La Mostra per l'Ara dei fascisti inaugurala dal Quadrumviro De Vecchi di Val Cismon

La Mostra per l'Ara dei fascisti inaugurala dal Quadrumviro De Vecchi di Val Cismon La Mostra per l'Ara dei fascisti inaugurala dal Quadrumviro De Vecchi di Val Cismon Ieri mattina alle ore 11 ha avuto luogo alla Casa Littoria l'annunciata inaugurazione dell'Esposizione dei Bozzetti per il Monumento ai Martiri Fascisti. La cerimonia è stata semplice, come vuole lo stile fascista, ma non perciò meno solenne e austera sia perche essa si è svolta nel salone dei Martiri, dove i Bozzetti erano stati ordinati con molto buon gusto dall'ing. De Amicis. I membro del Direttorio Federale, sia j per l'alte personalità intervenute, a ri-1 cevere le quali si trovava il Segretario federale Andrea Gastaldi. Erano pretenti S. E. il conte Cesare Maria De Vecchi di Val Clsmon, ambasciatore d'Italia presso la Santa Sede e Qua- drumviro della Rivoluzione, accompa- gnato dal tiglio conte Giorgio; S. E", il Prefetto Umberto Ricci, col Capo di Gabinetto marchese Di Suni, il Podestà dott. Paolo Thaon di Revel, 1 Vicepodestà comm. ing. Silvestri e comm. avv. Gianolio; il segretario generale al Comune comm. avv. Gay, e il capo di Gabinetto del Podestà comm. Gualco; il gr. uff. Anselmi, preside della Provincia; S. E. Muggia, Procuratore generale; il vice-Segretario federale conte Orsi, il cav. uff. dott. Molari, il nostro Direttore, dott. Signoretti, tutti i Membri dei Direttorii; il gr. uff. Pivano, Rettore dell'Università, il conte Girlodi di Panissera, presidente dell'A3S. Combattenti; S. E. Tiscornia, il senatore Grosso, il conte Fossati Rayneri, il Comandante la Divisione gen. Gordesco, il gen. Solaro, il gen. Di Bernezzo, il gen. Gazzagna, il gen. Casavecchia, il console generale Oddone-Mazza, i consoli Galbiati, Parenzo, Mannelli, Blanc, Cremisi, Piero Brandimarte, il colonnello Puel, il colonnello Cavalieri di Masio, l'on. Ferracini e il commendatore Guido Colla, del Consiglio provinciale dell' Economia corporativa; il grand'uff. aw. Giorgio Bardanzellu; il ten. Fassini segretario dell'O.N.B. per il prof. Canepa, il cap. cav. Ercolani, l'avv. Rocco sostituto aw. Militare per il comm. aw. Guasco, il cav. Ranieri per i decorati al valore. Fra un gruppo di signore si notava la signora Gioda, la contessa Barattieri di San Pietro, Delegata dei Fasci Femminili, la signora Giordano, la signora Fioretta, ecc. La visita si è protratta fino dopo mezzogiorno. Tutti i 27 artisti; architetti e scultori, autori dei bozzetti, erano stati ricevuti nella sala dei Martiri dal Se- fretario Federale, e vi si trovarono aiingresso delle autorità. Con essi era il comm. ing. Bernocco presidente del Sindacato Artisti e professionisti, lo scultore Guerrisi segretario del Sindacato Belle Arti, e l'ing. Midana, Segretario del Sindacato Architetti. Nelle prime ore del pomeriggio il pubblico ha avuto lìbero ingresso. Esso continuerà in questi giorni ad affollare il Salone dei Martiri per ammirare le opere esposte, e benché non chiamato a pronunciarsi, rivelerà il suo maggior gradimento per questo o per quel Bozzetto. E non è detto che questo parere del popolo, parere che indubbiamente vien reso palese per cento e cento vis, non abbia anch'esso il suo peso presso la Commissione giudicatrice. I bozzetti presentati da Gastaldi In occasione dell'inaugurazione è stato dato alle stampe un catalogo delle opere che Andrea Gastaldf così presenta: « Ho voluto questa raccolta, prima per segnalare a tutte le Camicie Nere e alla Cittadinanza la partecipazione veramente cosnicua e significativa di molti esimii nostri artisti, che con spirito di misticismo fascista hanno data alia fredda mota l'immagine della vita sorta dal fecondo sacrificio; in secondo luogo perchè rimanga per noi e per i nostri figli la testimonianza documentata della nostra memore venerazione verso i Martiri della Rivoluzione. « Il numero e la qualità artistica dei bozzetti qui contenuti dicono del successo avuto dal concorso da me indetto per creare in Torino un'Ara Monumentale entro cui conservare religiosamente le spoglie dei nostri Eroi, dai fanciulli Pierino Delpiano e Amos Maramotti ai veterani garibaldini Strucchi e'Brloglio, caduti anch'essi Del vile agguato di Casale; i bozzetti tutti, per la loro inspirazione e per il loro valore architettonico, Rappresentano a loro volta una palpitante affermazione dell'Arte Piemontese, vivificata dalla Fede nel Fascismo e nel suo Duce! « Il 28 ottobre anno XI Torino vedrà nel cuore del suo Camposanto il Monumento fascista del nostri Martiri, uccisi sul greto di qualche torrente, ai margini d'una strada o dietro una siepe insidiosa. Sarà esso un Altare a cui il popolo tutto converrà per trarre alimento alla sua operosa concordia e per dire ai Morti che alla