La seconda Squadra atlantica pronta a riprendere il volo

La seconda Squadra atlantica pronta a riprendere il volo La seconda Squadra atlantica pronta a riprendere il volo -( Otii nostri Inviati speciali )- La terza tappa descritta da S. E. Balbo Roma, 7 notte. Il Ministro dell'Aeronautica, generale Balbo, comunica da Reykjavik all'Agenzia Stefani il seguente articolo: « La terza tappa della Crociera Roma-Chicago si è felicemente conclusa sul cielo grigio di Reykjavik a 74° di latitudine, a poche miglia dal circolo polare. Sono molto soddisfatto del comportamento delle macchine e degli uomini. La velocità media di questa prima parte del percorso è stata sempre superiore ai 215 Km. all'ora. Nell'ultima tappa abbiamo superato i 245 Km. Il passaggio delle Alpi è stato facilitato dalla possibilità di salita dei nostri idrovolanti che, con tremila chilogrammi di carico, sono giunti agevolmente a 4 mila metri. Abbiamo iniziato nelle ultime due tappe, ma specialmente in questa da Londonderry a Reykjavik, il volo nella nebbia. Lo trovo oltremodo logorante per i nervi. L'idrovolante è molto stabile e il volo sarebbe relativamente facile se compiuto da un solo apparecchio, ma diviene difficilissimo per il mantenimento delle distanze quando si naviga in formazione. Entrando nella nebbia ordino radiotelegraficamente alle squadriglie di prendere le posizioni stabilite, fisso i giri dei motori, la quota e l'angolo di rotta magnetica. Immediatamente i due apparecchi che stanno a lato di ogni comandante di squadriglia deviano di 45" rispettivamente a destra e a sinistra per quattro minuti, poi riprendono la rotta. In questo modo si intervallano di 10 chilometri. I capi squadriglia, poi, prima di entrare nella nebbia con opportuno rallentamento, prendono la distanza di qualche chilometro fra squadriglia e squadriglia. Neppure queste precauzioni, però, permettono di volare tranquillamente: si ha sempre l'impressione di collisioni. Ad ogni modo la Squadra ha fatto la sua prova generale, e io spero riuscirà a superare agevolmente il tratto che ci separa dal Labrador. Attenderò a Reykjavik condizioni favorevoli per l'Oceano come ho atteso a Orbetello condizioni favorevoli per le Alpi. Temo che il maltempo aumenterà, perchè siamo in zona di depressione. Ma non ho fretta; mi basta di arrivare a Chicago entro il mese di luglio. ITALO BALBO.

Persone citate: Balbo