Bovet fugge a 200 km. dall'arrivo e vince la terza tappa con mezz'ora di vantaggio

Bovet fugge a 200 km. dall'arrivo e vince la terza tappa con mezz'ora di vantaggio Il Giro della Catalogna Bovet fugge a 200 km. dall'arrivo e vince la terza tappa con mezz'ora di vantaggio Reus, 12 notte. Sulle strade della Catalogna, Bovet, che ha vinto la tappa staccando tutti e giungendo al traguardo con circa mezz'ora di vantaggio sul secondo arrivato, ha conquistato una delle più belle vittorie della sua carriera e compiuto una gesta che onora il ciclismo dell'Italia fascista, che ha nei corridori dela tempra del lombardo i migliori ambasciatori della forza e della volontà della-nuova gioventù italica. Solo contro tutti Giunto ieri al traguardo sette minuti dopo i belgi, Bovet, che ha dimostrato oggi di trovarsi in ottime condizioni di forma, ha preso su di essi una clamorosa rivincita. La gara del corridore taliano, che, fuggito dopo una quindicina di chilometri dalla partenza, ha compiuto da solo 1 duecento che lo separavano dall'arrivo, ta impallidire la pur generosa corsa di ogni altro corridore. L'offensiva, che era diretta principalmente contro i belgi che lo precedevano nella classifica, è stata scatenata da Bovet in seguito ad un tentativo di fuga di due corridori spagnoli, che sono stati presto raggiunti e staccati a loro volta. L'accanita caccia che gli inseguitori, e principalmente i belgi capitanati da Demuysère, hanno iniziato dopo che l'italiano insisteva nel suo tentativo — tentativo che gli «assi » componenti il plotone credettero dovesse naufragare data l'enorme distanza che ancora rimaneva da percorrere per raggiungere la mèta — si può affermare essere terminata a Jesus, ove era posto il controllo-rifornimento, a circa 110 Km. dalla partenza, ove gli inseguitori sono giunti 20'14" dopo del'italiano. Il peso della dura caccia, che è stato sostenuto in gran parte da Demuysère, male coadiuvato dai suoi connazionali, i quali- nel momento della lotta hanno dato prova di non essere della classe del « Leone delle Fiandre », ha finito per schiantare il campione belga che, demoralizzato, e visto ormai inutile ogni suo sforzo, ha abbandonato la corsa con le lacrime agli occhi. Il non facile percorso, le strade in gran parte cattive, disseminate di salite, tra e quali due lunghissime dopo Falset. è stato coperto da Bovet a tempo di record. Grazie alla sua meravigliosa vittoria odierna, l'atleta italiano passa ad occupare il primo posto nella classifica generale, precedendo di 29'30" Dìgnef. Il Giro è deciso? Degli spagnoli, Trueba ed Esquerra sono stati oggi i migliori, mentre Canardo, attardato da incidenti di macchina, ha abbandonato. Il vincitore della tappa di ieri è terminato a circa 50 minuti da BoVet. mentre Gremo e Morelli, che negli ultimi 55 Km. hanno bucato più gomme, hanno compiuto una corsa regolare. Marchisio, che non si trova nelle migliori condizioni di forma, è terminato a due minuti dai connazionali. Dal punto di vista della classifica generale, la corsa può dirsi ormai decisa, poiché il vantaggio di Bovet è tale che difficilmente potrà essere annullato se non Interverranno circostanze fortuite. iDel cinquanta arrivati ieri a Tortosa, 47 hanno preso stamane il « via » alle ore 5,30. Sino ad Amposta (19 Km. dalla partenza) la corsa si è svolta tranquilla; ma, pochi chilometri oltre, Bacherò e Tudela, quest'ultimo appartenente alla terza categoria, hanno operato un tentativo di fuga. H gruppo non ha dato loro importanza e solamente Bovet si è dato immediatamente alla caccia dei fuggitivi, che avevano già guadagnato circa trecento metri. L'azione dell'Italiano è stata possente: in un batter d'occhio egli ha raggiunto i due spagnoli. Non