Panorama di Torino notturna dal Colle della gloria sabauda

Panorama di Torino notturna dal Colle della gloria sabauda Panorama di Torino notturna dal Colle della gloria sabauda Verso la nuova funicolare di Soperga Sono le ventidue e le persone che la funicolare ha portato sul colle dì Superga contemplano affascinate il magnifico panorama che si offre dal grande piazzale antistante la storica Basilica. La quasi totalità dei torinesi lo ha ammirato al mattino o al pomerìggio, dì primavera o d'estate, di autunno o d'inverno; illuminato dal sole e ravvivato dai più vivaci colori, o velato dalla nebbia che si stende come un mare da cui affiorano le sole cuspidi dei campanili più alti della citta; ma quanti di essi si sono attardati di sera o di notte su questo colle? La mancanza, fino a ieri, di corse serali della funicolare ha sempre costituito un ostacolo insormontabile. L'erta e pur romantica strada che da Sassi porta alla vetta invano invitava i volonterosi; nessuno osava avventurarsi a piedi, a così tarda ora, in quella troppo solitaria via. Eppure la fatica della lunga camminata sarebbe stata ripagaia ad usura dall'inarrivabile spettacolo che li attendeva. Chi dall'alto del Verniero ha veduto Napoli costellarsi di luci, o chi dal Righi ha contemplato Lucerna trova che lo scenario che si gode da Superga non teme il paragone. , Le luci della città Ci proveremo ad accennare alle impressioni riportate ieri sera dai primi visitatori. Alle stelle incastonate nel cupo azzurro del cielo fanno riscontro in terra le luci della città, che disegnano corsi, vie, piazze; in alcuni punti così fitte come le stelle della Via Lattea, diradantisi alla periferìa, per sperdersi poi nel buio della campagna. E luci più fievoli, lontan lontano, indicano i raggruppamenti di case, le frazioni, i borghi, i paesi, le cittadine. Fra tante stelle fisse ma che palpitano, vi sono anche quelle che si muovono: sono i fari delle automobili che percorrono traiettorie in quell'azzurro firmamento in cui si è mutata la terra; e vanno a perdersi in lontananza; proprio come le stélle cadenti. Un'esile piramide di fuoco, il cui vertice punta verso Susa, indica il corso Francia. Qui più numerose si notano luci ambulanti; poiché più numerose sono le macchine che percorrono l'ampia, lunga e diritta strada. Gli osservatori cercano di orizzontarsi fra il dedalo delle costellazioni terrestri e vi riescono : « Ecco piazza Castello, Porta Nuova, la Barriera di Nieza, ecc.». Lo sferisterio di Borgo VanohigMa ai distingue per un Mone azzurrastro; piccoli punti di mi» ro**o rubino indicano la presenza di réclames luminose o di semafori ohe regolano la viabilità. Dal nucleo centrale, lumìnomiasirno, si dipartono sottili striscie di fuoco, diritte: sono le grandi vie di comunicazione che alhcciano Torino ai altre città. 'Clima di montagna Dopo di aver ammirato questo suggestivo spettacolo, i visitatori, attraversato il piazzale, sono andati a scrutare le tenebre dalla parte opposta: dove si accavallano e sì susseguono le colline; ma qui le luci sono più rade e più fievoli, sembrano povere lucciole sperdute nel buio. I viaggiatori avevano lasciata a Torino un'afa insopportabile, e in soli venti minuti di funicolare avevano trovato un clima di montagna. Una brezza profumata dall'odore del fieno falciato di fresco spazzava la cima del sacro Colle. Difficilmente a Torino, nelle sere che succedono alle giornate torride, si può trovare refrigerio. Le case e le strade esposte durante tutto il giorno agli infuocati raggi solari, restituiscono a sera le calorie immagazzinate. Il Municipio che ha preso in esercizio la funicolare di Superga offre ai torinesi il mezzo più acconcio per andare a respirare dell'aria pura. Da questa sera vetture speciali