L'Ambasciatore De Jouvenel autorizzato a parafare il Patto

L'Ambasciatore De Jouvenel autorizzato a parafare il Patto L'Ambasciatore De Jouvenel autorizzato a parafare il Patto I tU Agenzia Havas comunica in da-1 lParigi, 6 notte i comunica in da-jlta di oggi a mezzogiorno : I P« I Ministri si sono riuniti starna- tSA^»pffi'^«; 'TfVtiSSSRWCSXiM» ••i nr- ■ j j t e. 2 • r> ^ i pìr e il Ministro degli Esteri Paul-^saisctrdier ■Boncour hanno esposto lo stato dei negoziati relativi al Patto quadripartito, come pure le modifiche che ha subito il progetto primitivo, fi Consilio ha deciso di autorizzare l'Ambasciatore di Francia a Roma a parafare il testo di questo patto. « Paul-Boncour ha egualmente re J„- ^ .rso conto dei lavori della Conferenza ddel disarmo. H Consiglio ha confer- j tmato le istruzioni precedentemente jà ... « TI"" sdate al rappresentante della Francia, laLs J._'ìPr°j??_a_J.T _.a.adie,r_iLV°_n" zcoltura; Serre, ministro del Commer-^cio; Frot, ministro della Marina mer-lpcantile; Paternòtre, sottosegretario ; ddi Stato alla Economia Nazionale. ; dTuttavia per quanto riguarda il mi- nnistro degli Esteri i negoziati in cor-1 lso e ì lavori della Conferenza del di-idsarmo che lo tratterranno a Ginevra: fnon gli permetteranno di recarsi a dLondra prima di una data ancora in-[sdeterminata. Diversi esperti tecnici ; mche saranno ulteriormente designati]6accompagneranno i delegati ». ' iIl collaboratore diplomatico del- i sVExceMor pubblica le seguenti no-lntizie circa il Patto quadripartito « Il nuovo testo del Governo fran- inmcese è preceduto da un preambolo ' nche fa allusione al Covenant (Pa«o?tdella Società delle Nazioni), al Patto di Locamo e al Patto BriandKellogg. Vi è detto che le Potenze si impegnano a dare piena efficacia alla procedura prevista da quei tratta- qbMntGeorgeÉonnet,ministroàelì%Fimn.:nze; Paul-Boncour, ministro degli E- t«.4.' ;. Albprt «Wnnr niiiiwWft MW ~e,rl'.A1 ?frt ?airaut,_ ministro delle g,-'0llonlei Wueuine, ministro dell Agri-, mr' ' ": " ' " ti. Vi si prevede pure il rispetto dei I tdiritti di ogni Stato, specificandolache nessuno potrebbe disporre deiì^diritti dei terzi senza loro autonz-jtzazione. Il testo dell'articolo 1 del | zPatto definitivo riproduce Va}ferma- !l1 eaione di una comune politica di pace. L'art. 2 si riporta alla revisione dei trattati (unanimità necessaria). L'art. 3 dice che in caso di fallimento della Conferenza del disarmo, l'eguaglianza dei diritti che è stata riconosciuta alla Germania riceverebbe una portata effettiva. L'art. 4 stipula che le Potenze sì impegnano a consultarsi per arrecare una soluzione ai problemi che le interessano. Gli articoli 5 e 6 si riportano, il primo alla durata del Patto, il secondo alla revisione dei testi. Essendo questi in francese, in inglese, in italiano e in tedesco, è previsto che farà legge il testo francese in caso di contestazione ». Vento mutato zzsqcHzcvsensnvdltbmsb' uParigi, 6 notte. gLa Pentecoste sembra aver voluto Pesercitare i suoi mistici effetti an- pche sui membri del Governo france-1 fise- Lo Spirito Santo è disceso sui sa-: mloni dell'Eliseo per arrecare ai Mi- dnistri riuniti in Consiglio il fatidico j l dono delle lingue, e sulla fronte di ! e Daladier e di Boncour abbiamo po-' ftuto veder brillare all'uscita dalla sriunione, sotto i lucernari incendiatij adal sole meridionale, la simbolica fiammella azzurra della Glossolalia La notizia che il Capo del Cover cdtno aveva telegrafato all'Ambascia- ' s I tore De Jouvenel l'orane di apporre, 1 la sua sigla appiè dell'istrumento del jla sua sigla appiè dell'istrumento del I Patto quadripartito, si sparse in cit- tà come il lampo. ; : •gs.KrSìfS^ite S i plicazioni degli scorsi giorni, nessu- ^0 attendeva più di veder prodursi | se non di qui a varie settimane. Ma atte, sorpresa non tardò a succedere in molti ambienti un senso di viva soddisfazione. Le stesse sfere politi- che più ostili al Patto di Roma, col- te alla sprovveduta noh hanno anco- ra trovata 1 energia di protestare. Il| Journal des Débats dal quale si sa .rebbe potuto attendersi un articolo di fuoco, non pubblica se non un edi j toriale snervato. Beninteso le prote jàté' - ste sj scateneranno domani; ma il laileiuio di questa sera