I delegati italiani ammessi nelle Commissioni

I delegati italiani ammessi nelle Commissioni La Conferenza del lavoro I delegati italiani ammessi nelle Commissioni Ginevra, 12 notte. La Commissione delle proposte della Conferenza internazionale del lavoro ha deciso finalmente la costituzione definitiva delle varie Commissioni aci eccezione di quella per la riduzione della durata del lavoro a 40 ore settimanali che sarà costituita dopo che tara terminata la discussione generale. I delegati governativi italiani entrano a far parte della Commissione per gli uffici di collocamento, di quella per le Assicurazioni di invalidità e vecchiaia e di quella per l'articolo 40S cioè per l'esame dei rapporti dei vari Governi sulle convenzioni proposte. I delegati padronali italiani fanno parte della Commissiono per gli uffici di collocamento, di quella per la assicurazione di invalidità e vecchiaia, di quella per la assicurazione contro la disoccupazione e di quella per il lavoro delle vetrerie. I delegati operai italiani entrano nella Commissione per gli uffici di collocamento ed in quella per la assicurazione della invalidità e vecchiaia. La Conferenza ha intanto proseguito le discussioni sulla riduzione delle ore di lavoro. Ha parlato per primo il delegato governativo spagnolo Araquistain che si è dichiarato nettamente favorevole alla proposta di riduzione. Egli respinge le critiche che affermano paradossalmente che si verrebbe con ciò ad aggravare la disoccupazione. <; Diminuire le ore di lavoro — egli dice — avrà per conseguenza naturalmente che una certa quantità di lavoro rimarrà disponibile. Si è anche detto che la riduzione favorirebbe alcuni Paesi, ma tocca appunto all'Ufficio internazionale del lavoro di mettersi dal punto di vista puramente internazionale e di non lasciarsi impressionare dagli argomenti di ordine nazionale o che interessino un dato gruppo particolare ?. ' Anche il delegato operaio inglese Hayday si pronuncia per la riduzione alle 40 ore. Egli si preoccupa che le riserve fatte alla proposta non abbiano ancora permesso di formare definitivamente la Commissione per la convenzione delle 40 ore e perciò fa notare alla assemblea che tutto il mondo attende che a Ginevra si raggiunga ■un risultato positivo. Esaminando le cause della crisi rileva come la capacità di produzione sia intatta. Il potere di acquisto invece è diminuito. C'è dunque un cattivo adattamento dei fattori di produzione coi fattori di consumo. Per c-.uesto motivo mentre si deve attuare la riduzione della durata del lavoro, bisogna preoccuparsi anche che non sia assolutamente diminuito il tenore di vita dei lavoratori. La discussione sulla procedura da seguire nei confronti del progetto di una nuova regolamentazione della durata della settimana lavorativa si concluderà probabilmente già nella giornata di domani: la Conferenza sarà infatti chiamata a pronunziarsi circa il quesito sollevato dal capo del gruppo padronale Oersted, se cioè sia da considerarsi legittimo che la Conferenza proceda all'approvazione di una convenzione in materia senza avere rispettato la pratica delle due letture preliminari. L'obbiezione è naturalmente di carattere troppo formalistico perchè possa costituire un ostacolo serio alla volontà realizzatrice della Conferenza: d'altronde, carne qualcuno ha posto in rilievo oggi, l'obbligo delle due letture si può considerare praticamente assolto se si tiene calcolo della discussione che si è avuto nel gennaio scorso davanti alla Conferenza preparatoria tripartita. Ma l'opposizione al progetto di convenzione non si fa soltanto con obbiezioni di questo genere: molti delegati padronali, come quelli d'In. ghilterra e della Svizzera, negano infatti addirittura che la riduzione della durata della settimana lavorativa possa considerarsi come un rimedio alla crisi mentre il rappresentante governativo inglese, nello stesso intento ostruzionistico, afferma che la questione della durata di lavoro è anzitutto una questione di s-nlari e perciò sarebbe anzitutto necessario che la Conferenza approvasse una regolamentazione internazionale per un salario equo. In ogni modo il Governo inglese è per intanto contrario ad un progetto di convenzione per la riduzione della settimana lavorativa ed insiste per il rinvio alla sessione dell'anno venturo. Un efficace aiuto alla tesi favorevole ad una decisione immediata è stato portato dal delegato governativo francese signor Justin Gcdart, il quale ha dichiarato assai nettamente che accettare il punto di vista padronale e cancellare dall'ordine del giorno della Conferenza una questione regolarmente iscrittavi sarebbe una gravissima confessione d'impotenza, che avrebbe delle conseguenze disastrose sulla stt ma ch5 l'opinione pubblica ha della organizzazione internazionale del lavoro. In ogni caso il Governo francese è favorevole all'adozione di una convenzione intemazionale per la ridu zione della durata di lavoro, persuaso come è che essa avrà delle ripercussioni benefiche anche sulle decisioni della Conferenza di Londra. 0, T. imjc| ni m! u[ tiu! srdlpgAcvtusttrtTilrnqdBaumuPSvttcdrdlpslftiittrIrdgstpdatfivtgemnn

Persone citate: Justin Gcdart

Luoghi citati: Ginevra, Londra, Svizzera