partiranno da Porta Nuova e da Piazza Castello, alle 19,15 e alle 21,20, e avranno coincidenza con le corse della funicolare. Con sóle due lire, modica spesa che è aUa portata di tutte le borse, ciascuno potrà prendersi lo svago di passare qualche ora in un clima montano. I biglietti di andata e ritorno da Sassi a Sw-_ perga costano invece lire 1,50. Si può partire da casa dopo cena, an che con l'ultimo tram, da Porta Nuova o da piazza Castello alle 21,20, per giungere sulla vetta del colle alle 22, trattenervisi un'ora, ripartire cioè alle 23 per ritrovarsi poi al posto di partenza alle 23,45 Le corse serali, limitate per ora soltanto al sabato, saranno effettuate tutti i giorni dopo l'esperimento. Ma si può esser certi fin d'ora del risultato più che favorevole di tale iniziativa. Il richiamo luminoso A richiamare alla memoria dì tutti che a due passi da Torino vi è un così incantevole luogo quale altre città sarebbero ben orgogliose di possedere, il percorso della funicolare, nel tratto rivolto verso la città, è stato fin da ieri sera, a cura dell'Amministrazione comunale, contrassegnato da una striscia luminosa. Il lungo filare di lampade elettriche collocato lungo tutta la linea che sale l'erta è distinguibile da qualunque punto della città, e molti si saranno chiesta invano la ragione di mieli'illuminazione. Una cosa solamente, a nostro giudizio, manca a richiamare ancor maggiormente l'attenzione dei cittadini su quella visione di bellezza che ben pochi conoscono, ed è un'illuminazione con proiettori, dal basso all'alto, di quella magnifica Basilica del Juvara, fondate, da un grande Condottiero in ricordo di un'epica vittoria, che tutta candida apparirebbe nella notte, a documentare che lassù riposano le spoglie di Principi e Re Sabaudi. Abbiamo accennato al pittoresco spettacolo che si gode dallo storico colle; dobbiamo aggiungere che anche il breve viaggio notturno costituisce di per sè una grande attrattiva; anche con quella vecchia motrice a cremagliera che l'ing. Agu- fidtndvldqfamvvdmnecgmplootamcspgvcrectdppdio ha inventata e che egregiamenteCcPcinèPbpnertovcèlzErCBCCdnRclPdMnFiemt8aaPv funziona da circa cinquantanni. Ma il Comune che ha ripreso possesso della funicolare gestita fino a poco tempo fa da una Società privata, e ne ha affidata la gestione all'Azienda delle Tranvie, dopo di aver provveduto entro i limiti del possibile allo svecchiamento del materiale e delle stazioni, ridonando a tutte quél decoro che pareva avessero definitivamente perduto, ha deciso di addivenire ad una radicale trasformazione, costruendo cioè una ferrovia a dentiera che nulla avrà ad invidiare a quelle analoghe estere e della Svizzera in ispeci'e. La nuova funicolare « Verrà seguito lo stesso percorso, ma le vecchie motrici Agudio saranno sostituite da nuove automotrici elettriche che permetteranno, ciò che ora non è possibile, fermate lungo la lìnea e, costruendo eventualmente anche un « raddoppio », si potrà ottenere partenze ad intervalli di circa un quarto d'ora — ove occorra — con capacità dì treni, per ogni partenza, di oltre 200 viaggiatóri. Torino avrà cosìil suo «Righi'», a cui si potrà facilmente ed economicamente accedere e i torinesi accorreranno in folla a godere lo splendido panorama limitato dall'imponente baluardo delle Alpi che nei giorni di grande visibilità appaiono vicinissime. Per tali rinnovamenti occorre cambiare i binari e l'attuale dentiera, lavori che non possono essere eseguiti mentre viene tenuta in esercizio la linea. Bisognerà quindi attendere i mesi di minore affluenza del pubblico. Si prevede tuttavia che pel novembre del prossimo anno Superga avrà la sua nuova funicolare. U. P.

Persone citate: Agudio

Luoghi citati: Azienda, Napoli, Susa, Svizzera, Torino