contento di cooperare al tentativo di Bacherò e Tudela, egli scatta a sua volta e pianta in asso i due, transitando da solo per San Candido con oltre un minuto di vantaggio sugli immediati inseguitori. Il gruppo numeroso, del quale fanno parte i quattro belgi, Morelli, Marchisio, Gremo e sette spagnoli, raggiunge i due fuggitivi spasmoli, ormai nettamente staccati da Bovet e, al comando di Demuysère. si inizia un'energica caccia all'italiano, che a Ulldecona (km. 51) era transitato con già 5' di vantaggio. Tra gli inseguitori, gli italiani, come è facile comprendere, si mantengono passivi, mentre Dignef e Decroix si alternano al comando con Demuysère. Degli spagnoli, non abituati a corse cosi violente, rimangono nel primo gruppo soltanto una decina di uomini. L'andatura di Bovet non ha ua momento di sosta e a La Cenia il suo vantaggio è di 8'1*". Fra gli inseguitori comincia a farii strada la demoralizzazione per l'Insuccesso dell'inseguimento. B solo Demuysère profonde ogni sua forza nella battaglia e insiste coraggiosamente nella caccia. Il ritiro di Demuysère Al controllo-rifornimento di Jesus (km. 112) il distacco degli Inseguitori è di 20'14". Demuysère vi giunge alla testa di un gruppo di dodici corridori, stanchissimo e avvilito. Nessuno può aiutarlo nelT inseguimento, polche, quando un altro corridore prende il comando, il passo rallenta notevolmente, Bovet, frattanto, insiste e non si lascia cullare dalla certezza della vitto ria, sicché a Xerta porta il vantaggio a 25 minuti. Il « Leone delle Fiandre », che riceve la notizia dalla moglie piangente che condivide le sue sofferenze morali, ha un gesto di scoraggiamento, scende dalla bicicletta e nè le preghiere degli accompagnatori, nè le parole di conforto degli amici lo fanno desistere dal proponimento. Egli abbandona la corsa. Mancano un centinaio di chilometri all'arrivo, ma ormai quest'ultima parte della corsa è senza storia. L'italiano continua la marcia trionfale e giunge a Reus, applaudissimo, precedendo di circa mezz'ora Dignef. Dopo Falset, quando mancavano chea cinquanta chilometri all'arrivo, Gre. mo e Morelli, a loro volta, tentavano una fuga su una lunga e dura salita, ma, mentre il loro audace tentativo stavo per essere coronato da successo, poco prima del culmine Morelli forava ima gomma e qualche chilometro più oltre la sfortuna lo appiedava nuovamente. Della disgrazia del connazionale hanno approfittato Trueba, Dignef e Esquerra per volare verso il traguardo, dove Morelli e Gremo, che si era fermato ad attenderlo, giungevano due minuti più tardi, precedendo alla loro volta Marchisio, che negli ultimi chilometri era pure stato appiè dato. Ordine d'arrivo 1. Alfredo Bovet, che compie i 217 chilometri in ore 7,1', alla media di chilometri 30,920; 2. Dignef, in ore 7,30 e 30"; 3. V. Trueba, in 7,30'39"; 4. Esquerra, in 7,36'44"; 5. Morelli, in ore 7,37'40"; 6. Bacherò, id.; 7. Decroix, id a Gremo. Seguono: Elys, in ore 7,39' e 30"; Sanco, id.; Nicolau, id.; Escurriet, in 7,39'55"; Marchisio, id.; Tude- ls, in .7,41'i Pagea, la 7,41'15"i Marti-' nez, In 7,51'10"; Courtout, in ore 7,51' e 14"; Perez, in 7,54'35"; Martinez M., n 7,59'40"; Yoldi, id. La classifica generale 1. Bovet, in ore 17,53'43"; 2. Dignef, in 13,23'13"; 3. Trueba, in 18,23'22"; 4. Morelli, in 18,25'4"; 5. Bacherò, in ore 18,30'23"; 6. Decroix, in 18,30'28"; 7. Esquerra, in 18,30'49" ; 8. Gremo, in ore 18,34'47"; 9. Nicolau, in 18,36'37"; 10. Marchisio, in 18,36'41"; 11. Courtout, n 18,37'11"; ecc. La classifica per Nazioni è : 1. Italia, in ore 36,18'47"; 2. Belgio, in ore 36,53' e 36"; 3. Spagna, in ore 36,53'45".

Luoghi citati: Amposta, Belgio, Catalogna, Italia, San Candido, Spagna, Ulldecona