In gran giornata la Juventus batte l'Ujpest per 4-2

In gran giornata la Juventus batte l'Ujpest per 4-2 I campioni d'Italia danno lezione di bel giuoco a Budapest In gran giornata la Juventus batte l'Ujpest per 4-2 Natia superiorità juvanfina nei primo ternp©, rissessa magiara al termine dalia ripresa ( TJO-I nostro inviato spedale ) i Budapest, 22 notte. A un quarto d'ora dalla chiusura dell'i/ncontro, quando l'oscurità ora scesa sul campo sì da rendere difficile una precisa visione del gioco, l'Ujpest perdeva, per quattro goal* a zero. Avevano segnato per la aquadra campione d'Italia Varglien II e Borei nel jmmo tempo e Sernagiotto e Orsi nella ripresa. La sconfitta stava assumendo proporzioni assai gravi per i viola e la folla, tra la quale ì sostenitori del Ferencvaros e dell'Hungaria non erano certo in minoranza, avevano parole dure per i soccombenti. Si sentivano sugli spalti frati come queste: <; Caro Szabo, vuoi muoverti per piacersi », e poi: « In Italia manderemo il Fc: onevaros *, e peggio ancora. Fisonomia della gara Pareva, dunque, che la giornata dovesse teimìnare del tutto ingloriosamente per l'Ujpest; invece la squadra, proprio quando ornici avrebbe dovuto scorarsi del tutto, còbo una vigorosa reazione. La Juventus, che era giunta a giocare con i terzini a metà campo, tornò a ritirarsi nella propria area di rigore e subì un primo goal ad opera di Putszai e v.n secondo di Avar, proprio alla fine. Così, pur senza salvare il risultato, i campioni d'Ungheria salvavano l'onore e davano una dimostrazione, se pur tardiva, della loro forza all'attacco. Questo finale a sorpresa, del anale ;|<toW*^ dolerci solo tino a un certo ^punto, perchè la Juventus era stata, sh nettamente supcriore, ma non in misura tale da meritarsi una vittoiia stre- o o n n ò n n è piiosa, salvò una partita che aveva cavato lutigli-: zone di ombra e cito non aveva suscitato soverchia emozione. Che la Juventus partisse favorita ve l'avevamo delio ieri. Non ne dubitavano neppure i sostenitori della squadra avversaria, che cessarono dal gridare il loro incitamento all'Ujpest non appena a j uanco-neri scossero la rete col pa. inonc dej primo qoal. Ma fu il secondo a! punto a delincare con tutta chiarezza o'fo miglior classe dell'undici torinese. r i Dopo 'tredici minuti di giuoco la Ju,( ventus conduceva già poi- due a zsro e allora allenta la sua pressione sulla difesa avversaria, permettendo lo svilup parsi della controffensiva dei viola che se pur non appariva soverchiamente minacciosa perchè la maggior parte dei tiri dei cinque attaccanti magiari passavano nettamente fuori bersaglio, equi. o -| librava U giuoco sì che al termine dal ., tempo le due squadre, a conti fatti, avel ivano condotto un numero pressocliè pa-!ri di attacchi. ni / primi venti minuti detta ripresa ver«ivano giocati sullo stesso tono. Disce,|so alterne, ma scarse le combinazioni ' mi condotte con Ujpcst cozzava IplastlecscncantalalonmcsiceqcltlEclpviEcmnbpegFacde . . mediana e la difesa ju ventina e i bianco-neri, a loro volta, non trovavano nelle incursioni nell'area avversaria quella rapidità di movimenti nccossarioa per balzare oltre -'?f' linea dei terzini. Inoltro Stembs-rg e ! Fato, adoperando con insistenza la tat- -\tica del fuori gioco, costringevano l'ar¬ bitro a fermare inesorabilmente Borei s Sernagiotto, i piìt, pronti a balzare in avanti per ricevere gli allunghi in profondità dei compagni. Poi, quando finalmente Sernugioito e Orsi potarono passare e- arrotondare U bottino dei l a o a i1 '!oals' Sl cubc la nazione ungherese, al °-uaìe abbiamo accennato e clic - ! r^jfdc vita al giuoco e colore al finale ideila gara. mostrato, se ve ne sogno, dopo quan'anno scorso la Juventus di fronte al Ferciicvaros e dopo i successi a ripetizione ottenuti dagli <-< azzurri •» sulla « nazionale ■>> magiara, che il nostro calcio è nettamente supcriore a quello delle squadre danubiane. E' migliore la tecnica, più rapida e brillante l'ideazione delle manovra, più esatta l'esecuzione. Oggi sono bastate -L" - „lre a1' i fe Hmg OOKa-ottoilalle duesqua e farcì convinH che la juveltuS o\ave£a u vittorìa in vmrl<) e chc eMa è , . e emunque, non le sarebbe potuta sfug- Bifieresza nelle mediane Nel caso presente, poi, delle due unità campioni dei due Paesi, c'era un'altra cosa, di rimarchevole importanza ai fini delle possibilità dei due ur.dirì: la diversa efficienza delle linee mediane. Quella della Juventus, un blocco solo, con un perno magnifico, è un reparto dnrsgJvgnftpscJu3iagplrsdpdilche regge senza accenno alla stancliez- otdanCnesvza alle fatiche di una partita. Quella dall'Ujpest, invece, costituisce il reparto più debole della squadra ed è pressoeliè nulla al centro, dove Szus non riesce assolutamente a campeggiare. Di qui si provoca per i viola un super-lavoro dei terzini e della prima linea cui manca un rifornimento efficace e continuo. Diverso valore di reparti, dunque, e diverso valore di «omini, ella si cercherebbe insano neWUjpest l'uomo della classe di Rosetta, di Monti e di Orsi. :qs Il gioco della squadra, se pure vigoroso per prestanza fisica dei singoli e per la tenace volontà di ogni giocatore, risulta grigio e tale da contrastare nettamente con quello di una squadra quale èia Juventus, che unisco alla poteìiza collettiva lo prodezze individuali dei suoi clementi migliori. Questa stasi del calcio magiaro ha certo la sua prima causa determinanti nella situazione economica, tutt'altro che florida, delle società, costrette ad affaticarsi in troppo frequenti tournées, nell'impossibilità di sottoporre i giocatori a un regime di vita confaccntesi ad atleti; ma, anche tenuto conto di ciò, la. produzione di giovani clementi di valore ò, al memento attuale, pressoché nulla. Sono tuttora sv.lla breccia clementi anziani, astri al tramonto, e ancora ncn sono sortì giovani capaci di sostituirli. E' in occasione di questi confronti internazionali fra squadre di società che noi vessiamo rilevare i progrèssi \ *„ '„-,„,„ idenormi computi, dal nostro calcio, delinOfzpsdsgctcvpavpJquale si parla ora con ammirazione come di quello che, olire a possedere la migliore organizzazione, accoppia la tecnica più sopraffina a quel talento latino che 6 sua dote precipua. apcEuropa ci ha detto al termvie delVin.\ccontro che ki Juventus è indubbia-^livello pota, voli il presidente del comitato di Coppa E con mente Ùi'sq^drà'che'adlna il maggior jSnumero di «assi». !<- Ho cercato invano un punto de.\mbole nelle sue file; è formidabile dallaportiere alla priva linea- \cGiudizi altrettanto lusinghieri hanno «espresso il dott. Fodcr, r;ìi stessi diri- genti dtll'Ujpest, Bela licvcrs, Birtzcr.ÌPFchcr, V ex-oorticre del Novara, e\aauanti altri Jianno tenuto a rallegrarsi {dcoi vincitori. La folla, dal canto suo,\dopo avere sportivamente applaudito]{ìdopo avere sportivamente appia nel corso della partita le azioni migliori condotte dai campioni d'Italia, li lui salutati con entusiastici battimani lungo la via del ritorno all'albergo. La Juventus ha così superato, senza doversi prodigare con tutte le sue energie, il primo ostacolo che si frapponeva al suo ingresso nel girone semifinale della Coppa. Lo ha superato con tutta sicurezza e ora si appresta a ripetere a Torino il successo oggi conseguito. VergMea 15 e Beral segnano La partita si è svolta nel tardo pomeriggio sul terreno dM'IIungaria, che, capace di 44 mi?a spettatori, ne ospitava oggi 13 mila. Il campo, circondato da ampie tribune in legno, da rialzi di terra e da due grandi caseggiati dove pure abbondavano gli spettatori, presenta un fondo in ottime condizioni. Quando la squadra della Juventus vi giunge in torpedone e già in assetto di gioco, sul terreno si svolgo una partita fra gli allievi'dell'I!angaria 3 dell'Ujpcst. in un palco di tribuna sono presenti il Principe Colonna con la Legazione al ccmpleto e il Principe Pigliatela, segretario del Fascio. I bianco-neri fanno per i primi il loro ingresso sul prato e la folla ricambia con applausi il saluto romano. Così è puro per l'Ujpest, che segue testo ì nostri. Sono le 18,10 quando, dopo che Cerali e Szabo, ì due capitani, si sono scambiali fieri e gagliardetti, l'arbitro viennese Bercitele fischia il « via » alle due squadre, schierate nelle seguenti formazioni: Juventus: Cambi; Rosetta, Caligaris; Varglien I, Monti, Bertoldi':; Sernagiotto, Varglien II, Borei II, Ferrari, Orsi. Ujpest: Hori; Stcrnberg, Futo: Szalay, Bzueo, Saros; Puszta-i, Avar, Javor, Dori, Szabo. _ ,! Il cielo e coperto e lana alesa. Borei batte il calcio d'ìmzio, -ma una offensi- va nasce subito sulla sinistra dell'at-Ytacco umiliasse e Szabo manda a lato.] Immodia'tamente U Juventus si porta in area avversaria. Una discesa di Ser-Ì o poi rida a Varglien II chc. smarcalo, na.ninftn A Jitfmottn Usi ni- fallo ,'i ff.