Il difficile compito degli "azzurri,, nell'incontro atletico Italia=Francia

Il difficile compito degli "azzurri,, nell'incontro atletico Italia=Francia Il difficile compito degli "azzurri,, nell'incontro atletico Italia=Francia (DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE) Parigi, 9 notte. Eccoci ormai a poche ore dal con 'fronto atletico Italia-Francia. Questo Tamdiincontro ha una particolare importantiFaza per lo sport italiano perchè in pas-\stsato ha permesso alla nostra alleticaìmleggera di prendere quota e di dimostra- \ cire la nostra maturità in campo internazionale. Dei quattro incontri sinora disputati, due sono toccati ai francesi e due agli italiani. Parigi e Bologna hanno ospitato dal 1928 al 1931 — lo scorso anno l'incontro non ebbe luogo ti causa della IX Olimpiade — alternativamente questi interessanti confronti. Particolare non confortante per noi è che la vittoria — sino ad oggi — è toccata alla squadra ospitante. TI valore delle due rappresentative in lizza è stato sempre equilibrato, tanto che a decidere le sorti della lotta si può dire abbia notevolmente influito il vantaggio d'ambiente. j Sguardo retrospettivo Un rapido confronto dei punteggi ottenuti in passato ci suggeiisce fare subito una doverosa constatazione: quando abbiamo vinto (Bologna 1929 e 19S1) il nostro vantaggio è stato di otto punti la prima volta e di nove la seconda, mentre, quando si sono affermati francesi (Parigi 1928 e 1930), il nostro svantaggio è stato di sedici pernii e poi di quattordici. C'è, quindi, in realtà, una differenza di valore tra le varie vittorie: noi l'abbiamo voluta mettere in evidenza allo scopo di evitare malintesi e di rendere giusto omaggio all'atletica francese, assai più anziana della nostra « che si può ben dire essere, con quella inglese e tedésca, all'avanguardia del movimento europeo. Un rapido esame delle passate competizioni ci potrà es sere utile e di sicura guida per stilare im pronostico il più possibile aderente alla situazione. Nel primo incontro fummo notevolmente inferiori ai francesi nelle gare di mezzofondo e nelle staffette, mentre did%vrcocoloni^coInpovequgchcapntàsttiteceanch■suanlanuqestifochmcelasugU ostacoli, nei "salti ed'in veloc\tà\cl1 flfummo leggermente migliori. Solo le gare dei lanci ci diedero un punteggio franco. L'anno appresso, le posizioni quasi si invertirono: vincemmo nelle staffette e nei lanci, pareggiammo nel mezzofondo e passammo all'avanguardia in velocità e sugli ostacoli, mentre i francesi mantennero il primato nei salti. Situazione assai meno lusinghiera fu. quella del 1930, anno in cui la Francia, battuta nella velocità e sugli ostacoli, ottenne un maggior punteggio nei salti e nei lanci, doppiandoci nel mezzofondo e vincendo entrambe le\ staffette. Nell'ultimo confronto fummo nettamente inferiori ai francesi nei salti e di poco nei lanci, mentre li superammo nelle altre quattro branche. Affermazione collettiva Entrambe le squadre non potranno allinearsi nella loro migliore formazione per alcune forzate assenze. Quella italiana è stata promta in particolar modo e dovrà presentarsi priva di atleti del valore di Toetti, Maregatii, Salviatì, Castelli, Furia, GarulM ed Agosti. La mancanza dei velocisti è quella più sentita, perchè poi-ta uno squilibrio di forze e, quindi, anche dì punti sia nella gara individuale come in quella collettiva. Meno notevoli saranno le assenze di Garulli e di Agosti, perchè i loro sostituti, anclie se otterranno un risultato inferiore, non spostieranno il punteggio, data la superiorità dei francesi in tali specialità. La mancanza di Fui-ba, se costituisce da un lato uno svantaggio, dall'altro ha fatto soi-gere la necessità di far disputare anche gli 800 metri a Beccali che, in caso contrario, si sarebbe limitato a correre solamente i 1500 metri, allo scopo di fornire wn tempo rimarchevole 'su quest'ultima distanza. In questi incontri gli atleti debbono tenere presente la necessità di raggiungere un buon punteggio e il successo 'Collettivo, e sacrificare un po' le aspirazioni personali. Ancora in tema di punteggi à indispensabile rilevare l'importanza del comportamento del secondo componente. I dieci punti die vengono assegwiti sqpcainnGlal'ps6adl'cdtavdndèscsdnasrncglsrtpztnsS_ i per ogni gara sono cosi divisi: quattro,dal primo, tre al secondo, due al terso [ced uno al quarto. In tale modo la na- i sìone che ottiene il secondo ed U terzo mposto consegue un egual numero di liti di quella che ha vinto e che ha 7?