Ferrando è primo a Spezia ma Molinai conserva il comando della classifica

Ferrando è primo a Spezia ma Molinai conserva il comando della classifica LA SECONDA TAPPA DEL GIRO DELLA LIGURIA Ferrando è primo a Spezia ma Molinai conserva il comando della classifica Spezia, 10 notte. La terza tappa del Giro di Liguria, la Savona-Spezia, è riuscita ancor più interessante di quella precedente, che pure era stata brillantissima per l'impresa ben portata a compimento dal piemontese Mollnar. Se ieri Mollnar è stato il protagonista della corsa, oggi si sono succeduti a lui, con l'Intento di togliergli il primato nella classifica, un ligure e un altro piemontese : Ferrando e Lessona. Ferrando, che si trovava sulle sue strade, non ha tardato a dare battaglia. Il primo tratto di gara da Savona a Genova ha costituito un periodo d'aspetto, ma il ligure ha scatenato la battaglia sulla prima vera asperità della giornata, la salita di Ruta, che da Recco porta alla sommità del colle di Portofino. Per la verità, Ferrando ha approfittato dell'attacco di un compagno, di Colombo, il quale è stato il primo a dare il « la » alla lotta. Quando Colombo ha esaurito il suo sforzo, Ferrando è passato in testa energicamente ed è partito in volata. Nessuno ha saputo resistere all'andatura velocissima del piccolo atleta ligure, che ha raggiunto la vetta con due buoni minuti di vantaggio su tutti gli altri dnGnl4etcllsbssgsSatstgLldidment lontana e che dopo u sarebbe venuta quella, assai più dlfflei-1le, del passo del^Bracèo. Alla prova dei fatti essi hanno avuto ragione. Ferran- do, fuggendo da solo sui disllvelli della Riviera successivi a ouello di Ruta si è 8^0atO8Ue?no,Co r^mf*ftE& &stancato e, poco prima di Sestri Levante, il gruppo, senza grandi sforzi, lo ha riacciuffato. Dopo Sesti! Levante si attaccava 11 Easso del Bracco e qui era la volta di assona, che partiva di scatto poco prima della metà della salita e lasciava tutti. Qualcuno gli resisteva, ma il piemontese, verso la fine, assumeva un vantaggio decisivo e si gettava a precipizio lungo la discesa. Senonchè fi piemontese, che aveva avuto 11 torto di non volersi rifornire al controllo di Rapallo, veniva colto dai crampi della lame e, a Borghetta di Varo, veniva raggiunto, prima, da Piccini e Piccone, e, più avanti, da Molinar, Ferrando e Stretti, coi quali disputava, poi, la vit: Loria in volata. i E' stata, quindi, quella di oggi, una gara tutta a strappi e a fughe, che attesta l'impegno e il puntiglio con cui le giovani speranze de» ciclismo nostro,combattono e loro battaglie. Se si pen-|sa che questi ragazzi avevano già nelle igambe due tappe severe compiute nei|giorni precedenti, bisogna riconoscere Lche la Savona-Spszia e stata una bella1 prova di valore e di spirito combattivo. Molinar, il capolista della classifica, è stato piuttosto lento all'inizio. Certamente, Il detentore della maglia bianca non aveva nulla da guadagnare attaccando. Egli si è difeso bene e, con un energico inseguimento, ha potuto impedire che Lessona gli portasse via il primato. La prova del milite Stretti è stata eccellente: egli è stato uno dei migliori Inseguitori di Lessona, il quale, con- unlt>b' •plirdt'awedutezza,' avrebbe potuto forse coronare 'col successo la sua bella fuga. Ferrando ha osato troppo attaccando quando ancora al traguardo mancavano ottanta chilometri. Non bisogna poi dimenticare le belle prove fornite da Piccini e da Piccone, due savon^i che si sono oggi imposti soDra tanti compagni e avversari di valore. E' per merito appunto dei due corridori-savonesi che oggi la rappresentativa ligure passa al primo posto nella classifica per regioni. Non si sono presentati alla partenza Minasso, Giunteli! e altri tre corridori. Non sappiamo il perchè di questi ritiri, fra i quali il meno giustificabile è quello di Minasso, vincitore della prima tappa, che vantava buone probabilità di figurare bene in classifica. La partenza da Savona è data dal Prefetto S. E. D'Eufemia alle ore 11,27. | Dei 77 corridori che avevano ragglun-|to Savona ne mancano cinque: Mlnas, so, Gluntelli, Mastarone, Guasco e Camjpastro. Dopo