Rivoluzione loro sono e saranno fedeli i vivi nel nome del loro e del nostro Duce! - Andrea Gastaldi ».Muniti del catalogo che riproduce tutti i bozzetti i visitatori ne imprendono l'esame. Ogni bozaetto è accompagnato da una relazione dell'autore che illustra i concetti seguiti nella creazione dell'opera e i simboli che l'uno o l'altro elemento del monumento raffigurano. E' insomma una guida preziosa che aiuta più specialmente il profano a comprendere il linguaggio che si sprigiona dall'originalità della composizione, dall'armoniosità delle linee e dal movimento impresso alle varie parti ar- chitettoniche. Ma dove la relazione dei singoli autori riesce particolarmente necessaria è nell'indicare le diverse qualità e il colore dei materiali che dovranno essere impiegati, ciò che il bozzetto in gesso non rivela, e nell'illustrare i bassorilievi appena indicati sui pannelli, o lo sviluppo che dovranno avere certi gruppi scultorei, per necessità di cose appena abbozzati. Il bozzetto non è il monumento ma esso deve avere in germe tutti quei pregi e requisiti che permettono di poter intrawedere l'opera d'arte. Visita alle opere L'insieme della Mostra ha rivelato ancora una volta sia la nobiltà di pensiero degli artisti torinesi sia la loro particolare perizia e sensibilità come lo dimostrano i ventiseì bozzetti ognuno dei quali si raccomanda per qualche particolare pregio. Chi ha avuto occasione di visitare esposizioni per altri Concorsi, assai raramente ha potuto ammirare un cosi nobile complesso Ciò detto esaminiamo qualcuna delle opere. L'architetto. Sot-Sas, in unione allo scultore prof. Bagnini, ha presentato due bozzetti, nella esecuzione dei quali ì due artisti hanno collaborato in perfetta comunione di spirito. Ma fra i due il bozzetto nel quale con maggior evidenza e completezza risultano i concetti che animarono l'autore a concepire il monumento funerario per i Martiri fascisti è quello segnato col N. 19. La semplicità e la linearità della costruzione ben si addicono all'Idea pura, sublime, che si è voluto esprimere: semplicità non disgiunta da austerità, mentre i concetti della lotta titanica sostenuta dagli Eroi e la Vittoria raggiunta a prezzo del Loro sacrificio risulta dalla serie dei bassorilievi abbozzati dal Baglioni sulla facciata esterna di un gran cubo di granito nero, nel quale sono contenute le tómbe dei Martiri. La gloriosa epopea Le sculture narrano la gloriosa epopea: la guerra, la fondazione dei Fasci, la Marcia su Roma e l'opera pacifica e feconda del Fascismo. Il monumento è essenzialmente moderno nelle sue linee: dal masso di granito si avanza in alto un'ardita costruzione di travi che continua in pilastri verticali che vanno ad impostarsi di fronte alle tombe e segnano il limite del ripiano sul quale sorge l'Ara, coi simboli del sacrificio. Questo ripiano è riservato al rito fascista, mentre sull'ampia gradinata che con esso si raccorda potranno raccogliersi i vessilli, i gagliardetti, le fiamme. In alto sul fronte della cavalcata di travi si erge maestoso il simbolo di tutte le opere, di tutti i sacrifici. Immaginata dieci volte più grande del bozzetto, questa monumentale Ara. appare veramente maestosa e bene essa deve ambientarsi nel Cimitero. E' un monumento funerario che si stacca dalla consueta concezione di tali opere, originale nella sua semplicità, un'opera veramente nobile e completa. Un'altra nobile opera è quella eseguita dall'architetto Ressa insieme allo scultore prof. Umberto Baglioni. Il monumento è costituito dalle stesse tombe dei Martiri, messe l'una sull'altra a formare due pilastri in marmo grigio. Le raccorda in alto una trave su cui spicca la scritta : « I Martiri della Rivoluzione Fascista ». Sull'Ara, che si protende fn avanti è stesa la figura del Martire nell'atteggiamento solenne dell'eternità. Un'alta croce di metallo inossidabile si erge fra i due pilastri, simbolo del martirio. S. E. il conte De Vecchi di Val Cismon si è vivamente compiaciuto con il Segretario Federale per l'ottimo successo della Mostra. Altrettanto hanno fatto le autorità ed in particolar modo S. E. il Prefetto Ricci che ha promesso di ritornare ben presto per una visita più minuziosa. Ricordiamo a questo proposito che la Mostra rimane aperta tutti i giorni dalle 10 alle 12, dalle 15 alle 20 e dalle 21 alle 23. L'ingresso è gratuito. U. P. Istituto del Nastro Azzurro, — Per espresso cortese invito del Segretario Fede, mie del P.N.F. [Mi azzurri potranno visitare l'esposizione dei bozzetti per l'Ara (lei Caduti l'uscisti oggi, 28 corrente, alle ore 21. Tutti i decorati al valor militare sono invitati a trovarsi in sede, domani sera per tale ora. Il progetto dell'architetto Sot-Sas e dello scultore Baglioni

Luoghi citati: Camposanto, Casale, Italia, Masio, Roma, Suni, Torino