'assistenza medica e provyedono me. didnali ai soci e famiglie; hanno istitulto da anni Colonie montane e mari ne per i bambini degli impiegati ed ope< rai, delle quali questa che oggi si inaugura sul mare ridente delle Apuane è 10 più imponente e moderna, potendo accogliere circo 1500 bambini in due turni mensili, (ed in avvenire, ss occorrerà, circa 2200 in tre turni), in condizioni d'ambiente e con una organizzazione di servizi che ci lusinghiamo possano essere giudicati, dopo la visito odierna, come soddisfacenti ogni più razionale esigenza dell'igiene, dell'eco-omia, dell'ordine materiale e morale. Da molti anni le nostre Mutue ago gnavano ad avere una Colonia marina propria, ma le spese della costruzione avrebbero assorbito quei fondi che oc correvano intanto per il mantenimento del bambini al mare. Ora questa Colonia ha potuto sorgere grazie alla Fiat che l'ha costruita a sue spese. Ogni piccolo che qui viene a godere 11 mare per un mese, entra nella Colonia con uno suo tabella di sanità, che terrà conto dei progressi fisici del bambino, sia per il peso che per la statura; ogni bimbo riceve dalle Mutue un corredo di indumenti per la tenuta di tutti i giorni (3 maglie, 3 calzoncini o sottanine, i sandali, il berretto) e lo tenuta festiva. Affidati alle cure materne delle Suore del Beato Don Bosco — alle quali va non soltanto lo gratitudine nostra, ma di tutte le mamme — nutriti senza parsimonia, ricreati nello spirito e nel corpo dallo salutare estate del mare e della pineta, questi nostri bambini vivono qui lietamente; e certo ai loro genitori rimasti al lavoro nella città, è di conforto, nella fatica, questo dolce pensiero. Vivono lietamente in un'atmosfera non soltanto di sole, ma anche di canti e di preghiere. Ogni mattina e ogni sera la Suora Direttrice comanda, per mezzo della radio, dalia torre alla spiaggia, la commovente ce rlmonia della bandiera; e quei comandi e quei colori danno voce e luce di entusiasmo patriottico a tutti quei piccoli cuori, già consapevoli. Mi sia consentito di soggiungere che a tutto questo noi non avremmo potuto giungere, pur con i mezzi materiali della nostra organizzazione, senza l'iniziativa generosa, la volontà costruttiva, lo spirito del nuovo, la costante personale preoccupazione del bene per 1 suoi operai ed i loro bambini, del senatore Giovanni Agnelli, il primo lavoratore della Fiat, al quale dobbiamo non soltanto le opere e le iniziative, ma — quel che più vale — l'insegnamento e l'esempio. Anche questa «Torre Balilla» — costruita in 12S giorni — è sorta per virtù sua. Ma nell'animo di quanti siamo qui della Fiat, e dei bambini e dei loro parenti, delle mamme specialmente, un commosso tacito raccoglimento si fa, in quest'ora, al pensiero della buona gentile Signora, che fu in vita la pia benefattrice dei bambini dei nostri operai, fu delle nostre Colonie la madrina generosa; ed ancora e per sempre, in spirito, dal regno della sua pace, presenzia, assiste, incuora ed aiuta. La Signora Tina Nasi Agnelli, la compianta indimenticabile Figlia del nostro Presidente, la quale è anche, col suo caro nome, tra queste mura propiziatrioe di bene. Eccellenze, questi nostri sentimenti d'ar.ioré e di orgoglio verso la Fiat non sono che l'espressione famigliare delia nostra coscienza di .cittadini s di! a a . , e , t i l a o d a i r à d d o n 0 o e e ; e o . è o e o ù a e o at e e ; tero — o e ri o a en a te a e nne o e, à l l e e — e a a. i n a, a a i a l , a i t e i! lavoratori italiani, della nostra coscienza fascista, che nella devozione e riconoscenza al Duce, nella fede del Fascismo, s'illumina e s'esalta per il dovere di ogni giorno, per la speranza nell'avvenire. L'avvenire, di cui è sicura promessa per la Patria Italiana questa infanzia nuova che nelle istituzioni e per le provvidenze del Regimo cresce sanamente e in letizia, come certo non toccò in sorte alle precedenti generazioni. H Duce va verso 11 popolo lavoratore, e i figli del lavoratori volgono a Lui l'evviva della riconoscenza filiale. In nomex delle Mutue Fiat ho l'onore di invitare il Podestà di Massa a voler prendere in consegna questa nuova Colonia Marina, Torre Balilla!». Il discorso dell'aw. Giuglini è accolto da vivissimi applausi. Prende quindi a parlare S. E. il Prefetto di Massa il quale porge un saluto alle autorità della Provincia di Torino e ringrazia tutti quanti hanno voluto intervenire a questa festa della previdenza e della bontà. Il Segretario federale di Carrara, Pocherra, reca il saluto e il plauso di S. E. Achille Starace, Segretario del Partito, e rivolge un vivissimo ringraziamento al camerata Edoardo Agnelli, pregandolo di rendersi interprete di questi sentimenti presso l'illustre suo padre. Un vivissimo applauso accoglie l'apparire sulla pedana delle autorità di un