* .. . u„ ,,; _„„*_ vn.. »... * 'eottenuto l'ultimo posto. Non basta, |bquindi, vincere le varie gare, ma bisogna piazzare assai bene il numero due, ohe spesso è proprio quello che decide. La formula dell'incontro è adzttn più per mettere in evidenza la superiorità collettiva che quella individuale: cosa logica, del resto. Conseguentemente, gli atleti non debbono dimenticare questo fatto, specialmente quelli che prenderanno parte alle gare di corsi, perchè hanno più facilità di riuscire nell'intento. Le gare a ostacoli e i lanci La situazione\ne>io difficile noi l'avremo nelle gara con ostacoli, dove Facelli, Valle e Mori dovrebbero conquistare i primi due posti. Con tutta probabilità — se le sorti dall'incontro lo richiederanno — Facelli doma prendere parte anche alla prova dei quattrocento metri piani nella staffetta. E' necessario, quindi, che Valle e Mori non In impegnino a fondo sulle due distanze. Il toscano ha sovente la preoccupazione di battere il piemontese sui centodieci con ostacoli e spesso si disunisce ed attarra numerosi ostacoli. Domenica, a Colombes, egli non deve pensare che di assicurarsi il secondo posto, davanti a Sempé e Bernard. Lo stesso dovrà fare Mori se sarà in grado di regolare Castalng ed anche Adelheim. La lotta deve svilupparsi non in famiglia, ma contro i nostri forti antagonisti. Gli italiani hanno domA;xtt-o sempro nel lancio del martello, conquistando il primo ed il secondo posto; non v'è, quindi, da temei-e sorpresa alcuna In questa specialità, che il livello tecnico dei nostri avversari non sembra migliorato. Il compito di Poggioli e .di VandeUi si presenta, quindi, abbastanza semplice. Beccali è il favorito delle due prove di mezzofondo sulla distanza degli 800 e dei 1500 metri, mentre Tavernai-i a Gordini dovrebbero logicamente poter- srbdTtrssngèsarfènsnclDcGC6d6rg6RU68g66lBGordrni dovrebbero logicamente poter-ì „, .prn„aA voito nelle loro ' B«i piazzale al seconde, posto « w 7-i.<jj>erfR!e specialità. Nel salto in lun-\ rispettive specialità. Nel salto in lungo, Maffei, che ha già vinto la gara nell'incontro del 1931, può benissimo aspirare ancora al successo, mentre rCB Tabai è forse in grado di lottare seriamente per il secondo posto. Uno sforzo di volontà e la presenza in squadra (ti Facelli dovrebbe darci hi vittoria nella sta]fetta i per 400. In totale dovremmo poter realizzare nelle qarr. rhe piii ci sono favorevoli una trentina di punti di vantaggio sui nostri antagonisti. I francesi partono favoriti Le vittorie che i fmnaesl sono certi d% riportare non sono poche. Essi a~ vrmvno via libera nel leuucào del disco con Wmter e NoSl, nel getto del peso coi fratelli Duhour, nel tiro del giavellotto con Gassner e Dorè, nel salto in nife, rrn TrihPt <. HVvi.f,.!,.,. „ „,„7 »„ I ^vZ^^lTJ^Ì snsiltiKvcgco» l'asta con Rwmadier e WmtousM In queste cinque specialità i francesi possono realizzare un vantaggio di venti punti conquistandone trentacinque contro quindici. Tali previsioni sorgono dai risultati che abbiamo sott'occhio; sul campo di gare potrà verificarsi qniilche cambiamento, che avrà, però, tutto il sapore della sorpresa. Grande importanza, per noi, avranno, così, le gare individuali di velocità siti cento e quattrocento metri e la staffetta 4x100. La presenza di Toetti e Maregatti sarebbe stata veramente salutare. Il nostro miglior atleta sui cento metri è Piva, che al momento attuale può fornire un buon 11", ma non di più. La nostra impressione è che, attualmente, i francesi ci siano ■superiori. Sui quattrocento Carlini può anclw vincere, ma non c'è da mettere la mano sul fuoco, per quanto il genovese sia abituato a tirar fuori le unghie in queste circostanze. Sui cinque chilometri non vi è poi troppo da essere sicuri, non perchè i nostri Betti e Cerati difettino di classe o di forma, ma perchè la presenza di Bochard e Rerolle è preoccupante. Concludendo, l'incontro dovrebbe terminare con la vittoria dei colori francesi, stando alle risultanze di un bilancio preventivo che tiene conto an\clle dei fattori morali che possono in- 1 fluire sul rendimento generale della squadra italiana. La quale potrà superare le notevoli difficoltà che l'incontro presenta buttandosi nella lotta a capo fitto p<:r terminare col cuore in gola. Gli « azzurri-» questo lo sanno e partiranno a tutta andatura. VITTORIO ZUMAGLINO.

Luoghi citati: Bologna, Francia, Italia, Parigi