è già un indi zio sufficiente della impressione di ^-e contro il Patto una nuova camlpagna presentandolo nei riguardi ; dell'Italia come una mera necessità ; d'ordine finanziario, ripetizione del noto giuoco fatto in passato, sva1 lutando ogni tentativo del Governo idi Roma per migliorare la situazione : franco-italiana, con il pretenderlo diretto al conseguimento di un pre[stito. Lungi dal mettere in rilievo il ; magnifico risultato del Prestito di ]600 milioni per l'elettrificazione del ' ie nostre Ferrovie, costoro avevano i sperato di poter sfruttare l'operaziolne ai.f.im.della propaganda contro il credito dell'Italia, c ciò non tanto nella speranza di nuocere effettivamente a quest'ultimo la cui solidità ' non è messa in dubbio da nessuno, ?uant° in quella di nuocere indirettamente al credito politico del Patto quadripartito. La decisione del Ga> binetto Daladier relativa ■ al Patto Mussolini, non poteva dunque tornare più opportuna per tagliar corto a questa sciocca campagna. E' fuori dubbio che 1 opposizione :n;^n^\'l>: Jouvenel'j tanto niù doloroso a tali-circoli in1 . più doloroso a uni ci^lou 111, guanto che proprio in questo mo, mento essi tentavano di imposta ' " I troverà altri argomenti per ripren la™ la lotta> fondaI1dosi sqyratutto ì^^^^ $V£SZ jtazione e cioè.che «apporre le ini | ziali non vuol dire firmare » e che !ls questione della firma non potrà 1 essere risolta se non dopo consulta- zione del Parlamento. Ma l'opposi zione esagera il valore della supposta riserva di Daladier, come pure quello delle dottrine giuridiche invocato al riguardo l'altro giorno da Herriot. Si possono citare tutte le referenze dottrinali che si vuole: il fatto è che Daladier non ha dato a De Jouvenel l'ordine di inizialare il Patto se non dopo vari mesi di trattative estremamente serrate e che sembrano non avere lasciato nell'ombra nessun elemento di giudizio. La decisione francese è stata presa a ragion veduta e dopo un assiduo confronto delle varie tesi in presenza. La discussione in seno al Parlamento ed alla stampa è stata spinta abbastanza a fondo perchè non abbia ad essere lecito affermare che ormai i massimi capisaldi della resistenza degli oppositori sono stati battuti in breccia. ' Il senso di sollievo che in tutti firli uomini di buona volontà e di retto giudizio viene suscitato oggi dal Patto di Roma non sarebbe stato possibile senza la lunga penosa tra1 fila di transazioni e di accomoda¬ : menti internazionali che lo ha prece duto. Invece di scagliarsi contro j l'accordo propugnato da Mussolini ! e da MacDonald. le destre francesi ' farebbero dunque meglio a ricono- scere che esse medesime gli hanno i j aperto la strada fin dal tempo in cui' consentivano le famose percentuali di Spa. E' permesso confidare che tali considerazioni finiranno col farsi ' strada anche nel Parlamento frar» cese e che le speranze riposte dai | f signori dell'acciaic.nel rigetto de ; S ignori dell'acciaio nel rigetto «WJ^ Patto romano, verranno smentite dai, S fatti. Un patto combattuto da ^I^Wffl»ffl£ ». mm .al sro'so, ,m<** ! B rianettivp di formar? la falange te-1s ggj intorno atraGabinetto di cui ! e fanno part uominj co,ne Daladier •> in Boncour. Siamo quindi abbastanza d fiduciosi sull'esito della consulta- '<a zione cne contrariamente a quanto !s avvenne per altri accordi e in parti- C colare n Pa,,0 di non aggres-!i? sione franCo-iusso, avrà luogo allaRdel radicalismo meridionale, osserva che l'ideologia di Ginevra è attuai mente in letargo e che, dato l'odierno ritorno alle tradizioni della vecchia diplomazia, il meglio che la rigi dal contegno della Polonia. Secondo il Petit Journal le obiezioni ^oTitkr^auéua^S cara"ere politico, quena capitale avend0 tine di questa settimana e non fra sdue anni °oueanni. dIl contegno della Polonia mDel resto che il vento sia mutato Ilo si deduce anche dalla scarsa una-1 nimita dei consensi incontrati a Pa-! con Roma «ramoorti eecel-ìienti», eCtotto°iarffioDb^aMuna questióne di prestigio relativa al possesso di un seg|io semiperma- nente nel Consiglio della Lega delle Nazioni. Secondo la Depéche de Tou- louse, che al Patto di Roma dedica oggi un editoriale caldamente favo-1 revole, la Polonia avrebbe torto di fare il broncio e il