gruppo di Balilla 1 quali offrono con parole sgorgate dal cuore un fascio di fiori a donna Virginia Agnelli e ringraziano a nome dei loro piccoli camerati le autorità intervenute. Parla l'avv. Agnelli Parla infine l'avv. Edoardo Agnelli. Applauditissimo, egli così comincia: « Eccellenze, Sono sicuro d'interpretare il sentimento di mio Padre — che all'ultimo momento, con grande rammarico, ha dovuto rinunciare a presenziare questa cerimonia inaugurale — restituendo in pieno agli operai, agli impiegati, ai funzionari della Fiat, iì merito e l'onore di quest'opera assistenziale che Voi avete inaugurata nel ncime del Duce. Sono essi infatti — tutti i lavoratori della Fiat, dai dirigenti aCle maestranze, dagli amministratori ad tecnici — i costruttori di questo potenza di lavoro, che consente anche di edificare per il bene dei figli del lavoratori, per il benessere e l'elevazione della famiglia operaia. Questo dovere sociale verso il lavoro — per le sue maestranze — laFiat ha sempre cercato di adempierlo con le sue forze migliori. Ogni amministratore della Fiat, quando ricerca l'incremento economico dell'azienda, lo sviluppo delle produzioni, lo fa sempre a due fini essenziali: ccrvire sempre meglio il Paese, avvantaggiare i lavoratori, E quando non sia stato possibile fare insieme gl'interessi del bilancio aziendale e quelli delle maestranze, la Fiat ha sempre posposto i primi ai secondi. La nostro stesso costante ambizione di sempre maggiori conquiste nel campo della produzione nazionale, per contribuire, con i nostri motori e con le nostre macchine, alle vittorie e ai primati dello Patria, è pure rivolta a corrispondere ai nostri operai una moneta che gli operai della Fiat hanno sempre tenuta noi massimo pregio: la moneta della gloria italiana, l'esaltazione del loro orgoglio d'officina. Senza il Duce e il Regime, senza la nuova coscienza e disciplina di lavoro e di collaborazione, nessun capo d'azienda — per vigilante ed operoso che fosse — potrebbe oggi, nelle difficoltà attuali dell'economia mondiale, non dico edificare torri sul mare per le vacanze dei piccoli, ma mandare avanti la produzione delle officine. Mi è inoltre gradito ricordare la specifica collaborazione che ad ogni nuova Iniziativa assistenziale viene alla Fiat e a tutte le sue attività dopolavoristiche dalle autorità cittadine e dalle gerarchie del Regime e del Partito. Mi è gradito rivolgere a S. E. Il Prefetto di Massa — qui In rappresentanza del Governo Nazionale — al Segretario Federale commendatore Pocherra, che rappresenta S. E. Starace, al Segretario Federale Andrea Gastaldi, al Podestà di Torino, all'avv. Acutis dell'« Amma », al Segretario dei Sindacati Ugo Cianetti, il nostro ringraziamento più sentito per la loro costante preziosa collaborazione. Dall'importanza di questa collaborazione delle Gerarchie politiche e sindacali, la Fiat e le sue maestranze hanno quotidianamente prova, e non soltanto nell'odierna occasione. Ora, qui sul mare della Versiglia, la insegna della Fiat s'innalza su una nuova opera di bene, alla quale hanno pure collaborato, con la cordialità degli autorevoli appoggi e delle volonterose prestazioni, le Autorità e Gerarchie della Provincia di Massa e Carrara. Il nostro ringraziamento è perciò dovuto — oltre che a S. E. il Prefetto di Massa e al Segretario Federale — al Podestà e ai rappresentanti delle Organizzazioni sindacali di Massa; e si estende cordiale a tutte le altre autorità politiche, civili, militari, religiose e sindacali qui intervenute. Eccellenze! I 27.000 lavoratori della Fiat, che nella ricorrenza del Decennale accolsero il Duce al Lingotto con l'entusiasmo che Egli ancora benevolmente ricorda, oggi, da questa marina, gli rinnovano più che mai vivo ed ardente il giuramento della loro fedeltà, col sorriso e col canto di giovinezza di questi loro bambini! Per il Re, per l'Italia, per il lavoro d'Italia, viva il Duce! ». Il forte e sobrio discorso dell'aw. Agoiedi è accosto da vivissimi prolunga*! applausi. Mentre S. E. il Prefetto e il Segretario Federale di Carrara si congratulano vivamente coll'oratore, l'inno Giovinezza è intonato dai Balilla che, incolonnati, si recano sulla spiaggia ove ha luogo, alla presenza dei genitori intervenuti da Torino e delle autorità, il primo « alzabandiera ». La colonia è ufficialmente Inaugurata. Da questo momento le operazic.nl giornaliere seguono il loro normale ritmo. Firmato da S. E. Montecchi, dal comm. Pocherra, dal comm. Gastaldi e dall'avv. Agnelli è stato inviato un fervido telegramma di devoto omaggio al Duce. Sono stati inviati telegrammi anche a S. E. Starace e al senatore Agnelli. M. ESCARO. tucddudsddtzvtmcd«mClCQdsgstvnTiesdd«LlaFinMllitzstdlapdcdcliSDGNlartGNsddzvsbtsegvitspcfchsntlztlfqgvsfPllammpszvfivspaAtdcFSzaPdsddRthzVpnrdAe