Molinar vince il giro della Liguria

Molinar vince il giro della Liguria L'EPILOGO D'UNA BELLA PROVA CICLISTICA DI PROPAGANDA Molinar vince il giro della Liguria Ferrando è primo anche nella Spezla-Genova Genova, 12 mattino. Dopo quattro tappe consecutive, nelle quali sono state distribuite in ordine crescente le difficoltà del percorso, si è concluso ieri, con la SpeziaGenova (km. 190) il «Primo Giro della Liguria >. Delle quattro tappe, quella di ieri 6 stata forse la meno appassionante. Molteplici cause hanno concorso a rendere un poco monotono l'ultimo atto del Giro della Liguria: in primo luogo, la stanchezza che ormai cominciava a pesare sui concorrenti dopo tre faticosissime tappe consecutive: in secondo luogo la pioggia ed il maltempo, che hanno reso aspra la gara e, infine, il percorso quanto mai accidentato. L'ultima tappa non offre, quindi, lo spunto ad una cronaca molto diffusa. Alla Spezia i corridori si sono svegliati con la minaccia incombente di un temporale. Infatti, già al mattino per tempo, l'acqua ha cominciato a cadere con violenza e non è cessata neppure sul tardi. Alle 10,30, quando viene data la partenza, la pioggia continua a cadere. I superstiti, quasi una settantina, prendono tutti il « via ». La strada ascende subito per condurre fino alla Foce. In questo tratto avvengono le prime scaramucce senza importanza. Briano Dalmazio rompe la forcella e lo lasciamo intento a riparare il danno. Alle 11,55 si attraversa Carrodano e verso mezzogiorno, sempre sotto la piopsia, si transita da Sesto Godano. Il gruppo di testa è forte di oltre quaranta uomini, segno evidente che finora lotta non ce n'è stata. Le strade sono fangose e vi scide. Si sale verso San Pietro. Dopo Varese la pioggia ha una sosta provvi- denziale, perchè siamo in vista del Passo delle Cento Croci, che condurrà i corridori a 1050 metri. Un gruppo d;trenta corridori affronta 1 aspra salita.Al comando si alternano Chiappino, Mo-linar, Ferrando, Praderio, ecc. Sotto laazione di questi corridori, il gruppo si sgrana e si allunga. Sulla vetta delPasso arriva per primo Ferrando segui- to a 10 metri dal torinese Molinar, da Chiappino, Boccaccio, Praderio. A un minuto seguono Navone, Bruzzo Picei-m, Magne ed altri più distaccati. La susseguente discesa è percorsa ad andatura vertiginosa. Chiappino è il più audace e riesce a steccare il gruppo tanto da giungere al control- lo di Bedonia con un minuto e mezzo di vantaggio. Al controllo Chiappino , perde, però, una ventina di soconu'.. Gli ' inseguitori organizzano subito una cac- ! cia che si concluderà col raggiungi- mento dopo cinque o sei chilometri. Aiponte Strambo sono insieme terran- do- Navone, Bruzzo, Molinar Cor-" Ì Boccaccio Chiappino e Praderio. Ia" datura diminuisce e si ungono y lita del Bocco non provoca alcuna se-lezione. li gruppo di testa, forte di diecicorridori, è seguito a trecento metri da rn secondo plotone capitanato daFiccini. Ci si inoltra nella vallata diBorzonasca e si scende a Chiavari alle16,10 in mezzo a due ali di folla plau-dente. Nemmeno la salita provoca se- £Idistacchi, benché la lotto sia viva- ce- Sulla sommità i passaggi avvengo-|no m quest'0rdine: Piccone. Ferrando,t patto di venti corridori. Neila discesa successiva il gruppo perde qualcheunità. Ormai la gara, è decisa. Ferran-|do passa decisamente .r. testa e ^on- ! che conduce al eampo Naf.a non uv- vengono fasi iegr.c di nota. Ferrando sbuca per primo dal sottopassaggio,! compie mezzo -irò di pista^ e vince icavanti a_Ficcor.5; £sim?io, Boccaccio,duce negli ultimi chilometri con passo!sostenutissimo. Lungo la brfcvc• salila- «a non tiv-n-»^„li?22v sottopassaggio,trovava in -està <>' aO'A'ft.ssagaio che, quindi, non r.a potuto essere seriamente at'»?;:-to ddó'i altri. Ordine di arrivo della IV tappa ILessona, Como I '.ardine. j L'arrivo non perchè all'ultim_ Irazzatori hanno rtaoUiro f ?: i ed altri nel-è «tato molto regolare,io momento gl; orsa-- rtao'.UJò 1t fdispu-tare la volata su mezzo giro di pistaanziché uno e mezzo come precedente-mente era stato stabilito. La yariazio-ne ha certo giovato a Ferrando che si1. FERRANDO LUIGI (ind.), alle ore17 57 impiegando ore 7,22 a compierei 190 Km. del percorso, alla media dlir oc léo. Km. ^b.ibò, 2. Piccini Mano (dil.), a due mac-chine; 3. Biggio Angelo, a ruota; 4.Boccaccio Oreste; 5. Lessona Felice; 6.Como Augusto- 7. Stretti Edoardo; 8. " Bruzzo Pierino;fnEnS™ 11 Piccona 12 10. Bnano Giacomo 11. Piccone, 1^. Praderio; 13. Casini; 14. Gerini, 15. Ma- gne, tutti nelllo stesso tempo de! vin-citore; 16. Molinar, alle ore 17, 57' 15"; 17. Giusto, id.; 18. Navone, id.; 19. Cug-ge aile ore 18, 1' 50"; 20. Gazzano, al-fé ore 18 1' 56"- ' Poe-"io id ■ 22 ,!'. „„ „J._v„7-0gk?'ol ó.l Stretti, id., 23. Brambilli, id-.f*. ni. 1*5 25. Piano, id.; 26. Barbieri, alle lore 18, 3'; 27. Genero, id.; 28. Sberze, ftjle or« 18, 5' 46' 'i a». Carrara, alle ore 18, 4' 20"; 30. Debè, id. Seguono altri dieci. CLASSIFICA GENERALE 1. MOLINAR EDOARDO, di Torino, (ind.) in ore 22, 3' 20"; 2. Ferrando Luigi (ind.), in ore 22, 7' 55"; 3. Boccaccio Oreste (dil.) in 22, 9' 30; 3. Stretti Edoardo (dil.) in 22, 9' 30"; 5. Piccone Felice, in 22, 10' 20"; 6. Lessona; 7. Como; 8. Praderio; 9. Briano; 10. Giuppone; 11. Germi; 12. Magne; 13. Baronti; 14. Poggi; 15. Bruzzo; 16. Carini; 17. Blggio; 18. Piccini; 19. Brambilla; 20. Navone. CLASSIFICA PER REGIONI 1. Liguria (Boccaccio, Piccone e Como) in ore 66, 31' 16". Le altre squadre non sono state classificate perchè giunte incomplete.