suo atteggiamen- to sarebbe da imputare ai deplore- voli accessi di nervosismo che in questo paese si alternano ai periodi, di sangue freddo. Parlando poi del1 Patto in sè, quest'ultimo giornale, | molto importante quale espressione m^^^^m^m idSuperfluo i ■■ varsi dei mezzi che quest'ultima può fornirle. Allo stato attuale delle cose si attende qui che, giunta a Roma l'adesione del Reich, Mussolini annunzi ufficialmente domani o al più tardi dopodomani al Senato la conclusione del Patto e consacri col Suo discorso l'intimo valore del grand? evento diplomatico dovuto alla Sua indefessa tenacia e al Suo illuminato spirito di conciliazione dire che l'attesa per le dichiarazioni del Capo del Governo italiano è vivissima. Il Governo francese provvede intanto attivamente alla preparazione della Conferenza di Londra. Il Ministro delle finanze Bonnet ha avuto stamane un colloquio col Governatore della Banca di Francia che io ha informato delle conclusioni dei-, l'ultimo consiglio della Banca inter- \nazionale di Basilea al quale ha ! preso parte. Il Ministro ha conte-' rito inoltre con vari alti funzionari j dell'Istituto di emissione tra cu: | fp^nifr' ? So*" 1 segnala la partenza»per Londra av-i venuta oggi in aeroplano dell'ex Mi-ìnistro delle finanze Flandin proba-1 bilmente incaricato dal Governo di procedere ad una serie di sondaggi ufficiosi. C. P. Berlino deciderà oggi Berlino, 6 notte. Il sopore letargico in cui da oltre 48 ore la parentesi di Pentecoste aveva tenuto la politica tedesca, è stato, per il pubblico almeno, scosso soltanto oggi nel pomeriggio dalle prime edizioni dei giornali riapparsi dopo la sosta, recanti là notizia che a Roma si era lavorato e che in seguito a questo lavoro il Consiglio dei ministri francesi aveva questa mattina preso in esame il nuovo testo del Patto a quattro e alla fine aveva autorizzato il suo ambasciatore a Roma a parafarlo. In questi circoli generalmente, e specialmente alcuni in cui il peso delle difficoltà sorte all'ultimo istante da parte francese era stato in maniera più accentuata fatto valere., e che non si aspettavano perciò una COsì rar,ida p imnrowiia. niofra rUn ,°h,„ ìjliiì 5^s5S^iSf«5 53£ lutiva dell.e difficolta stesse, la noti aa era ricevuta con evidente sor .presa e non era accompagnata da | compienti, se non di riserbo, in atte- |che a Berlino il nuovo testo non era | arrivato che nella mattinata ' La comunicazione aggiungeva, o 'meglio lo aggiungevano i giornali sa che il nuovo testo fosse conosciuto a Berlino. Una comunicazione ufficiosa, peraltro, avvertiva subito iper conto loro, non risultare'fino al .momento nulla a Berlino 'dica 11 con- tardi giornali[prospettavano come |dato 1 assenso dell Inghilterra. L. « fare — scriveva ad esempio la Vos- ; Uscite Zeitung — che non meno che1l'Italia anche l'Inghilterra, la quale co-me l'Italia in questa questione (il giornale accennava all'articolo della parità) non è altrettanto immediatamente interessata come la Germania, abbia ac! consentito al nuovo testo modificato, co-\nX*™lrt%££°m<Jnt° tU"a ! nel'e .ma,ni d.elIa °ermt?1^> ; .. !111 grassetto, in un telegramma del ] suo corrispondente romano, quanto segue: «Dopo che la Francia ha oramai im(partito al suo Ambasciatore l'ordine di 'parafare, non manca altro consenso che I quello della Germania; e se questo con-senso dovesse mancare, si teme qui diceva il corrispondente — che l'Italia rinunzierebbe ulteriormente ai suoi sforzi di mediazione ». Più tardi, la dichiarazione di Mussolini al Senato che le trattative del Patto a quattro siano entrate in una fase che fra poco potrà essere con-| fev|ivnaa^^™f"s° 0crn/£ea1^0'vpa" ; S^uesti Tircoli £S E il Berliner Tageblatt pubblicavaJ^^^Tr^^rg-»;^S^1'^^r, Sae deeSioni del I^SToi^dnS^ «SIffl£.7~ ! BSS&8R£?£?£&£ « 1servereDoe ai poter tare domani di- ! esarazioni dennitive in proposito. E inattesa è stata vivissima fino a tar- da or.a. Soltanto sul tardi si diffon- '<aeva ln questi circoli la voce che, es- !sel,d° ancora assente da Berlino il Cancelliere Hitler, e attendendosi il!i?uo arrivo soltanto per domani mat-R03' 5uesta situazione di cose era stata fatta presente a Roma, e che°Sm Presa di posizione del Governodel Reich era stata rinviata a do-mani. • q p I''