le operazioni di partenza, sbrigate nei locali del Dopolavoro Ferroviario, i concorrenti vengono incolon nati e si trasferiscono in piazza Ma- meli, ove Molinar, capolista della clas- sifica, e Cabella, primo dei dilettanti, depongono una corona di alloro sul monumento dei Caduti. La corsa non ha storia da Savona a Genova. Si passa da Varazze, Arenzano e Voltrl in breve tempo e, alle 12,40 la carovana attraversa Genova (Km. 46). Subito dopo la Superba il gruppo eccellerà l'andatura; continui strappi tengono viva l'attenzione del primi in classifica lungo le montagne russe della Riviera di Levante. Siamo vicini alla prima battaglia della giornata. Subito dopo Recco (Km. 68) si presenta la salita di Ruta. Colombo dà subito battaglia, ma, poco dopo, lo sostituisce Ferrando, che, con andatura sciolta, fugge a pieni pedali e raggiunge la vetta con due minuti di anticipo sugli altri alle 13,42'. In discesa verso Santa Margherita (Km. 78) il fuggitivo aumenta leggermente 11 suo van-* taggio. A Rapallo (Km. 80) i corridori si riforniscono, mentre Ferrando continua la sua fuga; egli, però, sconta gli effetti della sua troppo anticipata battaglia e viene raggiunto a Sestri Levante (Km. 100) dopo circa 40 chilometri di inseguimento. Si attacca ora il passo del Bracco, la difàcoltà più importante della tappa oidierna. E' Lessona che si incarica, do- 1mo"Lense;J*? «fe £L ^^J^^.J^^t^^J^J S=Sr^rf*L^m^^w«^?»^S£" datura del fuggiUvo sono Piccone e Pie. cln1' mentre, prima, Mollnar e, poi, Fer&ando (questi provato dalla sua fuga) sono vittime di una crisi passeggera. Intanto Lessona ha aumentato il vantaggio e percorre da solo la discesa, proseguendo verso Spezia, ma, a Borghetto Varo (Km. 138), tormentato dalla fame per non essersi rifornito a Rapallo, comincia a cedere e viene raggiunto dal due immediati Inseguitori. Frattanto alle spalle gli altri Inseguitori si sono accordati e, con andatura velocissima, Molinar, Ferrando, Stretti e Boccaccio riescono a raggiungere il gruppo di testa. I sette avversari disputano la vittoria in volata e Ferrando, completamente rinfrancato, vince di una macchina su Boccassio; Molinar si piazza terzo e mantiene 11 primo posto in classifica. L'ordine d'arrivo 1. Ferrando Luigi (indipendente) dell'Aquila di Fegino, alle ore 16,42'5", ,impiegando a compiere i Km. 166 del |pe£,or30 ore 5 19,5K alla medla orarla idi Km 27,760; 2. Boccaccio Oreste (l.o |del dilettanti), della Fulgor di Savona, L una maccnma; 3. Molinar Edoardo 1 e a e , i a a (indipendente), del Dopolavoro Fiat di Torino, a ima ruota; 4. Stretti Edoardo, a ruota; 5. Piccini Marzio; 6. Lessona Felice; 7. Piccone Felice, tutti nel tempo di Ferrando; 8. Gerinl Rinaldo, in 5,20'13"; 9. Barontl Oscar, in 5,20'22"; 10. Moretti Domenico; 11. Poggio Armando, in 5,21'3"; 12. Praderio Mario, In 6,21'23"; 13. Como Augusto, in 5,22'1"; 14. Gabella Mario, ld.; 15. Magne Giuseppe, in 5,22'13"; 16. Sberze Attilio, in 5,22'42"; 17. Casini Adolfo, ih 5,23'51"; 18. Navone Alfredo, In 5,25' e 50"; 19. Della Latta, in 5,26'53"; 20. Briano Giacomo; 21. Bruzzo; 22. Briano Dalmazio; 23. Biggio Angelo; 24. Chiappini; 25. Stretti Cesare. Seguono altri 25 in tempo massimo. Le classifiche Classifica individuale: 1. Mollnar Edoardo, in ore 14,41'5"; 2. Ferrando, in 14,45'55"; 3. Boccaccio, In 14,47'30"; 4. Stretti Edoardo, in 14,47'30"; 5. Piccone, in 14,48'20"J-6. Baronti, in 14,49'17"; 7. Lessona, in 14,49'35"; 8. Cabella, In 14,50'11"; 9. Como, in 14,50'26"; 10. Moretti, in 14,51'42"; 11. Praderio, in 14,52'13"; 12. Briano Giacomo, in 14,55'; 13. Giuppone, in 14,55'43"; 14. Gerinl, in 14,56'7"; 15. Poggi, in 14,56'55"; 16. Magne, In 14,58'5"; 17. Chiappino, Bruzzo, Briano Dalmazio, in 10,2'27"; 20. . | Fagiolini, in 15,3'20". Seguono altri 30 -| Classifica_per Regioni: 1. Liguria, (Boccaccio, Piccone, Como) in ore 44,26' e 16"; 2. Piemonte (Giuppone, Lessona, Moretti) in ore 44,37' e 10"; 3. Toscana (Fagiolini, Baronti, Giusti) in ore 45,6' e 43"; 4. Veneto (Sberze, Gene- - ro, Piano) in ore 45,37'e 8"; 5. Lombar- dia (Pirovano, Cesarotti, Migliorini) in , ore 45,45' e 40".