--,liaqiottoe tn.ei, otta da un )auo ai bto. Varglien I calcia a iato sul tiro di punizione. Segue un passaggio di Varglien II a Borei, che fruita un calcio d'angolo a favore dei bianco-neri, e poi, al ti', ecco il primo goal. L'asiano è lineare e U tiro conclusivo imparabile. Caligaris butte da metà campo una punizione per un fallo di Javor su Monti1 e la palla va a Varglien II. che smista prontamente a Sernagiotto, L'ala avanza di qualche metro, sì attira Futo :accot/lie c, manda in rete con veemenza a fil'di palo, operando il tiro da. una ,.,„'., 7,„r... ti r>„„f„ ,-. ......r.itn qitindiciw di metri. Il punto e accolto Iin silenzio. \La Juventus è lanciata. Una succes-1sione di passaggi fra Caligaris, Ber- iroTfm, Ferrari, Orsi c Borei è salutata da applausi. Al 10' l'Ujpest ottiene un!caldo d'annoio con un'avanzata di Pusz- m che impegna Berteli,». E' Montiche Ubera di testa. |Al is' secondo goal; Yarghen i, ej-( \ , idi Orsi su pumifionadal limite dell'area i. ' „ , . „„,.,,.„ M ni respinto, e poco dopo un centro di Orsi, raccolto da Varglien II, impegna fettua una rimessa in gioco c dà a Borei, spostatosi sulla, delira. Borei avanza sempre sul margine del terreno finpresso la linea di fondo, evita Futo, si serra verso il contro e, mentre si attende un suo passaggio a Ferrari portatosi nel frattempo in ottima posizione, tira senz'altro in goal raso terra. Borì si getta in tuffo, ma la palla gli sfugge il sotto il petto ed entra in porta. Dopo ciò, il giuoco tende ad equilibrarsi; a un tiro in corsa di Ferrari, che manda il pallone a rasentare la traversa, rispondono Pusztai e Javor con due belio avanzate. Entrambe le volte Gom'oi para assai b~.ic in tuffo. Due a due nella ripresa La cronaca del gioco si immiserisce perche lo due squadre non riescono ora a dar vita ad azioni jnegevoli. La Juventus attacca ancora, per retrocedere poi in seguito a qualche sgroppata di Javor, cH Beri e di Szabo. Al 26' un Uro ancora. Hort. Prima, della fine del tempo la Juventus si aggiudica àncora due calci d'angolo al US' e al 41'. Dieci minuti d'intervallo e all'inizio \calc\0 d'angolo e poi è la tattica dei ^0*1 &oc° che immobilizzo. Borei e jSalotto. Registriamo due parate !<il Co!,lhi f ^amo al 19.o dalla sona \morla della partita. Semagìotto, lanlato da Varglien I, parte da metà \campo col pallone, scarta Fato, evita « portiere che gli avanza incontro ed entra, in porta con la palla. Il goal coÌPolavoro dell'infrenabile Sernagiotto è \applaudiUssimo. Il successo è tentato {due volte da Ferrari, ma senza esito, \"-cnt^° d'.a si fa buio. Al 24.o la Ju]ventus somma un nuovo calcio d'an- gelo, restituito al 23.o dull'Ujpcst, quando Rosetta, peccando di eccessiva confidenza, permette ad Avar di avari zare e di operare un tiro deviato poi da Monti. Quarto goal al Zl.o. Borei entra in area in piena velocità, dopo essersi lasciato i terzini alle spalle. E' a tu per tu col portiere e calcia di destra a colpo sicuro. La palla picchia contro la base del montante e schizza verso la {sinistra, dove Crsi. sopraggiungendo ìin corsa, riprende e saetta in rete. Ecco la reazione dei viola: al 33.o èspsgigsi Szabo tira e Cernii, parando di pugno,, manda vicino sulla sinistra. Piisziai]marca senza difficoltà. Al 39.o Bertolini, colpito alla coscia, esce dal campo. Gli spalti si stanno sfollando, quando, al 42.o, un centro di Szabos è raccolto di tata da Javor, che manda la palla a spiovere in rete alle spalle di Cambi, avanzatosi per la respinta. Poche battute e la fine. L'arbitro Bcranclt ha diretto l'incontro impeccabilmente. LUIGI CAVALLERO.

Luoghi citati: Budapest, Italia, Javor, Monti1, Torino, Ungheria